vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
EQUIVOCI
L’approccio
Osservazione partecipata; approccio dell’intervista “al contrario”
L’adulto, il clown, gioca due carte:
- Diventano uno di loro, immedesimazione, salvaguardano l’identità propria
della strada
- Aprono varchi che introducono altri mondi possibili, porre il desiderio di
diventare un abitante dell’altro mondo attraverso lo studio, l’ottenimento
della carta d’identità, il progetto assistenziale, l’inserimento lavorativo, il
reinserimento nella famiglia d’origine.
Pensiero riabilitativo particolare: pensiero Itinerante. Non si parla di progetti
educativi, ma attivazione di processi evolutivi. I ragazzini che dopo esperienze
educative e opportunità ritornano sulla strada vi ritornano con un bagaglio nuovo.
Rientro nella strada non vuol quindi dire rientro nel vuoto.
Eccellenze dell’intervento di Parada:
- Disponibilità e capacità di relazione
- Tolleranza sui comportamenti: poche regole ma rigide; (Vietati gli “Scandal”)
importante permettere ai ragazzi di capire il valore profondo delle regole
- Superamento del modello del patto (io do una cosa a te e tu una a me): Miloud
parlava di rispetto, legato alla relazione affettiva e non a quella contrattuale
- Capacità di fare un’offerta globale più interessante delle offerte della strada
Aspetti che legano alla strada:
1. Il sostegno economico: rubare, elemosina
2. La libertà: no obblighi adulti
3. L’aurolac e altre droghe
4. L’identità forte nel clan
5. L’identità personale come personaggio riconosciuto dal clan
6. Libera esercitazione della sessualità
Parada deve quindi fare un’offerta forte, con una seduzione al cambiamento:
1. In un primo momento è necessario un sostegno economico e una proposta
di aiuto nei bisogni primari (cibi vestiti, documenti d’identità)
2. In un secondo momento si possono offrire alternative sempre più
complesse, ma senza soffocare; mettere delle regole ma senza imporle.
Gestendo: il richiamo della libertà
paura del cambiamento, paura di integrarsi e di non essere in
grado di farlo
il rifiuto della società che li ha rifiutati
lo sgretolamento dell’identità personale legata al clan e la rinuncia
della parte di libertà relativa alla sessualità
Difficoltà e loro gestione
Aggressività e vissuto del tradimento: come gestirli. Il sostegno del gruppo
mimesis
attraverso lo spostamento improvviso dell’attenzione ( della reazione
aggressiva con un terzo, trasformazione in azione teatrale), l’accoglienza fisica
dell’aggressività.
Il Centro diurno
Luogo di accoglienza che da subito deve rispondere ad una domanda di aiuto,
anche se generica. Ha pochissime indicazioni e regole; l’aspetto assistenziale è
presente ma in modo essenziale, non è l’obiettivo principale.
Due principali attività:
- preparazione circense agli spettacoli (+ psicodramma informale)
- educazione informale (sia nel “sgrossare i comportamenti” sia
nell’insegnamento di rudimenti che consentono di frequentare le scuole con
successo).
Oltre a ciò, qui l’assistente sociale si occupa dei problemi legati all’ottenimento dei
documenti, del possibile ricongiungimento familiare, degli aspetti sanitari. Una
psicologa cerca di redigere una scheda diagnostica e imposta psicoterapie di
sostegno.
Centrali la presenza (l’esserci nella quotidianità, la vicinanza) e l’ascolto educativo.
Dopo un periodo adeguato di conoscenza è possibile pensare a progetti
personalizzati: autonomia economica, formazione scolastica, reinserimento
familiare, questione residenziale.
La residenzialità
Oggi è un continuum e tappa finale del lavoro svolto da Parada; dalla strada, al
centro diurno all’appartamento sociale.
Aspetti su cui la residenzialità lavora:
1. elaborazione della sofferenza per la perdita familiare (offre
l’opportunità di sperimentare il concetto di famiglia) (letto e diritto di
proprietà)
2. Il ritorno all’infanzia (si può giocare, disegnare; non per forza essere duri
come nella strada) (bisogno d’ affetto)
3. Lo sviluppo delle responsabilità e regole
4. L’accrescimento della fiducia in sé e negli altri (vedere i progressi
quotidiani, le potenzialità; si impara l’autostima senza che si basi su un
confronto per imitazione dell’educatore.)
Le tournée
La tournée nasce per portare a conoscenza la realtà dei ragazzi di strada e
mostrare come ogni essere umano può riscattarsi.
Metafora di un filo su cui il funambolo è elevato (ma sotto ha la rete di salvataggio
che è Parada). Le tournée colgono la forza della diversità, hanno leggerezza. L’arte
è mezzo di integrazione, di maturazione della capacità comunicativa.
L’aspetto della tournée deve però essere accompagnata da delle “radici alle ali”,
la rete di salvataggio che è Parada e che deve insegnare a mostrare come anche
nella quotidianità ci sono intensi momenti.
Nelle tournée i ragazzi sono ospitati in famiglia; possono quindi costruire quelle basi
educative che non erano state trasmesse dai genitori. Nella famiglia ospitante il
ragazzo è tolto dal gruppo ed inserito in un nuovo gruppo: permette alla persona di