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Cherea che Calliroe lo tradisce.
Una sera giunge a casa dei giovani sposi un messaggerohe dice che Aristone è caduto da una
scala. Cherea esce di casa per andare a vedere come sta il padre e una banda di giovinastri lascia
fuori di casa i segni di un banchetto. Al mattino Cherea torna e li vede, crede che Calliroe abbia
banchettato a sua insaputa, Calliroe e Cherea litigano, lei non sa nulla ma si riconciliano.
Ma i pretendenti vogliono ancora vendicarsi di Cherea. Il tiranno di Agrigento va in ricerca del
"Parassita" (letteralmente "che siede vicino", uno che vive a spese di altri, libero ma non aveva
risorse per vivere o voglia di cercare di averle che tentava sempre di farsi invitare a pranzo dai
signori, in cambio offrivano intrattenimento e conversazioni). Il tiranno di Agrigento chiede al
Parassita di fingere di essere l'amante della serva più fedele di Calliroe e lui ci riesce.
La serva gli dà un appuntamento per la notte.
Il tiranno, a questo punto, fa entrare in azione un altro personaggio, con una buona parlantina, che
deve mettersi in contatto con Cherea, trovarsi nella palestra di Cherea e rivolgersi a lui; gli dice che
la moglie lo tradisce e Cherea ci crede.
Il personaggio dice a Cherea di dire a Calliroe che quella sera deve uscire, poi di nascondersi non
lontano dalla casa e vedrà che a tarda notte l'amante di Calliroe busserà alla porta e verrà fatto
entrare.
Cherea se la cosa è vera, decide di ammazzarsi.
Cherea la sera esce, e si nasconde, e vede il parassita che bussa a casa e viene fatto entrare.
Cherea segue l'uomo provando dolore e sdegno. Appena visto che è entrato Cherea il parassita se
ne va.
Cherea entra in camera da letto e Calliroe gli corre incontro.
Cherea non le dice nulla ma dà un calcio nel ventre- il calcio che dà alla moglie ricorda Nerone che
uccise la moglie Poppea a calci mentre era incinta.
Calliroe sviene, le serve accorrono ma Calliroe non si riprende e tutti pensano che sia morta.
Cherea chiede dell'amante di Calliroe alle schiave, le tortura e viene a sapere che l'amante era
della serva e non di Calliroe.
Si spande la notizia che Calliroe è morta, uccisa dal marito, gli viene subito fatto un processo e
Cherea dice che vuole essere condannato a morte (Cherea vuole morire diverse volte nel
romanzo, ma viene sempre salvato) qui interviene un suo amico molto fedele; Polocarmo che gli
impedirà spesso di uccidersi- spesso nella tradizione antica ci sono coppie di amici fedeli come
Cherea e Policarmo, Achille e Patroclo. Cherea viene salvato dal padre di Calliroe, Ermocrate
perché ha agito spinto da una gelosia sobillata da altri.
Funerale di Calliroe, molto solenne, che Caritone descrive anche nei dettagli, sono raccolti oggetti
preziosi che verranno sepolti con Calliroe.
Calliroe è inumata e non cremata come facevano spesso i Greci e i Romani. Sontuoso monumento
funerale. Vicino al mare, Calliroe è sepolta.
Anche il capo di una banda di pirati ha partecipato al funerale di Calliroe, ha visto dei beni preziosi
nella bara di Calliroe e decide di viorare la tomba dato che non c'è nessuno a fare la guardia e
pendere gli oggetti preziosi.
Quella notte, lui e i suoi uomini tentano il colpo. Cominciano a spaccare la lastra della tomba per
calarvisi all'interno, dove Calliroe si è svegliata; era caduta in una sorta di "coma", quando si
sveglia pensa di essere a casa nel letto ma non trova il marito, ma corone di furori funebri e oggetti
preziosi, capisce di essere stata sepolta viva.
Sente i colpi di piccone dei pirati. Uno dei pirati la vede muoversi, pensa a un fantasma e non
vuole più entrare; il capo dei pirati scende e trova Calliroe. Decide di non ucciderla e la porta con
se, decide anche che la venderanno come schiava, perché è molto bella e vale molto.
Questo è il primo spostamento da Siracusa; si va a Mileto; si trovava nella stessa ragione di
Afrodisia- si trovava in Asia Minore (Turchia), era più importante di Afrodisia; era finita sotto il
dominio dell'impero persiano poi si era liberata, ma era finita nuovamente sotto il suo dominio. Nel
romanzo di Caritone, Mileto si trova sotto il governo del gran re di Persia. I governatori delle
province persiani erano detti Satrapi. Al crollo del' iper o persiano, Mileto passò prima ad
Alessandro, poi all'impero romano.
A Milano erano nati i primi filosofici greci come Talete (ogni cosa deriva dall'acqua).
C'era anche uno scrittore greco; Aristide; vissuto nel ll secolo a.C., e aveva scritto dei racconti che
gli antichi indicavano con il titolo "Racconti Milesi", diede il via a un sottogenere del romanzo,
alcuni autori nel loro romanzo inserirono esempi di questi racconti (se ne trovano in Petronio e
Apuleio) che interrompono la trama principale. Questi racconti erano licenziosi e piuttosto spinti,
niente amore idealizzato come nel romanzo di Caritone.
Il capo dei pirati va a Mileto cercando qualcuno interessato alla schiava; vede un uomo vestito a
lutto; molto triste e si informa sulla sua identità. È Dionisio; è vedevo da poco, non sa darsi pace,
ha avuto una bambina dalla moglie.
Il capo dei briganti capisce che può fare la proposta di Calliroe all'amministratore dei beni di
Dionisio; si danno appuntamento nella tenuta di campagna dove l'amministratore deve decidere su
Calliroe.
