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CONTRIBUTI PRINCIPALI
Le difese: sottolinea che è necessario osservale le fasi preverbali del bambino. Osservazione dell’angoscia di
separazione dalla madre, come i bambini tentano di proteggersi. Intuisce che il meccanismo di difesa può essere
adattivo all’ambiente, permette l’autoregolazione. Le difese sono funzionali quando sono adatte all’età (esiste
una successione di difese), flessibili in funzione delle situazioni, moderate, reversibili, riescono a controllare
l’angoscia e mantenere equilibrio nell’Io, non devono interferire col funzionamento dell’Io.
Dieci meccanismi di difesa: i suoi nuovi sono
1. identificazione con l’aggressore e altruismo (implicano un’altra persona reale)
2. intellettualizzaizone e ascetismo
Distinzione tra meccanismi primitivi e più maturi. Sono più punitive le difese che appartengono all’Es come la
proiezione e l’introiezione, ecc.
Altruismo: lasciar perdere i propri impulsi in favore degli impulsi e desideri degli altri.
Identificazione con l’aggressore: si assumono le caratteristiche dell’aggressore e si diventa da minacciato a
minacciante.
Difesa nevrotica formazione reattiva: pensieri, affetti intollerabili sono trasformati nell’opposto (rabbia
inglese sorriso)
Difese nella fase di latenza: formazione reattiva, sublimazione
Difese in adolescenza: ascetismo (rifiuto generalizzato di qualsiasi desiderio pulsionale). Intellettualizzazione.
Per Anna come per il padre la mente funziona sulla base delle pulsioni innate che devono essere addomesticate.
I genitori svolgono le funzioni che l’Io del bambino non è ancora in grado di svolgere e che in un secondo
momento interiorizzerà attraverso l’identificazione col genitore.
L’Io regola la vita psichica tramite il processo secondario esaltazione della parte cosciente dell’Io.
Metodo di diagnosi evolutiva linee evolutive: progressioni e regressioni su competenze affettive, sociali e
cognitive, un disequilibrio tra le linee evolutive non è patologico (disarmonie) ma è la base delle differenze
individuali già dalla fase precoce.
Proprio perché Anna F. osserva bambini normali capisce che le regressioni non sono sempre patologiche, ma
per la loro comunità normali.
MARGARET MAHLER
Esponente della psicologia dell’Io. Si concentra sulla ricerca (bambini gravemente disturbati e normali in
interazione con la madre) nei primi tre anni di vita.
Grave errore contestato dagli psicanalisti (Stern) il suo assunto è che la nascita psicologica avviene dopo la
nascita biologica ed è un processo che si svolge nella diade madre – bambino e continua per tutto l’arco di vita.
Postula che le prime settimane di vita sono una continuazione dello stato intrauterino fase autistica, l’errore è
l’osservazione dei bambini artistici e l’ipotesi che tutti abbiano passato questa fase.
Differenza Mahler – Freud: per lei il narcisismo consiste nel non percepire gli oggetti.
Primo mese- fase simbiotica; fase pre – oggettuale. Il bambino percepisce se stesso confuso con la madre,
percepisce l’unità duale. Il primo modo di classificare gli oggetti è quello di buono – cattivo in base alle
esperienze di soddisfazione o frustrazione.
A questa fase segue un processo di separazione (differenziazione del bambino dalla madre, avviene a livello
intrapsichico) e individuazione (acquisisce la propria personalità, processo intrapsichico).
Per la madre non è importante ciò che è osservabile, ma ciò che avviene a livello mentale.
La madre si adatta e cambia nella relazione, seguendo la maturazione del bambino. Svolge la funzione di Io
ausiliario, cioè svolge le funzioni dell’Io che è ancora poco sviluppato nel bambino. La mente della madre
svolge funzioni che verranno poi interiorizzate dal bambino.
Sottofasi di separazione – individuazione
- Differenziazione: 4-5 mesi il bambino volge l’attenzione all’esterno e comincia ad essere attivo; esplora
attivamente la madre e compare il sorriso specifico (il bambino sorride preferenzialmente ai genitori);
esplora stimoli esterni alla diade e si allontana progressivamente dalla madre; 6 mesi compare l’angoscia
dell’estraneo; l’Io è ora capace di distinguere interno ed esterno, sé ed oggetto. Problemi di
accelerazione e ritardo della separazione.
- Sperimentazione: 10 mesi il bambino diventa capace di allontanarsi fisicamente dalla madre, che rimane
comunque una casa base; aumenta la differenziazione corporea, ma rimane il legame altamente
specifico. 12 mesi nascita psicologica propriamente detta, acquisisce la deambulazione eretta; si
sviluppa l’Io autonomo; onnipotenza allegra (pensa di poter esplorare tutto il mondo)
- Riavvicinamento: angoscia di separazione, Mahler pensa che sia indicatore della consapevolezza di
separazione dalla madre; percezione dei limiti (cade onnipotenza); maturazione del linguaggio;
emergere dell’ambivalenza, coesistenza di amore e odio, tra bisogno della madre e convinzione di non
averne. Rischio di sviluppo della sindrome borderline: scissione, incapacità di ambivalenza.
Sviluppo della costanza dell’oggetto umano terzo anno. Il bambino differenzia stabilmente tra sé e altro.
Interiorizzazione immagine materna (oggetto buono kleiniano), la madre è investita in modo stabilmente
positivo (posizione depressiva della Klein, diminuisce scissione). Tolleranza separazione dalla madre.
