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S)
non tutto il calore può essere trasformato in lavoro, ma solo una parte: il resto è dissipato
sotto forma di “energia degradata” (“entropia”)
Legge dell’entropia ( Δ
S ≥ 0)
in un sistema isolato (universo) l’entropia non decresce nel tempo
nei processi reversibili l’entropia totale resta costante
nei processi spontanei l’entropia totale aumenta
L’ATP
Uno dei compiti dell’ATP è la fosforilazione (attivazione) di altre molecole
La fosforilazione è eseguita da particolari enzimi, dette “chinasi”
IL MITOCONDRIO
centrale energetica degli Eucarioti
Struttura del mitocondrio
Il mitocondrio è un organello presente in tutte le cellule eucariotiche animali e vegetali
Si è originato per endosimbiosi secondaria di Procarioti non fotosintetici all’interno di
cellule eucariotiche primitive
Il mitocondrio è costituito da due membrane, una esterna (liscia) ed una interna (ripiegata
in creste)
Le creste delimitano uno spazio detto “matrice mitocondriale”
Lo spazio tra le due membrane è detto “spazio intermembrana”
L’origine procariotica del mitocondrio è testimoniata dalla presenza al suo interno di DNA e
ribosomi di tipo procariotico, e dalle differenze strutturali tra la membrana interna e
quella esterna. La membrana esterna ha un rapporto proteine-fosfolipidi 1:1, simile a
quello degli Eucarioti, e proteine transmembrana dette “porine”, con struttura “β-barrel”
(polare al suo interno) per importare nel mitocondrio molecole di medie dimensioni. La
membrana interna ha invece un elevato rapporto proteine-fosfolipidi (3:1),è impermeabile
a molecole e ioni, e contiene traslocasi per il trasporto delle proteine
Punti fondamentali della fosforilazione ossidativa
Glicolisi
una molecola di glucosio(C6H12O6) (a 6 atomi di carbonio) è scissa da un complesso di
enzimi situati nel citoplasma, con “investimento” di 2 ATP, per produrre due molecole di
piruvato(a 3 atomi di carbonio); il “ricavo” finale è 4 ATP, quindi il “guadagno” è di 2 ATP
Decarbossilazione ossidativa del piruvato
nel mitocondrio, il piruvato è decarbossilato(perde CO2) e il restante frammento a 2 atomi
di carbonio è legato al Coenzima A (acetil-CoA)
Ciclo di Krebs (o ciclo dell’acido citrico)
l’acetil-CoA entra nel ciclo di Krebs ed è completamente demolito a CO2, producendo
NADH e FADH2
Catena di trasporto degli elettroni
NADH e FADH2 trasferiscono idrogeno ed elettroni ai complessi della catena di trasporto,
situati nella membrana mitocondriale interna; i complessi separano i protoni dagli elettroni
e “confinano” i protoni nello spazio intermembrana, trasportando contemporaneamente
elettroni fino all’ultimo accettore, l’ossigeno(O2)
Sintesi di ATP “guidata” dal movimento dei protoni (chemiosmosi)
il movimento dei protoni dallo spazio intermembrana alla matrice, passando attraverso
l’ATP-sintetasi, induce cambiamenti conformazionali nella “testa” della molecola,
determinando la sintesi di ATP (in totale 36 ATP)
La glicolisi , prima tappa di demolizione del glucosio, avviene nel citoplasma
Da una molecola di glucosio a 6 atomi di carbonio, attraverso numerose reazioni
enzimatiche.
Si ottengono alla fine
- due molecole di un composto a 3 atomi di carbonio (acido piruvico, o piruvato)
- due molecole di ATP
Per produrre ATP è necessario separare i protoni (H+) dagli elettroni: gli elettroni sono
trasportati lungo la catena di trasporto degli elettroni, nella membrana interna del
mitocondrio.
Ma i protoni sono “confinati” nello spazio intermembrana
Infatti la membrana interna del mitocondrio è caricata positivamente e respinge i protoni
Lo spazio intermembrana del mitocondrio diventa una sorta di “campo di concentramento”
per protoni (H+ )
L’accumulo di protoni nello spazio intermembrana determina la sintesi di ATP
Il NADH e il FADH2 trasportano protoni ed elettroni cedendoli alla catena di trasporto
degli elettroni, situata nella membrana interna del mitocondrio e costituita da 4 grandi
complessi trans membrana. I complessi della catena di trasporto riversano i protoni nello
spazio intermembrana, dove restano “confinati”
I complessi della membrana interna mitocondriale confinano i protoni nello spazio
intermembrana e trasferiscono gli elettroni lungo la catena fino a quando gli elettroni,
tramite il complesso IV, finiscono sull’ossigeno(ecco perché gli organismi aerobi devono
respirarlo per sopravvivere)
L’ ossigeno è l’ accettore finale degli elettroni trasportati lungo la catena di trasporto della
membrana interna del mitocondrio
La citocromo ossidasi, il complesso IV della catena di trasporto degli elettroni, compie un
ciclo catalitico trasferendo prima gli elettroni (uno alla volta) sull’ossigeno e poi
aggiungendo protoni fino a produrre acqua
Il cianuro si lega in modo reversibile alla citocromo ossidasi, causando ipossia e asfissia
L’avvelenamento da cianuro si può curare con la somministrazione di idrossico balamina,
che forma un complesso innocuo con il cianuro e ne consente l’eliminazione per
escrezione
I protoni confinati nello spazio intermembrana e costretti a rientrare nella matrice lungo
