vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il legame ionico, a differenza di quello covalente, è adirezionale e il numero di ioni di
carica opposta che circonda un dato ione dipende da fattori geometrici.
Principio del massimo impacchettamento: la geometria di un composto ionico è
quella che rende massima l’energia reticolare (energia rilasciata quando un solido
ionico si forma dai suoi ioni). Ogni ione deve essere circondato dal massimo numero di
ioni di segno opposto e la distanza tra ione positivo e ione negativo deve essere la
minima possibile.
Il numero massimo di anioni che è possibile porre a contatto con un catione è detto
numero di coordinazione e dipende sostanzialmente dalle dimensioni relative degli ioni
positivi e negativi. Ad ogni tipo di coordinazione ed ogni stechiometria dei composti
ionici corrisponde una ben determinata struttura del reticolo cristallino.
Vi sono alcune proprietà che sono comuni a tutti i composti ionici e che spesso
servono ad identificarli: sono sostanze solide cristalline dure, ma fragili; hanno un
punto di fusione (e di ebollizione) molto alto; generalmente sono solubili nei solventi
polari e con un’alta costante dielettrica; sono buoni conduttori allo stato fuso o in
soluzione.
LEGAME COVALENTE
Un legame covalente è un legame chimico in cui due atomi mettono in comune una o
più coppie di elettroni e in tal modo acquistano la configurazione elettronica esterna
stabile (ottetto). Gli orbitali atomici contenenti gli elettroni spaiati si sovrappongono
in orbitali molecolari, dando luogo ad una molecola. A seconda del numero di coppie di
elettroni condivise, si formano legami covalenti singoli, doppi o tripli.
I legami sono rappresentati con formule di struttura e formule di Lewis. Nelle formule
di Lewis vengono rappresentati gli elettroni di valenza come puntini disposti intorno al
simbolo chimico dell’elemento; il numero degli elettroni di valenza di un atomo
corrisponde al gruppo di appartenenza nella tavola periodica degli elementi. Un
trattino che congiunge due atomi rappresenta un legame covalente, cioè un doppietto
di elettroni condiviso (coppia di elettroni di legame); uno accostato all'atomo
rappresenta un doppietto di elettroni non impegnato in legame (coppia di elettroni
solitaria).
Il legame covalente omopolare si stabilisce tra atomi dello stesso elemento. In questo
caso, non essendoci differenza di elettronegatività, il doppietto elettronico è condiviso
in egual misura tra i due atomi coinvolti, cioè gli elettroni condivisi trascorrono lo
stesso tempo in prossimità di ciascuno dei due atomi. Il legame covalente eteropolare
si stabilisce tra atomi di elementi differenti. Nel caso in cui si abbia una moderata
differenza di elettronegatività tra i due atomi coinvolti nel legame covalente, gli
elettroni condivisi saranno attratti dall'atomo più elettronegativo, che acquisterà una
parziale carica negativa (δ –), bilanciata da una parziale carica positiva (δ +)
sull'atomo meno elettronegativo: la molecola costituisce un dipolo elettrico.
Regola dell’ottetto: gli elementi del secondo periodo, possedendo solo quattro
orbitali di valenza, non possono essere circondati da più di otto elettroni; questi
elementi formano molecole stabili se sono circondati da un numero sufficiente di
elettroni da riempire gli orbitali di valenza, cioè gli orbitali 2s e 2p. Esistono, tuttavia,
delle eccezioni: alcune molecole sono elettron-deficienti, cioè non possiedono elettroni
sufficienti a soddisfare la regola dell’ottetto. Un esempio è rappresentato dal boro che