Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Basi della semiotica Pag. 1 Basi della semiotica Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Basi della semiotica Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Basi della semiotica Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CONNOTAZIONE E DENOTAZIONE

Barthes vuole definire i rapporti tra linguistica e semiologia. I due temi particolarmente rilevanti sono:

• "ribaltamento di Saussure" che consiste nel considerare la semiologia come una parte della linguistica e non

viceversa (centralità della lingua naturale rispetto agli altri sistemi di significazione). In questa prospettiva la

significazione dipende dalla nominazione linguistica, ovvero un oggetto significa perché interviene una lingua

che ne nomina il significante e il significato.

• la teoria della connotazione. Se la significazione si basa sulla relazione tra un piano dell'espressione e un piano

del contenuto, Barthes ricorda che tale relazione può diventare la base di un secondo sistema. Il primo sistema

costituisce la denotazione, il secondo sistema la connotazione (sensi aggiunti, "frammenti di ideologia"). Vi può

essere anche il caso opposto in cui il primo sistema va a costruire il piano del contenuto del secondo sistema; in

questo caso si tratta del metalinguaggio, ovvero un sistema che parla di un altro sistema, come la semiologia.

SISTEMA DELLA MODA: RETORICA E IDEOLOGIA

Barthes prova ad applicare le categorie semiologiche al campo della moda. Prendendo come oggetto di analisi il vestito,

è possibile distinguere costume (langue di Saussure, dimensione istituzionale e sociale) e abbigliamento (parole,

dimensione individuale). A volte le due dimensioni possono coincidere. Deve prevalere la dimensione sociale.

L'individuo crede di operare sulla base di gusti e di scelte personali, mentre in realtà agisce sulla base di codici estetici e

sociali.

Barthes riprende anche i concetti di diacronico e sincronico: il sistema della moda va inteso come sincronico perché una

manifestazione vestimentaria individuale ha senso se inserita e osservata in un microuniverso fatto di relazioni e

opposizioni; è essenziale porre attenzione anche alla dimensione diacronica, ai cambiamenti della moda che sono

fenomeni ciclici e regolari.

Nella moda è possibile trovare un significante e un significato.

Barthes si concentra sulla moda scritta, che riveste gli indumenti di una rete di sensi, crea un simulacro dell'oggetto reale;

è il senso che fa vendere. Gli enunciati verbali delle riviste di moda possono essere ricondotti a due insiemi:

• Indumento/Mondo , insieme in cui rientrano gli enunciati che mettono in relazione un indumento reale e una

circostanza empirica del mondo

• Indumento/Moda , in questo insieme rientrano gli enunciati che mettono in relazione un indumento e la Moda.

L'indumento è il significante il cui significato è la Moda

Nelle riviste di moda si instaura una gerarchia tra i diversi livelli di senso: il primo livello è sostituito da un sistema reale,

il secondo dal sistema denotativo e il terzo da quello connotativo.

RETORICA DELL'IMMAGINE: LE CONNOTAZIONI VISIVE

Le immagini funzionano come i miti. Esse non copiano la realtà, ma producono "effetti di realtà". Lo scopo di Barthes è

quello di definire il ruolo dell'immagine nella comunicazione e si concentra sull'immagine pubblicitaria, in cui il

significato dell'immagine è intenzionale:

• Messaggio linguistico . Il primo messaggio è costituito dal testo verbale, che svolge una funzione di ancoraggio,

cioè serve a vincolare la libertà dei significati dell'immagine.

• Messaggio iconico non codificato (immagine letterale denotata). Il secondo messaggio è l'immagine (italianità,

freschezza, natura morta), che richiede un sapere genericamente culturale e rinvia a significati di ordine globale.

L'immagine denotata naturalizza il linguaggio. L'ambito definito dai significati della connotazione è quello della

retorica.

• Messaggio iconico codificato (immagine letterale connotata). Il terzo messaggio è costituito dal livello simbolico:

i sensi aggiunti nel secondo livello costituiscono dei significati simbolici che si servono di un livello letterale per

veicolare i propri contenuti. L'ambito definito dai significati di connotazione/simbolici è quello dell'ideologia

La comunicazione pubblicitaria risulta efficace per la sua capacità di inscrivere il piano connotativo in quello denotativo.

L'ANALISI DEL RACCONTO

Barthes prova ad applicare il metodo strutturale anche all'analisi letteraria. "Introduzione all'analisi strutturale dei

racconti". L'intento è quello di trovare delle costanti narrative, cioè elementi ricorrenti che permettono di descrivere e

classificare le narrazioni letterarie. I racconti costituiscono la parole, un modello narrativo universale la langue. Barthes

distingue tre livelli di senso: funzioni (funzione narrativa, un particolare che avrà rilevanza nel racconto; funzioni

cardinali che costituiscono le cerniere del racconto; catalisi, che colmano lo spazio narrativo che separa le funzioni

cardinali; nuclei; indizi, che contribuiscono a delineare la psicologia di personaggi e le atmosfere; informanti che sono

dati puri e immediatamente significanti), azioni, narrazione. La connotazione è la via di accesso alla polisemia del testo.

