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CAMPOSANTO

Questo è un cratere neoattico in marmo datato al I secolo a.C. con scena dionisiaca. Lo stile è eclettico in quanto si fa riferimento sia al barocco ellenistico sia al classicismo greco. Molte erano le opere greche (o copie) che andavano ad arricchire le case dei novi homines, creando una vera e propria moda per il collezionismo. Tale fenomeno si sviluppa a partire dal II secolo a.C.

IL GRUPPO SCULTOREO DEL GALATA SUICIDA E DEL GALATA MORENTE

Sono due gruppi scultorei risalenti ad una copia bronzea del III secolo a.C. da Pergamo che faceva riferimento all'episodio della sconfitta dei Celti avvenuta per mano di Attalo I; esse furono ritrovate negli horti Sallustiani (detti anche orti di Cesare non a caso poiché il dittatore le usò per autocelebrare la propria vittoria sui barbari durante le campagne in Gallia). Il gruppo del suicida mostra un Galata, riconoscibile dai baffi e dai capelli barbarici, mentre sta per conficcarsi il pugnale nel petto dopo.

averucciso la propria moglie (che giace sorretta in parteda lui, in abiti barbarici).Il gruppo del morente invece presenta un solopersonaggi, sempre barbarico, nell’atto fi esprimereil proprio dolore per la ferita sulla gamba,opponendo resistenza e cercando di sollevarsi dalsuo scudo. Si riconosce dal fatto che ha una collanaa torques e dalla tromba spezzata.Sono due gruppi statuariricchi di energia, pathos edrammaticità. Inoltre èeccezionale la fedeltàall’originale.

-STATUA DI MUSA DAL TEATRO DIPOMPEO, metà DEL I secolo a.C.:Coponios,opera di artista greco a Roma, questastatua rappresenta una parte del gruppo scultoreorealizzato nel teatro di Pompeo ma andato perduto, chedoveva mettere in scena le nazioni sconfitte daPompeo.Essa è stata realizzata per essere vista dal basso eleggermente di lato, vista la sproporzione nelle spalle enella posa del piede. La parte posteriore non è lavorataquindi doveva essere posta all’interno.

di Roma. Questa statua in terracotta rappresentava la dea Venere con un abito drappeggiato e un mantello che le scendeva sulle spalle. Era considerata una delle opere più importanti del tempio e veniva venerata come simbolo della fertilità e della generazione. La terracotta era un materiale molto utilizzato nell'arte romana, sia per la sua versatilità che per il suo costo più accessibile rispetto al marmo.

Iulium. Oppure ancora una statua femminile dal tempio di Iside ad Ostia, che denota come il frontone di Luni un alto livello qualitativo.

FRONTONE DEL TEMPIO DI CIVITALBA, BOLOGNA, II secolo a.C.: dall'arte di Pergamo è un esempio di decorazione frontonale in terracotta che trae il suo modello (in particolar modo ricorda il gruppo del Pasquino, così come il fregio sottostante non presente in foto l'apoteosi di Dioniso dell'Altare di Pergamo). Ricorda invece il fregio Rappresenta e la sua teogamia con Arianna.

TESTA DI ERACLE BARBATO, FUCOLI, II secolo a.C.: sono terracotte architettoniche raffiguranti il mito di Eracle, delle quali si conservano però solo due figure sedute e acefale: una in costume orientale alla quale si può collegare questa testa barbata in cui notiamo i capelli spariti al centro della fronte da una specie dianastolè.

FRAMMENTI MARMOREI DI CAVALIERE E CAVALLO PERTINENTI AL GRUPPO EQUESTRE DI LICINIO MURENA A LANUVIO:

frammenti di un gruppo equestre fatto realizzare dal console Murena nel 62 a.C. per decorare il frontone del tempio di Iuno Sospita a Lanuvio; esso ricorda ancora una volta il gruppo equestre di Alessandro a Granico di Lisippo. Anche questo console vuole farsi ricordare come un novello Alessandro. Il donario doveva comprendere otto cavalieri, di cui si sono conservati due busti che presentano chiari per lo stile e l'abbigliamento all'arte ellenistica. Rimandi: - RILIEVO RAFFIGURANTE UNA SELLA CURULIS: la sella curulis era l'attributo del potere tipico del magistrato. Egli nel momento in cui sedeva su di essa iniziava ad esercitare le sue pubbliche funzioni. Questa sella è a rilievo: le gambe sono sostenute da due personaggi (barbari nudi); il rilievo al centro mostra una sella, due uomini a destra e sei littori assieme al magistrato/praetor urbanus a sinistra. Egli probabilmente sta risolvendo una causa che riguarda i due uomini sulla destra. Agli estremi vi sono due personaggi: unomaschile e uno femminile, interpretati come i volti degli antenati. STATUA DI TOGATO, BERGAMO: è stata realizzata da maestranze greche in Italia; la maggior parte delle statue togate è acefala e rispetta i sistemi della ponderazione dei corpi policletea con però l'aggiunta di elementi di novità, anche negli stessi panneggi. GLI INTERVENTI DI Età CESARIANA "L'ASIATICA LUXURIA": Cesare avvia degli interventi nel Forum Iulium ma che vengono solo iniziati e non terminati a causa della sua morte; verranno completati in età augustea attraverso la demolizione dell'area adiacente. Il foro di Cesare è il PRIMO FORO PRIVATO, ottenuto con Cesare viene ristrutturata la BASILICA EMILIA, poiché la famiglia Emilia era vicina a Cesare; mentre la SEMPRONIA viene ricostruita e chiamata BASILICA IULIA. Tutta la piazza presenta quindi edifici connessi a Cesare, compreso il TEMPIO DEL DIVO CESARE. IL FORO DI CESARE, 46 a.C.: la

