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I MITI
Per avere concreta consapevolezza di cosa il MT realmente è, occorre sfatare i 4 miti identificando
il ruolo del MT all'interno delle dinamiche evolutive dei STL.
1) Il MT non è sinonimo di promozione del territorio e pianificazione pubblica ma è uno
strumento che serve ad individuare i problemi strategici dei STL, ad analizzare le basi
competitive, a formulare le strategie di sviluppo e a fornire le soluzioni.
Tra queste ultime la campagna pubblicitaria se è contestualizzata può essere utile per
risolvere gli eventuali problemi in quanto leva del MT. Non ha senso fare una pianificazione
pubblica priva di una direzione.
È bene fissare degli obiettivi.
2) Il MT non è un semplice mezzo per attrarre investimenti esteri e promuovere il turismo,
l'export e l'occupazione ma è un metodo per indurre i potenziali fruitori dei STL a
collaborare nell'ottica strategica della creazione della ricchezza e del benessere del
territorio.
Attrarre turisti sul territorio senza alcun limite quantitativo vuol dire avere una forte
pressione antropica in quanto molte persone vivono in un contesto delimitato
comportando problemi di inquinamento, ordine pubblico, situazioni caotiche e contrasti
sociali.
Il principio "PIÙ È MEGLIO" non vale più in quanto è insostenibile.
Per creare sviluppo bisogna essere selettivi capendo i target da attrarre e trattenere
evitando le imprese che inquinano e le cosiddette FOOT LOSE (prive di radici) che non
hanno a cuore le sorti del territorio e nella loro legittima ottica di profitto si muovono
(spostando la sede legale) a seconda degli incentivi che di volta in volta si presentano.
Fiat, per esempio, ha spostato la sede legale all'estero per ragioni fiscali (si pagano meno
tasse).
È più difficile trattenere le imprese per decenni che attrarre: rimangono solo se hanno
convenienza in termini di costi, accesso alle materie prime, manodopera qualificata e tutto
ciò che serve per funzionare in maniera adeguata e competitiva.
3) Il MT non è un sostituto delle risorse del sistema ma è solo un gestore delle risorse capace
di valorizzare ed evidenziare i punti di forza su cui far leva strategicamente.
Si deve gestire il patrimonio di risorse. Se non ci sono risorse strategiche non ha senso fare
MT. Bisogna prima acquisirle.
Molto spesso le risorse ci sono. Non esistono territori privi di risorse perché sono luoghi in
cui vivono le persone, ci sono delle attività economiche e quindi tutti hanno una storia da
scoprire, portare alla luce, studiare e valorizzare.
A livello locale, nel Salento, sulle poche risorse uniche che ci sono bisogna costruire il
futuro in termine di immagine e di identità.
4) Il MT non è un menù dal quale scegliere questa o quella promozione, questo o quello
strumento (promozione turistica o pianificazione di investimenti, come se fosse una
cassetta degli attrezzi dal quale tirare questo o quello) ma è un approccio completo che va
applicato nella sua interezza (le sue fasi sono requisiti che rendono più facile il successo).
Non bisogna affidarsi alla fortuna ma prima studiare e poi agire. Questo mito si trova molto
frequentemente negli enti locali.