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Quindi maggiore è la finezza dell’inerte, minore sarà il bleeding (essendo d l’unica variabile che possiamo
modificare nel calcestruzzo).
- Microcemento: cemento con particelle più fini ottimo contro il bleeding ma più costoso.
- aggiunta di bentonite, fumo di silice, silice colloidale o cenere volante (più economici).
- aggiunta di additivi come superfluidificanti, aeranti, acceleranti o addensanti. Evitare l’uso di ritardanti
perché aumentano il bleeding.
Esempi di danni provocati dal bleeding:
- Nelle pavimentazioni provoca il
distaccamento dello spolvero soprastante
- Nel calcestruzzo armato, l’acqua durante la
sua risalita rimane bloccata sotto le barre,
diminuendo la superficie di contatto del cls con
le barre stesse e riducendo la loro efficacia.
Può anche rimanere bloccata sotto gli inerti
più grossi, aumentando la porosità.
- Se si getta il calcestruzzo in due tempi, il
bleeding generato dal primo strato crea una
superficie di discontinuità che non fa legare
per bene i due strati.
Calcestruzzo:
Dalla combinazione dei componenti di cui abbiamo parlato finora si ottengono:
boiacca
cemento + acqua = malta
cemento + acqua + inerte fino (sabbia) = calcestruzzo
cemento + acqua(pasta o matrice cementizia) + sabbia + ghiaia/pietrisco (aggregato o inerte)=
Il calcestruzzo può presentarsi il 3 fasi:
Calcestruzzo fresco:
- quando è liquido e viene messo in opera.
Calcestruzzo in presa:
- quando assume una forma propria ma non ha ancora caratteristiche meccaniche.
Calcestruzzo indurito:
- quando sviluppa caratteristiche meccaniche (dopo 28 giorni).
La proprietà più importante del calcestruzzo fresco è la lavorabilità ed include 3 aspetti:
-Mobilità: la facilità nel trasporto e nel getto.
-Affidabilità: ovvero la capacità di assicurare buoni risultati nonostante la messa in opera.
-Compattabilità: l’espulsione dell’aria intrappolata per raggiungere la massima densità possibile.
Se il calcestruzzo che viene gettato infatti non è molto lavorabile, esso potrebbe non riempire tutta la
cassaforma e il risultato sarebbe una costruzione che non ha le caratteristiche meccaniche previste.
Durante il getto del calcestruzzo quindi posso trovarmi in 3 casi:
- Cls annacquato: riempie senza problemi la cassaforma ma resterà più poroso ( - R ) e l’acqua potrebbe
CK
evaporare.
- Cls meno annacquato: richiede la vibrazione per riempire la cassaforma e quindi manodopera qualificata.
- Cls auto-compattante: riempie da solo la cassaforma ma ha un costo più elevato.
Più è alta la classe di consistenza del cls e minore sarà il tempo necessario per vibrarlo, ma anche il costo
sarà maggiore. La scelta dipende dalla fiducia nella manodopera. Per misurare se il calcestruzzo è stato
compattato e quindi vibrato per il tempo necessario si procede prendendo una carota della struttura e
grado di compattazione
confrontandola con un provino compattato per bene dello stesso cls. Il è il
rapporto fra la massa della carota e la massa del provino. Se il grado di compattazione è 1 il cls è
perfettamente compattato.
Le proprietà principali del calcestruzzo indurito sono invece la resistenza e la durabilità. Quest’ultima è la
capacità di resistere nel tempo.
Porosità: il calcestruzzo presenta vari tipi di porosità:
- Aria intrappolata (macro-vuoti): dovuti dalla presenza di poca acqua o da una cattiva compattazione
(maggiori di 1cm).
- Porosità degli inerti
- Microbolle: porosità voluta per difendere il cls dai cicli di gelo-disgelo, dovuta dall’uso di areanti (100-
300µm).
- Porosità gel: sono dei vuoti all’interno del cemento che non possono essere diminuiti poiché sono una
caratteristica del cemento stesso (1-10nm).
- Porosità capillare: sono pori che si formano tra le molecole di
cemento che hanno reagito che si ritirano. Questo tipo di
porosità influenza sulla durabilità del cemento (0.1-10 µm).
Per diminuire il volume dei pori capillari, secondo la teoria di
Powers, o si diminuisce il rapporto a/c o si aumenta il grado di
idratazione (α):