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Proprio per questo è un tipo di trasporto che richiede energia, quindi ATP.
- Anche l’acqua si diffonde attraverso la
membrana cellulare. La membrana sarà permeabile
all’acqua e non soluto, in questo caso il sale e
l’acqua si muove da una zona in cui è presente
meno soluto ad una dove è presente più soluto, per
osmosi. L’acqua si muove secondo il suo gradiente
di concentrazione. Quindi avremo in un
compartimento più sale e in uno più acqua. Quindi
l’acqua si muove attraverso la membrana fino a che
le due concentrazioni non saranno uguali. Ma per
farle diventare uguali, aumenterà il livello di acqua
nel compartimento dove c’era più sale, fino ad un certo punto però. Perché poi non potrà più andare,
perché il peso di quest’acqua eserciterà una pressione e sarà questo a generare la cosiddetta
pressione osmotica.
L’osmolarità ci riguarda particolarmente perché le cellule sono piene di acqua e sono anche circondate di
acqua, e l’acqua si potrà muovere tranquillamente. Per la cellula sarà importante che l’osmolarità che c’è
dentro sia uguale all’osmolarità di fuori. Perché ad esempio prendendo una cellula e mettendola in una
soluzione che fuori è molto più concentrata, l’acqua uscirà per osmosi. Quindi la cellula si raggrinsisce e
muore. Viceversa se prendiamo una cellula e la mettiamo in una soluzione ipotonica, al contrario l’acqua
entrerà fino a quando la cellula non scoppia. L’isotonicità è molto importante proprio per questo motivo. La
soluzione fisiologica ha, ad esempio, la stessa osmolarità dei nostri liquidi corporei in modo tale da non
alterare questi equilibri. Le soluzioni isotoniche non sono comunque tutte uguali: ad esempio una cellula, un
liquido interstiziale e un capillare. Avremo sicuramente un’uguale osmolarità ma non ci sarà equilibrio
chimico. Avremo, quindi, per lo più le stesse sostanze (sodio, potassio, ioni carbonato, magnesio ecc) ma le
concentrazioni saranno diverse. Per esempio il sodio sta FUORI dalla cellula, per cui quando trova un canale
tende subito ad entrare. Il potassio, invece, è più concentrato DENTRO la cellula, per cui quando trova un
canale aperto tende ad uscire. E se il sodio tende a entrare, secondo gradiente, e il potassio tende ad uscire,
sempre spontaneamente, poi subentra la pompa sodio potassio che li riporta al loro posto. Prende il sodio e
lo butta fuori, mentre il potassio dentro.
I segnali nervosi vengono generati proprio grazie alla differenza di concentrazione di ioni fra dentro e fuori,
che una volta che si modifica dà vita al segnale nervoso.
▪ Trasporto passivo – secondo gradiente di concentrazione
o Diffusione semplice, attraverso la membrana per cui più sostanza c’è fuori più entra dentro
quando trova i canali.
o Canali ionici dove è vero che all’aumentare della concentrazione aumenta la velocità, ma
fino ad un certo punto perché poi i canali sono limitati per cui rallenterà un po’ il processo.
Esistono canali ionici che sono sempre aperti e sono quelli che danno la permeabilità di base
alla membrana, e canali ionici che sono aperti chiusi refrattari, poi di nuovo aperti chiusi ecc.
e possono essere attivati da segnali esterni, neurotrasmettitori e influenzano in modo
diverso la permeabilità della membrana.
o Trasportatori carrier – si distinguono in voc canali aperti da voltaggio dipendente, ovvero
quando varia il voltaggio della membrana questi canali si aprono. I canali roc sono invece
quelli che si attivano con una sostanza chimica e gli smoc attivati da secondi messaggeri.
Esempio di trasportatore del glucosio.
▪ Trasporto attivo – contro gradiente di concentrazione. Pompa sodio potassio ad esempio. 3 ioni
sodio li porto fuori e 2 ioni potassio dentro. C’è bisogno di energia, quindi di ATP. Nella cellula, quindi,
viene attivato un recettore, che attiva una cascata di segnali, a sua volta va a fosforilare un canale
che si apre ed inizia a far passare sostanze. Il sodio è concentrato fuori, il potassio dentro. Quando il
sodio entra, la pompa sodio potassio lo prende e lo riporta fuori, mentre il potassio lo riporta dentro.
Se le sostanze entrano per gradiente di concentrazione o escono, alla fine il gradiente si annulla,
quindi la pompa sodio potassio mantiene il gradiente.
Quindi lega 3 ioni sodio, lega anche l’ATP, nel momento in cui scinde l’Atp in ADP e Fosfato cambia
conformazione, e in questa seconda conformazione l’affinità della proteina per il sodio è bassa,
quindi il sodio si stacca e viene rilasciato. Quando, invece, si lega il potassio, cambia la conformazione,
induce il rilascio del fosfato e viene rilasciato il potassio e ricomincia tutto daccapo.
Esistono anche altri tipi di pompe, ad esempio quella di trasporto attivo per il calcio che le troviamo
sulla membrana cellulare e nel reticolo endoplasmatico. Il calcio difficilmente si trova libero nella
cellula: o sta fuori, o sta nel reticolo endoplasmatico. Perché l’ingresso del calcio o il suo rilascio è un
segnale. Per cui non lo troviamo per questo motivo, perché nel momento in cui, ad esempio, in un
terminale nervoso si aprono dei canali ed entra il calcio, è proprio il calcio che entra e dice cosa fare.
