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CARATTERISTICHE DELLA BIOETICA

La bioetica studia e riflette sulle questioni biologiche che coinvolgono l’uomo,

compresa la questione ambientale. Possono ravvisarsi talune caratteristiche che le

sono peculiari e che contribuiscono ad inquadrarla e definirla ulteriormente. Si tratta

della:

1. Interdisciplinarietà: la bioetica studia le questioni biologiche nelle diverse

prospettive: il medico che si occupa della dimensione clinica; il giurista segue la

riflessione in vista della conservazione dei rapporti sociali e della difesa delle

posizioni di debolezza; il filosofo e il moralista valutano il comportamento etico,

buono, dell’agire umano; il sociologo e l'antropologo studiano e osservano l'impatto

di talune tematiche nel dinamismo sociale. I campi di interesse della bioetica toccano,

pertanto, la società intera, nelle sue molteplici forme, spaziando dalla vita, alla

malattia, alla morte ed infine all’ecologia. Il dato scientifico può, quindi, pienamente

essere compreso solo attraverso la riflessione antropologica, sociale, filosofica e

giuridica;

2. Mondialità: la riflessione bioetica, che ha visto i suoi albori nel continente

americano, si è progressivamente e ben presto diffusa in tutto il mondo, non solo

adopera delle Università ma anche al costituirsi di centri di studio che l’hanno diffusa

attraverso conferenze e pubblicazioni;

3. Densità: le questioni toccate dal tale riflessione sono centrali, coinvolgono

l’esistenza umana ed i pilastri della coesistenza civile e sociale; "La rivoluzione

biotecnologica ci obbligherà a considerare molto attentamente i nostri valori più

profondi e ci costringerà a porci di nuovo e seriamente la domanda fondamentale sul

significato e lo scopo dell'esistenza. E questo potrebbe rappresentare il risultato più

importante. Il resto dipende da noi” (J. Rifkin)

4. Modernità: la bioetica è legata evidentemente alla tendenza tipica del nostro tempo

di poter dominare, programmare e controllare l’inizio e la fine della vita umana;

5. Giuridicità, ovvero: coinvolgimento della dimensione

pubblica-sociale-politica-legislativa. Riguarda l’azione civile, perché investe la

dimensione pubblica, in particolare le dimensioni politica e legislativa le quali

toccano, ciascuna a suo modo, la struttura portante della società e dell’organizzazione

statale;

6. Sistematicità: si riferisce al metodo di indagine e di studio della bioetica. A

riguardo va sottolineata la triplice distinzione all’interno della B.. Si parla infatti di 1)

B. fondamentale (o generale) che riguarda la storia, i modelli etici, le questioni

principali; 2) B. speciale che riguarda i singoli temi della B. (per es.: aborto,

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fecondazione artificiale, ingegneria genetica, eutanasia, sperimentazione, trapianto di

organi e tessuti ….); 3) B. clinica che riguarda il caso concreto.

7. Ricerca della razionalità a fronte dell’ompatto emotivo

INTERROGATIVI DELLA BIOETICA

1. Tutto ciò che si può tecnicamente fare è per ciò stesso eticamente lecito?

2. Tutto ciò che si può tecnicamente fare è per ciò stesso giuridicamente legittimo?

3. Qual è il criterio per distinguere il lecito dall’illecito?

4. Che valore ha la vita umana? La dignità umana è graduabile? Da che dipende?

5. Cosa distingue lo Stato da un” “associazione a delinquere ben organizzata” e la

legge dal “comando del più forte”? 16

LE RADICI DELLA BIOETICA, OVVERO LA STORIA DELL’ETICA

MEDICA

Accanto alla genesi prossima “trilocata” collocata negli USA, possiamo ravvisare le

origini remote della Bioetica nell’itinerario storico della riflessione etica in medicina

che affonda le sue radici nella cultura occidentale e che coinvolge apporti di varia

natura. Tale itinerario coinvolge secoli e secoli di storia e può riassumersi nelle

seguenti tappe principali:

- Etica medica ippocratica

- Etica medica di ispirazione teologica

- Etica medica legata al liberalismo filosofico

- Etica medica legata alla moderna idea dei diritti umani

1) ETICA MEDICA IPPOCRATICA

Prima di iniziare questa parte occorre precisare che fino alla metà dell’800 la

professione sanitaria era considerata un tutt’uno con quella medica.

L’etica medica ippocratica fa riferimento, evidentemente all’insegnamento di

Ippocrate.

Ippocrate visse tra il 460 (circa) e il 370 (circa) avanti Cristo. Apparteneva per

famiglia alla corporazione medica (gli Asclèpiadi), studiò medicina sotto la guida del

padre e insegnò la disciplina medica nell’isola di Cos (isola sulla costa dell’Asia

Minore) dove nacque e dove fondò la più importante scuola medica greca. Fece

viaggi in Egitto, Libia, Abdera, Atene e Tessaglia e vi tiene corsi che gli procurano

fama.

