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O H
¿
−¿ =¿
K w ¿
+¿+O H ¿
⇄
2 H O H O
2 3
Equilibrio eterogeneo sostanza debolmente solubile e suoi ioni in soluz satura
prodotto solubilità Ksp:
¿
2+ ¿
B a
¿
−¿
¿
C l
¿
¿
−¿ =¿
K sp ¿
2+¿+2 C l ¿
⇄
BaC l B a
2
Solubilità di un sale a una certa T = max concentr possibile all’equilibrio (o
2+
quando presente corpo di fondo). Relazione solubilità e Ksp per BaCl : Ba ha
2
2 3
( )
-
concentr s (solubilità), Cl 2s .
=s =4
K 2 s s
sp
Dissociazione acido/base debole costante dissociazione Ka o Kb, a 25°C:
−¿
¿
A
¿
+¿ ¿
H O
3
¿
¿
+¿ =¿
K a ¿
−¿+H O
3 ¿
⇄
+H
HA O A
2 −¿ ¿
OH
¿
−¿
¿
A
¿
¿
[ ] ¿
HA
−¿ =¿
K b ¿
⇄
−¿+ +OH
H O HA
2 ¿
A =K
K K
Coppia acido-base coniugata .
a b w
Formazione ione complesso costante formazione β (reazioni a più fasi)
Equilibrio ossidoriduzione Kredox
Risoluzione problemi equilibri multipli:
Bilancio di massa: principio conservazione della massa es soluzione 0,02 M
−¿
¿
Ac
Ba(Ac) , bilancio massa acido acetico: (C = concentr analitica);
¿
2 [ ]
= +¿
C HAc
Ac
Bilancio di carica: principio elettroneutralità soluzioni (soluzioni sono neutre),
+¿
¿
H
¿ ¿
2+ ¿
B a
¿
cariche positive eguagliano negative es soluz Ba(Ac) : ;
2 −¿ ¿
A c
¿
−¿ ¿
O H
¿
Bilancio protonico: uguaglianza tra concentr ioni H+ ceduta da specie acide e
quella acquistata da specie basiche;
Bilancio elettronico: uguaglianza tra concentr elettroni cedute da specie che
si ossidano e quella acquistata da quelle che si riducono.
Soluzioni acidi e basi forti
Da bilancio di carica si ricava per soluz di acido o base forte:
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
¿
¿
¿
−¿ ¿
O H
¿
−¿ ¿
O H
¿
−¿ ¿
O H
¿
¿
¿
¿
Ca e Cb = concentr acido e base forte; se contributo dell’acqua trascurabile [H+] =
Ca, [OH-] = Cb.
Soluzioni di acidi e basi deboli
Tralasciando contributo acqua (tolto fattore Kw/[H+]):
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
+¿
K a
¿
Con ulteriori semplificazioni (tolto fattore Ka):
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
+¿
¿
H
¿
¿
¿
Analogamente per [OH-].
Questi calcoli solitamente affetti da errore minimo 5% costanti eq affette da errore,
calcoli senza tener conto di coeff attività, conoscenza sistema analitico imperfetta.
Potenziometria
Metodi elettrochimici divisi in:
Metodi all’interfase (interfaccia elettrodo-soluzione) statici (i = 0):
potenziometria; dinamici (i ≠ 0): voltammetria, amperometria, coulombometria.
Metodi in soluzione conduttometria.
Reazione di ossidoriduzione (redox): trasferimento elettroni da specie che si
ossida (agente riducente) a quella che si riduce (ag ossidante), composta da
semireazione di riduzione e ossidazione.
−¿ ossidazione Cu +¿
⇄
−¿ Ag riduzione A g
¿
+¿+ e
¿ ¿
2+¿+ 2e A g
¿ ¿
⇒ ⇄
2+¿+2 Ag Cu C u
¿
⇄C
+¿ u ¿
+2
Cu Ag
Realizzata in due modi:
Per via chimica: mescolamento reagenti e trasferimento diretto elettroni, es
lamina Cu immersa in soluzione di ioni Ag+;
Cella elettrochimica: reagenti fisicamente separati.
Cella elettrochimica: due elettrodi, ciascuno immerso in soluzione elettrolitica (a
formare una semicella), collegati da circuito elettrico. Elettrodi e circuito (conduttori
metallici): spostamento elettroni, soluzione (conduttore elettrolitico): spostamento
anioni e cationi. Trasferimento elettroni tra i due conduttori sulla superficie elettrodica
fino a raggiungimento eq termodinamico.
Soluzioni in genere differenti, vanno separate per evitare mescolamento e reazione tra
reagenti ponte salino: tubo a U con gel contenente sale (saturo) costituito da ioni
con simile mobilità (es KCl), chiuso ad estremità da setti porosi, permette passaggio
elettricità per migrazione cationi una direz e anioni nell’altra.
Origine potenziali elettrodici: se metallo immerso in acqua parte di esso tende passare
n+
in soluzione (M ⇄ M + ne-, ossidazione) dissoluzione genera separazione cariche, -
per eccesso elettroni su di esso, + per eccesso cationi metallici in soluz differenza
potenziale interfaccia elettrodo/soluzione.
