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Test X diagnosi di infiammazione
Le proteine positive sono:
- Alfa1 anti-chimo: 10 h, 10 x
- Alfa1: 24 - 48 h, 2 - 3 x
- Glicoproteina acida: Alfa1 Anti- 24 - 48 h, 2 - 3 x
- Fibrinogeno: 24 - 48 h, 2 - 3 x
- Aptoglobina: 24 - 48 h, 2 - 3 x
- C3: 3 gg, 2 x
- C4: 3 gg, 2 x
- Ceruloplasmina: 3 gg, 2 x
Le proteine negative sono:
- Albumina
- Alfa Feto-proteine
- Transferrina
- Alfa2 Glicoproteina
Test per la diagnosi di infiammazione:
- Misura della temperatura corporea: tale aumento è dovuto, in caso di infezione batterica, alla presenza in circolo di LPS; in generale però, una risposta infiammatoria comporta la sintesi di PIROGENI ENDOGENI (Il1 - Il6)
- Esame Emocromocitometrico con Formula Leucocitaria
- Infezione Batterica: Leucocitosi (+ di 15000) e Neutrofili + dell'80% delle cell. circolanti
- Infezione Virale: Gl. Bianchi normali, ma quasi tutti linfociti
- Infezione Cronica: Gl. Bianchi normali
- Infezione da Allergeni o Parassiti: Gl. Bianchi normali
Bianchi normali; aumento di Basofilied Eosinofili-Dosaggio proteine sieriche-VES (Velocità di eritreo-sedimentazione)
VES: i Gl. Rossi sono ricoperti da una certa carica – definita POTENZIALE Z dimembrana: quando il sangue viene messo in provetta, questo potenziale genera unarepulsione tra cariche che si oppone alla coagulazione. Ci sono proteine ACIDE cheneutralizzano questo potenziale rendendo possibile la coagulazione. Questeproteine sono tutte proteine POSITIVE della FASE ACUTA e quindi, durante unainfiammazione ,la VES aumenta.
La VES è quindi una analisi molto sensibile per la fase acuta.
AUMENTO: dopo 24 h NORMALIZZAZIONE: dopo 6-8 gg
Non è però molto specifica perché può variare anche in altre patologie (o situazioniparafisologiche) come:
Gravidanza (aumento) –Ciclo (aumento per via della secrezione di estrogeni chestimolano il fegato) –Uso di contraccettivi –Epoca Neonatale (diminuzione perché ilfegato dei
neonati non funziona ancora bene) – Iperlipoprotidemia (aumenta perché le lipoproteine neutralizzano il potenziale Z)
La VES può essere eseguita sia a mano che in modo automatico-
Manuale (Westergren)= Sangue+citrato; si aspirano fino a 200mm di sangue in provetta e si legge dopo 1 ora la sedimentazione. VR: <20 mm DONNE; <15 mm UOMINI-
Automatico= viene letta la Densità Ottica del campione circa 1000 vv in 20 secondi; si costruisce poi una curva e la si confronta con il grafico di riferimento
DOSAGGIO PROTEINE SIERICHE
1. CRP (C Reactive Protein) = è una proteina pentamerica composta da 5 monomeri identici. Ogni catena lega uno ione Ca2+. È una OPSONINA, ovvero favorisce la fagocitosi rivestendo la superficie del batterio. La sua produzione è stimolata da: ENDOTOSSINE BATTERICHE (quindi aumenta nelle infiammazioni) e IMMUNOCOMPLESSI (quindi aumenta anche in Neoplasie, malattie auto-immuni). È altamente SPECIFICA, ma poco
sensibile.Dosaggio con IMMUNONEFELOMETRIA o IMMUNOTURBODIMETRIAV.R. 0,06 – 10 mg/l con una Mediana di 0,5 mg/l quindi è un intervallo moltoampio, il che ne limita l’utilizzo. Infatti, se ad esempio un soggetto ha un valore di0,08 mg/l e durante una infezione questo aumenta fino ad 8 mg/l, questo è unvalore POTENZIALMENTE ancora fisiologico, ma in realtà il soggetto è nella faseacuta di una infezione.Richiede quindi un DETECTION LITIM che sia approssimativamente del valoredella Mediana, così da individuare ALMENO il 50% dei soggetti coninfiammazione. Infatti, i valori INFERIORI al Detection Limit sono semprefisiologici, mentre i valori superiori sono quelli da tenere in osservazione. Il suoaumento è inoltre correlabile all’estensione dell’infiammazione.
