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X/S
Dove S è il substrato limitante la crescita. Moltiplicando 1/X (ovvero normalizzando per
il valore della biomassa) si ottiene: dX/dt 1/X = Y dS/dt 1/X e quindi μ = Y q . Dove
X/S X/S S
q rappresenta la velocità specifica di consumo del substrato limitante: la velocità con
S
cui i microrganismi crescono dipende dalla velocità di consumo del substrato limitante
e dalla efficienza di conversione del substrato in biomassa.
relazione tra e concentrazione iniziale di S:
Quindi si ha una μ
La μ dipende dal microrganismo, dalla temperatura, dal pH e dalla composizione
del brodo
Quando le condizioni sono costanti, μ è in funzione della concentrazione iniziale
del substrato limitante e raggiunge un valore massimo μ (velocità di crescita
MAX
specifica massima)
Il modello matematico che descrive la relazione tra μ e S è l’equazione di Monod
Equazione di Monod
La μ = μ S / (K + S) dove μ = velocità di crescita specifica massima, S =
MAX S MAX
concentrazione substrato limitante, K = concentrazione del substrato a cui μ = 0.5
s
μ quando S è molto alto, μ tende verso μ . Se S è molto grande il rapporto tende
MAX MAX
ad 1 quindi in condizioni non imitanti μ tende a μ (valore soglia di saturazione). K è
MAX S
una costante di affinità, il microrganismo è più affine al glucosio rispetto al lattosio.
Una volta che sono state definite alcune costanti si può predire la curva di crescita, si
passa da modello descrittivo a modello predittivo e si valuta facendo esperimenti.
Resa (Yield) di conversione del substrato in biomassa e prodotto 26
Il coefficiente di resa cellulare (yield: Y ) è espresso come g di biomassa per g di
X/S
nutrienti consumati,
Y = Δx/ΔS. Il coefficiente di resa di prodotto (Y ) è espresso come g di prodotto per
X/S P/S
g di nutrienti consumati Y = ΔP/ΔS.
P/S
La resa dà la conversione del substrato nel prodotto.
Parametri quantitativi
Resa (YIELD): quantità di prodotto ottenuto dal substrato.
Velocità di crescita e produzione: parametri cinetici calcolati considerando il tempo.
Possiamo misurare la velocità di consumo del substrato e la formazione dei prodotti
per unità di volume (produttività volumetrica) o normalizzare per la biomassa
(produttività specifica).
SUBSTRATO -> REAZIONI INTRACELLULARI -> PRODOTTI + BIOMASSA
Tempo -> cinetica, cinetica di crescita, collegata alla μ, poi Ks, etc. Resa -> etanolo
rispetto al glucosio, resa del 10% utilizzo al 90% glucosio, resa di crescita e resa di
produzione. Produttività volumetrica: quanto prodotto ho alla fine della fermentazione,
quantità di prodotto per unità di volume, normalizzo il valore di produttività
volumetrica per la biomassa -> divido la produttività del prodotto per la quantità di
produttività specifica
cellule in un litro e ottengo la che dice che una certa quantità di
cellule produce una certa quantità di prodotto. Ma a cosa servono la produttività
volumetrica e quella specifica? Interessano per il recupero del prodotto; se
aumenta la produttività volumetrica facendo delle modificazioni, si passa da 80 g/L a
100 g/L, in seguito a manipolazioni, mi interessa sapere se queste manipolazioni
hanno portato a cambiare la capacità delle cellule di produrre o se hanno portato ad
un accrescimento delle cellule. La produttività specifica è decisamente aumentata se
ho la stessa quantità di cellule. Se invece ho prodotto più cellule ho reso il processo
capace di produrre più cellule per unità di volume, ho aumentato la resa della
E. coli
biomassa. Perché si vuole far crescere ad alta densità per produrre
proteine ricombinanti? Perché se aumento il numero di cellule per unità di volume
aumento anche la produttività volumetrica. Se ingegnerizzo E. coli rendendolo in
grado di produrre di più vado ad aumentare la produttività specifica di E. coli. Ma
E. coli
aumentando la produttività specifica di si diminuisce la produttività volumetrica
perché in queste determinate condizioni non cresce.
È possibile collegare la resa sul substrato (di crescita) -> dX/dt = Y dS/dt dove S è il
X/S
substrato limitante la crescita. Moltiplicando 1/X (ovvero normalizzando per il valore
della biomassa) si ottiene
dX/dt 1/X = Y dS/dt 1/X e μ = Y q dove q rappresenta la velocità specifica di
X/S X/S S S
consumo del substrato limitante: la velocità con cui i microrganismi crescono dipende
dalla velocità di consumo del substrato limitante e dalla efficienza di conversione del
substrato in biomassa.
Relazione cinetica tra crescita e formazione del prodotto dipende dal ruolo
del prodotto nel metabolismo cellulare
I prodotti hanno diversa cinetica che dipende dal loro ruolo nel metabolismo del
microrganismo. Se il prodotto è la biomassa -> la velocità di crescita e le rese
corrispondono, perché nel grafico abbiamo sull’asse y la [X] che corrisponde al
27
prodotto, quindi Y = Y . Il 50% del glucosio che do va a finire nella biomassa, l’altro
X/S P/S
50% viene ossidato. Questa è la cinetica più semplice perché cinetica e produzione
corrispondono. Se nel mentre misuro il glucosio vedo che man mano che viene
utilizzato cresce la biomassa.
