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Pianificazione strategica
La pianificazione strategica è un processo, grazie al quale è possibile costruire una rete di relazione tra gli attori che rappresentano la società locale, al fine di individuare le possibilità di sviluppo, definendo obiettivi e strategie di lungo periodo per la trasformazione della città e della società. Il piano strategico non è visto come un documento pianificatorio vincolistico: in effetti, tale strumento non ha alcuna valenza prescrittiva, e ha carattere volontaristico, non vincola dal punto di vista giuridico i soggetti che vi prendono parte. E tuttavia un documento, sottoscritto da tutti i partecipanti, che sancisce un "patto" tra l'autorità locale, gli attori sociali e la cittadinanza, dove ciascun soggetto si impegna a svolgere un ruolo preciso per
L'attuazione delle scelte e delle strategie definite attraverso la negoziazione e approvate da tutti i partecipanti. Le finalità della pianificazione strategica si concentrano sulla costruzione di modelli di sviluppo sostenibile e durevole, per una profonda trasformazione della città e della società sotto molteplici punti di vista (urbano, economico, sociale, culturale, ambientale).
Iniziativa-Il soggetto promotore di una pianificazione strategica è solitamente l'autorità locale. In genere il sindaco annuncia la volontà dell'amministrazione di avviare la costruzione del piano strategico. Le ragioni possono essere molteplici: l'esigenza di coordinare un insieme di progetti di trasformazione urbana; la necessità di orientare l'azione degli attori locali verso il superamento di una condizione di declino economico o crisi; la riconversione economico-produttiva della città; la trasformazione della città in
funzione dell'organizzazione di un grande evento culturale (come i Giochi Olimpici o i Mondiali di calcio). Costruzione della rete di attori L'autorità locale, promotrice del processo di pianificazione, inizia una fase di costruzione di quella che sarà la rete di attori che cooperano per il piano e per la sua implementazione, coinvolgendo i principali soggetti economici e sociali che rappresentano la società locale: enti pubblici (gli enti territoriali e gli istituti pubblici che operano sul territorio), associazioni, istituti di credito, imprese pubbliche e private, fondazioni, ecc. Pre-planning L'ufficio preposto alla costruzione del piano strategico elabora uno studio, realizzato in collaborazione con i principali attori coinvolti nel processo e attraverso gli strumenti dell'indagine sociologica (come le interviste ad interlocutori privilegiati), nel quale viene tracciato un profilo della città e del contesto locale, con particolare attenzione a: - Analisi delle risorse disponibili: si valutano le infrastrutture esistenti, gli impianti sportivi, le strutture ricettive, i trasporti, ecc. al fine di individuare eventuali lacune o necessità di miglioramento. - Identificazione delle esigenze e delle aspettative della comunità: si indagano le preferenze e le opinioni dei cittadini, delle associazioni e degli altri attori coinvolti, al fine di comprendere quali siano le priorità e le richieste della comunità. - Valutazione degli impatti: si analizzano gli effetti che l'evento avrà sull'economia locale, sull'ambiente, sulla cultura e sulla società, al fine di valutare i benefici e i possibili rischi. - Definizione degli obiettivi: si stabiliscono gli obiettivi che si intendono raggiungere con l'organizzazione dell'evento, ad esempio promuovere il turismo, migliorare l'immagine della città, favorire lo sviluppo economico, ecc. Questo processo di pre-planning è fondamentale per garantire una corretta pianificazione e una gestione efficace dell'evento culturale, consentendo di coinvolgere tutti gli attori interessati e di massimizzare i benefici per la comunità locale.riferimento:
- alla valutazione delle risorse e delle vocazioni del contesto locale (soprattutto in ambito economico), che può essere effettuata anche tramite lo strumento dell'analisi SWOT;
- ai bisogni ed alle aspettative della società;
- alle politiche ed alle strategie già intraprese tramite la pianificazione.
Visioning
A partire dai risultati dello studio, l'ufficio di piano coordina un calendario di incontri con i principali attori socioeconomici per la costruzione della dipiano. La visione espressa tramite la pianificazione strategica è un progetto di città per il futuro, un'idea di società locale da raggiungere nel lungo periodo, costruita dall'autorità locale e dagli attori coinvolti nel processo, attraverso gli strumenti della negoziazione e della concertazione.
