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CLASSIFICAZIONE SECONDO OMS
Limite di normalità 650 mg/cm2 Gli uomini lo raggiungono a 80 anni le donne a
50 (misure all’anca)
• Osteopenia da 1 a 2.5 deviazioni standard in meno dalla media
• Osteoporosi 2.5 deviazioni standard in meno dalla media (deviazione di circa
il 10-15% dal valore medio di riferimento, dipende da età e popolazione)
• Quindi sebbene si usi “colloquialmente” il termine osteoporosi, questo indica
la “malattia” conclamata, non la normale perdita di densità ossea provocata
dall’età. L’osteoporosi é spesso descritta come la “malattia silenziosa” in
quanto non ci accorgiamo di livelli di riduzione di densità ossea fino a quando
non sono critici e provacono fratture.
• Le fratture ai polsi sono più frequenti fra i 50-70 anni; ci si muove più
velocemente, se si cade si tende ad usare le mani nell’impatto;
• Dopo i 60 anni sonno frequenti le fratture delle costole e delle vertebre,
spesso spontanee o causate da traumi “minori”
• le donne più anziane tendono a cadere sui glutei; fratture delle anche/femore
sono più comuni oltre il 70 anni
La ridotta densità ossea spiega il perché le persone con osteoporosi diventano
più basse; le vertebre si schiacciano e sembra che la persona si fletta avanti.
Modificazioni della forma del tronco che assume una forma più «quadrata».
Fattori che influenzano la “salute” dell’osso :
Non modificabili: • Genetici – Sesso M F, donne sono a maggiore rischio perché
raggiungono prima età dello sviluppo e il picco di massa ossea – Razza (vedi
foto, direzione freccia=minore densità ossea) – Età (65+) – pre/post
menopausa (riduzione estrogeni**) – ereditarietà – Pelle, capelli chiari –
Intolleranza al lattosio |
Modificabili
1. Modificazioni Ormonali – riduzione degli estrogeni in menopausa effetto
contrastato con terapia ormonale sostitutiva
• Irregolarità del ciclo mestruale (per es. atlete endurance) – riduzione
testosterone negli uomini
2. Dieta – Assunzione di alcol (tossico per osteoblasti) – Fumo (abbassa il
livello degli estrogeni) – Dieta povera di calcio o vitamina D – disturbi
dell’alimentazione (anoressia ecc.), essere sottopeso – Eccessiva
assunzione di caffeina, sale o proteine (aumentano l’eliminazione del
calcio) – Diete dimagranti. La crescita e il rimodellamento osseo sono
ridotti quando l’apporto calorico all’organismo è insufficiente
3. Non é ancora completamente chiaro come usare più efficacemente
l’esercizio fisico se per: – accumulare massa ossea in gioventù – Arrestare
la perdita di massa ossea in età adulta/anziana
• Da dove nasce l’evidenza che l’esercizio fisico beneficia l’osso? • Numerosi
studi dimostrano che...
1. l’immobilizzazione e la permanenza in condizioni di assenza di gravità
causano perdita di densità ossea dell’1% alla settimana.
2. Gli atleti hanno una maggiore densità ossea dei sedentari
L’esercizio produce degli stress meccanici intermittenti – Vibrazioni di
varia entità esercitate dalla contrazione muscolare sull’osso o da attrezzi
es. racchetta – Esercizio aumenta la fornitura di sangue al muscolo
Quale sport? Studi sugli effetti di vari sport sulla densità ossea hanno
dimostrato che i soggetti praticanti sport che comportano un carico meccanico
maggiore di quello al quale si è normalmente abituati hanno densità ossea
maggiore rispetto a individui sedentari. • soprattutto se l’esercizio – É praticato
fin da bambini – Provoca contrazione muscolare attiva – C’é azione della forza
di gravità
L’esercizio è più efficace :
Se iniziato durante il periodo di accrescimento dell’osso
Durante la pubertà Per le donne prima del menarca
Negli anziani con valori di Densità Ossea di partenza molto bassi
La prescrizione dell’esercizio per la prevenzione dell’osteoporosi
• L’esercizio più studiato per il mantenimento della densità ossea è
l’allenamento con carichi progressivi (pesi)
PRINCIPI DELL'ALLENAMENTO
Sovraccarico
Durata • Totale → Preferibilmente oltre i 6 mesi – Un ciclo intero di
rimodellamento dell’osso va dai 4 ai 6 mesi quindi una durata inferiore di
esercizio non permette di “vedere” modificazioni
• Singole sedute di esercizio → La risposta di adattamento all’esercizio è
maggiore con movimenti brevi ma intensi ed inusuali. – Variare gli esercizi e i
movimenti per stimolare l’osso in modo diverso • Per es. camminare
velocemente per 15 min. invece di 1 ora a passo normale • 2 sedute di
allenamento di 20 min separate da almeno 6-8 ore rispetto ad una di 40 min
Frequenza
• Gli studi che hanno applicato differenti frequenze di sedute di allenamento
non hanno dimostrato molta differenza fra 2, 3 o più allenamenti alla settimana
• Sono riportati miglioramenti della Densità Ossea anche con frequenza di 1
volta alla settimana sempre che l’intensità sia adeguata
• L’osso richiede 6-8 ore di recupero per rispondere allo stimolo in maniera
ottimale
Intensità
• É il fattore che influenza maggiormente l’efficacia dell’allenamento sulla
Densità Ossea; alta intensità da raggiungere progressivamente.
