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LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO SONO:
La Costituzioneà(norme di principio).
La contrattazione collettiva
La legge
Fonti europeeàin particolare le direttive (atti che necessitano di
attuazione). Le direttive sono attuate tramite legge interna, o
tramite contrattazione collettiva.
Diritto internazionaleà(es: le convenzioni dell’ILO dettano principi
che devono poi essere attuati in ciascun Paese).
Contratto individuale di lavoroàil contratto individuale è quello
concluso tra lavoratore e datore. E’ un contratto disciplinato dal
diritto civile e dal diritto dei contratti. Il contratto collettivo invece è
concluso da soggetti ed è disciplinato dal diritto civile. Il suo
contenuto è un contenuto normativo.
Prassi e consuetudini
LE FONTI DALLA Più ALLA MENO IMPORTANTE
Legge
Contratto collettivo
Contratto individuale
Il contratto collettivo è sovraordinato rispetto a quello individuale. I
due contratti dovrebbero stare sullo stesso piano. E’ importante che
prevalga sul contratto individuale perché è l’unico modo per 2
impedire che i trattamenti di miglior favore conquistati dai
sindacati, che hanno più forza nell’imporsi sui datori di lavoro,
possano essere vanificati dalla contrattazione individuale.
Questa sequenza è giuridicamente e teoricamente scorretta, perché
la disciplina del contratto collettivo è definita dal diritto civile ma il
suo contenuto è un contenuto normativo.
IL CONTRATTO INDIVIDUALE
E’ un contratto concluso tra datore di lavoro e lavoratore. E’
sinonimo di accordo. Civilisticamente il contratto è un mero-
accordo, ovvero che non necessita di una forma scritta. Può essere
instaurato anche per fatti concludenti. Rispetto al contratto
collettivo, in termini di disciplina, è uguale (non in termini di
gerarchia). Esso contiene una clausola di rinvio che invia un
contratto al contratto collettivo del settore.
La funzione principale del contratto individuale è quella di
instaurare un rapporto di lavoro.
Art 1418ànullità delle clausole contrarie a norme imperative: ossia
il contratto non può disporre di forme in quanto previsto dalla legge,
salvo che la norma non disponga diversamente.
Regole dell’inderogabilità unilaterale in pains: ossia che la fonte
inferiore può sempre modificare la fonte giuridicamente superiore in
senso migliorativo e non in senso peggiorativo.
Il contratto individuale può sempre modificare in senso migliorativo
il contratto collettivo.
Il contratto individuale opera la tecnica del Favor prestator, ovvero
opera tutto a favore del lavoratore.
Art 2113 stata ricostruita la sovra ordinazione gerarchica del
àè
contratto collettivo rispetto a quello individuale.
Il contratto collettivo NON è norma di legge perché c’è una norma
(art 39 della Costituzione) che non è mai stata attuata dalla quale
consegue la qualificazione del contratto collettivo come contratto di
diritto comune. Ha quindi la forma del contratto normativa (o anima
della legge). 3
CONTRATTO COLLETTIVO
Il contratto collettivo è un atto tipico delle organizzazioni sindacali.
Identifichiamo due livelli di contrattazione collettiva:
livello aziendale (o secondo livello) e livello nazionale (o primo
livello). A volte abbiamo anche un terzo livello, ossia la
contrattazione collettiva a livello aziendale. Il contratto collettivo è
prodotto dall’attività di contrattazione tra il datore di
lavoro(imprenditore) e le rappresentanze sindacali aziendali . La
contrattazione collettiva nazionale è la contrattazione collettiva di
settore merceologico ed è un accordo concluso tra le
rappresentanze sindacali dei lavoratori a livello di settore produttivo
da una parte, dall’altra le organizzazioni sindacali dei datori di
lavoro.
Il livello territoriale: solitamente abbiamo una contrattazione di
settore territoriale dei lavoratori e dei datori di lavoro che di solito
aggrega imprese che si caratterizzano per essere micro imprese. Il
livello territoriale si occupa d’imprese che si trovano in uno stesso
ambito geografico.
I sindacati si costituiscono e si organizzano liberamente. Lo Statuto
non disciplina i rapporti tra i vari livelli contrattuali. Infatti tutti i
livelli sono equivalenti tra di loro.
Come può esplicare il contratto collettivo la propria efficacia nei
confronti dei rapporti di lavoro dei lavoratori all’interno delle singole
imprese a livello nazionale?
E’ un contratto particolare nelle caratteristiche.
Il contratto collettivo si conclude tra soggetti diversi rispetto ai
soggetti nei confronti dei quali quel contratto andrà ad operare.
Questo avviene attraverso l’istituto della rappresentanza.
Il contenuto del contratto collettivo opera nei confronti dei soggetti
terzi (i lavoratori) che saranno vincolati ad accettare quello che il
contratto pone.
E’ Il 30% dei lavoratori delle imprese sindacalizzate ad essere
iscritto. La maggior parte dei lavoratori non sono iscritti al
sindacato.
