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Appunti di Microbiologia, 05/05/2015
Immunità: l’infezione stafilococcica non conferisce immunità.
Tossinfezioni alimentari.
Sono quelle sindromi provocate dall’ingestione di alimenti
contaminati da eventuali microrganismi o da sostanze da essi
elaborate.
Le tossinfezioni alimentari sono in aumento per:
⁃ modificati sistemi di vita;
⁃ turismo di massa;
⁃ maggiore mobilità delle riserve alimentari.
Le tossinfezioni alimentari dovute a stafilococco sono quasi sempre
causate da alcuni ceppi di S. Aureus.
L’enterotossina stafilococcica è una proteina con le seguenti
caratteristiche:
⁃ termoresistente;
⁃ acido-resistente (l’acidità gastrica non è in grado di uccidere la
tossina);
⁃ crioresistente (la tossina è resistente al congelamento);
⁃ cronoresistente.
Il nostro organismo cerca di eliminare questa tossina attraverso il
vomito e la diarrea, provocando uno stato di disidratazione. Nel giro
di circa 24 ore la patologia comunque si risolve, quindi non ha
complicanze gravi.
L’enterotossina stafilococcica arriva sull’alimento in modo molto
banale: attraverso le mani di chi confeziona gli alimenti (mani che
però devono essere infettate da Stafilococco Aureus).
Tipizzazione fagica: è il sistema più semplice ed affidabile per
tipizzare gli stafilococchi. La conoscenza del tipo fagico di uno
stafilococco può essere molto importante ai fini epidemiologici, per
stabilire l’identità di un S. Aureus isolato da un portatore. Attualmente
la tipizzazione viene fatta con metodiche di biologia molecolare.
Enterobacteriaceae.
Caratteristiche:
⁃ bacilli;
⁃ gram negativi;
⁃ asporigeni;
⁃ dotati di ciglia o flagelli, quindi mobili (quasi tutti, tranne
shigella e klebsiella);
⁃ aerobi facoltativi;
⁃ glucosio fermentanti;
⁃ ossidasi negativi;
⁃ riducono nitrati a nitriti.
Classificazione: 14 generi (da saperne 11).
⁃ Escherichia;
⁃ Citrobacter;
⁃ Klebsiella;
⁃ Enterobacter;
⁃ Serratia;
⁃ Proteus;
⁃ Providencia;
⁃ Morganella;
⁃ Yersinia;
⁃ Salmonella;
⁃ Shigella.
Tutti gli enterobatteri, ad eccezione degli ultimi due (Salmonella e
Shigella), sono patogeni potenziali. Salmonella e Shigella invece sono
patogeni a tutti gli effetti.
Per le varie specie le caratteristiche sono molto simili.
Escherichia.
La specie da ricordare è Escherichia Coli. Escherichia Coli si ritrova
abbondantemente nelle feci umane e animali, quindi il suo habitat
abituale è l’intestino. Escherichia Coli è il responsabile del 90% delle
infezioni urinarie (uti) contratte in ambito domestico (non
ospedaliero).
Esistono quattro tipologie di Escherichia Coli (molto rare) che, pur
vivendo a livello intestinale, danno infezioni al paziente:
⁃ ceppi enterotossigeni;
⁃ ceppi enteropatogeni;
⁃ ceppi enteroinvasivi;
⁃ cappi enteroemorragici.
Escherichia Coli può dare anche altre patologie (in misura minore):
⁃ meningite neonatale;
⁃ setticemia;
⁃ infezioni respiratorie;
⁃ infezioni intraddominali;
⁃ osteomieliti;
⁃ prostatiti.
Antibiotici attivi:
⁃ beta-lattamici più recenti (in grado di resistere alle beta
lattamasi);
⁃ monobattamici;
⁃ aminoglicosidi;
⁃ chinoloni.
Escherichia Coli viene definito un microrganismo facile da eradicare
con gli antibiotici perchè ad oggi dimostra una discreta sensibilità.
Klebsiella.
