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Tessuto connettivo fibrillare lasso
Il tessuto connettivo fibrillare lasso, anche se in generale le sue fibre sono disposte in maniera irregolare, le fibre di collagene ed elastiche sono orientate in maniera precisa all'interno del derma e formano delle linee che vengono chiamate linee di Langer. Per esempio, quando si fanno gli interventi chirurgici, se le incisioni vengono fatte in maniera parallela a queste linee, la cicatrice rimane meno visibile.Tessuto adiposo
Il tessuto adiposo è costituito da cellule che possono essere presenti singole o a costituire il tessuto stesso, quindi in aggregati. Ha una funzione trofica perché fornisce materiale energetico, in quanto in questo tessuto si accumulano i trigliceridi, i cui acidi grassi si uniscono al glicerolo per formare una goccia lipidica o più gocce in base al fatto che il tessuto sia uniloculare o multiloculare. Inoltre, ha funzione di rivestimento coibente in quanto evita la dispersione di calore trovandosi principalmente nello strato sottocutaneo e poi ha funzione meccanica.e di sostegno perché si può trovare all'interno di articolazioni e dei muscoli. Contribuisce a formare alcune parti dell'organismo, distribuito in maniera differente nell'uomo e nella donna e produce ormoni e fattori di crescita, chiamate complessivamente adipochine (cioè prodotte dagli adipociti) perciò viene considerato come un organo con funzione endocrina. Nel nostro organismo è presente in due forme: - Uniloculare (o bianco): maggiormente presente. È chiamato bianco perché contiene un'unica goccia lipidica grossa che occupa tutta la cellula e quando viene colorata nei preparati istologici, sembra che non ci sia nulla in quanto la goccia si è sciolta e si vede solo la cellula con il solo nucleo schiacciato alla periferia. - Multiloculare (o bruno): importante nei primi mesi di vita per termoregolazione, poi tende a scomparire nell'adulto. È formato da tante piccole goccioline ed è chiamatobruno perché, quando viene colorato con preparati istologici, il nucleo rimane rotondo e quindi è più colorato, con anche la presenza di mitocondri che danno questa colorazione. Le cellule adipose possono essere disperse vicino ai vasi sanguigni o formano piccoli gruppi presenti nel connettivo lasso o agglomerati cospicui presenti nel tessuto adiposo. Queste cellule sono specializzate nella sintesi, accumulo degli acidi grassi e dei trigliceridi e rilascio di sostanze nutritive nel momento in cui servono. Il tessuto adiposo bianco è localizzato al 80% a livello sottocutaneo quindi importante per termoregolazione, 10% nella cavità addominale con funzione coibente e meccanica e infine costituisce il grasso di infiltrazione del tessuto muscolare e del midollo osseo (rappresentati da tanti buchi bianchi). I mitocondri del tessuto adiposo bruno hanno una caratteristica particolare rispetto ai normali mitocondri, cioè nelle creste mitocondriali al posto dellaparticella F0F1 che forma ATP, hanno la termogenina che sfruttando gradiente di protoni dalla camera esterna verso matrice mitocondriale invece di produrre ATP sviluppa energia sottoforma di calore. Termogenina molto presente negli animali ibernanti, che vanno in letargo perché contribuisce a mantenerli in vita. Solitamente si trova nei neonati nelle regioni interscapolari e ascellari, in quanto si termoregolano da soli. Anche nella regione del surrene, perineale nel collo e nella regione intervertebrale.