I lavoratori non iscritti al sindacato possono avere un contratto
collettivo? Si! 4
Il contratto collettivo è costituito dalla parte obbligatoria: contiene
le regole che si sono date le parti contraenti reciproche. Es: la
clausola di tregua sindacaleàle parti che hanno raggiunto il
contratto collettivo si impegnano a non contestare il contratto fino
alla sua scadenza. Questa clausola può essere nulla per contrarietà
alla costituzione (art 40àriconosce il diritto di sciopero).
La parte normativa, invece, contiene le disposizioni che disciplinano
il rapporto di lavoro.
Il contratto collettivo opera nei confronti della legge secondo la
legge classica, che è la regola di inderogabilità unilaterale in pains.
Il contratto collettivo, rispetto alla legge, può ignorare le condizioni
dei lavoratori.
Un contratto individuale che pattuisca 5 settimane di ferie l’anno,
contiene una clausola valida? No. La legge stabilisce 4 settimane di
ferie in un anno per il lavoratore.
(DOMANDA ESAME). Il contratto aziendale può disciplinare
in senso peggiorativo il contratto collettivo?Si, perché tra i
contratti collettivi non c’è un rapporto di gerarchia, e
perché si presume che il contratto collettivo a livello
aziendale sia stato concluso in corrispondenza dei contratti
nazionali (criterio di specialità).
DEROGHE
Le deroghe sono 3:
1. La Derevulationà ci sono due tipi: una secca (paesi anglosassoni).
Se c’è una norma lavoristica rigida che da fastidio in molti paesi non
ci sono particolari vincoli, vi sarà una norma successiva di legge che
abroga la precedente.
L’altro tipo è quella morbida o controllata: può avvenire solo se c’è
una mediazione della contrattazione collettiva cioè l’autorizzazione
della contrattazione collettiva. La norma che dà la possibilità di
derogare a patto che intervenga la contrattazione collettiva a
disciplinare tale norma. ?????
ART 223 DEL 91à prevede la possibilità di derogare al 2013 per
evitare licenziamenti. La disciplina della materia dei licenziamenti
collettivi può essere attuata purché ricorrano i presupposti di cui 5
all’art. 24 della legge n. 223/1991. Un corretto presupposto è che i
licenziamenti avvengano nell’ambito della medesima unità
produttiva o nell’ambito di una o più unità produttive della stessa
provincia.
Un licenziamento collettivo coinvolge più di 5 lavoratori nella stessa
provincia nell’arco di 120 gg.. I 5 lavoratori non è detto che
vengano licenziati tutti insieme, ma uno magari a gennaio, uno a
febbraio ecc.. (licenziamento individuale); la sommatoria però da
sempre 5.
2. Tetti massimi legislativi il sistema della scala mobile si basa su un
à
paniere di beni che all’aumentare del costo dei beni contenuti sul
paniere aumenta una voce nella retribuzione che era l’identità di
contingenza dei contratti collettivi stavano fissi, mentre aumentava
solo l’identità di contingenza. All’aumentare del caro vita aumenta il
costo delle retribuzioni e quindi devo aumentare i salari e le
retribuzioni individuali. Non licenzio, ma aumento il costo dei beni
che produco. Per contenere gli effetti dell’inflazione il legislatore
inizia a emanare dei provvedimenti che hanno come contenuto ai
fini dell’aumento di identità di contingenza non verranno calcolati
più di due punti percentuali. Perché si è arrivati quindi a un tetto
massimo
legislativo? Sulla base del rapporto tra le fonti io non riuscivo a
contenere l’inflazione perché una norma così strutturata dava la
possibilità di chiedere una contrattazione collettiva sulla quale si
concorda che i punti non sono 2%, ma 7%. La legge dice che non
solo non è possibile modificare in senso peggiorativo, ma il
contratto collettivo non può modificare neanche in senso
migliorativo. La norma diventa bilateralmente inderogabile.
Oggi c’è un tetto massimo legislativo che è il divisore del TRF.
3. La contrattazione di prossimitàà ART 8 della legge 148 del 2011 :
questa norma è stata particolarmente discussa perché il legislatore
riconosce alla contrattazione aziendale il potere di modificare
anche in senso peggiorativo le disposizioni di legge. Venivano
imposti dei limiti: le deroghe dovevano avvenire nel rispetto delle
norme comunitarie internazionali e nell’ambito delle materie
elencate nell’art 8 stesso. Il problema era che questo elenco era
ampio. Infatti si poteva fare rientrare tutti i temi del diritto del
lavoro.
La contrattazione collettiva si fa ma non si dice (per due motivi). 6
3/10/2017
La disciplina del lavoro subordinato si applica a quei rapporti di
lavoro caratterizzati dalla subordinazione. Vige una
regola(tassazione del tipo): qualora noi possiamo identificare la
sussistenza di un lavoro subordinato si applica tutta la disciplina ad
esso connessa.
Si crea un’area di rapporti protetti, ossia quelli subordinati. Al di
fuori di quest’area però troviamo tutto l‘universo del lavoro non
subordinato. Il nostro ordinamento lavora secondo questo schema
mentale. Si forma una contrapposizione, ossia quella dei lavoratori
garantiti e quella di quelli senza garanzia. Quest’ultimi ambiscono
ad essere nell’area delle subordinazioni. Sono lavoratori autonomi.
L’area del