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METODI E RAPPRESENTAZIONE TECNICA

- SOFTWARE DISEGNO

su piattaforma beep, ci sono le istruzioni per l'installazione. (INVENTOR, SOLIDAGE, SOLIDWORKS)

- ESAME:

1 prova a mano libera + Cad. Se non si supera il 1 o esame eliminare attiva fino a settembre.

- LIBRO: E.Chirone, S.Tornincasa <<Disegno tecnico industriale>> Vol. 1 e 2 Edizioni il Capitello.

LE PROIEZIONI

rappresentano non è la realtà, ma la imita. Dobbiamo rappresentare elementi tridimensionali in un mondo bidimensionale, mantenendo le geometrie.

Occorre attribuire le dimensioni delle due forme per rappresentare un dato oggetto.

IMPORTANTE: TERMINI TECNICI:

  • RIGUARDA DELLE SEZIONI O RITAGLI

Una proiezione è un'immagine tridimensionale proiettata su una superficie piana. Posso prendere qualsiasi punto di riferimento, posto in qualsiasi posizione.

Noi ci interessiamo di proiezioni ortografiche. Ogni punto dell'oggetto è sul piano. Ci interessiamo di proiezioni parallele, che possiamo essere e oblique od ortogonali. Le rappresentazioni ortografiche usano piani paralleli e linee di proiezione perpendicolari rispetto al piano.

Proiezioni ortografiche intorno davanti se quadro su avvengono paralleli punti.

SISTEMA E DEL 1°OEDRO

Altro sistema è quello con il quadro di fronte all'oggetto,con il quadro alle spalle dell'oggetto.con il metodo E:Metodo A o del 3o diedro

Metodo delle frecce. In ogni stato è presente un ente nazionaleche dà delle norme in Italia è l'UNI (1421). Ma dato chealcuni metodi erano diversi, si è sentito il necessità diemanare delle norme valide per tutti. Queste norme sono riassuntedentro 150.Il metodo delle frecce rappresenta anche il più importante.

ESAME CAD. Caricamento su beep e-mail DANA 2 FILEArtelli homework.PER VISUALIZZARE O TAVOLA, METRIC-ISO.DWG.

Per indicare le dimensioni di diametri prima del numero in quota si inserisce il simbolo Ø

Cerchi e cilindri

Per le quotature di raggi si mette davanti alla quota la lettera R.Il raggio della sfera è definito da un raggio e un diametro.

Archi e quadri.

Elementi ripetitivi

Le quote di grandezza danno le dimensioni effettive dell’oggettoquelle di posizione d'un insieme ricavano le posizioni degli elementi.

Quote di collegamento

Le quotature in serie quotano sempre lo stesso elemento di diversielementi. La quotatura è in parallelo è opposta a quelle sovrapposte.

Le dimensioni di quella in parallelo e in serie e di dimensioni dell’elemento di fissare M12.

COLLEGAMENTO ALBERO-MOZZO

ALBERO: forma ed lunghezza preponderante su diametro.

MOZZO: solido di rivoluzione con un foro all'interno del quale si

l'inserisce. Il mozzo crea o trasmette un movimento dell'albero.

Tra albero e mozzo ci deve essere un collegamento. Un modo è

avere albo di un diametro leggermente maggiore rispetto a quello

del foro del mozzo garantendo interferenza con un attrito. Ie

sommo rigidi, se appoggio un movimento dell'albero lo stesso avviene

sul mozzo e viceversa. Se non vi è collegamento rigido ci

possono essere dei movimenti radiali o tangenziali.

SENZA VINCOLI

VINCOLO TANGENZIALE

VINCOLO TANGENZIALE +RADIALE

PRINCIPIO DI FORZA

RADIALE ASSIALE

OBLIQUO

appoggio una forza

contro un elemento

di diametro maggiore

rispetto all'elemento.

PRINCIPIO DI FORMA

Se inserisco eccentrico tra il mozzo e l'albero impedisco qualsiasi

forma di movimento. Se l'albero e il mozzo non hanno differenze

in forma abbiamo movimento.

PRINCIPIO DI ELEMENTI INTERPOSTI

Per il limitare dei movimenti inserisco nuovi elementi per aumentare attrito

ed eliminare il doppio.

FORI.

La posizione è designata da una lettera maiuscola per i fori e minuscola per gli alberi, le posizioni di tolleranza sono riferite alla dimensione nominale (sempre zero).

La posizione di riferimento è base contraddistinta da o che è per fori e n per gli alberi e questo con lo spostamento fondamentale nullo.

Esempio: 20 e 7 posizione e → Es=-40 (tabella)

IT7 → 20 → 18,2 → 21 → e = 21 (tabella quote 2)

ei = E5 - t = -40 - 21 = -61

primo: Es = 0,02

spostamento superiore

e1 = 0,061

L (tolleranza): 60 - 40 = 20

(fondamentale)

ACOPPIAMENTI:

L'accoppiamento tra due pezzi può essere diverso in funzione dei rispettivi valori delle dimensioni limite. Può essere: CON GIUNTO: dimensione foro maggiore di quella dell'albero.

Interessamento → con diametro di albero h = giunto da gioco, da gioco non inserito a ZC → interferenza

→ con interferenza: diametro albero minore di quello del foro

Esempio: per un corretto funzionamento delle carriole da tiro viene montato con interferenza sull'albero che a suo volto viene montato con giunto non saldo.

Il sistema ISO prevede per gli accoppiamenti seguente designazione

dimensione nominale qualità del foro posizione dell'albero

45 H8 / g4 qualità dell'albero

• Diametro di nocciolo: diametro misurato sul fondo del filetto del vicer e sulla cresta del filetto della matrice.

• Linea media: linea contenuta in un piano assiere tale che le sue intersezioni con fianchi del filetto siano equidistanti.

• Diametro medio: diametro misurato sulla linea media tra il diametro esterno e diametro di nocciolo.

• Diametro nominale: diametro esterno del vicer e quello corrispondente sulla madrevite.

Per definire una filettatura dobbiamo definire 5 caratteristici:

Tipo di profilo – Diametro – Passo – Numero di principi – Senso di avvolgimento

Rappresentazione degli elementi filettati:

Esterno

Interno

Cuscinetti

Si definiscono supporti gli organi il cui funzionamento è destinato a sorreggere gli organi rotanti e vincolare la posizione degli assi. Un cuscinetto è la parte di supporto a contatto con l’elemento rotante costruita con materiale diverso che riduce l’attrito di contatto. Ci sono 2 tipi di cuscinetti:

  • A strisciamento o radenti
  • A rotolamento o volventi

L’obiettivo è di ridurre l’attrito tra albero rotante e supporto e supportare le reazioni generate dai carichi trasmessi dall’albero, assorbire o recuperare disallineamenti o disassamenti dei supporti.

Cuscinetti radenti: si classificano in base a:

  • Direzione del carico: radiale o assiale.
  • Morfologia: boccole o gusci (bronzine)
  • Attrito al contatto tra le superfici: a secco o con lubrificazione

Cuscinetti volventi: ci possono essere diversi tipi di corpi volventi. Possono essere: sfere, rulli cilindrici, rulli conici, rulli a botte, rullini e a doppia corona.

Cuscinetti a sfera

Cuscinetti a rulli

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
26 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Berio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e Rappresentazione tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Rovida Edoardo.