Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TECNICHE DI CATTURA
Drift fencing: è utilizzato sulle specie che in un determinato periodo dell'anno (la primavera di norma nei nostri climi) si spostano in ambienti umidi delimitati per riprodursi. Permette stime di popolazioni assolute, soprattutto se si applica CMR. Specie si riuniscono nella stagione riproduttiva (marzo, aprile) per riprodursi; sia tritoni, rane e rospi non passano tutto l'anno negli ambienti acquatici, ma sono nel periodo riproduttivo, poi si ibernano nel terreno. Se circondiamo con un recinto o una barriera in plastica e disponiamo delle pitfall trap (trappole a caduta all'ingresso), posso catturare molti esemplari; trappole devono essere alte e controllate spesso per evitare fughe e danneggiamento. Richiamo dell'acqua è forte quindi individui cercano di superare il recinto.
Pitfall trap (trappole a caduta): messa in prossimità di uno dei drift fencing (recinti), in alcuni ambienti si possono catturare più di una
specie; utilizzare guanti o mani bagnate poi disinfettare; disinfettare sempre il materiale (da alcuni anni si è evidenziato che gli anfibi hanno una malattia il trichidium micosi portato da un fungo patogeno che si è sviluppato in tutto il mondo e sta impattando sugli anfibi; si passa da un soggetto all'altro e possiamo infettare una popolazione e far espandere epidemia). Mani devono essere umide per non danneggiare pelle.
Guadino: metodo efficace per la cattura degli anfibi in ambienti acquatici, permette di effettuare inventari faunistici e stime relative. Se applicato insieme a tecniche di CMR anche stime assolute. Retini hanno angoli più pronunciati per seguire il fondale.
TECNICHE DI MARCATURA: Taglio della falange: utilizzato su anuri (negli urodeli, salamandre e tritoni, le falangi ricrescono), da non effettuare sul pollice dei maschi (su questo dito c'è una struttura anatomica che permette al maschio di attaccarsi alla femmina durante l'accoppiamento.
se rimuovo arto non permetto la riproduzione dell’individuo); oggi è generalmente unatecnica sconsigliata, in quanto cruenta, e perché riduce la sopravvivenza e la fitness degli individui marcati. Oggi latecnologia permette di sostituire facilmente questa pratica con l’utilizzo di transponder (microchip) e VIE tags (visualimplant elastomer) indicatori di silicone e acqua colorati che possono essere iniettati sottocute anche nelle larve.
Marcature naturali: ad esempio l’ululone giallo (presente nell’appennino e nelle alpi orientali) ha una colorazione giallae nera sul ventre e queste marcature sono molto variabili individualmente e permettono usando foto di riconoscere isoggetti; si crea un catalogo di riferimento
RETTILI:
TECNICHE DI CATTURA:
Molte specie di rettili hanno abitudini schive ed elusive (nella maggior parte della loro vita o in alcuni momenti del lorociclo biologico), spesso la determinazione della specie/età/sesso deve essere
effettuata in mano quindi la maggiorparte dei metodi di censimento e studio di basa sulla cattura. E' comunque possibile censire alcune specie facilmente visibili con metodi simili a quelli di altri gruppi (osservazione diretta su transetti, plot sampling, etc), l'ectotermia come negli anfibi, influenza notevolmente la contattabilità dei rettili. Le specie diurne sono più contattabili a metà mattina quando termoregolano, la gran maggior parte delle specie nei nostri climi si contatta durante primavera estate. CATTURE A MANO: Spostamento dei potenziali ripari (da riposizionare una volta mossi). Le specie di maggiori dimensioni possono essere tenute per la coda (non riescono a girarsi per mordere), prima di immobilizzarle. I rettili possono essere tenuti in sacchetti di tela per alcune ore se necessario per poi essere rilasciati nel sito di cattura. Sassi una volta spostati devono essere rimessi nelle posizioni originarie perché questi animali.riconoscono così il proprio ambiente; si può usare una torcia per ispezionare le nicchie, guanti per manipolare la specie, si usa anche basto a V per immobilizzare le specie velenose. Cappio per lucertole. TRAPPOLE: - Drift fence + pitfall: usati dei sistemi di recinti più trappole a caduta, i rettili non tendono a riunirsi in massa nei siti riproduttivi quindi sono meno efficaci. - Basking trap: usate per le testuggini palustri, queste testuggini devono termoregolare quindi stare esposte alla luce del sole (basking) e quindi è possibile usare trappole con un invito per andare sull'asse di legno, nel momento in cui vengono spaventate le testuggini scappano immergendosi in acqua dove c'è una rete che le cattura. - Funnel trap: trappole ad invito Le trappole devono essere galleggianti, perché questi animali non hanno le branchie quindi devono tornare in superficie per respirare. TECNICHE DI MARCATURA: - Resezione e cauterizzazione delle squame: le squame hannoUna topografia ben definita, ogni specie ha un numero di squame definite e un nome definito; andando a esportare o cauterizzare squame posso creare dei codici che mi permettono di identificare l'individuo.
