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Appunti - Metaboriflesso muscolare Pag. 1
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GC;

- quindi, il ruolo del metaboriflesso nel regolare il flusso muscolare dipende da quanto esso influenza

la GC;

- secondo la legge di Poiseuille, il fattore più importante per il flusso è il raggio, che sottolinea il ruolo

della vasocostrizione.

- con una GC costante, un aumento di PA fa aumentare il flusso ai muscoli attivi se la

vasocostrizione è più pronunciata nei distretti inattivi.

- durante l’esercizio dinamico, il metaboriflesso funziona in due modi:

- se la GC e le resistenze vascolari nei distretti inattivi aumentano la PA, il flusso nei muscoli

attivi aumenta per aumento della pressione di perfusione;

- se la GC si riduce o non riesce a far fronte alla richiesta muscolare, il metaboriflesso

mantiene il flusso operando sulla vasocostrizione dei muscoli attivi.

- durante l’esercizio statico, la vasocostrizione riflessa aumenta la PA per vincere le resistenze

meccaniche al flusso. La vasocostrizione attiva spesso riduce il flusso anche nei muscoli attivi.

Riduzione riflessa del flusso ematico:

- esercizio dinamico:

- intensità medio basse: la pressione può essere controllata dal baroriflesso, e quindi l’azione

del metaboriflesso sulla vasocostrizione regola prevalentemente il flusso.

- intensità submassimali o massimali: il baroriflesso non riesce a mantenere la pressione e

quindi la vasocostrizione del metaboriflesso sopperisce a questa funzione.

- esercizio statico: la vasocostrizione dovuta al metaboriflesso generalmente non riesce a

mantenere il flusso, che si riduce sempre di più.

Ripristino del flusso per azione del metaboriflesso:

- con un’elevata resistenza vascolare, il flusso ai muscoli attivi può essere mantenuto grazie alla

differente vasocostrizione in diversi distretti vascolari;

- un aumento della resistenza non necessariamente indica una riduzione del flusso;

- in alcuni casi la vasocostrizione dei muscoli attivi può essere vista come una risposta che previene

l’iper-perfusione dovuta all’aumento di PA il transito troppo veloce degli eritrociti.

In sintesi:

- durante esercizi statici e ritmici che attivano masse muscolari relativamente piccole, il

metaboriflesso limita o riduce il flusso per vasocostrizione sia nei distretti inattivi che nei muscoli

attivi;

- durante esercizi dinamici ad alta intensità con grandi masse muscolari, il metaboriflesso riduce

l’aumento di flusso nei muscoli attivi per prevenire un’eccessiva vasodilatazione e mantenere una

normale pressione di perfusione;

- vi sono alcune prove in favore di una funzione di incremento del flusso durante esercizi dinamici

moderati. L’effetto di incremento del flusso presumibilmente avviene durante esercizi submassimali,

quando c’è sufficiente riserva di GC. In tal caso, il metaboriflesso aumenta l’attività simpatica per

vasocostringere le regioni meno attive a condizione che il volume ematico possa assicurare il

riempimento cardiaco.

Modulazione del metaboriflesso:

- barocettori: attenuano il metaboriflesso, soprattutto nell’esercizio statico per via del maggior

incremento della pressione. Con uno “scarico” dei barocettori, il metaboriflesso produce maggiore

aumento dell’attività simpatica e PA.

- comando centrale e meccano riflessi: diversi studi suggeriscono che siano in grado di modulare

l’attività del metaboriflesso sull’attività simpatica.

Il comando centrale può facilitare il metaboriflesso, facendo aumentare l’attività simpatica e la PA.

L’azione facilitatrice può essere dovuta a un’inibizione dell’attività parasimpatica, che permetterebbe

un maggior effetto del simpatico sul cuore.

Attivazione del metaboriflesso da parte dei metaboliti:

- esperimenti di infusione:

- metodi:

- effetto dell’infusione arteriosa di metaboliti sulla scarica del simpatico;

- blocco farmacologico dell’azione di determinati metaboliti;

- dosaggio dei metaboliti prodotti dal muscolo mediante microdialisi e risonanza

magnetica nucleare.

- sostanze con probabile effetto: adenosina, ATP, acido lattico, fosfati diidrogenati,

potassio, bradichinina, …

- esperimenti durante esercizi reali:

- l’aumento di attività simpatica in esercizi a intensità medio-alte produce un accumulo di

metaboliti muscolari;

- esistono prove dell’importanza del potassio nell’evocare il metaboriflesso;

- l’attività simpatica, la resistenza vascolare e la scarica di fibre del gruppo III e IV sono

correlate alle modificazioni del pH;

+

- forse, più che lo ione H in sé, sono i fosfati diidrogenati che determinano le risposte

riflesse.

Conclusioni:

- il metaboriflesso provoca un aumento di attività simpatica, regolando la GC, la PA e la distribuzione

del flusso locale;

- non vi sono prove definitive che il riflesso faccia aumentare il flusso ematico se attivato dalle

braccia, dove viene evocata una potente vasocostrizione e risposta pressoria;

- quando il riflesso è evocato dalle gambe, la GC aumenta e sembra supportato il concetto di un

incremento del flusso ematico nei muscoli in contrazione;

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Publisher
A.A. 2015-2016
4 pagine
4 download
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Samuele156 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Squatrito Salvatore.