Porticus triplex, la statua equestre e il tempio di Venere Generitrice. È il primo caso di Foro IMPERIALE. Vil'imitatio alexandriè nella statua centrale che vede Cesare raffigurato come Alessandro sul Bucefalo. La porticus non è un elemento di novità in quanto la troviamo anche nel II a.C. nella porticus Metelli; la novità è come esso viene sfruttato: viene posto a chiusura della piazza liberata dal tempio in quanto disposto sul fondo di uno dei due lati corti; il percorso è ASSIALE quindi. La specularità viene a mancare nel solo lato sinistro: questo perché il Foro di Cesare incide in parte il Campidoglio (si crea un muro per il sostegno); vengono create delle taberne che possedevano una profondità diversa, profondità non ravvisabile attraverso il colonnato che quindi serviva anche a nascondere tale imperfezione. Il tempio è periptero sine postico, su alto podio, una fontana monumentale: vi è un possente muro.

al postoimpedire IL RAGGIUNGIMENTO DIRETTO al tempiodella rampa frontale per(l’ideologia prevale sulla tradizione); vi erano quindi solo due scalette laterali. All’interno del tempio vierano opere d’arte, sintomo del collezionismo che inizia a prendere piede(In grigio vi è la CURIA IULIA) In età cesariana laCuria Hostilia vienesostituita dalla CuriaIulia; anche i ROSTRA(servivano a molte attivitàpubbliche come agli oratori eai magistrati: essi vengonoristrutturati e trasferiti).
SFERA PRIVATA: L’ABITAZIONE-LA
Le prime domus ad atrio che rispecchiano il sistema clientelare si manifestano già nel VI secolo a.C.(domus 3, pendici Palatino). Questa è la forma che diverrà canonica.
Già nel VI secolo tali case presentavano i TRICLINIA, sale da banchetti celebrati tra personaggi importantie il dominus. -CASA DELCHIRURGO, IVsecolo:fauces, vestibolo, letaberne, atrio conimpluvium, tablinium,sale tricliniari poste ailati.Si

Pensava che tale tipologia fosse nata nel IV secolo ma non è vero.

LA CASA DEL IV SECOLO: anche se il modulo base della casa continua ad essere lo stesso del VI secolo a.C., c'è però qualcosa che cambia in quanto cambia la società: la ricchezza viene accumulata i contatti con l'Oriente e le conquiste nelle mani di privati che avevano raggiunto il Trionfo in guerra; inoltre dei territori un tempo appartenuti ad Alessandro Magno favoriscono un clima di lusso smodato detto ASIATICA LUXURIA.

LA CASA DEL FAUNO, POMPEI: EMBLEMA DELLA ASIATICA LUXURIA per via dei grandi spazi moltiplicati e dei peristili. Probabilmente apparteneva ad un ricco generale che aveva fatto fortuna in Oriente. La casa del Fauno occupa un'intera insula però lo SCHEMA è SEMPRE LO STESSO: fauces, atrio mar addoppiati, quindi troviamo prima una fauces poi un atrio e poi ancora una fauces e ancora un atrio. Viene fatto quindi un doppio ingresso. MOLTIPLICAZIONE DEGLI

SPAZI1) ;INSERIMENTO DI NUOVI SPAZI grandi peristili2) : i cioè cortili cinti da colonne (qui cene sono due).

-MOSAICO DELLA BATTAGLIA DI ISSO (333 a.C.) CONSERVATONELLA CASA DEL FAUNO, POMPEI, FINE DEL II a.C.:tale mosaico pavimentale ci fa capire fino a che livello i privati si fossero arricchiti, potendo realizzare operedi questo tipo, di chiara matrice greca. Esso deriva da un originale pittorico realizzato da FILOSSENO DIIV secolo a.CERETRIA del .L’episodio è in parte lacunoso e raffigura la battaglia capitale di Alessandro che sta conquistando l’Asiasenso del MOVIMENTOMinore: egli è contro Dario III. Notiamo il che viene trasmesso attraversosenso dellai movimenti dei cavalli e dei soldati di Dario; cosi come possiamo apprezzare ilPROFONDITÀ che si ricava dal moltiplicarsi dei piani e dalle lunghe sarisse sullo sfondo (sono moltoDario era stato accerchiato ma anche perché danno una fuga verso l’infinitoimportanti

Perché ci dicono che ci fa percepire l'intero campo di battaglia, anche senza usare la veduta a volo d'uccello). È un linguaggio dell'ara di Domizio Enobarbo. GRECO tipicamente. Basti pensare al carro di Poseidone ed Anfitrite (Un'altra citazione filologica era il mosaico di Palestrina, che anch'esso ricalcava un'originale di un secolo prima totalmente e

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Publisher
A.A. 2021-2022
395 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher diab-olika di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia classica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Elia Diego.