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APPROCCIO CRITICO
Punti di forza:
• I dati normativi hanno avuto una validazione molto molto consistente. Sono stati validati da numerosi studi e
per numerose variazioni delle contingenze di rinforzo.
• Misura di compromissione dei processi decisionali in numerosi tipi di disturbi neurologici e psichiatrici:
o Disturbo ossessivo compulsivo OCD
o Gioco d’azzardo patologico
o Abuso di sostanze
o Psicopatia (tratto di personalità che può portare alla sociopatia ma in sé non è un disturbo psichiatico)
Questi pazienti mostrano un comportamento disfunzionale associato a scelte disfunzionali e falliscono
(performance inferiore al gruppo di soggetti sani) al Iowa Gambling Task.
Sulla psicopatia c’è sicuramente un’alterazione, una disfunzione, dei circuiti emozionali che non
necessariamente è dalla nascita, ma può essere prodotta dallo sviluppo.
In questi tipi di individui manca il condizionamento dello startle in condizioni negative e quel circuito è gestito
e modulato dall’amigdala, quindi sicuramente è coinvolta l’amigdala ma anche la vmPFC. Per gli altri disturbi
è coinvolto o il sistema dopaminergico mesencefalico legato al reward e per Damasio questo sistema è molto
importante nella decisione.
Per gli OCD è coinvolto uno o più di uno dei circuiti fronto striatali, quindi può essere coinvolta anche la
vmPFC oltre al fatto che è sempre coinvolto lo striato dei gangli della base.
In questi disturbi quindi si è visto appunto danni a questi circuiti, fallimento al test.
Punti critici:
• Impenetrabilità cognitiva dell’IGT, secondo questi autori Damasio non ha posto le domande giuste per andare
ad indagare le fasi di consapevolezza. Se lui avesse fatto come loro hanno testato, domande più precise rispetto
al grado di consapevolezza, avrebbe visto che la consapevolezza iniziava molto prima.
o Ma (è la risposta di Damasio) il fatto che si mostri una consapevolezza molto più precoce è
irrilevante, nel senso che la consapevolezza è dimostrato che non è necessaria. Damasio risponde
quindi che anche se la consapevolezza delle regole iniziasse molto prima, questa non garantisce
risposte corrette, è dimostrato.
• Variabilità nella performance dei soggetti normali, cioè come mai i soggetti normali mostrano così tanta
variabilità, cioè alcuni non hanno nessuna consapevolezza, altri ce l’hanno, che reazione c’è allora con la
performance? Se andiamo a misurare la conduttanza cutanea non troviamo esattamente questa relazione tra
conduttanza cutanea anticipatoria e performance.
o Damasio risponde che forse non c’è con la conduttanza, lui dice va benissimo un altro indice non è
quello il problema, è stato però dimostrato che c’è una relazione attraverso studi fMRI
dell’attivazione della vmPFC, cioè quei soggetti normali, che producono una performance maggiore,
(ci sono soggetti normali che falliscono) hanno una maggiore attivazione della corteccia prefrontale
ventromediale. Quindi significa che ci sarà una variabilità dell’attivazione di questa corteccia che
rientra nella variabilità della normalità, che poi correla con la performance a questo compito. Dato
importante questa relazione, più è attiva la corteccia meglio si riesce in quel compito. Lui spiega
questa variabilità con questo grado di attivazione.
• Altri tipi di lesioni prefrontali compromettono la performance all’IGT per esempio pazienti con lesione
DLPFC (dorsolaterale alla corteccia prefrontale), come mai?
o Damasio dice io ho sempre detto che la memoria di lavoro, l’attenzione ecc sono parti cruciali di
questo processo. La vmPFC non ha in sé nessuna informazione di conoscenza se non quei link, quindi
questi pazienti possono fallire ma per altre ragioni, perché può fallire tutto quel processo molto
importante che sta oltre.
• Ma perché tutta questa cosa complicata di questo modello complicato, anche perché il lobo frontale è 1/3 del
cervello, quale lobo frontale? Quale paziente frontale? Ma questo è un processo diverso per Damasio questi
pazienti non perseverano, perché cambiano scelta subito dopo la perdita, solo che poi ci tornano, mentre i
soggetti normali man mano ci tornano sempre meno. E se sottoposti a test come la Wisconsing Card Task per
valutare la perseveranza non falliscono, non la mostrano questa perseverazione, e non è perseverazione quella
che potrebbe sembrare, secondo Damasio. Questo aspetto è molto articolato in questa critica di questi lavori.
• Interpretazione dei dati fisiologici, la SCR anticipatoria (di conduttanza) non si produce in tutti i soggetti
normali
o Damasio dice che va bene possono essere altre le modificazioni fisiologiche e quindi lui non esclude
che misurando altri indici in quei soggetti questa relazione si possa trovare, (ad esempio secondo la
Sarlo potrebbe anche essere l’as if body loop), bisognerebbe vedere se in questi soggetti manca anche
quella risposta alla perdita o al guadagno, quella iniziale che permette questa associazione con
quell’indice.
• Quella conduttanza che discrimina i mazzi vantaggiosi da quelli svantaggiosi, nel senso che è più ampia per i
mazzi svantaggiosi, non è che per caso indica la maggiore entità di perdite/guadagni dei mazzi svantaggiosi?
