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Nelle alghe inoltre, i cloroplasti sono molto più grandi che nelle cellule delle piante terrestri.
Attività dei plastidi: la maggior parte delle funzioni che nella cellula animale sono svolte nel
citoplasma, nella cellula vegetale sono svolte nei plastidi perché l’ambiente al loro interno
presenta delle condizioni più stabili del citosol della cellula vegetale, infatti il citoplasma potrebbe
variare a causa dell’ acqua che entra o esce dalla cellula. Tali funzioni sono: sintesi di acidi grassi,
riduzione e assimilazione del nitrito di glutamato, biosintesi degli aminoacidi, sintesi dell’amido,
sintesi dei pigmenti fotosintetici, sintesi parziale dell’ enzima RuBisCO. Esso è un enzima coinvolto
nella trasformazione di CO in molecole energetiche come il glucosio durante la fotosintesi ed è
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composto da 8 subunità grandi sintetizzate nel cloroplasto e da 8 subunità piccole sintetizzate nel
nucleo.
Leucoplasti: plastide di riserva con due membrane ma una scarsissima organizzazione della
membrana interna.
Amido: l’amido è un polimero composto da amilosio e amilopectina. La prima è composta dalla
ripetizione lineare di molecole di glucosio legate tra loro da legami α(1,4) che si attorcigliano a
spirale. La seconda è formata da una catena di glucosio legate con legami α(1,4) che in alcuni
punti si ramificano perché vengono aggiunte altre catene di glucosio con legami α(1,6).
Amilopectina e amilosio sono presenti in percentuali diverse nelle varie cellule, per esempio,
l’amilopectina, grazie alla sua struttura ramificata può assorbire più acqua quindi sarà più presente
nelle cellule in cui è richiesta tale funzione. L’amido si forma in seguito a un’ eccessiva produzione
di glucosio nei cloroplasti tramite la fotosintesi. Il glucosio in eccesso viene temporaneamente
immagazzinato come riserva sottoforma di amido primario all’ interno dei cloroplasti stessi.
Durante la notte, cioè quando non avviene fotosintesi, l’amido viene idrolizzato in dimeri solubili
di saccarosio ( glucosio + fruttosio ) che vengono trasportati tramite floema negli organelli di
riserva ( amiloplasti presenti nella radice ) dove vengono ripolimerizzati in amiloplasti per
formare l’amido secondario. I granuli di amido secondario vengono depositati negli amiloplasti in
strati concentrici attorno a un centro proteico detto ilo. Questo posizionamento porta ad avere
strutture di amido diverse a seconda del tipo di pianta e questa struttura è un indice di qualità del
prodotto e da esso dipende la maggiore o minore digeribilità di un prodotto. L’amido infatti può
essere semplice se si assembla attorno ad un solo ilo, oppure composto se deriva dall’
assemblamento di diversi ili. L’amido di patata per esempio è semplice ed è formato da un grosso
deposito attorno all’ ilo. L’amido di riso invece è composto ed è formato da tanti piccoli granuli di
amido attaccati tra loro attorno all’ ilo che si possono scindere facilmente, per questo l’amido di
riso si digerisce più velocemente di quello di patata. L’amido può essere estratto tramite
procedimenti industriali che prevedono una macinazione nel mulino, una separazione del glutine
mediante centrifuga, un lavaggio dell’ amido per rimuovere le proteine e infine l’asciugatura.
L’amido di mais, riso, grano e patata è utilizzato nell’ industria farmaceutica per la sua funzione
adsorbente nelle pillole, in forma di mucillagine come emolliente per la pelle, come lubrificante,
legante, ispessente, edulcorante, come componente del mangime zootecnico e negli alimenti.
Viene anche utilizzato per produrre oggetti non alimentari come i sacchetti di plastica
biodegradabili.
Cromoplasti: essi sono colorati grazie alla presenza di pigmenti chiamati carotenoidi o xantofille o
antociani che conferiscono il colore giallo, arancione, rosso e viola. Essi non svolgono la fotosintesi
ma hanno solo funzione attrattante. In esso è presente un esteso sistema di membrane e i
pigmenti possono essere associati alla membrana o essere liberi nello stroma sottoforma di