Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 1 Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Biochimica clinica e biologia molecolare Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

RACCOLTA DEI CAMPIONI

  • Sangue
    • Posizione del paziente
    • Disinfettante
    • Applicazione del laccio
    • Sede e tipo di prelievo
    • Anticoagulanti e preservanti
  • Urine

FATTORI FISIOLOGICI CHE INFLUENZANO LA COMPOSIZIONE DEI FLUIDI CORPOREI

  • Variabili biologiche controllabili
  • Variabili biologiche non controllabili
  • Interferenze

Prima del prelievo bisogna raccogliere informazioni attraverso alcune semplici domande sul digiuno, assunzione dei farmaci, sull'attività fisica e orario del prelievo.

Identificazione del paziente

Quando si richiedono informazioni al paziente il professionista deve sollecitare una risposta verbale ponendo domande aperte che richiedono informazioni specifiche a cui non è possibile rispondere con un semplice sì o no. (es. "Come si chiama?, Quando è nato?").

Identificazione del campione

  1. Applica sempre le etichette corrette con codice richiesta alle provette, prima del prelievo.
  2. Verifica sempre la

Corrispondenza dei dati anagrafici sulle etichette applicate alle provette e sul braccialetto del paziente

DISINFETTANTE

  • È importante lasciare asciugare la zona di cute a cui si è applicato il disinfettante
  • Il disinfettante consigliato è l’isopropanolo al 70%, anche se si usano correntemente disinfettanti contenenti Sali d’ammonio quaternario
  • Vanno evitati disinfettanti contenenti iodio che interferisce con molte procedure chimiche
  • Non si deve usare alcol se il campione è prelevato per il dosaggio dell’etanolo

Procedura

  1. Usare una garza imbevuta con una soluzione di alcol isopropilico al 70%.
  2. Disinfettare l’area circostante la vena strofinando.
  3. Non limitare la disinfezione alla sola area di prelievo. Si consiglia di iniziare a strofinare nel punto del prelievo e ampliare la zona con movimenti circolari (alcuni studi consigliano anche la disinfezione con movimenti verticali).
  4. Lasciare asciugare prima di inserire l’ago.

Indicazioni

per il laccio- Per il prelievo venoso il laccio va applicato 10-15 cm sopra il punto previsto di puntura per ostruire il ritorno venoso e distendere le vene- Il laccio dovrebbe essere applicato per non più di un minuto- Il paziente non dovrebbe aprire e chiudere il pugno durante l'applicazione del laccio- Campioni su cui si deve dosare il lattato (acido lattico) o eseguire l'emogasanalisi si dovrebbero ottenere senza applicazione del laccio

Implicazioni di scorretta applicazione del laccio- Emoconcentrazione- Attivazione piastrinica dovuta a stati venosa- Reflusso di sangue dalla provetta nella vena del paziente che può verificarsi se la pressione dell'accio emostatico è improvvisamente interrotta e la pressione è momentaneamente più bassa di quella della provetta usata per il prelievo ematico. Quest'ultimo fenomeno può essere evitato orientando sia il braccio del paziente che la provetta verso il basso ovvero mantenendo il

fondodella provetta rivolto verso il basso rispetto alla chiusura. Lo stress associato al prelievo può avere effetti sui pazienti ad ogni età in particolare su:
  1. Cortisolo aumenta
  2. Ormone della crescita aumenta
  3. Glucosio aumenta (soprattutto nei bambini spaventati dal prelievo per stimolazione adrenergica)
  4. Enzimi di origine muscolare
  5. Equilibrio acido-base
  6. Acidi grassi liberi

DISPOSITIVI E MODALITÀ D'USO

Bisogna scegliere il tipo adatto di sistema e agobasandosi sulle caratteristiche fisiche del paziente esulla quantità di sangue da prelevare

ANTICOAGULANTI E PRESERVANTI

Per avere sangue intero o plasma si usano provette contenenti un anticoagulante. Senza un anticoagulante a concentrazione appropriata il sangue in provetta andrà incontro allacoagulazione ottenendo un coagulo e una parte liquida di siero. Il plasma è la componente liquida del sangue che si trova in circolo (in vivo) aggiungendo un anticoagulante al campione

Gli anticoagulanti più utilizzati sono: - Eparina: agisce come un'antitrombina prevenendo la trasformazione della protrombina in trombina e quindi del fibrinogeno in fibrina. - Acido etilen diamino tetracetico (EDTA): previene la coagulazione legandosi al calcio che è un cofattore essenziale nella cascata coagulatoria. - Fluoruro di sodio: è un preservante del glucosio ematico in quanto inibisce la glicolisi, agisce anche come un debole anticoagulante. - Citrato: il suo effetto (di chelazione-sottrazione del calcio) è facilmente reversibile con l'aggiunta di alcune sostanze: per questa proprietà è l'anticoagulante di scelta per gli studi della coagulazione. - Ossalato: inibisce la coagulazione formando complessi insolubili con gli ioni calcio. - Iodoacetato: oltre che anticoagulante è un agente antiglicolitico. Ordine per il prelievo: 1. Raccolta sangue → emocoltura 2. Provette sodio citrato 3. Siero o plasma 4. Provette con eparina 5.

Edta→ emocromo6. Provette sodio/potassio

Dopo aver riempito tutte le provette necessarie miscelarle gentilmente per 5-10 volte

Rimuovere l’ago utilizzando una garza pulita sul sito di puntura, attivare la funzione di sicurezza e protezione dell’ago e applicare una un leggera compressione sul sito di puntura. A questo punto eliminare l’ago utilizzando il contenitore dei taglienti.

