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BARCELLONA
Piano di Ildefons Cerdà (1859)
Antoni Gaudì
A Barcellona si forma Antoni Gaudì che nasce nel 1852 e muore nel 1926 travolto da un tram.
Gaudì studia all’università di architettura di Barcellona.
1884-86
Tenuta Guell di Pedralbes
Guell fu il principale committente di Gaudì. Chiese interventi di minor ampiezza che affacciavano verso il
pubblico. Eusebi Guell, rappresentante della borghesia, si muoveva soltanto in carrozza.
Farà costruire la propria casa (Palazzo Guell) nel centro
storico. Egli riconosce nell’architettura di Gaudì un
progetto politico, un’architettura funzionale.
Il cancello di è in ferro ad un unico battente
Palazzo Guell
con la figura di un drago. Qui troviamo una serie di
simboli che ci fanno capire il ruolo svolto da Guell.
Il cancello non è in ferro battuto. La parte inferiore è
caratterizzata da due profilati collegati da una maglia di
profilati a sezione di T saldati insieme a delle piastre in
ghisa. Materiali nuovi e moderni prodotti
industrialmente. Il drago è un montaggio di elementi di
scarto. Il basamento della casa è in pietra. L’angolo è svuotato.
Un eccesso di materiali che si conclude con il traforo della parte superiore. La luce svolge un ruolo
fondamentale. Le finestre presentano una forma ad arco (catenaria).
1886-88
Palazzo Guell
Il palazzo è caratterizzato da due grandi portali d’accesso. Ha un impianto complesso, con una pianta
pseudo quadrata. La soluzione delle volte riprende la tecnica catalana. Vi è un eccesso di materia di
materiali lavorati in maniera tortuosa. Grande varietà di soluzioni che trovano una prima pacificazione nello
spazio centrale. All’esterno la cupola si risolve in lanterna.
1904-06
Casa Batllo
Costruita nel cuore della città presenta una soluzione in facciata con
una decorazione ricchissima. Sostituì l'antica facciata con un nuovo
insieme costituito da pietra e cristallo. Fece scolpire nuovamente le
pareti esterne per dotarle di forma ondulata e le fece intonacare con
calcina; le fece quindi rivestire con il tipico mosaico catalano,
il costituito da tessere in vetro colorato e dischi di ceramica.
trencadís,
Un mondo marino messo in scena. La struttura in facciata viene
portata fuori per lasciare spazio ad una balconata centrale. Ci sta
mostrando un corpo in putrefazione. Nella parte superiore della
facciata, il tetto ricorda la sagoma del dorso di un animale ed è
provvisto di grandi scaglie iridescenti. La facciata, nel suo insieme, è una rappresentazione allegra,
allegorica, con elementi organici, colma di simbolismo e di colori, un autentico spettacolo in città che ispira i
sentimenti più sublimi a chi la contempla. La casa è un dialogo con la luce e il colore.