Appunti sulla ricerca bibliografica

BANCHE DATI DEL FORO ITALIANO

Le banche dati online IniziaCliccare su e poi suconsultazione:La banca dati è di tipo bibliografico (cioè non contiene il testo completo degli articoli di dottrina e della sentenze, ma ne fornisce i riferimenti bibliografici per il reperimento in forma cartacea) dispone di due archivi principali:

1. Giurisprudenza
2. Bibliografia (dottrina)

(e di altre sezioni di interesse che però non si esamineranno in questa sede) e ha il suo punto di forza nell'ampia copertura cronologica delle informazioni reperibili (vi si trovano le massime di tutti i provvedimenti pubblicati nelle Riviste registrate nel Repertorio del Foro Italiano dal 1981 ad oggi e le schede bibliografiche delle monografie, degli articoli e delle note a sentenza apparse nelle Riviste registrate nel Repertorio del Foro Italiano fulldal 1981 ad oggi, oltre a una selezione di materiale text, infra).come si vedrà meglio BibliografiaLa ricerca della

La dottrina si effettua in Bibliografia. Sono possibili cinque tipologie di ricerca:

• Ricerca libera
• Ricerca per materia
• Ricerca per estremi
• Ricerca per atti normativi
• Ricerca per fonti (Titolo periodico e autore/annotatore)

Per facilitare la ricerca esiste una sorta di soggettario (Ricerca per materia) diviso in Voci principali e Sottovoci. Leggi d'Italia

In questa banca dati (al contrario di altre banche dati come oDo.Gi.) sono da preferire la Ricerca libera e la Ricerca per materia: la Ricerca per prevalentemente infra,

In realtà, è una banca dati di tipo bibliografico: come si vedrà infatti, di alcune sentenze e di alcuni articoli di dottrina è presente il testo integrale. Gli atti normativi, invece, danno risultati meno attendibili (in particolare per la ricerca di dottrina).

Volendo ricercare bibliografia (in altre parole, dottrina) sul Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.), istituito dalla legge 180/1978 e attualmente disciplinato

dallalegge 833/1978, che consente l'imposizione di determinati accertamenti e terapie a un soggetto affetto da malattia mentale, si metta a confronto il risultato della Ricerca per atti normativi (art. 33 della l. 833 del 1978): sette documenti. Ricerca libera con la (trattament* .s sanitar* .s obbligator*): 31 documenti Ricerca per materia (Sanità pubblica) Ricerca incrociata con la Ricerca libera (trattament* obbligator*): 57 documenti Lo stesso "comportamento" della banca dati si riscontra ricercando dottrina sulla tipologia delle opere dell'ingegno protette ai sensi della legge sul diritto d'autore (quali sono, in altre parole, i requisiti che devono essere presenti affinché un'opera dell'uomo sia tutelabile in base alla normativa vigente) Ricerca per: mentre la Ricerca per riferimenti normativi restituisce 11 risultati. Ricerca libera Ricerca per materia quella effettuata incrociando la e la individua 61 risultati. La differenza si spiegacon il fatto, invero semplicissimo, che gran parte delle schede bibliografiche non riportano i riferimenti normativi del documento cui si riferiscono: si tratta di un difetto (se non addirittura di un errore) imputabile ai compilatori della banca dati. Un altro motivo risiede nel fatto che la ricerca condotta, anche parzialmente, per mezzo di parole chiave, è inevitabilmente meno precisa e quindi il risultato finale può contenere documenti non attinenti all'argomento ricercato, il "rumore di fondo" (il c.d. che può essere maggiore o minore anche in relazione al "carattere di troncamento"). All'impiego più o meno oculato del c.d. Vi è comunque da precisare che, data la estrema sinteticità della scheda bibliografica all'interno della quale la ricerca per parole chiave è condotta (rileva soprattutto la mancanza di un abstract), è di molto ridotta la possibilità di far comparire, nel risultato.

finale,documenti non pertinenti. Quest’ultima considerazione, se è predicabile per la ricercanel Foro italiano, non vale per banche dati le cui schede bibliografiche contengonoabstract,invece anche un come – ad esempio – Do.Gi.La banca dati fornisce, nel caso sia stata individuata la scheda bibliografica diuna monografia:il nome dell’autore (o del curatore), il titolo della monografia, il nomedell’editore, l’anno di pubblicazione e il prezzo; nel caso di articoli pubblicati superiodici, sono indicatiil nome dell’autore, il titolo dell’articolo, i riferimenti della pronunciagiurisprudenziale eventualmente commentata e gli estremi di pubblicazionedell’articolo, fondamentali per accedere al testo di cui la scheda bibliograficaFonti:costituisce la riproduzione virtuale: questi ultimi sono indicati alla vocePer consultare l’articolo la cui scheda è stata trovata nella banca dati, si veda ilprocedimento illustrato infra,

alle p. 47-58. In alcuni casi, però, la banca dati fornisce il testo completo della dottrina: nella nota informativa che si trova nella descrizione della banca dati (a cui si rimanda per gli indispensabili approfondimenti non possibili in questa sede), infatti, si specifica che