Tessuto cartilagineo
I tessuti connettivi specializzati nella funzione di sostegno sono il tessuto cartilagineo e il tessuto osseo. Nei mammiferi costituisce l'abbozzo fetale, e pian piano viene sostituito dallo scheletro. Nell'adulto la cartilagine rimane in alcune strutture come le coste, nello scheletro di sostegno dell'orecchio esterno, naso, laringe, trachea e bronchi, nelle superfici articolari delle ossa, dischi intervertebrali, menischi del ginocchio e
sinfisipubica. Come tutti i tessuti connettivali anche la cartilagine è formata da cellule e abbondante matrice extracellulare. Le cellule che producono la matrice extracellulare, quindi le cellule fisse, autoctone, che rimangono nel tessuto per tutto il tempo, si chiamano condroblasti. Come i fibroblasti, anche i condroblasti sono cellule in attiva divisione mitotica e in attiva produzione della matrice extracellulare. Una volta che hanno prodotto la matrice extracellulare e che rimangono imprigionati nella matrice che hanno prodotto, si trasformano in condrociti, che sono cellule che hanno ancora una debole capacità di sintesi della matrice extracellulare ma che sono meno attive metabolicamente. La matrice extracellulare prodotta dai condroplasti è abbondante ed è costituita da una componente amorfa e da una componente fibrillare. La componente amorfa, per quanto riguarda la cartilagine, è molto importante perché la cartilagine, come i tessuti epiteliali,non sono ancora differenziate e si trovano in uno stato indifferenziato. Durante il processo di sviluppo, queste cellule si differenziano in condrociti, che sono le cellule responsabili della produzione e del mantenimento della matrice cartilaginea. La matrice cartilaginea è composta principalmente da collagene di tipo II, che conferisce alla cartilagine la sua resistenza e flessibilità. Oltre al collagene, la matrice contiene anche proteoglicani, che sono molecole composte da una proteina centrale a cui sono legati numerosi glicosaminoglicani. Questi proteoglicani conferiscono alla matrice cartilaginea la sua capacità di trattenere acqua, garantendo così l'idratazione necessaria per la diffusione dei nutrienti. La cartilagine articolare è un tipo di cartilagine che riveste le estremità delle ossa all'interno delle articolazioni. La sua funzione principale è quella di ridurre l'attrito tra le ossa durante il movimento articolare. A differenza di altri tipi di cartilagine, la cartilagine articolare è priva di vasi sanguigni e nervi. Questo significa che non è vascolarizzata e non è nemmeno innervata, il che spiega perché non proviamo dolore quando ci facciamo i buchi nelle orecchie. In conclusione, la cartilagine articolare è un tessuto speciale che richiede un'adeguata idratazione per garantire la diffusione dei nutrienti attraverso la matrice extracellulare. La presenza degli aggrecani nella matrice cartilaginea contribuisce a trattenere acqua e a mantenere la cartilagine idratata.Le cellule indifferenziate iniziano il loro processo di differenziamento verso la linea condroblastica: questo processo comprende il ritiro dei prolungamenti (assumono una forma sferica), si dividono molto per mitosi e iniziano a sintetizzare matrice extracellulare, quindi componente amorfa e componente fibrillare e quindi pian piano si differenziano in condroblasti.
Con l'aumentare della sostanza extracellulare della matrice extracellulare che stanno producendo i condroblasti, essi, che erano vicini fra loro, si allontanano e rimangono inclusi in questa matrice che hanno sintetizzato all'interno di cavità che vengono chiamate lacune cartilaginee. Quindi dal punto di vista istologico è facile individuare un tessuto cartilagineo perché è caratterizzato da queste lacune. All'interno di queste lacune il condroblasto, quando ha finito di dividersi per mitosi, si differenzia in condrocita.