2. SAA (Amiloide Sierica A): Apolipoproteina delle HDL; il suo significatofisiologico attualmente non è noto. Dosaggio tramite RIA o ELISA. Vieneutilizzata per
diagnosticare quelle infezioni minime non evidenziabili con la CRP.
V.R. 10 mg/l
3. NEOPTERINA: sintetizzata dai macrofagi. Deriva dal GTP ed è sintetizzata da una CICLOIDROLASI. La sintesi è stimolata da IFN Gamma prodotto dalle T cells attivate. La sua utilità diagnostica è nelle infezioni virali: questo tipo di infezione si presenta infatti in due momenti separati:
- presenza del virus ma non della malattia conclamata
- presenza del virus e malattia (quindi con sintomi annessi)
La Neopterina aumenta rapidamente nel passaggio dalla fase 1 alla 2. Ha anche una utilità nei trapianti di midollo osseo. In questi trapianti, infatti, la prima fase è quella di resezione (asporto) del midollo: qui la [neopterina] è nulla. Dopo il trapianto, se esso è riuscito, la [neopterina] aumenta circa 7 gg prima della ricostruzione midollare. Lo stato di aplasia temporanea a cui è sottoposto il paziente può però esporlo a infezioni virali o
parassitarie: la neopterina aumentanotevolmente. Lo stesso avviene quando si instaura una GVH reaction: i resti delmidollo endogeno sviluppano una reazione immunitaria contro il midollotrapiantato.
FEGATO (QUESTO SCONOSCIUTO)
Il fegato svolge diverse e fondamentali funzioni nel nostro organismo:
- METABOLISMO: di Carboidrati (gluconeogenesi; glicogenolisi e sintesi; Ciclo diCori) di Lipidi (Beta-ox; Sintesi colesterolo; Sintesi Ac. Grassi;Sintesi Sali biliari) di Proteine (Sintesi delle Prot. Plasmatiche;Transaminazione/Deaminazione)
- CONIUGAZIONE: di xenobionti con prodotti Endogeni x favorire l'eliminazione
- DEPOSITO: di Glicogeno & Co.
Per poter monitorare le varie funzioni del fegato, esistono Markers specifici perciascuna di esse:
- CONIUGAZIONE: Bilirubina
- CITOLISI: AST; ALT; LDH
- COLESTASI: GammaGT; AP
- PROTIDOSINTESI: Albumina (e altre sieroprot.);Test x lacoagulazione;Pseudocolinesterasi
1)MARKERS DI CONIUGAZIONE
BILIRUBINA: Prodotta dal catabolismo dell'Emoglobina.
A livello della milza, i globuli rossi senescenti (dopo circa 120 giorni) restano intrappolati nei capillari splenici e vengono lisati. L'emoglobina viene scomposta nella sua componente proteica (le globine, che vengono riciclate) e il gruppo EME. L'EME viene convertito in Biliverdina, da questa a Bilirubina, la quale entra in circolo. Qui, siccome la bilirubina è insolubile, è legata all'ALBUMINA (bilirubina indiretta - non coniugata) e viene in questo modo veicolata fino al fegato. Una volta al fegato, la Bilirubina viene riconosciuta da recettori posti sugli epatociti e quindi internalizzata. All'interno dell'epatocita la bilirubina è coniugata con Ac. GLUCURONICO (derivato del Glucosio) formando sia MONO- che DI-coniugati (bilirubina diretta - coniugata), in una reazione catalizzata dall'enzima GLUCORONILTRANSFERASI (dal gene UGT). La Bilirubina Coniugata diventa idrosolubile e, attraverso il Coledoco, viene condotta nell'intestino Tenue. Quiviene in parte metabolizzata in STERCOBILINOGENI, parte in UROBILINOGENI. Gli stercobilinogeni sono eliminati con le feci, mentre gli Urobilinogeni sono riassorbiti e ricondotti nel fegato tramite la circolazione portale. Dal fegato, questi urobilinogeni possono o diffondere nella circolazione sistemica e raggiungere le urine, o ritornare tramite la circolazione portale nell'intestino (entrando così in Loop).