Infatti, una ricerca impostata nel modo seguente individua gli articoli che hanno per "soggetto" il fallimento e che sono stati pubblicati sulla rivista: relativamente al solo periodo di "copertura" (di cui alla pagina precedente), è presente il testo integrale

Una ricerca analoga impostata nel modo seguente individua gli articoli che fanno riferimento alla legge fallimentare e dei quali, qualora

Il foro italiano full text", siano stati pubblicati sulla rivista periodo di "copertura" è online: presente il testo integrale

Una ricerca analoga porta allo stesso risultato: gli articoli sono disponibili nel loro testo integrale solo per il periodo successivo

al1986 Quest’ultima ricerca conferma quanto appena asserito:

Ricerca per materia

A volte, il maggior numero di risultati ottenuti con la rispettoriferimenti normativi anchea quella per dipende dal fatto che la norma impiegata perla ricerca è stata emanata in una data successiva a quella iniziale della coperturacronologica della banca dati (e, precedentemente alla data di emanazione della normautilizzata per la ricerca, era in vigore una diversa normativa). Si voglia fare una ricercacondizione giuridica dello stranierosulla per il tramite del riferimento normativo, chedecreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo unicoin questo caso è costituito daldelle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizionedello straniero, la c.d. legge (delega) Turco-Napolitano, novellata poi dalla c.d. legge(delega) Bossi-Fini:

I 158 documenti ottenuti in questo modo sono poco più di un decimo

Ricerca per materia “Straniero”):

quelli (1.435) ottenuti con la (selezionando la Vocepoiché, ovviamente, quest’ultima ricerca – oltre a bypassare l’inconveniente dellamancanza dei riferimenti normativi in gran parte delle registrazioni bibliografiche –comprende anche riferimenti a norme diverse da (e precedenti rispetto a) quelleattualmente in vigore: acquisizione diretta deiSi confronti anche il diverso esito della ricerca sul tema dell’documenti (o accertamenti d’ufficio) della Pubblica amministrazioneriferimenti normativicondotta prima per mezzo dei e poi per il tramite dellaricerca libera .Ricerca per riferimenti normativiLa non dà alcun risultato:Ricerca libera ?mentre la (per l’uso degli operatori booleani, si clicchi su (puntoIstruzioniinterrogativo)  nellanella barra degli strumentiLinguaggio di ricerca):cliccando poi su Ricerca per materiaopportunamente condotta e associata allarestituisce tre risultati, di notevole rilevanza e di sicuro

interesse:La necessità – meglio, l'indispensabilità (sia nell'uso di questa come di altre banche dati sia nell'uso dei cataloghi) – dell'utilizzazione di tutte le possibilità offerte dalla banca dati e dello svolgimento di ricerche diverse, impiegando strategie diverse, anche qualora si stia ricercando materiale bibliografico su di un unico argomento, emerge dall'esempio che si propone di seguito. Si immagini di voler fare violenza in famiglia: (Ricerca libera) una ricerca sulla la ricerca per parole chiave dà un risultato (almeno) numericamente certamente soddisfacente anche se – come più volte detto – la ricerca per parole chiave non raramente porta a reperire anche materiale non congruo e non coerente rispetto al tema della ricerca, come dimostrano le schede che seguono: Inoltre, non bisogna dimenticare mai (come dimostra, in parte, anche la scheda bibliografica che compare nell'immagine precedente)

che:
Ricerca libera, la ricerca per parole chiave (la in questa specifica bancadati) non consente di individuare i documenti che, pur trattando l'argomento di interesse, hanno un titolo che non contiene le parole chiave con le quali si è impostata la ricerca e che sono rappresentati da una scheda bibliografica che non utilizza quelle parole chiave: nell'esempio che segue l'articolo la cui scheda bibliografica è stata appena riprodotta ha, come argomento, la ma la né il titolo dell'articolo né il "soggetto" che a quest'ultimo è stato attribuito dalla banca dati (lo siVoce e sottovoci) veda in ne dànno notizia, con la conseguenza che nel penarisultato di una ricerca sull'argomento non comparirà questo documento;
la ricerca per parole chiave è tanto più dispendiosa, lunga e incompleta quanti più sono i termini, le espressioni e le parole che, teoricamente, sono idonee arappresentare e a descrivere l'argomento ricercato. Laddove c'è una sola parola che definisce un particolare provvedimento (indulto) di clemenza o un solo termine che definisce una particolare gerrymandering), ipotesi di indebito vantaggio ai fini elettorali (c'è una infanticidio (morte, omicidio, pluralità di modi per definire il delitto di soppressione, uccisione... bambino, feto, neonato, del del del del partorito...), inquinamento così come il fenomeno dell' può essere emissioni, rappresentato attraverso molte parole ed espressioni: produzioni, fuoriuscite, dispersioni... nocive, tossiche, pericolose, velenose...; la ricerca per parole chiave può essere utile per individuare e selezionare i contenuti più rilevanti.