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ARCHITETTURA TECNICA

Prof.: Vincenzo Di Naso Prof.ssa: Frida Bazzocchi

Ricevimento: Martedì 15:00

Revisore:

Libri Consigliati:- F.M.T.I. Edilizia

Quaderni Hoepli:- Le strutture- Le chiusure verticali- Le partizioni- I rivestimenti

Nome UNI, sito web Ssb:

Esame:- Progetto gruppi di 5- Orale teoria

LE STRUTTURE

Ci occupiamo di strutture più servizi cemento armato

Ne esistono di 2 tipi:

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Il quadro strutturale continua le pareti hanno funzione portanti, ovvero sostengono carichi verticali del solaio, molte pareti hanno funzioni strutturali è un sostanzione di questo ha funzione portanti.

Telai

Tutte le pareti hanno funzioni strutturali 1/2 sono pareti portanti perché l'orditura del solaio è appoggiata su quelle pareti.

3/4 hanno funzioni strutturali ma fungono da elementi di controvento cioè garantiscono l'equilibrio delle 2 pareti portanti.

Se non ci fossero 3/4 con una forza così l'edificio crollerebbe.

Ogni volta che si progetta e si interviene su le pareti strutturali si deve controllare la norma NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni) 2008 detta anche DM 14/01/2008 aggiornata con la circolare del C.S.LL.PP. n° 617 del 2/2/2008.

Tutte le pareti piene sono considerate strutturali ad eccezione delle pareti di tamponatura in laterizio fornite. In un edificio si riconoscono al suono bussandoci sopra.

Nel momento in cui interveniamo su una struttura con una apertura ad esempio una finestra porta ecc. in un muro strutturale (portante o controvento), devo garantire le stesse prestazioni strutturali o migliori di quelle che aveva prima dell’intervento per fare ciò serve una cerchiatura.

Che è una struttura in acciaio che se ben dimensionata lascia la parete con le caratteristiche che aveva prima della foratura.

Acciaio.

La modifica è consentita perché non modifichi troppo la struttura anche se i calcoli ci dicono che la rigidezza è la stessa.

La normativa ci dice dove si possono e dove non si possono fare le aperture.

An esempio a 50 cm dalla cantonata e con via di foratura limitata sulla superficie in pianta della muratura.

Le fondazioni che servono ad una struttura continua, sono le fondazioni continue che trasmettono direttamente il carico al terreno, ma non devono mettere in crisi il terreno (perché questo ha una certa resistenza), che potrebbe verificarsi un cedimento del terreno.

Se io una struttura continua non sono pilastri piani!

Però un edificio può essere costituito sia da parti continue che da parti a telai

Setti in Cemento Armato

È praticamente una parete in cemento armato.

Normativa per queste strutture

  • NTC 2008 + Circolare
  • Art. 4.1.6: Dettagli Costruttivi

Armatura Travi

  • Staffe:
    • Minimo di staffe in una trave: 3 staffe per metro, 1ϕ ogni 25cm
    • Non superiore a 0,8h utile della trave, h utile = htrave - copriferro
    • 12 volte ϕ
  • Copriferro:
    • Circolare 4.1.6.3 (che proviene dalla NTC sopra)
    • Interferro: definito alla dimensione dell'inerte
    • La circolare contiene una tabella in funzione delle classi di C.P.S. e delle classi di esposizione, per tipologia di struttura.
      • Elemento a contatto con acqua o condizione ordinaria 2ϕmm
      • Setti in calcestruzzo ordinario 25mm
      • Fondazioni (che stanno in ambiente aggressivo, terreno) 30-35mm

Serie D-D

Può capitare una situazione d'emergenza in cui ho bisogno di far passare un tubo all'interno di un corridoio di collegamento, in una trave normale, assolutamente no!

In un corridoio si può fare però la foratura non deve essere troppo grande, e devo mantenere una sezione minima di 30 x 25 allargando il corridoio là dove serve.

SOLAIO A TERRA

(Sistemi di protezione dall'umidità delle strutture)

Problema contemplato dal Recupero Edilizio

Proteggere il piano terra o comunque il piano a terra dall’umidità, per avere pareti e strutture asciutte è un fatto molto importante in fase di progettazione.