Alterazioni di uno qualsiasi degli STEPS del metabolismo della bilirubina portano ai cosiddetti ITTERI, che clinicamente sono degli accumuli di Bilirubina (coniugata o meno).
TIPO DI ITTERO ALTERAZIONE ALTERAZIONE ACQUISITA CONGENITA
Pre-epatico Difetto nei recettori per la bilirubina sugli Hb (es. Lisi eritrociti)
Epatico Deficit della Lisi Epatocitaria (es. Epatite) Glucoroniltransferasi
Post- Epatico Deficit del carrier della bilirubina Ridotto transito della bilirubina
coniugata bilirubina nei dotti biliari
BILIRUBINA + ALBUMINA ------ NON CONIUGATA
BILIRUBINA + AC. GLUCURONICO ------ CONIUGATA
BIL. NON UROBILINOGENO
STERCOBILINOGENO
CONIUGATA
CONIUGATA
NI ENI
Ittero Pre- = + + +
Epatico
Ittero +/- * + ** - -
Epatico
Ittero Post- + = - -
Epatico
*Aumenta in quelli acquisiti, ma diminuisce in quelli congeniti
** Aumenta perché diminuisce il numero di epatociti disponibili, quindi si accumula la bilirubina non coniugata per una minore disponibilità di Glucoroniltransferasi.
2) MARKERS DI CITOLISI
-AST ed ALT (Asp Transaminasi ed Ala Transaminasi): sono enzimi che catalizzano le reazioni di transaminazione, per il metabolismo degli aa. (Ciclo dell’urea)
AST: presente sia nel citoplasma che nei mitocondri, ma non è epatospecifica (presente anche nei miociti)
ALT: presente solo nel citoplasma, ma è epatospecifica
-LDH (Lattico Deidrogenasi): enzima che catalizza la riduzione dell’Ac. Piruvico in Ac. Lattico. Non è però un
marker epatospecifico, in quanto è presente in tutti i tessuti che fanno Glicolisi anaerobia. Per aumentare la sensibilità del marker, si può dosare l'isoenzima epatospecifico. 3) MARKERS DI COLESTASI -GammaGT (glutaril trans-peptidasi) e AP (Fosfatasi Alcalina): sono enzimi presenti sulla membrana laterale degli epatociti, più precisamente nei canalicolibiliari che poi convergono nel coledoco. L'accumulo di Bilirubina in questi canalicoli (dovuto a stasi delle vie biliari), causa il distacco delle GammaGT e delle AP e il loro ingresso in circolo. Un loro aumento può essere dovuto a: Coletiliasi; Tumore delle vie Biliari; Tumore del fegato. 4) MARKERS DI PROTIDOSINTESI Il fegato sintetizza la quasi totalità delle proteine plasmatiche. La loro analisi permette di valutare lo status protidosintetico epatico. La principale proteina da dosare è l'ALBUMINA (che da sola rappresenta circa il 60-70% delle proteine totali). La funzione delleproteine del fegato è duplice: sia STATICA che DINAMICA
STATICA:
- Mantenimento dell'omeostasi
DINAMICA:
- Veicolazione peptidi insolubili (es. Albumina)
- Enzimatica
La [ ] totale delle proteine plasmatiche è di circa 6-8 gr/dL; una [] che diminuisce in caso di Epatopatie, ma che aumenta in caso di Emoconcentrazione oppure per un aumento delle sole Globuline o dell'Albumina.
DOSAGGIO
Tramite Elettroforesi su acetato di cellulosa: una tecnica con cui le principali frazioni proteiche vengono separate sulla base della velocità di migrazione (dovuta al rapporto carica/massa)
[] Albumine = 3,5 – 5,4 gr/dL
[] Alfa1 = 0,2 – 0,4 gr/dL
[] Alfa2 = 0,5 –