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PARLAMENTO EUROPEO
Composizione e organizzazione dei lavori
E' l'istituzione che ha visto aumentare in modo più consistente le proprie prerogative e i propri poteri; il Trattato di Lisbona precisa che il Parlamento europeo non può avere più di 751 membri (750+ Presidente): è un'assemblea legislativa molto ampia, negli anni 2000, con gli allargamenti, si è arrivati a 780 membri.
Le legislature sono quinquennali, il Presidente ha un mandato di 2 anni e mezzo rinnovabile; il primo che è stato rieletto è l'attuale Presidente del Parlamento europeo Schultz. Un accordo politico vede l'alternarsi alla Presidenza del Parlamento europeo tra popolari e socialdemocratici. L'elezione del 2014 è stata l'ottava con l'elezione diretta dei cittadini europei (elezione diretta dal 1979).
Con il Trattato di Roma (1957) si precisa che per l'assemblea parlamentare sarebbe dovuta essere con elezione diretta.
Suffragio universale ma si precisava che sarebbe stato il Consiglio europeo a dover deliberare leraccomandazioni per le leggi elettorali dell'elezione del Parlamento. Nonostante fosse prevista l'elezione diretta si è arrivati ad accordo politico sull'elezione diretta solo nel 1976; le prime elezioni si sono tenute per questa ragione nel 1979, prima c'era una resistenza al dotare un'istituzione europea sovranazionale di legittimazione democratica diretta che avrebbe notevolmente accresciuto la visibilità del livello sovranazionale limitando la negoziazione intergovernativa (Francia, Regno Unito e Danimarca contrari, non filo-europeisti).
Le prime elezioni si tennero nel '79 con leggi elettorali nazionali diverse: l'avvicinamento tra i sistemi elettorali usati per l'elezione del Parlamento europeo si è avuta a fine anni '90 quando, per le elezioni del '99, anche il Regno Unito ha utilizzato un sistema proporzionale.
Le differenze sono:- Presenza di una soglia di sbarramento il cui limite massimo è fissato al 5% ma con variazioni tra gli Stati membri
- Obbligatorietà del voto
- Numerosità e ampiezza delle circoscrizioni elettorali (in Italia ce ne sono 5)
- Possibilità o meno di esprimere un voto di preferenza
- Età minima dei candidati
- Numero di cittadini per europarlamentare
maggiore rispetto ai Paesi più piccoli.
Una questione per gli eurodeputati è stata a lungo cruciale: il problema del doppio mandato. Fino ad una disposizione recente era possibile accumulare due posizioni; fino al '78 il doppio mandato c'era sempre (ancora non c'erano le elezioni dirette) e i Parlamentari europei venivano designati dai Parlamenti nazionali tenendo insieme un doppio mandato. Anche con le elezioni dirette del '79 il problema del doppio mandato tra parlamentare nazionale e parlamentare europeo la questione non si è risolta fino al 2002 (era prevista l'incompatibilità con altre cariche); quando le competenze del Parlamento europeo si sono espanse l'assenza dei parlamentari europei nel Parlamento europeo costituiva un problema per il funzionamento dell'istituzione. Quindi dal 2002 il doppio mandato non è più possibile anche se alcuni Paesi avevano già precedentemente risolto il problema.
(l'Italia recepisce l'incompatibilità solo nel 2004). Gli uomini non devono essere più di 2/3, almeno 1/3 devono essere donne.
29 aprile La rielezione di Schultz ha destato qualche moto di scontento da parte di alcuni europarlamentari che hanno citato l'accordo bipartisan tra i principali gruppi partitici che si spartiscono le cariche principali.
Gli eurodeputati vengono eletti attraverso elezioni nazionali con leggi elettorali nazionali; nonostante ci sia stato un avvicinamento rispetto alle caratteristiche dei sistemi elettorali degli Stati membri (oggi l'elezione è tramite una variante del sistema proporzionale), esistono ancora differenze rispetto a leggi e sistemi elettorali adottati dai vari Stati membri. Quindi quando si parla di elezioni europee si parla di elezioni nazionali per il Parlamento europeo. Le premesse sono:
I. Gli eurodeputati eletti non sono eletti nel momento in cui c'è la campagna elettorale come membri di partiti
politici europei ma sono eletti come membri o esponenti candidati di partiti politici nazionali
II. sono i partiti politici nazionali le strutture organizzative di base sia a livello nazionale sia a livello europeo
III. dopo le elezioni c'è un'aggregazione in gruppi politici all'interno del Parlamento europeo; in realtà esistono dei partiti europei, ma si tratta di federazioni transnazionali di partiti politici degli Stati membri che si tengono insieme per un'affinità ideologica ma l'eterogeneità può essere più o meno ampia
Una volta che avvengono le elezioni e quindi i partiti politici presentano i propri candidati e si arriva all'elezione dei eurodeputati, i partiti decidono come allearsi all'interno dello spazio politico del Parlamento europeo; si alleano attraverso i gruppi politici (che in realtà esistono anche nei legislativi a livello nazionale), gruppi che tengono insieme gli eurodeputati eletti
Rappresentanti di partiti politici di diversi Stati membri. Ci sono alcune regole che disciplinano la formazione di gruppi politici all'interno del Parlamento europeo e che spingono gli eurodeputati a unirsi in gruppi politici più ampi possibili:
- I deputati possono organizzarsi in gruppi secondo l'affinità politica; non è necessario di norma che il Parlamento europeo valuti l'affinità politica dei membri di un gruppo
- Almeno 25 eurodeputati eletti in almeno in ¼ degli Stati membri (almeno 7 Stati membri); quindi non è possibile fare un gruppo politico coi deputati di un solo Paese, si devono trovare compagni di lavoro all'interno del Parlamento
- Ogni deputato può appartenere ad un unico gruppo politico ma non sono obbligati a farne parte: c'è sempre una quota di europarlamentari all'interno del Parlamento europeo detti "indipendenti", cioè non sono affiliati ad alcun partito politico.