Altri due casi di cinetica e di produzione:
Quando [X] non è uguale a [P], si hanno due curve diverse, si ha una cinetica di
produzione associata alla crescita, perché l’andamento è analogo, il
microrganismo man mano che produce biomassa produce anche il prodotto;
classica dei prodotti del metabolismo energetico e dei prodotti del metabolismo
primario. I metaboliti primari: prodotti dal catabolismo (etanolo) o normali
intermediari (amminoacidi), biosintesi dei metaboliti primari durante la crescita
esponenziale. Perché vengono fatti l’etanolo o acido lattico? Perché il
microrganismo deve scaricare potere riducente per ricavare potere ossidante
per la glicolisi.
Quando si ha un antibiotico o un metabolita secondario, la cinetica di
produzione è sempre non associata alla crescita; in genere la produzione inizia
quando il microrganismo entra in fase stazionaria, quindi quando la μ tende a
diventare costante il microrganismo inizia a produrre. È propria del metabolismo
secondario, dei metaboliti secondari, biosintesi del prodotto durante la
crescita stazionaria.
L’acido citrico che è un metabolita primario si accumula alla fine della fase
esponenziale e durante la fase stazionaria di crescita.
Andamento della fermentazione: 3 curve -> cellula, prodotto, substrato. C’è un
andamento simile tra crescita e produzione, serve una costante per mettere in
relazione velocità di crescita e velocità di produzione; se invece le due curve hanno un
andamento diverso la storia si complica.
Produzione del metabolita primario
dP/dt = Y dX/dt dove Y è il coefficiente di resa prodotto/biomassa riportato come g
P/X P/X
di prodotto per g di biomassa. Moltiplicando per 1/X si ottiene dP/dt 1/X = Y dX/dt 1/X
P/X
e abbiamo q = Y μ che è la produttività specifica. Dove q rappresenta la velocità
P P/X P
specifica di formazione del prodotto (misurata come g di prodotto per g di biomassa
nell’unità di tempo). Moltiplicando per la biomassa totale si ottiene la produttività
volumetrica (g di prodotto per volume nell’unità di tempo). R = q X
P
Produzione di prodotti parzialmente correlati con la crescita
dP/dt = α dX/dt + β X dove α e β sono costanti dipendenti dal processo.
FED-BATCH
Un processo di fed-batch è un processo batch basato sull’aggiunta (feeding) del
substrato limitante la crescita (zuccheri, precursori) alla coltura. La strategia fed-batch
è tipicamente usata in processi bio-industriali per raggiungere un’elevata densità
cellulare nel bioreattore. La soluzione da aggiungere è altamente concentrata per
evitare la diluizione del bioreattore. L’aggiunta controllata del nutriente influenza
direttamente la velocità di crescita della coltura. Il feeding viene introdotto in genere
quando il substrato iniziale è quasi totalmente consumato. Il volume della coltura e la
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composizione del terreno cambiano durante la fermentazione. I nutrienti si aggiungono
esattamente quando se ne ha bisogno perché non è possibile aumentare di molto il
volume. Il fed-batch viene fatto quando il microrganismo tende ad entrare nell’ultima
fase della crescita esponenziale e tende ad entrare nella fase stazionaria. Facendo ciò
il microrganismo continua a crescere, non entra in fase stazionaria, ma la crescita con
cui procede è una crescita in cui la μ è diversa. La pendenza della fase di crescita
successiva è sempre ridotta rispetto alla μ che è diversa tra una fase e l’altra. Come
viene fatto un feeding fatto bene? Quando si dà il feeding (mL/min) bisogna darlo
molto concentrato per evitare che la curva cambi. Ma perché il glucosio rimane
costante nel mezzo anche se gliene aggiungo? Perché un buon feeding è quando
faccio consumare al microrganismo minuto per minuto tutto il glucosio che aggiungo,
perché lo posso fare? Perché si ha una biomassa che è arrivata al massimo, sfrutto
il fatto che la biomassa vitale è cresciuta già nel batch, ho una biomassa vitale
importante. Bisogna controllare dall’esterno quanto cresce il microrganismo, bisogna
controllare entro certi parametri fissi quanto glucosio dare e controllare momento per
momento. Ovviamente ci sono dei limiti di concentrazioni da dare al microrganismo.
Per la crescita il substrato limitante può essere il glucosio, per la produzione il
substrato limitante può essere l’azoto, se aggiungo nello stesso modo l’azoto anche la
curva di produzione varia come quando aggiungo glucosio che va a variare la curva di
crescita. Si dà un po’ di zucchero per mantenere la crescita cellulare, si dà azoto per
promuovere la produzione dei prodotti, come ad esempio per produrre gli
amminoacidi. (Feeding per produrre aa).
Vantaggi:
Prolungata fase di crescita e/o produzione
Si evita repressione ad catabolita e problemi osmotici dovuti ad alte
concentrazioni di zuccheri -> se si aumenta tanto il glucosio nel tempo zero si
incappa nel problema della pressione osmotica. Quando il glucosio diventa
molto concentrato si ritorna nella condizione del miele ad ese