E’ un genere che non presenta ciglia o flagelli (atrico). Bisogna
ricordare la specie Klebsiella Pneumoniae.
E’ presente nelle feci, causa uti e infezioni respiratorie e non è molto
sensibile agli antibiotici.
Ci sono cinque specie batteriche che non sono molto sensibili agli
antibiotici, questi batteri vengono definiti “batteri gram negativi
difficili”. Il primo batterio gram negativo difficile è proprio la
Klebsiella.
Gli antibiotici da poter utilizzare, con discreti risultati, sono:
⁃ aminoglicosidi;
⁃ fluorchinoloni;
⁃ nuove beta-lattamine.
Enterobacter.
Da ricordare la specie Enterobacter Cloacae. Si trova principalmente
nelle feci e causa uti e meno frequentemente infezioni respiratorie.
Anche l’Enterobacter non è molto sensibile agli antibiotici (appartiene
ai “batteri gram negativi difficili”).
Gli antibiotici da poter utilizzare, con discreti risultati, sono:
⁃ aminoglicosidi;
⁃ fluorchinoloni;
⁃ nuove beta-lattamine.
Citrobacter.
Da ricordare la specie Citrobacter Freundii. Anche questo
microrganismo colonizza le feci umane e di altri animali e causa uti e
infezioni respiratorie. Non è un “gram negativo difficile” ed è quindi
abbastanza facile da eradicare.
Gli antibiotici attivi da poter utilizzare sono:
⁃ nuove beta-lattamine;
⁃ aminoglicosidi;
⁃ fluorchinoloni.
Serratia.
Produce un pigmento che va dal rosa al rosso sangue durante il suo
processo replicativo. E’ chiamato anche Bacillus Prodigiosus perché
aveva colonizzato un pezzo di pane e aveva colorato di rosso un
pezzo di mollica.
Da ricordare la specie Serratia Marcescens.
Questo microrganismo lo riscontriamo prevalentemente in ambito
ospedaliero e quindi causa:
⁃ uti in ambiente nosomiale;
⁃ setticemie;
⁃ infezioni respiratorie.
La Serratia è il terzo dei “bacilli gram negativi difficili” quindi è poco
sensibile agli antibiotici:
⁃ aminoglicosidi;
⁃ fluorchinoloni;
⁃ nuovi beta-lattamici.
Tutti gli enterobatteri visti fino ad ora sono tutti enterobatteri lattosio
fermentanti e possono essere accomunati da un unico nome, che è:
coliformi.
Battri coliformi: Escherichia, Klebsiella, Enterobacter, Citrobacter,
Serratia.
Da qui in poi verranno descritti tutti quegli enterobatteri lattosio non
fermentanti.
Proteus.
Da ricordare le seguenti specie:
⁃ Proteus Mirabilis;
⁃ Proteus Vulgaris.
Morganella Morganii e Providencia Rettgeri sono due specie che
prima appartenevano al genere Proteus.
Questi enterobatteri causano uti e infezioni alle alte vie urinarie.
I protei indolo positivi (Proteus Mirabilis - “gram negativo difficile”)
sono meno sensibili agli antibiotici rispetto agli indolo negativi.
Salmonella.
I batteri appartenente a questo genere sono tutti patogeni e la
trasmissione avviene per contatto oro-fecale.
Le specie da ricordare appartenenti a questo genere sono:
⁃ Salmonella Typhi;
⁃ Salmonella Paratyphi A, B, C;
⁃ Salmonella Wien.
Patologie causate dalla Salmonella:
⁃ febbre enterica (tifo addominale o paratifo);
⁃ gastroenterite;
⁃ infezioni extra-intestinali (rare);
⁃ la Salmonella, se non curata nei tempi e nei modi corretti, può
diffondersi nel nostro organismo e andare a colpire tutti gli
organi e i tessuti.
Shigella.
Le specie appartenenti a questo genere sono tutte patogene ed è un
enterobatterio atrico.