• Allenamento con carichi progressivi (pesi) – Intensità 80% 1RM (vedi lezione
modificazioni muscolo/forza) – Da applicare anche se uso pesetti e piccoli
manubri • Per attività cicliche (corsa, marcia) – 70-85 % Frequenza cardiaca
massima (220-età vedi lezione modificazioni cardiovascolari)
• Come faccio a modulare l’intensità?
• Posso usare la scala di percezione dell’intensità
• Eseguito l’esercizio mostro la scala di Borg alla persona e chiedo:“Secondo
questa scala da 6 a 20, come ha percepito lo sforzo?
Specificità
• Allenamento con pesi (macchine) – Persona è seduta, minore stimolo alle
anche, maggiore alla colonna
• Corsa, marcia – Anche, colonna vertebrale
• Lavorare la muscolatura coinvolta nel camminare o quella “attaccata” alle
ossa più suscettibili alle fratture – Quadricipite, bicipite femorale, abduttori,
estensori colonna, tibiale anteriore
Comunque la ricerca scientifica ci dice che l’esercizio – Regola il mantenimento
della densità ossea – Stimola la formazione di nuovo osso Per gli anziani inoltre
– Migliora la funzione muscolare – Migliora l’equilibrio – Riduce il rischio di
cadute
EFFETTI DELL’ESERCIZIO DI FORZA
In un gruppo di donne di età compresa fra i 50 e i 70 anni sono state allenate
con i pesi 2 volte alla settimana per 40 min. per 12 mesi all’80% 1RM
Effetti: aumento dell’1% della DO misurata all’anca e alla colonna vertebrale. Il
gruppo di controllo che non si allenava ha perso il 2.5% all’anca e l’1.8% alla
colonna vertebrale
Inoltre nelle donne allenate sono aumentate: – la forza muscolare in tutti i
distretti muscolari allenati del 35-76% – la massa muscolare senza perdere
peso (ridotto il grasso e aumentato il muscolo)
Le donne non allenate hanno: – perso circa 450gr di muscolo – “guadagnato”
circa 450gr di grasso
EFFETTI DELL’ESERCIZIO AEROBICO
Un gruppo di donne (“giovani” 60 anni) ha seguito un allenamento
camminando (nastro in salita) ad una FC >90% massima per 7 mesi, 3
volte/settimana
Effetti: aumento della DO alle vertebre lombari del 1.1% . Nel gruppo che si
allenava ad intensità <90%max e in quello di sedentarie riduzione della DO
dell’1 e dell’1.7% rispettivamente
Caratteristiche dell’esercizio fisico per stimolare osteogenesi:
1. Lo stimolo dell’esercizio deve essere dinamico-intermittente e non
statico: é inutile la contrazione isometrica
2. L’intensità dell’esercizio deve essere al di sopra della soglia normalmente
sopportata
3. L’osso é stimolato sia dalla frequenza che dall’intensità del movimento
(es. corsa, uso racchetta)
4. l’esercizio é più efficace se breve e intermittente (ma ad alta intensità);
sono necessarie 6-8 ore di riposo fra una seduta e l’altra
5. L’effetto maggiore si ottiene con esercizi inusuali che variano la normale
direzione e ampiezza di movimento
6. Sono comunque necessari un adeguato apporto calorico ed un adeguato
apporto di calci
“Classifica” dell’esercizio più efficace effetti su anca/femore, colonna vertebrale
• dinamico che richiede di “supportare il proprio peso corporeo” ad alto impatto
→ corsa, saltelli, uso pedane vibratorie
• dinamico che richiede di “supportare il proprio peso corporeo” a basso
impatto → camminare, tai chi
• statico che non richiede di supportare peso del corpo ma ad alto carico -> es.
con pesi sovraccarico intenso
• statico che richiede di “supportare il proprio peso del corpo” → mantenere
l’equilibrio su una gamba
• Nessun effetto → statico che non richiede di supportare peso del corpo con
basso carico -> es. con pesi alto n. di ripetizioni, basso carico
La strategia di intervento per persone a rischio di osteoporosi ha due obiettivi
principali: 1. Aumentare o mantenere la Densità Ossea 2. Ridurre il rischio di
cadute
Per gli individui più fragili o già con osteoporosi sono da evitare:
• Esercizi con alto impatto (corsa, salti)
• la flessione del busto contro resistenza (per es. esercizi per addominali, basta
anche sollevare solo il capo)
• Forte compressione della colonna (carichi sulle spalle)
• Rotazioni improvvise del tronco
Gli esercizi per il miglioramento della capacità di equilibrio aiutano a ridurre il
rischio delle cadute – Esercizi statici
• Esempio Progressione
• Appoggio delle mani – 2 Mani a mano piena, poi solo polpastrelli – 1 mano a
mano piena, solo polpastrelli – Senza appoggio delle mani – Occhi chiusi con 2
mani ecc.
• Combinare le condizioni – 2 piedi, 1 piede ecc.
• Mantenere posizioni di equilibrio statico – 2 piedi – 1 piede – Tandem
• Alzarsi dalla sedia – Con l’aiuto delle mani ai bracciol