Pila Daniell: elettrodi di rame e zinco; Zn ha tendenza a ossidarsi > di Cu e passa in
soluzione, Zn ⇄ Zn2+ + 2e-; elettr accumulati su elettrodo Zn fluiscono nel circuito
arrivando a elettrodo Cu che è ridotto, Cu2+ + 2e- = Cu reazione complessiva (reaz
di cella, spontanea) Zn + Cu2+ ⇄ Zn2+ + Cu.
Elettrodi prendono nome di:
ANODO: sede OSSIDAZIONE;
CATODO: sede RIDUZIONE.
Schema cella elettrochimica (es pila Daniell):
2+¿
Cu
c ¿
¿ ¿
2+
Z n
c ¿
¿ ¿
2+¿
¿
Z n ¿
2+¿
¿
C u
Catodo Cu/¿
/ = cambiamento fase, // = ponte salino. Per convenzione a sx semicella riduzione, dx
ossidazione.
Due tipi cella elettrochimica:
Cella galvanica: reazione spontanea (non all’equilibrio) genera differenza
potenziale e produce corrente elettrica (pila Daniell), V anodo > V catodo
anodo polo -, catodo +;
Cella elettrolitica: utilizzato generatore di corrente per far avvenire reazione
inversa (non spontanea), corrente in direz inversa, V catodo > V anodo
catodo -, anodo +.
Potenziale di giunzione liquida (El): si forma all’interfaccia tra due soluzioni con
composizione elettrolitica differente, dovuto a diversa mobilità ioni da uno scomparto
all’altro, al max centesimi di V ponte salino: potenziali giunzione delle estremità si
annullano a vicenda (simile mobilità K+ e Cl-), posso trascurarlo nei calcoli.
=γ [ ]
a x
Potenziale di cella: dipende da attività specie coinvolte ( ). Considerando
x x
cella Cu/Cu2+//Zn2+/Zn:
i
i
a ¿
¿
a ¿
¿
¿
a Q=¿
¿
2+
C u
❑ ¿
2+
Z n
a ¿ =¿
a a 2+¿
Zn Cu
a ¿
2+
Z n a Cu
¿
=¿
K
Solidi attività unitaria, i = attività istantanea non all’equilibrio.
Energia libera di reazione:
0 0
+ =−RT
Δ G= Δ G RT ln Q Δ G ln K
Potenziale/fem di cella
=E −E (+ )
E E
cella catodo anodo l
Δ G=−nF E quindi:
cella a
RT RT
0 0 Ox
=E − =E −
E ln Q o E ln
¿ ¿
cella cella Ox/ Ox/
nF nF a
¿
EQUAZIONE DI NERNST
0
E cella: fem standard di cella (quando attività Zn2+ e Cu2+ unitarie):
RT
0 =
E ln K
cella nF
Sostituendo costanti a 25°C, log invece di ln:
a
0,0592
0 Ox
= −
E E log
¿ ¿
Ox/ Ox/ n a ¿
A ogni semireazione associato un potenziale potenziale di elettrodo. Non è possibile
misurarne valore assoluto ma solo una differenza tra due elettrodi. ⇄
−¿ (g)
H 2 ¿
Elettrodo standard/normale ad idrogeno (SHE/NHE), semireazione :
+¿(aq)+ 2e
¿
2 H
elettrodo di platino platinato in soluzione ioni H+ (attività unitaria) in cui gorgoglia H2
(pressione parziale 1 atm), per convenzione suo potenziale assume valore di 0 V.
Potenziale di elettrodo = pot cella tra elettrodo stesso (es Zn2+/Zn) ed elettrodo
standard a idrogeno:
0
2+¿
¿
Z n
¿
¿
RT
¿ ¿
Zn ln
2 F
¿/
2+ Zn
=E
Z n ¿
E ¿
0 ¿
Z n = potenziale standard di riduzione o potenziale elettrodico standard
E ¿
(quando attività Zn2+ unitaria). Riferito a semireazioni di riduzione (potenziale di
riduzione relativo), dipende da T ma non da n moli reagenti/prodotti. Segno + indica
semireaz spontanea rispetto a quella del SHE, viceversa segno -.
Potenziale formale: passare da attività a concentrazione.
a
RT
0 Ox =γ [Ox]
a
= +
Considero eq Nernst generica: ; so che ,
E E ln Ox Ox
¿ ¿
Ox/ Ox/ nF a ¿
=γ [¿ ]
a , quindi:
¿ ¿
Metodi potenziometrici: misura potenziale cella in assenza di corrente;
concentr/attività analita calcolate da valore potenziale di elettrodo di una semicella
contenente analita ed eq Nernst. Schema cella tipica analisi potenziometrica:
E E
Elettrodo riferimento |ponte salino |analita|Elettrodo indicatore
rif l
E ind
Elettrodo di riferimento: semicella con potenziale noto costante e indipendente da
composizione analita. Elettrodo indicatore: potenziale varia in funzione della
concentr soluzione secondo una legge nota. Entrambi elettrodi dovrebbero essere
robusti e di facile costruzione. Ponte salino: mescolamento componenti di soluz ed
elettrodo riferimento.
Tipi di elettrodi: n+
El di I specie M/M : metallo immerso in soluzione di suoi ioni (es Zn e Cu pila
n+ -
Daniell), reazione elettrodica M + ne ⇄ M, eq:
¿
n+
0,0592 ¿