Un condroblasto rimasto intrappolato nella matrice si può dividere.
ancora un numero limitato di volte (3 o 4 volte) e dà origine a questi gruppi formati da 2, 3 o 4 cellule che vengono chiamati gruppi isogeni: essi dunque sono proliferazioni clonali del condroblasto che è rimasto intrappolato. Essendo cellule in attiva proliferazione, essi possiedono un RER e un Golgi molto sviluppati, numerosi mitocondri e secernono molti GAG, proteoglicani e glicoproteine. Successivamente questi gruppi si trasformano in condrociti, che possono secernere ancora una limitata quantità di matrice extracellulare ma non si possono più dividere per mitosi. Questo tipo di processo fa parte dell'accrescimento interstiziale, che avviene all'interno del segmento cartilagineo. L'accrescimento per apposizione avviene dall'esterno perché il segmento cartilagineo è avvolto da un tessuto connettivale, che è una capsula connettivale fibrosa, nella cui parte più interna ci sono le cellule condroprogenitrici che.il testo fornito.della persona si ossifica. È presente nelle articolazioni mobili come il ginocchio, il gomito e il polso. La sua funzione principale è quella di fornire supporto strutturale e facilitare il movimento delle articolazioni. La cartilagine ialina è composta principalmente da fibre di collagene di tipo II, che conferiscono resistenza e flessibilità al tessuto. La sua matrice extracellulare è ricca di proteoglicani, che aiutano a trattenere l'acqua e a mantenere la cartilagine idratata. La cartilagine elastica La cartilagine elastica è caratterizzata da una maggiore presenza di fibre elastiche nella sua matrice extracellulare. Questo tipo di cartilagine è presente in parti del corpo che richiedono una maggiore elasticità, come il padiglione auricolare dell'orecchio e l'epiglottide nella gola. Le fibre elastiche conferiscono alla cartilagine la capacità di tornare alla sua forma originale dopo essere stata deformata, consentendo così la flessibilità e l'elasticità del tessuto. La cartilagine fibrosa La cartilagine fibrosa è caratterizzata da una maggiore presenza di fibre di collagene di tipo I nella sua matrice extracellulare. Questo tipo di cartilagine è presente in aree del corpo che sono soggette a forze di trazione elevate, come i dischi intervertebrali della colonna vertebrale e i menischi nelle articolazioni del ginocchio. Le fibre di collagene di tipo I conferiscono alla cartilagine fibrosa una maggiore resistenza e stabilità, consentendo al tessuto di sopportare le forze di trazione. In conclusione, la cartilagine è un tessuto connettivo specializzato che svolge un ruolo importante nel nostro corpo. La sua struttura e composizione variano a seconda del tipo di cartilagine presente. La cartilagine ialina è la più diffusa e fornisce supporto strutturale alle articolazioni mobili. La cartilagine elastica conferisce elasticità a parti del corpo che richiedono flessibilità, mentre la cartilagine fibrosa fornisce resistenza e stabilità in aree soggette a forze di trazione elevate.La cartilagine ialina è un tipo di tessuto connettivo che costituisce lo scheletro embrionale e viene sostituita dal tessuto osseo. Essa rimane presente nelle superfici articolari e fino a una certa età rimane sotto forma di cartilagine di accrescimento: nelle ossa lunghe essa si interpone tra epifisi e diafisi a formare un disco e rimane fino al 20° anno di età. Questa cartilagine proliferando determina l'allungamento delle ossa; quando questa cartilagine scompare le ossa non possono più accrescersi. Inoltre la cartilagine ialina si può trovare a livello degli anelli tracheali nella laringe e nel naso.
In questa cartilagine si possono notare diversi strati di condroblasti in situazioni metaboliche diverse. Nella parte superficiale essi si dividono normalmente per mitosi e formano delle colonne che producono matrice extracellulare. Andando più in profondità questi condroblasti degenerano e diventano più grandi (ipertrofici), accumulano glicogeno al loro interno e muoiono per apoptosi. Negli strati più profondi abbiamo zone di...
e sono i condrociti, che producono e mantengono la matrice cartilaginea. La degenerazione della cartilagine può portare a problemi come l'osteoartrite, in cui la cartilagine si sottopone a un processo di usura e deterioramento. Questo può causare dolore, rigidità e limitazione dei movimenti articolari. È importante prendersi cura della propria cartilagine attraverso una corretta alimentazione, l'esercizio fisico regolare e l'evitare di sovraccaricare le articolazioni.