L’immagine materna buona interiorizzata deriva da esperienze gratificanti ripetute.
Normalmente i processi di separazione e individuazione avvengono simultaneamente, ma non sempre.
Mahler prende in considerazione la specificità della madre e la simbiosi è una relazione oggettuale.
LE PSICOSI INFANTILI
Psicosi autistica: non si stabilisce la simbiosi normale (bambino fissato alla fase autistica, oggi sappiamo che
non è così); incapacità di stabilire un rapporto col caregiver, i bambini non avvertono la presenza degli oggetti.
Psicosi simbiotica: il bambino è incapace di uscire dalla simbiosi con la madre; non è quindi in grado di
interagire con l’altro come distinto da sé; non è in grado di gestire l’angoscia di separazione.
FAIRBAIN
Ha sviluppato un sistema relativamente autonomo. Ha preso diversi aspetti dalla Klein. La scissione dell’Io è un
aspetto fondamentale.
Indipendenti rifiutano il concetto di pulsione e la libido è ignorata o riformulata. Importanza delle cure
materne (madre specifica). Attenzione allo sviluppo del sé. La psicopatologia è causata da inadeguatezze delle
figure significative primarie. La regressione è un processo normale: benigna e maligna. L’analisi è in analogia
con la diade madre – bambino (primaria).
SPLENDIDO ISOLAMENTO di Fairbain
Rifiuta concetti : motivazione, l’Io non cerca il piacere (Freud) ma gli oggetti; l’Io possiede energia direzionata
verso l’oggetto. Ciò che conta è la ricerca e mantenimento di relazioni con gli oggetti (non la ricerca di piacere).
Ridefinizioni la libido è ricerca di oggetti; zone erogene = tecniche impiegate dall’Io per entrare in relazione
con gli oggetti (per es. bocca); teoria dello sviluppo = relazioni con oggetti interiorizzati, interi che si formano
per deprivazione e frustrazione degli oggetti esterni; la psicopatologia origina da disturbi delle relazioni
oggettuali; il principio di realtà vige fin dall’inizio e se il bambino usa il principio di piacere significa che c’è
stato fallimento.
Oggetti sono esseri umani specifici
Psicologia studio delle relazioni dell’individuo con gli oggetti
Psicopatologia studio delle relazioni dell’Io con i suoi oggetti interiorizzati. L’Io che si relaziona con oggetti
interni si frammenta.
L’aggressività è una reazione alla frustrazione.
SVILUPPO
Per Fairbain è quasi impossibile uno sviluppo del tutto normale.
Rifiuta stadi psicosessuali.
Stadio di dipendenza infantile (unidirezionale), stadio di transizione, stadio di dipendenza matura (reciprocità).
Essere indipendenti è sinonimo di malati, perché si entra in relazione coi propri oggetti interni.
Dipendenza infantile
Fusione con la madre che è l’ambiente (= Mahler)
Non parla però di narcisismo primario
Prima sottofase: dilemma schizoide = succhiare o non succhiare (amare o no, entrare in relazione o no)
Seconda dottofase: dilemma depressivo = succhiare o mordere (l’amore distrugge?)
Dipendenza matura
La dipendenza è condizionale (non si dipende in tutto)
Gli oggetti disponibili sono molti
La genitalità è un canale per esprimere intimità con l’altro.
Transizione: relazione con oggetti interni compensatori, deve riuscire ad allentare la presa sugli oggetti.
LA STRUTTURA PSICHICA (ENERGIA)
Alla nascita c’è un Io unitario, integro e cerca relazioni oggettuali. L’Io si scinde se si creano oggetti interni.
Madre gratificante (risponde ai bisogni, è disponibile come oggetto), non gratificante che può essere deprivante
(frustra il bambino costantemente) o allettante, imprevedibile, incostante (dà speranze di gratificazione).
Tre tipi di madre tre tipi di oggetti
Gratificante oggetto ideale
Allettante oggetto eccitante
Deprivante oggetto rifiutante
Gli ultimi due sono oggetti cattivi e quindi interiorizzati per avere illusione del controllo e per salvaguardare la
madre reale esterna. Una parte dell’Io viene scisso e si lega all’oggetto, perché questo è vitale.
Endopsichico = intrapsichico
I sogni rappresentano una parte della personalità dei pazienti, oggetti interni, parti dell’Io legate agli oggetti. Tre
parti: Io che osserva, Io centrale- oggetto = marito; due Io di cui uno attacca l’altroIo attaccato, Io libidico
(positivo)- oggetto = madre che attacca; Io che attacca, sabotatore interno (negativo)- oggetto = padre. Il sogno
è un filmato del mondo interno del paziente.
Sabotatore interno: lo sviluppo non è stato ottimale, ha aggressività diretta all’Io libidico e quindi alla madre;
nel sogno è rappresentato dall’attrice (= madre) oggetto interno rifiutante.
L’Io centrale comprende aspetti consci, preconsci e inconsci. Gli altri Io sono inconsci, agiscono uno contro
l’altro. L’aggressione fa parte del rimosso (è propria degli Io sussidiari).
Posizione schizoide Io libidico legato all’oggetto eccitante (cerca relazioni
Io antilibidico legato all’oggetto rifiutante
Io centrale disponibile per le relazioni con gli oggetti reali esterni
L’Io centrale è in gran parte inconscio (meccanismi di difesa) e una piccola parte