LA FASE SEMIOLOGICA: CONNOTAZIONI E IDEOLOGIE

Barthes non elabora un sistema compiuto. Nel caso dei miti l'intento di Barthes è quello di demistificare quelle pratiche

borghesi attraverso le quali si fa passare come naturale ciò che è costruito culturalmente e socialmente. Nel caso della

moda le significazioni del linguaggio scritto - che rendono significanti i vestiti in quanto oggetti- diventano forme

retoriche attraverso le quali le riviste veicolano significati ideologici. Per spiegare queste procedure di smascheramento

Barthes introduce il concetto di connotazione, ma a differenza di Hjelmslev ne amplia gli orizzonti applicativi.

ALGIRDAS JULIEN GREIMAS

Russia 1917 - Parigi 1992

"Semantica strutturale", "Del senso"

Elabora la semiotica generativa, lavora sulla semiotica delle passioni.

LA SEMANTICA STRUTTURALE

Greimas intende fondare una metodologia per descrivere il piano del contenuto dei sistemi significanti, lavoro che

porterà alla nascita della teoria semiotica strutturale e generativa. Greimas distingue i livelli della lingua:

• lingua-oggetto, costituisce l'oggetto di studio

• metalinguaggio, in cui si collocano gli strumenti linguistici della ricerca semantica (deve essere "scientifico",

riprendendo Hjelmslev), non è costruito a priori, ma è desunto dal testo.

• meta-metalinguaggio o linguaggio metodologico, usato per esaminare il metalinguaggio scientifico, destinato a

definire i concetti descrittivi e a verificarne la coesione interna.

• linguaggio epistemologico, verifica la solidità e l'adeguazione del livello metodologico.

La semantica scientifica è possibile solo se, per analizzare una lingua-oggetto, si tiene conto contemporaneamente di tre

linguaggi, posti a tre livelli differenti ( metalinguaggio, metodologico, epistemologico).

"La lingua non è un sistema di segni, ma un insieme di strutture di significazione". La linguistica è solo una costruzione

teorica e la semantica diventa così un linguaggio costruito, capace di parlare del linguaggio-oggetto. La semantica

strutturale muove dall'idea che tra i due piani del linguaggio vi sia parallelismo (è la "grande illusione" degli anni

Sessanta)

FEMI: La fonologia aveva definito il fonema come classi di suoni che possono scambiarsi l'un l'altro senza che ciò

produca cambiamenti di significato. Le differenze non dipendono però dai fonemi presi globalmente, ma da entità

subfonemiche più piccole, da tratti distintivi che prendono il nome di femi. I femi, unità di immanenza non manifestabili

in quanto tali, devono combinarsi tra loro affinché un fonema si possa realizzare; i femi sono i tratti minimali del piano

del contenuto.

SEMI: I semi sono gli elementi minimali della significazione/del piano del contenuto, non hanno nulla di sostanziale e si

definiscono in relazione ad altri semi; la loro natura è teorica e metalinguistica, il loro valore si determina all'interno di

una categoria semantica, una categoria teorica all'interno della quale il metalinguaggio tenta di descrivere

un'articolazione di senso ponendo in relazione due semi tra loro contrari. La categoria semantica è anteriore ai semi che

la costituiscono. Greimas suddivide i semi in:

• figurativi

: corrispondono agli elementi del piano dell'espressione del mondo naturale, cioè alle qualità sensibili

del mondo, es. "verticalità/orizzontalità"

• astratti

: servono a categorizzare il mondo e a renderlo significante, e. "relazione/termine", "oggetto/processo"

• timici : connotano i sistemi semici secondo la categoria "euforia/disforia"

LESSEMA: VIRTUALE: Il lessema può essere inteso come la voce di dizionario e pensato come un insieme di semi (il

lessema "alto" può essere descritto attraverso i semi "spazialità", "dimensionalità"). Il lessema è soggetto all'evoluzione

storica, per questo con il passare del tempo può arricchirsi di nuovi semi o perderne alcuni. Un lessema contiene in sé

numerosi significati potenziali. I semi comuni di un lessema sono detti semi nucleari e costituiscono il nucleo semico del

lessema; i semi contestuali sono invece i semi che si attivano a seconda del contesto della frase, sono chiamati classemi e

producono effetti di senso che nel complesso si chiamano semema ( = nucleo semico + classemi). Una data sequenza

contestuale, comprende un solo sema contestuale, ma può avere più figure semiche.

REALIZZATO: Il lessema nel suo stato virtuale viene concepito come una voce dizionariale che racchiude

in sé un insieme di possibili percorsi discorsivi. Ma il lessema si realizza necessariamente all'interno di un contesto

discorsivo, dove il suo nucleo semico raccoglie quei classemi che gli consentono di costituirsi in semema. Il lessema va

dunque pensato come un modello virtuale della significazione che si realizza sotto forma di sememi.

ISOTOPIA: il concetto di isotopia si definisce come la ricorrenza di categorie semiche, sia che siano esse astratte o

figurative. Nei testi le isotopie sono quasi sempre complesse e mescolate. Esse garantiscono la coesione semantica e

l'omogeneità/unità del discorso. Le isotopie possono avere tra loro una relazione gerarchica e possono essere parziali o

generali.

LIVELLI:

• immanente , intesa come costruzione metalinguistica dell'analisi secondo livelli di pertinenza, vi appartengono

semi nucleari, classemi, sememi; è suddiviso, sia sul piano dell'espressione che su quello del contenuto, in un

livello profondo (semi/femi) e un livello di superficie (sememi/fonemi

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
15 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilef di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Bartezzaghi Stefano.