Le specie da ricordare sono:
⁃ shigella dysenteriae;
⁃ shigella flexneri;
⁃ shigella sonnei;
Raramente sono in grado di invadere il circolo sanguigno.
Accertamento diagnostico di tifo addominale.
Questa patologia viene definita anche malattia dei quattro settenari
(quattro materiali da raccogliere).
Materiale patologico da raccogliere:
⁃ sangue —> emocoltura (viene fatto perchè c’è un importante
rialzo febbrile, anche sopra i 40 gradi centigradi);
⁃ feci —> coprocoltura (esame batteriologico delle feci);
⁃ sierodiagnosi (ricercare nel sangue del paziente anticorpi
specifici che si sono formati in seguito all’infezione da parte di
queste Salmonelle);
⁃ bilicoltura.
Uno dei modi per essere infettati dalla Salmonella è il consumo di
mitili crudi o non cotti bene, che vivono in acque sporche.
Coprocoltura.
E’ sbagliato eseguire l’esame batterioscopico perchè si vedrebbero
sicuramente dei bacilli gram negativi, senza avere nessuna
informazione utile per fare un accertamento diagnostico.
Bisogna quindi fare un esame colturale sul terreno di Mueller-
Kauffman (8 ore a 37 gradi centigradi). Su questo terreno viene data
la possibilità ai batteri lattosio non fermentanti di replicarsi ogni 20
minuti, mentre i batteri coliformi non riescono a replicarsi
assolutamente.
Dopo 8 ore l’attività batteriostatica sui coliformi termina e quindi
bisogna trasferire il campione di feci su agar SS, dove rimarrà per
18-24 ore a 37 gradi.
Si osserveranno quindi:
⁃ colonie lattosio fermentanti (non si prendono in considerazione);
⁃ colonie lattosio non fermentanti (si fa test urea su terreno di
Christensen).
Sono ureasi negativi sia la Salmonella sia la Shigella, mentre Proteus
è ureasi positivo.
Per differenziare la Salmonella dalla Shigella è molto semplice in
quanto la Salmonella è mobile, mentre la Shigella è immobile (atrica).
Sierodiagnosi.
Si vanno a ricercare anticorpi di tre tipi:
⁃ antigene O (antigene somatico di tutte le cellule batteriche);
⁃ antigene H (antigene delle ciglia);
⁃ antigene Vi (antigene della virulenza).
Terapia antibiotica:
⁃ cloramfenicolo (antibiotico tossico, deve avere un uso esclusivo
solo nei pazienti affetti da tifo);
⁃ aminoglicosidi (la Salmonella Wien non è sensibile al
cloramfenicolo e quindi la terapia deve essere fatta con
aminoglicosidi).
Appunti di Microbiologia, 06/05/2015
Argomenti della prima prova che non verranno trattati a lezione:
⁃ cocchi gram + anaerobi (2 pagine);
⁃ bacilli gram + anaerobi sporigeni (9 pagine);
⁃ helycobacter (3 pagine);
⁃ clamidie (6 pagine);
⁃ legionellaceae (4 pagine).
Pagine prese dal libro Poli-Cocuzza.
Micoplasmi.
I micoplasmi non hanno parete cellulare e quindi:
⁃ sono pleomorfi (normalmente assumono una forma
rotondeggiante, ma possono essere anche allungati);
⁃ non possono essere classificati gram positivi o gram negativi;
⁃ sono resistenti agli antibiotici che agiscono sulla parete cellulare
(resistenza naturale).
Questi batteri non hanno la parete cellulare perché non hanno
un’elevata pressione osmotica interna.
I micoplasmi per replicarsi hanno bisogno di terreni ricchi di sostanze
nutritive.
Le specie più importanti da un punto di vista patologico umano sono:
⁃ M. Hominis;
⁃ M. Pneumoniae.
M. Hominis.
Patologie causate:
⁃ uretriti;
⁃ prostatriti;
⁃ vaginiti.
M. Pneumoniae.
Patologie causate:
⁃ polmonite atipica;
⁃ faringite.
Terapia