Possibili effetti collaterali di un prelievo:

  • Hematoma
  • Flebite
  • Reazione allergica ai presidi utilizzati
  • Lesione accidentale di un nervo

RACCOLTA DI URINA

Preparazione del paziente (pulizia, dieta)

Tipi di contenitori da utilizzare

Modalità di conservazione e consegna al laboratorio

Raccolta da parte del paziente o tramite intervento di personale addetto (puntura sovrapubica)

Modalità di raccolta (urina del primo mattino, delle 24 ore)

URINE

Il tipo di campione è dettato dai test che si devono eseguire:

Campione estemporaneo (es. dalla notte o del primo mattino)

Raccolta per un intervallo di tempo determinato (ad esempio 1, 4, 8, 12 o 24 ore) - Durante una fase particolare della minzione (esempio mitto intermedio) - Raccolte ad un tempo stabilito (dopo sforzo, post-prandiale, dopo massaggio prostatico) - Doppia raccolta Le urine possono essere raccolte: - direttamente dal paziente senza particolare assistenza ma con indicazioni possibilmente scritte - con la partecipazione attiva del clinico - campioni da catetere - campioni raccolti con puntura sovrapubica La validità dei test di laboratorio dipende oltre che dalle modalità di raccolta dal trasporto e dalla conservazione del campione. Ogni contenitore deve essere perfettamente identificato Informazioni utili al laboratorio: - diuresi - farmaci assunti - notizie cliniche sul paziente - ora di raccolta del campione - peso, altezza del paziente Tutti i campioni vanno trattati come potenzialmente infetti e il trasporto del campione deve essere rapido affinché

L'analisi avvenga nel più breve tempo dalla fine della raccolta. Se il campione non può essere inviato immediatamente in laboratorio bisogna assicurare una corretta conservazione:

  • Nel sangue per alcuni test (calcio ionizzato, ammoniemia, paratormone, omocisteina) è richiesto il trasporto a 4°C (acqua e ghiaccio). Altri campioni vanno conservati a 37°C per la ricerca delle crioglobuline mentre i campioni su cui si deve dosare la biliburina non vanno esposti alla luce solare e alla luce fluorescente.
  • Nelle urine per esami non microbiologici conservare il campione in luogo fresco al riparo dalla luce per un massimo di due ore. La refrigerazione è sconsigliata perché induce la precipitazione di cristalli di urato o fosfato.

Interferenze

Alcune condizioni dei campioni possono creare interferenza nella determinazione di alcuni test di laboratorio in particolare:

Lezione 3 24/02/2021

FEGATO

Il fegato umano contiene un complesso di cellule parenchimali

che svolgono una serie di diverse funzioni metaboliche essenziali per la vita come metabolismo e regolazione di carboidrati, proteine, aminoacidi, ammoniaca, colesterolo e altri lipidi. Sintesi di urea, proteine sieriche come l'albumina, fattori della coagulazione, proteine di trasporto e proteine di fase acuta. Inoltre, si occupa della detossificazione e della degradazione di alcuni prodotti del metabolismo. Detossificazione perché molti farmaci vengono eliminati attraverso la via epatica. Metabolismo e degradazione di acidi biliari, proteine, ormoni e sostanze endogene (es. bilirubina). Motivi per richiedere un test di funzionalità epatica: - Fare screening delle anomalie delle funzioni epatiche (indagini molto sensibili di possibili disfunzioni) - Documentare un'anomalità - Determinarne il tipo (ad esempio di una colesterasi rispetto a una malattia epatocellulare) o la sede (intraepatica o extraepatica) - Stabilire la prognosi e monitorare il follow-upsistema di regolazione dell'equilibrio idrico e elettrolitico dell'organismo. I principali elettroliti regolati dal rene sono il sodio, il potassio, il cloruro, il calcio, il fosfato, il magnesio, i solfati e i bicarbonati. 3. Funzione endocrina Il rene produce e rilascia diverse sostanze ormonali che svolgono importanti funzioni nel corpo. Questi ormoni includono l'ormone antidiuretico (ADH), l'aldosterone e l'eritropoietina. 4. Funzione metabolica Il rene partecipa attivamente al metabolismo di diverse sostanze, come la vitamina D, che viene convertita in una forma attiva nel rene. 5. Funzione di filtrazione Il rene filtra il sangue per rimuovere le sostanze di scarto e mantenere l'omeostasi dell'organismo. Tabella delle sostanze eliminate dal plasma mediante il fegato: | Sostanza | Funzione | |----------|----------| | Urea | Funzione escretoria | | Creatinina | Funzione escretoria | | Acido urico | Funzione escretoria | | Acidi organici (piccole quantità) | Funzione escretoria | | Sodio | Funzione regolatoria | | Potassio | Funzione regolatoria | | Cloruri | Funzione regolatoria | | Calcio | Funzione regolatoria | | Fosfato | Funzione regolatoria | | Magnesio | Funzione regolatoria | | Solfati | Funzione regolatoria | | Bicarbonati | Funzione regolatoria | La necrosi epatica, che comporta danni agli epatociti, può causare un aumento delle sostanze contenute all'interno degli epatociti nel plasma.mantenimento dell'omeostasi in particolare contribuisce a mantenere costante la composizione chimica ottimale del sangue, dei fluidi interstiziali e intracellulari di tutto il corpo. I meccanismi di riassorbimento e secrezione, localizzati nei tubuli del nefrone, sono gli effettori di questa regolazione. I meccanismi operano sotto un complesso sistema di controllo al quale partecipano fattori umorali sia intrarenali che extrarenali. 3. Funzioni endocrine: - Primitive poiché i reni sono organi endocrini che producono ormoni: - Eritropoietina - Renina - Prostaglandine - Secondarie perché i reni sono organi bersaglio di ormoni prodotti in altri organi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
45 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Saramai di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze biomediche 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Perego Roberto.