gruppo politico
Però, al di là di questi requisiti minimi che vanno rispettati, la tendenza è quella di costruire gruppi politici più ampi possibili grazie ad incentivi regolamentari che ne promuovono la costituzione: innanzitutto le risorse amministrative e finanziarie vengono distribuite ai gruppi politici a seconda della loro numerosità; inoltre, le cariche principali (dal Presidente di Commissione e così via) sono assegnate ai gruppi più grandi e che quindi assorbono più eurodeputati.
Il problema è che, avendo così tanti partiti politici nazionali (nel Parlamento europeo ne vengono rappresentati circa 160), ci possono essere problemi in termini di coesione interna e di vera affinità ideologica tra gli eurodeputati che magari appartengono a partiti affini ma che esprimono posizioni e preferenze differenti; il fatto che debbano esserci più Paesi rappresentati (almeno 7) complica il problema della coerenza.
interna dei gruppi politici. Tipicamente, i gruppi politici servono anche per orientare l'azione e condividere una linea unitaria d'azione da parte dei propri componenti, ma, a fronte di eterogeneità e mancanza di coesione interna, c'è una volatilità molto maggiore e una varietà e eterogeneità di comportamenti maggiori spesso spiegati dall'appartenenza al partito politico più che all'appartenenza al gruppo politico. Se la candidatura e la rielezione degli eurodeputati è gestita e determinata dall'appartenenza al partito politico nazionale, il potere di controllo del partito nazionale di appartenenza sarà maggiore a quello che può avere l'organizzazione e il management del gruppo politico a livello europeo.
Per parlare delle caratteristiche generali dello spazio politico all'interno del Parlamento europeo, fatta salva la presenza dei gruppi politici, bisogna considerare la comparazione tra
Fratture politiche (cleavages) o linee di divisione → le principali fratture possibili sono centro-periferia, capitale-lavoro e quindi destra-sinistra, Stato-Chiesa
Grado di polarizzazione o di distanza ideologica → le fratture possono essere attive o latenti in un sistema politico e quindi nel suo sistema partitico, ma il posizionamento dei partiti sulle diverse linee di frattura può differenziarsi anche molto tra posizioni più estreme a posizioni più moderate
Frammentazione → riguarda la numerosità dei partiti rilevanti
Su queste dimensioni si può analizzare un sistema partitico; applicando queste dimensioni allo studio del sistema partitico e dello spazio politico per Parlamento europeo.
Nel grafico sono rappresentate le due principali linee di frattura e il posizionamento dei gruppi politici attivi nel Parlamento europeo; questo ci dice qualcosa sia sulla numerosità sia sul grado
di polarizzazione rispetto alle duedimensioni. Una linea di frattura attiva nel Parlamento europeo su cui si collocano i gruppi politici è quella pro/anti-integrazione; alcune posizioni sono più polarizzate, altre più moderate. La seconda linea di frattura considerata nel Parlamento europeo è quella destra-sinistra e riguarda anche il Consiglio dei Ministri dell'UE (e quindi la frattura capitale-lavoro): alcuni gruppi si posizionano più a destra con posizioni più moderate o più estreme e gruppi che si posizionano più a sinistra con posizioni più moderate o più estreme. Si può vedere qual è il grado di polarizzazione ideologica all'interno dello spazio politico del Parlamento europeo e quali sono i gruppi politici all'interno del Parlamento europeo. Lo studio riguarda la legislazione precedente, del 2012. Oggi c'è una variazione rispetto a questo quadro in parte nella denominazione di
alcuni di questi gruppi e perl'aggiunta di un ulteriore gruppo politico.Il gruppo politico più numeroso nella legislatura attuale è quello dei popolari, gruppo moderato di centro-destra;alle ultime elezioni hanno avuto 215 seggi, per la maggior parte si ritrovano cris