Viceversa se c’è calcio nel reticolo endoplasmatico, il calcio che viene rilasciato può dire alle proteine
della contrazione del muscolo scheletrico che si devono contrarre.
Poi abbiamo la pompa protonica, che trasporta idrogeno e potassio. Ad esempio chi soffre di reflusso
prende il gastroprotettore che sono degli inibitori della pompa protonica. È un trasporto attivo
primario, ovvero prende 4 ioni idrogeno e le trasporta nel lume gastrico. E al contrario prende 4 ioni
potassio e li porta dentro. L’idrogeno nel lume gastrico aumenta l’acidità. Quindi bloccando la pompa
protonica diminuisce l’acidità. Esistono poi dei trasporti secondari, molto sfruttato ad esempio a
livello dei reni, in cui il trasportatore fa muovere uno ione secondo gradiente di concentrazione (ad
esempio il sodio), mentre il glucosio andrà a sfruttare il gradiente del sodio. Per esempio nel caso
dell’insufficienza cardiaca, si inibisce la pompa sodio potassio, quindi il sodio aumenterà dentro e se
il sodio aumenta dentro, il controtrasporto sodio calcio inizia a non funzionare. Aumenta la
concentrazione di calcio all’interno, nelle cellule cardiache, aumenterà quindi la forza di contrazione.
Uniporto
L'uniporto è il trasporto secondario di una sola sostanza che si muove sfruttando la differenza di potenziale
elettrochimico creato da trasportatori primari.
Cotrasporto
È il trasporto contemporaneo di due specie ioniche o di altri soluti. Il cotrasporto può essere di tipo antiporto
o cotrasporto.
L'antiporto è il trasporto contemporaneo di due specie ioniche o di altri soluti che si muovono in direzioni
diverse attraverso la membrana. Una delle due sostanze viene lasciata fluire secondo gradiente, da un
compartimento ad alta concentrazione ad uno a bassa concentrazione. Questo genera l'energia entropica
necessaria per guidare il trasporto dell'altro soluto contro gradiente, da bassa ad alta concentrazione.
Un esempio di questo tipo di trasporto è lo scambiatore sodio-calcio, che mediano l'ingresso di ioni sodio e
l'uscita del calcio. Molte cellule possiedono anche una calcio ATPasi che però opera molto più lentamente
dello scambiatore e ha un diverso ruolo fisiologico.
Il simporto usa, analogamente all'antiporto, il flusso di un soluto secondo gradiente per muovere un'altra
molecola contro gradiente ma il movimento avviene in questo caso attraversando la membrana nella stessa
direzione. Un esempio è il simportatore di glucosio, che cotrasporta secondo gradiente due ioni sodio per
ogni molecola di glucosio importata nella cellula.
Le cellule hanno un cosiddetto potenziale di membrana, ovvero una
differenza di potenziale elettrico o voltaggio che esiste tra i due lati della
membrana. Il potenziale di membrana dipende da una diversa
distribuzione di ioni positivi e negativi ai due lati della membrana
plasmatica. Poiché le cariche positive e negative sono distribuite in modo
diverso all’interno e all’esterno di una cellula, si dice che esiste una
separazione di cariche ai due lati della membrana. Le cariche negative
(all’interno) e positive (esterno) in eccesso tendono a rimanere vicine alla
membrana, perché l’eccesso di cariche negative da un lato viene attratto
dall’eccesso di cariche positive dall’altro lato. Si dice infatti che la
membrana cellulare è polarizzata.
Le cellule possiedono canali aperti e sono selettivi per alcuni ioni, quindi
fa sì che alcune sostanze possono più di altre muoversi attraverso la membrana. Immaginiamo (non esiste in
natura) una cellula ideale con una membrana impermeabile, mettiamo che fuori abbiamo sodio e calcio, e
dentro abbiamo potassio e una proteina. Le cariche elettriche dentro e fuori saranno uguali, ma saranno
diverse le specie. C’è quindi equilibrio elettrico ma non chimico, essendo ioni differenti. Se in questa cellula
andiamo a mettere un canale selettivo per il potassio, succede che il potassio secondo gradiente di
concentrazione esce. Nel momento in cui il potassio esce, dentro la carica diventa negativa, e se dentro
diventa negativo inizia l’attrazione elettrostatica. Il sodio vorrebbe entrare ma ci vuole il canale selettivo,
quindi che l’unico che può muoversi è il potassio, che è uscito per gradiente di concentrazione e rientra per
attrazione elettrostatica.
Immaginiamo, invece, una cellula vera. Ci saranno tanti canali per il potassio, quindi esce per gradiente di
concentrazione, poi l’interno sarà sempre più negativo, quindi il potassio ritorna indietro per attrazione
elettrostatica. Arriverà il punto in cui tanto potassio entrerà quanto ne uscirà. Il punto in cui il movimento
netto è uguale a zero, abbiamo raggiunto il cosiddetto potenziale di equilibrio dello ione potassio. Questo
potenziale è uguale per il potassio a -90 mV. Nella cellula ci sono però anche canali per il sodio, per il cloro
ecc. quindi il potenziale di riposo di una membrana non sarà quello di equilibrio.
Il potenziale di membrana viene misurato in unità di potenziale elettrico, cioè in millivolt mV, ovvero
millesimi di volt. L’ampiezza del potenziale di membrana dipende dal grado di separazione delle cariche,
ovvero maggiore è la differenza di cariche tra i due lati della membrana e maggiore sarà il potenziale di
membran