vision slogan,
La si esplicita in uno o più richiamando anche concetti ed immagini al centro del dibattito pianificatorio
corrente.- Scenari In fase di costruzione del piano, la pianificazione strategica si serve spesso dello strumento dello scenario. Delineare uno scenario significa ipotizzare i possibili effetti sulla città, sul territorio e sulla società in generale di un insieme di politiche o di strategie. L'elaborazione di differenti scenari, sulla base delle possibili scelte pianificatorie, è utile per selezionare l'insieme di strategie o politiche ottimali per il perseguimento degli obiettivi principali. In genere si distinguono due tipi di scenari: - lo scenario probabile, determinato dalle linee tendenziali identificate nella fase di analisi del contesto, in assenza di una nuova strategia; - gli scenari possibili, determinati dalle strategie e dalle politiche oggetto di studio. - Assi strategici, obiettivi, azioni Sulla base della e dello scenario, è necessario individuare l'insieme degli obiettivi specifici, delle politiche e delle azioni chestruttureranno il piano strategico. focus groups, Vengono costituiti dei ossia gruppi di lavoro differenziati per stakeholder tematiche, composti da tecnici dell'autorità locale e dagli coinvolti. Il ruolo dei tecnici, oltre all'organizzazione ed alla conduzione degli incontri e degli interessi in gioco, comprende anche la garanzia dell'integrazione tra strategie, politiche e del gruppo di lavoro. Tale operazione non è sempre portata avanti con successo, portando talvolta ad un piano frammentato e generando delle incoerenze di contenuti e di metodo. Generalmente, la strutturazione del piano avviene seguendo una struttura ad albero:
- gli assi strategici o linee strategiche, che rappresentano obiettivi di carattere generale, richiamando i concetti della vision, e che identificano l'insieme di tematiche (come la mobilità, l'economia, la cultura, l'ambiente, ecc.); possono riguardare un tema specifico o vari;
- gli obiettivi o politiche,
- le azioni, che individuano singoli progetti o proposte di intervento.
- la mobilità urbana e territoriale,
- le connessioni tra la città e gli altri centri urbani del territorio, i collegamenti veloci, l'accessibilità dei diversi distretti, il miglioramento delle infrastrutture per la mobilità (strade, autostrade, ferrovia, porti e aeroporti), ecc.;
- la competitività economica,
- la capacità della città di attrarre investimenti al suo interno, la vitalità dei diversi settori dell'economia locale;
- lo sviluppo delle nuove tecnologie,
- la realizzazione delle nuove infrastrutture dell'informazione, ecc.;
- la logistica,
- il trasporto merci su gomma, ferro, nave e aereo;
- le forme di governance urbana,
- le modalità di coinvolgimento dei cittadini, l'ascolto delle
- una legittimazione politica, da parte dei cittadini e del sistema degli attori;
- il riconoscimento esplicito, e non l'occultamento, dell'esistenza di conflitti di interesse, allorché si cerca il consenso sulle scelte;
- una forte trasparenza nei processi decisionali;
- la tensione a costruire visioni realmente condivise e consensuali; e altri elementi ...
- la presenza di mutuo rispetto e fiducia fra i partner;
- la presenza di una sufficiente capacità di management e di negoziazione da parte della pubblica amministrazione;
- la scelta oculata e trasparente dei partner; e altri ...
- rafforzare la democrazia;
- fondare la legittimità del potere decisionale pubblico;
- aumentare l'efficienza dei processi decisionali, evitando opposizioni e conflitti;
- risolvere alcuni conflitti di interesse, attraverso la discussione e il confronto pubblico;
- promuovere il senso di appartenenza e di fiducia nelle istituzioni;
- e altri elementi...
7. Il primo piano strategico adottato in Italia è quello di Torino, e si fonda su 6 linee strategiche:
- Integrare l'area metropolitana nel sistema internazionale
- Costruire il governo metropolitano
- Sviluppare formazione e ricerca come risorse strategiche
- Promuovere imprenditorialità e occupazione
- Promuovere Torino come città di cultura, turismo, commercio e sport
- Migliorare la qualità urbana
L'amministrazione crea un soggetto per coordinare il tutto, cioè Torino Internazionale che...
L'Associazione Torino Strategica riunisce 121 soci e svolge vari compiti. In particolare:
- Promuovere la metodologia della pianificazione strategica
- Monitorare le azioni
- Costituire tavoli di lavoro specifici
- Comunicare le opportunità di sviluppo e ampliare la partecipazione
Attualmente l'Associazione si è trasformata e ne sono soci:
- Il Comune di Torino
- La Camera di commercio di Torino
- La Compagnia di SanPaolo
- Il Politecnico di Torino
- L'Università di Torino
La trasformazione della governance consiste in una serie di fattori:
- L'eventuale mutamento degli attori che partecipano ai processi
- L'eventuale mutamento dei luoghi nei quali le decisioni sono elaborate
- L'eventuale mutamento delle modalità di interazione