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UAA, UAG E UGA
Segnale indispensabile per la terminazione della traduzione dei Mrna
Terminatore della trascrizione
Si trova al 3’ del gene e contiene il segnale di poliadenilazione e previene la formazione di rna
antisenso: nel genoma ci sono geni sovrapposti, si hanno promotori che trascrivono in entrambi i
geni e si può formare RNAi dicer e silenziamento genico.
Fa il classico loop al 3’ che serve per la stabilità del messaggero
Origine di replicazione
- È una sequenza di DNA che da inizio alla replicazione di un cromosoma, di un plasmide o di
un virus
- Per piccoli DNA è sufficiente una sola ORI
- Per DNA grandi (come cromosomi) sono necessarie più ORI
- L’ORI determina il numero di copie di un plasmide:
1- 25-50 copie per cellula per vettori low copy derivati dal plasmide Pbr322
2- 150-200 copie per cellula per vettori high copy derivati dal plasmide Puc
- L’ORI determina anche la compatibilità dei plasmidi
Nei plasmidi è importante: indica anche la specificità della specie; se si vuole usare un plasmide nei
batteri serve un’ori che funzioni nei batteri, lo stesso per i lieviti. 5 microgrammi di plasmide si fanno
con 5-10 ml; ma se il plasmide è low copy non bastano quelle quantità (5-10 ml). Plasmidi che
funzionano nei lieviti funzionano anche nei batteri perché il clonaggio lo faccio nei batteri e quando
ho fatto il costrutto poi lo vado a testare nei lieviti.
Se usiamo PBR322 vanno raddoppiato i volumi di crescita per ottenere una buona quantità di DNA.
La maggior parte dei vettori binari sono low copy, chi ha creato plasmidi è partito con determinati
obiettivi ma doveva partire con DNA piccoli, alla fine questi plasmidi sono diventati così grandi che
spesso la Puc non funzionava perché troppo grande. Spesso, se non c’è particolare richiesta, si usa
quello che uno ha a disposizione.
Si possono avere più ORI nello stesso plasmide ad esempio se funziona sia nei batteri che nel lievito.
Negli anni 90 si utilizzava per clonare i fagi, non i batteri.
Repressore
IPTG: inibitore di un repressore, si lega al repressore di un promotore, disattivandolo e attivando la
funzione di un gene;
- Proteggono dalla degradazione del plasmide e dalla sua replicazione e proteggere dalla
sintesi proteica: quando vogliamo produrre una proteina, vogliamo che le cellule facciano
sintesi proteica e non vogliamo che le cellule vadano incontro a divisione cellulare, a
moltiplicazione cellulare, e i repressori proteggono il plasmide dalla degradazione e
ostacolano proprio la divisione cellulare a favore della sintesi delle proteine. Normalmente si
legano al repressore di un promotore disattivandolo, attivando la trascrizione di un gene.
- Azione di repressione sul promotore in assenza di induttore. Per dare inizio alla trascrizione
si aggiunge un induttore (es. IPTG) che lega il repressore e lo inattiva.
Esempi di vettori
Plasmide pRT 100 (101-102-103-104); 3340 pb
Si hanno diverse varianti, cambia la sequenza del MCS; spesso il MCS può cambiare, questo serve
perché se ho già un gene clonato in un plasmide ma non ho siti utili per clonarlo in un altro plasmide
devo riclonarlo con PCR, se invece ho plasmidi con più possibilità di taglio utilizzo questo.
Promotore 35S, ori, ampR (batteri); non viene indicato LB e RB quindi significa che non è un vettore
binario ma funziona sia nei batteri (ampR) che nelle piante (promotore 35S); il promotore è forte e
costitutivo, fa espressione proteica ad alti livelli, quindi quando viene utilizzato? Non funziona con
agrobatterio (manca LB e RB, quindi non si integra), è transiente perché non ha il marcatore di
selezione per le piante.
PFF19; 4.2 kb Sono due; PFF19G e PFF19K.
MCS, promotore, 35S enhancer
per aumentare efficienza di
trascrizione; Puc 120 (high copy),
ampR, ori; il clonaggio si fa nei
batteri ma poi si verifica il
funzionamento di un gene nelle
piante, fa transfezione transiente
(non c’è LB e RB e non c’è la
resistenza nelle piante).
pRT104C-myc; 3388 pb Myc è un tag che si mette al C-
terminale (3’), subito prima si ha
MCS e poi il tag che andrà
all’estremità 3’ del gene, ColE1 che
è ori per coli, ed è vettore per
indurre sovraespressione di una
proteina nelle piante a cui si può
fondere un tag che può essere
rilevata utilizzando anti-myc.
Questo plasmide ha due vantaggi: il
primo è che non ha LB e RB e non
ha una resistenza nelle piante ->
espressione transiente; però a
monte e a valle della cassetta
genica (promotore 35s, MSC con
proteina e tag) ci sono siti di
restrizione uguali (HindIII) con cui
possono tagliare la cassetta genica
e inserirlo in un vettore binario,
l’orientamento non ci interessa in
quanto è una cassetta genica con il suo promotore, e funzionerà dal 5’ al 3’ o viceversa.
pAVA: serie vettori di espressione transiente di proteine sovraespresse fuse ad un fluoroforo (GFP); a
seconda del numero si ha proteina fluorescente diversa per il colore: 319 GFP, 393 gialla.
Anche qui si ha promotore e la GFP, si hanno due siti di restrizione al 5’ e al 3’, quindi posso mettere
il tag al 3’ o al 5’. In basso è indicato anche il frame, in quanto la proteina dovrà essere in frame con il
tag.