Secondo il Recupero Edilizio al di sotto del pavimento ci deve essere una camera d’aria (X cm) (30 cm ok).

Può capitare però di trovarsi davanti a situazioni storiche e dover intervenire ad esempio:

VESPAIO

Il vespaio è la situazione tecnologica più antica usata solo per edifici in muratura.

È lo stesso approccio che si ha per costruire le massicciate → stato di inerte che serve per creare una specie di fondazione per alcuni tipi di pavimentazione autobloccanti industriali.

Qui si montava il pavimento direttamente sulla sabbia anche senza malta, non è la miglior soluzione. In situazioni critiche non basta, si può agire in due modi, smontarlo tutto e adottare una soluzione migliore, o intervenire su questa.

Solaio Rialzato e Sollevato

È una soluzione contemporanea, si usa meno degli igloo, perché è più costosa però può avere i suoi vantaggi. Si realizza un tradizionale solaio in latero-cemento, rialzandolo con una camera d'aria.

Perché usare questa soluzione invece che l’altra? Qui c’è un cordolo, che è attaccato alla muratura e funziona come fondazione di raffranco, che può essere utile se l’edificio ha problemi di cedimento, però nel caso del cupolex la muratura si affacciava sulla ventilazione. Qui è collegata al cordolo e ci può essere una risalita capillare dell’umidità dal cordolo.

Caso Specifico: Fondazione che Esse al Piano Di Campagna

Solaio in latero-cemento, collegato alla fondazione

Soli binervati precompressi (tipo con TT)

Struttura in cemento armato prefabbricato, sono soli per grandi luci (intorno ai 20m), sono solo precompressi.

Aperture principali

Vantaggi

  • Grandi luci
  • Leggeri
  • Facilità di realizzare (avendo nella parte centrale)

Svantaggi

  • Altezza notevole
  • Meno integrabili di a multifor (geometria che permette di appoggiarli su travi)
  • Come tutti gli elementi prefabbricati ci possono essere difetti di produzione

Sono elementi pensati sulla precompressione. Il 1° è pensato per i carichi più pesanti, hanno uno spessore abbastanza piccolo ed è un elemento molto snello e leggero, ma per funzionare bene devono essere molto alti (fino ad un metro). Ci sono 2 tralicci sul bordo del tegolo che servono per il trasporto, cioè per non far rompere il lato sporgente, e poi ci sono le T per garantire l'ancoraggio con la soletta (da 5cm) in c.a. che si getta sopra per collegare tutti gli elementi e distribuire i carichi. Il 2° è uguale al primo soltanto più piccolo. Si adotta quando i momenti flettenti agenti sul tegolo sono meno elevati. Sono elementi molto grandi, per l'industria pesante pensati per ottimizzare la costruzione in grande. Non si possono tagliare, il solaio non deve avere geometrie particolari, ma deve essere pensato per usare questi elementi.

Tipologie di fondazione

Fondazioni dirette e superficiali:

  • Plinti
  • Platee
  • Travi rovesce

Fondazioni indirette e profonde

  • Pali
  • Micro-pali

Fondazioni superficiali

Sono le meno costose, ma hanno anche più debolezze. In pratica, trasferiscono il carico direttamente al terreno per contatto diretto. Si appoggiano direttamente sul terreno quindi ci deve essere un terreno resistente, sono più vantaggiose economicamente a meno che non si debba fare uno scavo eccessivo.

Il primo passo è la scelta del piano di posa che deve essere profondo in modo da:

  • Superare lo strato superficiale di terreno vegetale
  • Non devono esserci acque superficiali
  • Non deve essere uno strato con acque predisposte all’azione gelo-disgelo in Italia (più o meno 1-2 m)

Plinti

È praticamente un allargamento alla base di ogni pilastro. Questi plinti vanno collegati tramite cordoli, per non far cambiare mai la distanza tra 2 plinti (se la fondazione si muove si deve muovere tutta insieme).

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
76 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maxlau di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Architettura Tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Di Naso Vincenzo.