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CAVITÀ DEL MANTELLOSCAPHOPODA meno note

Si definiscono animali con la doveil mantello (o PALLIO) è la parete del corpo che racchiude e sovrasta la massaviscerale ed il cui margine forma una cavità. L’acqua o l’aria che entra nella cavità delmantello bagna le BRANCHIE o la PARETE VASCOLARIZZATA del mantello neimolluschi terrestri, permettendo la respirazione. Inoltre il mantello è in grado disecernere e costruire la conchiglia che copre e protegge il corpo dei molluschi. I35cefalopodi nella loro evoluzione hanno modificato il piede ancestrale sotto forma disuola strisciante in un sifone per il movimento a reazione.I molluschi sono ovviamente animali PROTOSTOMI, TRIBLASTICI e CELOMATI nonMetamerici. Erano sicuramente presenti già nel Cambriano, i reperti fossili netestimoniano la loro presenza grazie alla conchiglia che fossilizza facilmente. Unacaratteristica evolutiva importante è l’evoluzione delle apomorfie dei

molluschi: laconchiglia. La conchiglia secreta dal MANTELLO (di CaCO3), formata da più parti nei POLIPLACOPHORA, diventa o nasce unica nei MONOPLACOPHORA e da questi originarono i tipi di conchiglia che caratterizzano i GASTEROPODA, la conchiglia con due valve dei BIVALVIA, nei CEPHALOPODA la conchiglia è secreta esternamente nelle forme ancestrali ma viene internalizzata (secreta dal mantello ma verso l'interno) come nei COLEOIDEI ed in alcuni di essi è poi completamente persa (polpo). Sebbene il movimento nei molluschi è solo muscolare e gli epiteli ciliati non sono più coinvolti nel movimento tratti ciliati sono ancora presenti nei molluschi, sia interni che esterni; fra i vari ricordiamo le ciglia che ricoprono le branchie, funzionali per generare il flusso di acqua, ma in certi casi (BIVALVI) funzionali nella filtrazione e raccolta degli alimenti. Il sistema circolatorio è aperto con l'arteria aorta che si apre nell'emocele,

neicefalopodi il sistema circolatorio diventa estremamente complesso. La respirazione avviene tramite le BRANCHIE; queste posizionate all'interno della cavità del mantello sono continuamente irrorate da un flusso di acqua generato dal movimento delle ciglia delle branche stesse, o dai movimenti muscolari del mantello e della cavità. Nei molluschi terrestri (essenzialmente gasteropodi) la cavità del mantello è diventata un polmone e le parti interne sono riccamente vascolarizzate per permettere gli scambi di gas. Le differenti strategie alimentari dei molluschi (filtratori, brucatori di vegetali e di detriti del fondo, carnivori predatori) ha portato alla evoluzione di sistemi digerenti differenziati in base al tipo di dieta. Il rene metanefrico è utilizzato per l'escrezione ed è connesso alla cavità pericardica che circonda il cuore. La CAVITA’ PERICARDICA corrisponde alla CAVITÀ CELOMATICA generale dei molluschi.

cavità del mantello, collegata direttamente all’esterno per permettere il flusso di acqua, oltre ad ospitare le branchie, è sede di sbocco verso l’esterno dell’apparato digerente con l’ano e dei nefridiopori. Il sistema nervoso dei molluschi è costituito da diversi gangli associati ad un anello nervoso periesofageo a cui sono connessi recettori sensoriali afferenti e da cui partono neuroni efferenti o motori. Il mollusco ancestrale ha evoluto diverse apomorfie che lo hanno differenziato rispetto agli altri animali. Fra queste ricordiamo il MANTELLO, la CAVITÀ DEL MANTELLO, la CONCHIGLIA, la RADULA, le BRANCHIE e il PIEDE MUSCOLARE. Altri caratteri importanti nella edificazione del mollusco sono: il SISTEMA NERVOSO, la CAVITÀ CELOMATICA RIDOTTA, il SISTEMA CIRCOLATORIO APERTO ed i METANEFRIDI. Il MANTELLO consiste nell’epitelio che ricopre la massa viscerale. Il mantello secerne la conchiglia protettiva che ricopre il corpo.

dell'animale ed origina la cavità del mantello ed è sede di organi sensoriali specialmente sul suo margine. Nei cefalopodi (calamaro) il mantello corrisponde al sacco dei visceri, è visibile esternamente e la secrezione della conchiglia in questo caso è verso l'interno della cavità (l'osso di seppia); negli altri 3 esempi (gasteropodi, bivalvi e poliplacofori) il mantello è interno alla conchiglia ed al limite è visibile il suo margine esterno che concorre alla crescita della conchiglia stessa.

La CONCHIGLIA, secreta dal mantello. Nel corso dell'evoluzione la sua forma si è modificata da semplici spicole infisse nel mantello come negli Aplacofori (caudofovea tie solenogastri) ad una conchiglia costituita da più piastre embricate come nei Poliplacofori fino ad una conchiglia unica come nei MONOPLACOFORI la quale ricorda molto quella del mollusco ancestrale. La conchiglia dei molluschi odierni consiste di

tre strati sovrapposti, uno esterno di materiale organico (proteico) definito calcareo prismatico PERIOSTRACO cui seguono internamente uno strato detto anche OSTRACO cui segue ancora più internamente (a contatto con il corpo del mollusco) lo strato nacreo o IPOSTRACO. Quest'ultimo è lo strato madreperlaceo liscio e lucente che si osserva nella conchiglia dei gasteropodi, cefalopodi e bivalvi odierni.