Marcature con coloranti atossici:
- Targhe metalliche (tartarughe): tartarughe marine, targhe metalliche con codice
- Pit Tag: stesso dei micromammiferi
- Radiotracking (trasmettitori radio che trasmettono frequenza individuale)
- Telemetria gps (serpenti sulla coda)
PESCI ACQUA DOLCE:
Conteggi dalle sponde: pesci di grosse dimensioni in pozze, laghi e corsi d'acqua con elevata visibilità e poco profondi
Conteggi subacquei (snorkelling o sub): mediante transetti lineari o punti d'osservazione, generalmente in ambiente marino.
TECNICHE DI CATTURA:
I pesci d'acqua dolce sono per lo più censiti e studiati mediante cattura, esistono metodi di cattura passiva (reti e trappole, più efficaci in primavera estate, quando i pesci sono più attivi) o attiva
(eselettropesca più efficaci in inverno, quando i pesci sono poco mobili, cioè nel periodo invernale). Tutte le tecniche dicattura sono selettive, cioè non efficaci su tutte le specie, dimensioni (classi di età, utilizzo dell’habitat e micro habitat,etc). Il fatto di manipolare i pesci permette di ottenere una grande mole di informazioni, ma deve essere fatto dapersonale esperto.
Pesci sono ectotermi, non vanno in ibernazione, ma in inverno sono poco attivi.
ELETTROPESCA: applicazione di una debole corrente elettrica mediante un elettrostorditore; i pesci vengono storditi,vengono a galla e possono essere catturati con guadino e posti in contenitori. Si procede sempre controcorrente. Seben condotta permette stime assolute, molto efficacie nei luoghi molto vegetati, in acque di superficie può esserecondotta a piedi con gli stimali, in acqua profonde serve una barca. Utilizzo di corrente in acqua è pericoloso e bisognastare attenti.
TRAPPOLE
NASSE E RETI: La gran parte degli strumenti di cattura dei pesci oggi utilizzati dagli ittiologi, derivano dalla ‘ millenaria esperienza di pescatori. Molte trappole/nasse funzionano secondo il principio dell’imbuto o dellabirinto, per cui i pesci entrano facilmente, ma non riescono ad uscire. Le trappole/nasse possono essere rese più attrattive con un esca e devono essere controllate almeno giornalmente.
GILL NETTING, AMI, LENZE: entrambi i metodi determinano mortalità e stress nei pesci. Gill netting: reti branchiali, si basano sul fatto che il pesce rimane incastrato nella rete attraverso le branchie; vengono posizionate sul fondale o sono galleggianti.
ROTENONE: L’utilizzo del rotenone, un veleno selettivo per i soli pesci, non è oggi considerato etico per censire i pesci, ma un tempo era largamente utilizzato. Oggi può essere utilizzato solo per interventi gestionali. Le specie autoctone presenti sul po sono 50 e 99% è inserito nella
- Lista rossa, le specie alloctone sono 43.
SELEZIONE E USO DELL'HABITAT:
CENSIMENTI VOLTI A INDAGARE LA RELAZIONE SPECIE HABITAT:
Ambiente: indica tutto ciò con cui un essere vivente entra in contatto.
Ecosistema: è un sistema naturale costituito da organismi viventi che interagiscono tra loro (biocenosi) e con l'ambiente che li circonda (biotopo).