VETTORI CON E SENZA PROMOTORE:
- MCS+YFP+TERMINATORE: in questo caso posso usarlo per studiare l’attività di un
promotore, dove si attiva, quando si attiva. Quelli che non hanno il promotore servono per
studiare proprio quel promotore.
Possono essere inseriti anche diversi tag
- Vettore con promotore; per andare a vedere l’espressione di una proteina
- Gli ultimi due esempi hanno attR1 e attR2, sono vettori gateway, quindi per ricombinazione
ESEMPI DI VETTORI BINARI
Dimensioni più grandi, sono sopra gli 8000pb; servono per espressione stabile.
pCAMBIA
Famiglia di plasmidi indicati con numero pbr322 (low copy),
kanamicina, fuori dal tDNA
quindi serve per la
resistenza alla kanamicina
nei batteri, repressore
(NheI), CaMV35S che regola
l’espressione della
resistenza al BASTA
(fosfoinotricina) quindi nel
t-DNA abbiamo già una
resistenza che consente la
selezione nelle piante.
poi si ha MCS dove non c’è
altro, si ha un unico
promotore, quello delle
piante, che regola la
selezione; utilizzando
HINDIII si può clonare la
cassetta genica del vettore
con myc (PRT104,
espressione transiente);
quindi qui con un solo
passaggio si può fare il vettore binario per espressione stabile.
PCAMBIA 1302; 10549 pb Pbr322, KanamicinaR
fuori dal LB e RB (quindi
fuori dal Tdna)
CamV35S, resistenza
all’igromicina, 35s
promotore e MCS; si
può usare il 35s come
promotore oppure
andare ad usarlo per
clonarci dentro
qualcos’altro.
PMDC32 Famiglia, hanno pbr322
(lowcopy) che serve per
stabilizzare un vettore molto
grande; kanamicinaR nei
batteri, igromicinaR nelle
piante perchè si trova nel LB e
RB (Tdna), 2x35S quindi
promotore raddoppiato con
enhancer quindi promotore
forte; si hanno le sequenze
attR1 e attR2 e gene ccdB,
vettore gateway; per inserire
sotto il controllo del
promotore 35S devo utilizzare
il sistema gateway.
Le dimensioni sono del vettore
vuoto, 11752 pb.
pEarlyGate 104 N-YFP: ha la YFP all’N-
terminale della
proteina; infatti si ha
35S, YFP in giallo, e poi
gateway in grigio dove
ci si ricombinerà il
nostro gene di
interesse e sarà in
frame con la YFP; LB-
RB, kanamicinaR nei
batteri, BAR gene che
conferisce la resistenza
al BASTA.
PEarlyGate 101 (C-YFP-HA) In posizione C-terminale
della proteina si ha YFP
e l’epitopo HA.
Si ha 35S in verde, in
grigio gateway, dove
verrà inserito il nostro
gene; subito dopo si ha
la porzione in giallo YFP
e la porzione in verde
che è HA di 11 aa e poi
termonatore; si ha LB e
RB, resistenza al BASTA,
35S.
Per descriverlo: vettore
binario, si vede RB e LB,
ha resistenza alla
kanamicina nei batteri,
non c’è ori, ha
promotore costitutivo
forte 35S sotto il cui
controllo verrà inserito
un gene che produrrà una proteina fusa a YFP e HA quindi consentirà l’espressione stabile di una
proteina rilevabile mediante fluorescenza oppure di rilevarla grazie all’epitopo HA.
pEarlyGate 201 (N-HA) N-HA: avrà all’estremità N-
terminale della proteina
l’epitopo HA (azzurro); è un
vettore binario LB e RB,
35S, HA, gateway,
terminatore.
Vettore che si usa per la
sovraespressione di una
proteina fusa all’HA, utile
per studiare gli effetti della
sovraespressione di un
gene, non si può usare un
plasmide che ha un tag
troppo grosso, che può
alterare il folding, può
coprire i domini di
interazione o catalitici,
quindi si utilizzano epitopi
piccoli come HA o FLAG che
non dovrebbero alterare il
folding e ci permettono di
fare studi più precisi con WB, immunoprecipitazione ecc.
pEarlyGate 202 (N-FLAG) Questo invece che HA, all’N-
terminale ha l’epitopo FLAG.
Si possono usare vettori transienti o stabili anche come gli RNAi vector, per indurre silenziamento
genico.
Si prende un pezzo di un gene, inutile prendere tutto il gene, al massimo 500 pb che vengono inseriti
con orientamento opposto al gene stesso.
I vettori RNAi: hanno il gene o siti in cui si inserisce il gene, 2 con orientamenti opposti e sono
sempre intervallati da un introne; questo porta quando si ha la trascrizione del pezzetto a produrre
un messaggero con due porzioni complementari, quindi forma un loop che è l’introne che però si
accoppia su se stesso, e si forma mRNA a doppio filamento: si attiva il sistema del silenziamento, si
toglie con splicing il loop, arriva dicer, lo spezzetta e i vari singoli pezzetti prodotti si vanno ad
appaiare con il messaggero della proteina, si produce un mRNA a doppio filamento, viene degradato
anche l’RNA target e quindi si ha in teoria il silenziamento genico.
In teoria perché il sistema può essere più o meno efficiente. Il silenziamento è modulabile.
pANDA
Plasmide giapponese; ha ccdb a sx e dx con introne, vettore per silenziamento genico, come
promotore si ha l’ubiquitina, che consente silenziamento genico nelle monocotiledoni (fatto in
Giappone dove la maggior pianta commercializzata è il riso, monocotiledone).
Se dobbiamo creare un R