Al nome di Ippocrate si richiama l'insieme delle conoscenze acquisite dalla medicina

greca dalla metà del V secolo fino alla fine del IV secolo a. C. Il Corpus

hippocraticum, composto da circa 60 trattati, influenzò lo sviluppo delle scienze

medico-biologiche fino al XVI secolo.

Secondo la concezione del tempo, colui che si occupava della salute era considerato

la figura più importante della comunità (più importante del legislatore e dei sacerdoti)

ed era considerato come una divinità (isotéos). La professione medica aveva un

carattere sacrale. Di qui, il cosiddetto “principio paternalista” secondo il quale ciò

che prescrive il medico non ha bisogno di conferme neppure da parte del paziente. In

altri termini: il paziente non ha “voce in capitolo” per quanto riguarda la sua

situazione diagnostico – terapeutica e deve affidarsi soltanto a quanto gli viene

indicato dal medico. Il medico è il “custode inappellabile” del paziente.

Tuttavia il potere del medico non è illimitato, egli deve sottostare ad alcuni

fondamentali principi contenuti nel “Giuramento” (cosiddetto “Giuramento di

Ippocrate”). Questi principi stanno ad indicare che esiste un nucleo di doveri

oggettivi che toccano il bene del paziente e che legittimano l’attività sanitaria e che

neanche il medico può mettere in discussione. Questo nucleo di doveri da cui il

medico non può prescindere è alla base del PRINCIPIO DI BENEFICIALITA’

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(BENEFICIENZA O NON MALEFICIENZA) secondo il quale il potere del

medico è vincolato al perseguimento del bene oggettivo del paziente.

Gli scritti di Ippocrate contengono, una delle più nobili espressioni della coscienza

dell’operatore sanitario che impone in particolare, il rispetto della vita e la dedizione

al malato.

Tale rispetto per la vita e la dedizione al malato traspaiono dalle regole di condotta

che il medico deve seguire e che sono contenute nel Giuramento.

Questi principi sono:

1) il rispetto della vita umana dal concepimento (divieto di procurare aborto) alla

morte naturale (divieto di fornire veleno anche su richiesta)

2) il rispetto della integrità psico–fisica del paziente e dei suoi familiari (divieto di

abusi sessuali)

3) il rispetto della riservatezza del paziente per ciò che attiene alle informazioni

ricevute in quanto operatore della salute.

(Questi principi sono contenuti nel Giuramento e sono evidenziati in neretto).

Dal principio di beneficialità e dai criteri che lo concretizzano si evince lo sforzo di

fondare l’attività medica si criteri non soggettivi e relativisti.

Il pensiero di Ippocrate è stato seguito per tutta la classicità e Medio Evo fino alle

soglie dell’era moderna.

TESTO DEL GIURAMENTO DI IPPOCRATE

«Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le

dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo

giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio maestro di questa arte come

mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i

suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla; di

rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei

figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal

giuramento del medico, ma nessun altro.

Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio,

mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se

richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a

nessuna donna io darò un medicinale abortivo.

Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro

che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa

attività.

In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni

offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle

donne e degli uomini, liberi e schiavi.

Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori

dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia

divulgato, ritenendo come un segreto cose simili. 18

E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di

godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il

contrario se lo violo e se spergiuro».

2) ETICA MEDICA DI ISPIRAZIONE TEOLOGICA.

Questo contributo è di carattere tipicamente religioso ed è legato alla riflessione

cristiana sul senso della malattia, del dolore, del rapporto medico – paziente e

dell’assistenza sanitaria.

Il contributo di ispirazione teologica in sostanza coincide col cristianesimo il quale

apporta le seguenti novità: 1) fondazione del concetto di “persona umana”; 2)

attenzione privilegiata per i deboli; 3) costituzione degli ospedali 4) il medico come

servitore

1) fondazione del concetto di “persona”: superamento del dualismo classico

(unitotalità). Il valore della persona umana nel Cristianesimo - personalismo cristiano

- emerge dal superamento del dualismo classico, per cui non soltanto l’anima

spirituale, ma tutto l’uomo nella sua unità corpo-spirito è considerato come creatura

di Dio, custode corresponsabile della terra e della vita nel mondo di fronte al Creatore

stesso. Inoltre, in forza del mistero dell’Incarnazione-Redenzione, l’uomo, ogni

uomo, soprattutto il più bisognoso, è considerato e valutato come espressione della

car

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
50 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hellfox89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bioetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Casini Paolo.