Il capo dei pirati dice a Calliroe, che ha delle nausee, che la lascerà in campagna da queste
persone per riprendersi e poi la restituirà al padrone. Calliroe sa che l'ha venduta ma accetta
perché pensa che queste persone siano meglio dei pirati, e chiede di lasciare soltanto un anello
che aveva al dito- sull'annellino di Calliroe è inciso il ritratto di Cherea ed è un tipico segno di
riconoscimento; questo modo era usato molto spesso nei romanzi per identificare persone rapite
da pirati o da briganti; potevano essere anellini, abitini dei bambini, dei sonaglini o giocattoli.
Il capo dei pirati si imbarca e fugge con la merce rubata.
L'amministratore la paragona a Afrodite, è bellissima, la compra e la presenterà al padrone.
Calliroe, anche se schiava, è accolta molto bene dai nuovi padroni; è stata da a una camera in cui
si sfoga a alta voce di tutte le sue sventure; se la prende con la divinità Fortuna- Calliroe si incazza
contro la Fortuna; divinità diventata molto importante un paio di secoli prima di Caritone, per gli
antichi Fortuna era una voce media; una parola di senso ambiguo, significava sia sorte positiva
che negativa. Ci sono delle statue e testimonianze letterarie della Fortuna in opera di tutt'altro
genere, come in Cesare. La Fortuna diventa anche un luogo comune dei romanzi, è un modo per
prendersela con una divinità.
*Briganti e pirati si trovano anche nella commedia negli antefatti; tale ragazza che ora fa prostituta,
è stata precedentemente rapita dai pirati, che l'hanno ventura a un mezzano. Erano ben presenti
anche nella realtà; erano stati sconfitti sul Mediterraneo con Pompeo nel I secolo a.C., perché
attacavano navi mercantili romane, o con le armi, o proponendo a chi si arrendeva, un cambio di
vita fornendo a loro un pezzo di terra da coltivare.
*Era un mondo molto variegato, alcuni (spesso erano soldati) avevano intrapreso la cattiva strada
in seguito a causa di difficoltà.
*Avevano delle basi fortificate (con le mura per difendersi) lungo il Mediterraneo, spesso su isole;
attaccavano navi che trasportavano merci o ricchi signori.
*Gli schiavi erano una realtà ben presente in tutto il mondo antico (non solo i Greci e i Romani);
erano molto spesso prigionieri di guerra, provenienti dal popolo sconfitto. C'erano vari e propri
mercanti di schiavi, erano merce ed erano assolutamente legali; erano proprietà privata, le ricche
famiglie ne avevano tanti; erano anche un modo per far dimostrare la propria ricchezza. La
giustizia nei confronti degli schiavi era operata dai padroni; cerano padroni più umani e crudeli. La
vita era più dura per gli schiavi ch lavoravano in campagna, invece in città avevano lavori più
leggeri, come acconciare la padrona o controllare i figli.
Libro ll
A Dionisio appare la moglie in sogno così com'era il giorno delle nozze; è un segno positivo che
subito Dionisio non capisce.
L'amministratore lo informa della bellissima schiava che ha comprato. Dionisio è scettico, e
amministratore spera che Dionisio ne faccia la sua amante.
Nel frattempo in campagna le altre schiave si stanno occupando di Calliroe; dopo un bagno e
nuove vesti risulta ancora più bella. In particolare la compagna del fattore (persona che lavora nel
campo dell' agricoltura) diventa la serva personale di Calliroe e ne acquista la fiducia- la schiava
ha una certa furbizia e sa conquistarsi le simpatie di Calliroe, lo sciavo furbo è molto presente nella
commedia.
Intanto l'amministratore aspetta il capo dei pirati per fare il contratto, era unico momento in cui per
gli schiavi entrava in gioco la legge. Ma il capo dei pirati non arriva perché è fuggito.
Amministratore capisce che gli abbia venduto una schiava rubata a un altro padrone che avrebbe
potuto richiedere indietro. Amministratore desidera che Dionisio venga in compagna per vedere la
schiava.
Calliroe si è recata nel tempio di Afrodite per pregarla e Dionisio arriva lì; appena entra nel tempio
pensa di vedere Afrodite in persona, amministratore dice che è Calliroe e Dionisio comincia ad
innamorarsi di lei. Il dolore per la moglie passa ma cerca di resistere (Dionisio tratterà sempre
bene Calliroe); vuole parlare con lei per conoscerla sua storia, Calliroe narra ciò che le è capitato
ma non dice di essere già sposata. Dionisio le promette che la farà riportare dal padre, un viaggio
non da poco ma chide alla serva di parlare bene di lui in modo che Calliroe si innamori di lui.
Poi si scopre che Calliroe è incinta; il bambino è di Cherea.
Calliroe fa un sogno in cui le appare Cherea che le dice di non abortire, ma sposare Dionisio le
sembrerebbe un adulterio- fedeltà; tema fondamentale dei romanzi.
Qui c'è un tema del sogno; sogni erano ritenuti premonitori come quello di Dionisio, è un tema già
presente in omero; gli antichi credevano nella veridicità dei sogni, e c'erano specialisti
nell'interpretazione dei sogni e libri su questo argomento; alcuni di questi libri sono arrivati fino a
noi; sono manuali divisi in molte categorie che coprono sogni molto differenti, es, Artemidoro fu
letto da Freud.
Calliroe pensa anche di uccidersi ma poi decide di sposare Dionisio e salvare il bambino.
Libro lll
Dionisio non sa ancora della decisione di Calliroe; è malato di amore per lei, vorrebbe morire di
fame.
La serva gli comu