Nei cefalopodi la conchiglia è stata internalizzata nei calamari, seppie e polpi, mentre nei Nautiloidei la conchiglia è esterna e planospirale. Nei Gasteropodi la conchiglia può mostrare forme differenti, ma la più rappresentata è la forma a spirale conica tipica delle chiocciole con le spire che si avvolgono intorno ad un asse columellare. Nei bivalvi la conchiglia è costituita da due valve (destra e sinistra) solitamente simmetriche unite fra loro da un legamento e chiuse dai muscoli adduttori che collegano le due valve. Nei Chitoni

(Poliplacofori) la conchiglia è formata da ottopiastre embricate. Il margine del mantello origina la CAVITÁ DEL MANTELLO parte essenziale del corpo di un mollusco, questa cavità è collegata direttamente con l'ambiente esterno (acqua di mare) con un'apertura. L'epitelio che tappezza la cavità è solitamente ciliato e ricco di cellule mucipare. Nel mollusco ancestrale la cavità del mantello era posizionata posteriormente, adesso nei gasteropodi la cavità è spostata in avanti con una TORSIONE di 180° rispetto al mollusco ancestrale e così è rimasta in molti gasteropodi, in altri si osserva una detorsione (es Gasteropodi Opistobranchi) con una posizione della cavità latero posteriore. Nei cefalopodi coleoidei (seppie calamari, polpo) la cavità del mantello è interna al sacco che contiene anche i visceri; in altri molluschi la cavità è ridotta o addirittura scomparsa.

Nei molluschi terrestri la cavità del mantello è trasformata in un POLMONE, con un’apertura più piccola che si apre e chiude seguendo il ritmo respiratorio determinato dai muscoli della cavità; la parete interna è vascolarizzata per permettere l’ossigenazione. La cavità del mantello contiene diverse importanti strutture quali le branchie, le aperture anale e del nefridioporo ed organi di senso come gli OSFRADI capaci di valutare chimicamente la qualità dell’acqua. Nei cefalopodi Coleoidei (calamari, seppie e polpi) le branchie sono due (Coleoidei = Dibranchiati) bipettinate, plicate e poste nel sacco munite anche di cuori sanguigni branchiali per aumentare l’efficienza respiratoria; nei cefalopodi Nautiloidei le branchie sono 4 (Tetrabranchiati); nei molluschi gasteropodi il numero e la posizione delle branchie dipende dal tipo di gasteropode; con la torsione la cavità del mantello è spostata anteriormente ed i

Gli gasteropodi più primitivi mantengono ancora due branchie; con la torsione e con la spiralizzazione conica molti gasteropodi possono contemporaneamente controllare l'igiene dell'area con lo smaltimento adeguato di feci e urine, l'equilibrio, ed un'adeguata ossigenazione. Per ovviare a questi problemi i gasteropodi perdono parte della cavità del mantello e, soprattutto, la branchia destra dando alla sola branchia sinistra il compito di ossigenare il corpo. Nei gasteropodi terrestri le branchie sono perse e la cavità trasformata in polmone con un'apertura verso l'esterno detta pneumatoforo; nei gasteropodi Opistobranchi si assiste ad una detorsione con il posizionamento della cavità e della branchia in posizione lateroposteriore. Il sistema digerente è completo ed inizia con la bocca e finisce con l'apertura anale che, nel mollusco ancestrale, sbocca nella cavità del mantello. Il sistema digerente in bocca, cavità

boccale sacco della radula,una parte anteriore comprendente confaringe; retto e ano;e intestino posteriore con entrambe queste parti sono diesofago, stomaco, ciechiorigine ectodermica. La parte centrale comprendente37digerenti e intestino sono invece di origine endodermica. Sono presenti ghiandolesalivari che con il loro secreto avvolgono il cibo; l'esofago immette il cibo nellostomaco è un sacco che converge l'esofago ed una parte stretta dove nascel'intestino. Allo stomaco sono connessi ciechi digerenti (ghiandole digerenti, fegato oepatopancreas) questi producono gli enzimi digestivi che poi nello stomacoeffettuano la digestione extracellulare. Nei bivalvi (senza radula) e nei chitoni(Poliplacofora) il sistema ha un orientamento rettilineo, con una direzionalità antero-posteriore; nei gasteropodi e nei cefalopodi per via della torsione nei primi e dellaforma a sacco dei secondi, il sistema digerente ha una forma ad U con bocca e anoposti nella stessa

posizione anteriore. La RADULA è una delle sinapomorfie tipiche dei Molluschi. Posta nel sacco della radula, un'invaginazione della parte ventrale della cavità boccale ed è l'organo mediante il quale i molluschi raschiano il fondo recuperando alghe e vegetali di cui si nutrono molti molluschi. Nei molluschi cefalopodi la radula trascina il cibo nell'esofago. La struttura della radula è costituita da un nastro di dentelli chitinosi. Solo nei bivalvi è assente si alimentano per filtrazione con le branchie per cui questa struttura non serve. Il nastro della radula poggia su una struttura cartilaginea detto ODONTOFORO. L'odontoforo è muscolarizzato con muscoli protrattori che fanno estroflettere all'esterno l'odontoforo con la radula; l'azione invece dei muscoli retrattori fa ritirare l'odontoforo con la radula nella cavità boccale. In certe forme predatrici come il Conus la radula è trasformata in

Una punta di freccia cava che viene sparata verso la preda e inietta un veleno.

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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gine7899 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Fanciulli Pietro Paolo.