Habitat: è il luogo le cui caratteristiche fisiche e ambientali permettono ad una determinata specie di vivere.
La relazione specie habitat è uno dei temi cardine dell'ecologia e della biologia della conservazione. Per indagarla è necessario disporre di dati sulla specie oggetto di studio (questo corso serve proprio per comprendere come ottenerli).
Tenete ben presente che si potrebbe fare un corso analogo sulle tecniche di descrizione e quantificazione dei parametri ambientali (es. habitat), che hanno la stessa importanza. Gli esempi riferiti a questo capitolo sono sugli uccelli, ma possono essere in
Gran parte delle specie animali hanno un habitat definito da caratteristiche fisiche, strutturali, vegetazionali, climatiche, talvolta chimiche, geologiche, ecc... che sono a loro volta interagenti tra loro. Negli ambienti si trovano dei gradienti e le varie specie animali sono legate a determinati regimi ambientali, ad esempio il Lui verde (foreste temperate decidue), Gambecchio nano (tundra artica).
La selezione delle risorse è l'uso di una risorsa (come l'habitat) da parte di un animale o di una popolazione di animali in un periodo di tempo definito. La disponibilità di una risorsa è la quantità di quella risorsa accessibile allo stesso animale o alla stessa popolazione di animali nello stesso periodo di tempo. Spesso si approssima con l'abbondanza della stessa. Ad esempio, la cornacchia grigia nel diagramma teorico si distingue in blu per l'uso di un habitat in funzione della disponibilità dell'habitat.
all'interno dell'area in cui si muove la cornacchia; ad esempio nelle zone umide vengono usate di più rispetto a quanto sono disponibili. SELEZIONE di una RISORSA (es HABITAT) è il processo attraverso cui un animale sceglie una risorsa. Sempre guardando cornacchia nelle zone umide -> utilizzo che cornacchia fa delle zone umide è superiore, significa che la cornacchia seleziona positivamente quell'ambiente; diversamente per le zone urbane, le cornacchie le usano abbastanza ma meno rispetto a quanto sono disponibili quindi fanno selezione negativa di quell'habitat. PREFERENZA di una RISORSA (es HABITAT) è l'habitat che la specie preferisce, ma a una determinata popolazione quella risorsa può non essere disponibile e quindi quella popolazione è obbligata a selezionare habitat subottimali. Difficile da dimostrare, ma con importanti implicazioni conservazionistiche. Es. zone umide possono essere selezionate meglio dalla cornacchia.risorsa coltivisono è fondamentale per garantire un adeguato approvvigionamento alimentare alla popolazione. Tuttavia, la disponibilità di questa risorsa è limitata e non riesce a soddisfare completamente la domanda. Ciò può essere dovuto a diversi fattori, come la mancanza di terreni adatti alla coltivazione, la scarsa disponibilità di acqua o di altri input agricoli, o problemi legati alla gestione delle coltivazioni stesse. La selezione delle coltivazioni da parte degli agricoltori è quindi un processo cruciale per massimizzare la produzione e garantire la sicurezza alimentare. Gli agricoltori devono scegliere le coltivazioni più adatte alle condizioni locali, considerando fattori come il clima, il suolo, la disponibilità di acqua e i mercati di riferimento. Inoltre, devono anche tenere conto delle esigenze nutrizionali della popolazione e delle preferenze dei consumatori. La diversificazione delle coltivazioni può essere una strategia efficace per ridurre la dipendenza da una singola risorsa e aumentare la resilienza del sistema agricolo. Ad esempio, coltivare una varietà di colture può contribuire a ridurre il rischio di perdite dovute a malattie o condizioni climatiche avverse. Inoltre, la diversificazione delle coltivazioni può anche favorire la conservazione della biodiversità agricola e promuovere la sostenibilità ambientale. In conclusione, la selezione delle coltivazioni è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità del sistema agricolo. È importante promuovere la diversificazione delle coltivazioni e supportare gli agricoltori nella scelta delle colture più adatte alle loro condizioni locali. Solo così sarà possibile garantire un adeguato approvvigionamento alimentare per la popolazione.