Cioè la conduttanza mi aumenta, risponde di più a quelli svantaggiosi sia alla risposta alle perdite che
all’anticipazione, la domanda è non è che mi risponde di più in generale perché hanno grossi guadagni e grosse
perdite? E quindi diventano più salienti? Non c’è nessuna relazione poi con la decisione.
o Damasio dice non c’è problema, il marker somatico può rispondere anche ai guadagni, l’importante è
che ad un certo punto sia fatto un bilancio, venga presa la decisione, se costano di più le perdite o i
guadagni in quello specifico mazzo, scoprirà che le perdite sono maggiori e mi porterà a scartare quel
mazzo. Secondo lui questo calcolo, questo bilancio viene fatto proprio nel corpo. È una sorta di
computazioni tra tutte le info che il corpo invia rispetto la salienza degli stimoli delle perdite e dei
guadagni e poi farà un bilancio. Invece di fare un bilancio costi/benefici razionale, questo bilancio in
termini emozionali viene fatto invece nel corpo attraverso questi stimoli, e poi il corpo o anche a
livello centrale si fa un bilancio e vince il segnale più forte.
• La conduttanza non è sensibile alla valenza, quindi come fa un indice che non discrimina il positivo dal
negativo a segnalarci proprio quello, ha scelto l’indice sbagliato
• Sono solo dati correlazionali, cioè non c’è nessuna prova che quella risposta anticipatoria causi quella
decisione. C’è una relazione, ma non è detto che ci sia una causa o che rispondano invece a processi simili o
che ci sia un altro fattore che spiega sia la conduttanza che la decisione. Ovviamente alcune risposte di
Damasio sono criticabili e altre non ci sono proprio.
Sarlo: vi sono due sistemi che elaborano in modo diverso le stesse informazioni dell’ambiente, e questi due sistemi sono
quello cognitivo e quello emozionale. Doppio processo, all’inizio della sua carriera riteneva ci fosse una grossa
collaborazione tra questi due sistemi, che si parlassero continuamente, che fosse difficile distinguere cos’è cognitivo da
cos’è emozionale, sono delle definizioni troppo rigide pensava, dopodiché si è convinta che sono effettivamente sistemi
diversi. Non che uno sia migliore dell’altro e si integrano sicuramente nella vita reale, ma elaborano in modo diverso le
cose, e questi due sistemi sono rappresentati appunto dalle due cortecce vm e dl, ovviamente si parlano questi due
sistemi, si scambiano le informazioni ma hanno funzioni e scopi diverse che si sono evolute in modo diverso. La parte
emozionale è più antica. La parte emozionale è rappresentata dalla parte vm e le strutture sottocorticale, mentre la parte
cognitiva legata al sistema esecutivo, alla memoria di lavoro, alla locazione di risorse, all’analisi logica
dell’informazione e del ragionamento razionale, è rappresentata da quella dorso laterale. Ci sono diverse teorie che però
ritengono ci sia un unico sistema integrato che si esprime in modo diverso a seconda delle situazioni.
La Sarlo ritiene che il modello di Damasio richieda una validazione più ampia con altri compiti rispetto a quel test. Ci
devono essere altri compiti con caratteristiche di incertezza e ambiguità simili a quelle di perdita quotidiana, e se rimane
valida l’opzione del marcatore somatico andiamo a vedere tutto il corpo come risponde. Magari c’è un pattern, non un
solo indice. Un pattern forse spiega meglio tutti quei punti sospesi della performance dei soggetti normali.
La decisione
Perché quei modello razionali sulla decisione falliscono? Perché non spiegano la vita quotidiana, anche se le persone
hanno a disposizione delle info precise sulla probabilità, non le usano. Ecco perché nell’ambito medico si cercano
strategie per far in modo che la persona le prenda in considerazione, perché in quel caso sono cruciali. Ma le persone
spontaneamente prendono decisioni senza fare ricorso alle probabilità, perché di solito non le hanno. Dobbiamo avere
un sistema decisionale che si è evoluto per non fare riferimento alle probabilità. Damasio non dice che tutte le decisioni
si basano sulle emozioni, non nega che vi sia la decisione razionale utile importante, ma nella vita quotidiana ci sono
spesso condizioni d’incertezza in cui abbiamo troppe opzioni per poterle valutare tutte, e qui l’emozione ci aiuta a
scartarle.
Il concetto che lui ha introdotto del bilancio, lui dice, quando si deve prendere una decisione ci sono tanti segnali,
marcatori somatici che si attivano in base all’esperienza e che segnalano anche l’esito immediato. In tante condizioni
sappiamo, anche su base dell’esperienza, che tante decisioni hanno conseguenze immediate anche molto favorevoli, ma
a lungo termine molto negative. Arriveranno tanti segnali che si riferiscono a tanti vantaggi/svantaggi possibili e ad un
certo punto il risultato finale è un segnale somatico emergente, winner-takes-all, che influenza la decisione. Anche a
livello neurale si sta discutendo su dove avvenga la decisione, perché Damasio non dice dove avviene la decisione, la
vmPFC dovrebbe evidenziare la scelta più vantaggiosa, ma dove viene implementata non lo sappiamo. Anche a livello
neurale dovranno arrivare delle info neurali relative alle diverse opzioni e poi ne emergerà una. Lui dice che &eg