una via obbligata, azionano l’ATP-sintetasi: il grande complesso multienzimatico che
fabbrica ATP
il complesso dell’ATP-sintasi funziona come dimero, posizionato in lunghe file all’apice
della cresta mitocondriale, in corrispondenza del punto di accumulo interno dei protoni
Funzionamento dell’ATP-sintetasi
Il movimento di protoni (forza protonmotrice) fa “girare la testa” dell’ATP-sintetasi,
determinando la sintesi di ATP
Il movimento dei protoni lungo l’ATP-sintetasi costringe il complesso a cambiare forma e a
sintetizzare ATP da ADP e Pi
La fosforilazione ossidativa
La sintesi di ATP a partire da ADP e Pi (“fosforilazione”) che utilizza il flusso dei protoni
attraverso l’ATP-sintetasi e richiede ossigeno come accettore finale di elettroni è detta
FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA
La fosforilazione ossidativa avviene nei mitocondri nelle cellule eucariotiche sia animali sia
vegetali, ed anche (in forma semplificata) nella membrana plasmatica di alcuni procarioti
La fermentazione
In condizioni anaerobie, in molti procarioti e anche negli Eucarioti è possibile produrre una
piccola quantità di ATP anche in assenza di ossigeno, tramite la fermentazione
A termine della glicolisi, la fermentazione alcoolica produce alcool etilico e CO2,
rigenerando il NAD ridotto (NADH+) e permettendo alla glicolisi di continuare
Nella fermentazione lattica, al termine della glicolisi i protoni e gli elettroni sono scaricati
sul piruvato, che forma quindi acido lattico
Gli umani hanno imparato molto presto a sfruttare le fermentazioni operate dai
microorganismi(batteri e lieviti) per produrre bevande inebrianti ed alimenti di grande
appetibilità e qualità
Si ritiene infatti che il primo organismo “addomesticato” dall’uomo sia stato
Saccharomyces cerevisiae (Fungi Ascomycetes), produttore di alcool
Acido lattico e dolori muscolari
Contrariamente a quanto si ritiene, l’acido lattico prodotto durante un intenso esercizio
fisico non è la causa diretta dei crampi o dei dolori muscolari che si presentano il giorno (o
i giorni) successivi all’allenamento
Le cause dei dolori muscolari e dei crampi sono complesse: logoramento reversibile dei
tessuti, infiammazione locale, acidificazione, recettori neurali iper eccitati e “sbilanciati”
La produzione e il consumo (“turnover”) di acido lattico e lattato sono fondamentali per
un corretto metabolismo, particolarmente negli sport che richiedono resistenza e lunga
durata del lavoro muscolare
Autonomia riproduttiva dei mitocondri , “ex-procarioti”
I mitocondri replicano il proprio DNA di tipo batterico (mtDNA), si dividono in modo
autonomo tramite scissione binaria, contengono ribosomi di tipo procariotico ed effettuano
la loro (molto limitata) sintesi proteica
I mitocondri (ed il loro genoma) sono ereditati esclusivamente per via femminile, tramite il
citoplasma della cellula uovo LA FOTOSINTESI
la luce solare permette l’organicazione del carbonio,quindi la vita della
maggior parte degli organismi sul pianeta
Il “cyanelle” di Cyanophora paradoxa cloroplasto primitivo con parete di peptidoglicani
Il cyanelle è un cloroplasto primitivo circondato da una doppia membrana, nel
mezzo della quale si trova una parete di peptidoglicani
Il genoma del cyanelle (interamente sequenziato nel 1995) ha dimensioni simili a
quello del cloroplasto e contiene geni per tRNA, rRNA e circa 150 proteine, un
numero maggiore di quelle prodotte dal genoma dell’attuale cloroplasto delle piante
superiori
La struttura dei tilacoidi e dei carbossisomi del cyanelle è simile a quella dei
cianobatteri
Il cloroplasto, organello della fotosintesi
Fosforilazione ossidativa e fotosintesi:le piante producono carboidrati ed energia tramite la
fotosintesi, ma
Anche le piante usano la fosforilazione ossidativa per ottenere ATP
Il cloroplasto è circa tre volte più grande del mitocondrio e possiede un
compartimento in più Punti fondamentali della fotosintesi
Reazioni dipendenti dalla luce (“fase luminosa”)
L’energia del Sole (fotoni) è “catturata” da appositi pigmenti assorbenti (il principale dei
quali è la clorofilla) e usata per “strappare” potere riducente all’acqua, con eliminazione di
ossigeno (fotosintesi ossigenica) e produzione di ATP tramite chemiosmosi
(fotofosforilazione)
Ciclo di Calvin-Benson ( “fase oscura”)
- “Fissazione” di CO2all’interno dell’accettore ribuloso bisfosfato (RuBP), catalizzata dalla
ribuloso bisfosfato-carbossilasi (RuBisCO)
- Riduzione del 3-fosfoglicerato a gliceraldeide 3-fosfato (con NADPH e ATP), in seguito
trasformata in glucosio (C6H12O6) e amido
- Rigenerazione dell’accettore RuBP (una molecola di RuBP per ogni molecola di CO2)
La ribuloso-1,5-bisfosfato carbossilasi/ossigenasi(RuBisCO) è l’enzima(e probabilmente
anche la proteina) più abbondante sulla Terra
Equazione generale della fotosintesi
6 CO2 + 12 H2O → C6 H12 O6 + 6 O2 + 6 H2O
L’ossigeno eliminato dalla fotosintesi deriva dall’acqua
La pianta si procura il “necessario” per la fotosintesi assorbendo dal terreno acqua e sali
tramite le radici, introducendo CO2 tramite gli stomi, ed esponendo le lamine fogliari alla
luce solare
Reazioni dipendenti dalla luce
Le