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Importanza dell'utilizzazione annua nelle colture agrarie
L'utilizzazione annua (U h/anno) è un parametro fondamentale che influisce notevolmente sul costo di esercizio e sulla durata di vita di una macchina agricola. È importante massimizzare l'utilizzazione annua per evitare l'obsolescenza precoce e ottimizzare l'efficienza dell'azienda.
Il numero di ore che una macchina può lavorare in un anno dipende da diversi fattori:
- Operare con tempestività, rispettando il periodo utile per effettuare l'operazione.
- Dimensione della superficie aziendale.
Un buon livello di utilizzazione di una macchina agricola si può definire con una pianificazione accurata e una gestione efficiente delle operazioni agricole.
L'utilizzazione tecnicamente ottimale (h/anno): U = N / N dove N (h) è la durata fisica e N (anni) è la durata economica della macchina.
Si usa definire durata fisica di una macchina il numero di ore trascorse dopo le quali la macchina ha raggiunto un determinato grado di usura per cui questa non funziona più ottimamente. Questa usura è determinata da vari fattori:
- Danni al telaio che derivano da incidenti o dall'uso stesso;
- Componenti costosi consumati (non è quindi vantaggioso cambiare solo il pezzo);
- Non sono più disponibili pezzi di ricambio;
- La macchina può avere capacità di lavoro ridotta, il motore può consumare di più, è necessaria più manutenzione, ecc. tanto che i costi di esercizio sono troppo alti.
Nella media le macchine agricole:
- 1500-3000 h per le operatrici;
- 12000-16000 h per le trattrici;
Il concetto di durata economica, invece, è detta anche obsolescenza.
Tecnica perché è l'età più probabile, oltre la quale la macchina verrà sostituita perché obsoleta, ossia tecnicamente superata, anche se ancora funzionante. Esistono diversi fattori che influenzano questo valore:
- Esistenza di nuovi modelli più efficienti (GPS, guida automatica, nuovi principi di funzionamento);
- Nuove tecniche agronomiche e nuove colture (diversi tipi di lavorazioni del terreno, trattamenti fitosanitari meno dannosi per l'ambiente, nuove forme di allevamento);
- Nuovi requisiti legali (dal punto di vista della sicurezza e del rispetto dell'ambiente).
L'obsolescenza è legata molto alla velocità del progresso tecnologico e possiamo distinguere dei settori in cui lo sviluppo è relativamente lento e settori di sviluppo veloce:
- Veloce (8-10 anni): macchine in rapido sviluppo tecnologico (es. macchine da vigneto);
- Media (12-15 anni): trattrici, la maggior parte delle operatrici;
- Lenta
- Ciclo vegetativo della coltura (es. semina del mais dal 15/4 al 5/5 = 20 giorni; se anticipata rischio diritorni di freddo, se ritardata c'è perdita di produzione)
- Ordinamento colturale (lavorazioni del terreno: es. per frumento dopo il mais, 2° raccolto dopoorzo, mais dopo frumento, ecc.)
- Ciclo riproduttivo del patogeno (trattamenti nel periodo adatto), rischi climatici (piogge, ecc.)
- Qualità del lavoro o del prodotto
Il dimensionamento si intende la dimensione della macchina agricola ottimale per il lavoro, in generale la larghezza di lavoro. La capacità di lavoro può anche essere legata ad altri aspetti come le dimensioni del serbatoio o della tramoggia. Anche se è difficile dimensionare una macchina in base alle esigenze dell'azienda uno sbaglio si riflette immediatamente sui costi:
- Una macchina troppo piccola ha una perdita di produzione;
- Una macchina troppo grande è più difficile da ammortizzare (si può comunque diventare contoterzisti).
Per dimensionare una macchina si usano due metodi:
- In base alla tempestività richiesta o alla superficie dominabile: S = C ∙ P dove C (ha/h) è la capacità di lavoro e P (h) è il periodo disponibile
- In base ai costi d'esercizio
I costi d'esercizio delle macchine agricole:
Per l'analisi dei costi d'esercizio si applicano due tipi di bilancio:
- Bilancio
- Costi fissi ossia indipendenti dall’utilizzazione annua e sono sempre gli stessi ogni anno (noncambiano che io usi la macchina o no): deprezzamento della macchina nel tempo, il costo degliinteressi del capitale investito, tasse, ecc.
- Costi variabili ossia
- Deprezzamento (reintegra): si può calcolare anche il valore residuo ossia il rapporto tra il valore di mercato della macchina nel momento in cui verrà sostituita e il valore a nuovo. La quota di reintegra (detto anche ammortamento anche se non è il termine specifico) è il costo dovuto al deprezzamento (perdita di valore) della macchina per invecchiamento e usura dei suoi componenti. Questa si calcola come:
consuntivo: che si occupa di calcolare il costo della macchina a seconda dellaregistrazione delle spese. Serve per conoscere il costo effettivo di esercizio e si basa sullacontabilità aziendale attraverso la registrazione delle spese (i costi variano nel corso degli anni acausa di riparazioni e manutenzioni ad esempio).
- Bilancio preventivo: che si occupa di prevedere il costo che la macchina avrà nel futuro. Si usa perconfrontare diverse opzioni e prendere decisioni sulla base del costo medio riferito a tutta la durataprevista della macchina; si basa su previsioni e dati statistici: i dati effettivi (es. registro aziendale)vanno utilizzati con cautela.
Lo schema del calcolo dei costi d’esercizio comprende:
Direttamente proporzionali alle ore di utilizzazione annua: manodopera, riparazione e manutenzione, combustibili e materiali di consumo, ecc.
I costi fissi sono indipendenti dall'utilizzazione annua e dipendono da:
Dove A è il prezzo di acquisto in € (al lordo di IVA se non detraibile e al netto dello sconto), N è la durata prevista in anni e v è il valore residuo al momento della sostituzione in percentuale. N è la durata prevedibile in base all'utilizzazione ossia N = N / U dove N è la durata fisica ma se
questa è una maggiore di quella economica allora si usa quest'ultima, N .e- Gli interessi ossia il costo per l'impiego del capitale investito: costi sul capitale preso in prestito, autofinanziamento (costo rispetto ad una alternativa), ecc. La quota degli interessi Q (€/anno) è quindi il costo per l'impiego del capitale investito e si calcola con la formula: Dove i (%) è il tasso di interesse, A (€) è il prezzo d'acquisto e v (%) è il valore residuo. - Terza voce dei costi fissi è la quota delle spese varie Q : ricovero, assicurazione, tasse, amministrazione, ecc. I costi variabili si esprimono in €/h e sono proporzionali all'utilizzazione annua: - Il primo fra questi è la quota per manodopera degli addetti alla macchina e si calcola con la formula: Dove M (€/h) è il costo orario per addetto (a carico dell'impresa) e n è il numero di addetti alla macchina. M puòessere o un costo diretto che include tasse, contributi, ecc. (i costi per gli avventizi arrivano ai 15-16 €/h, per i fissi a 20-24 €/h mentre per la manodopera per vendemmia arrivano agli 8-10 €/h) oppure può essere indiretto calcolato per analogia.
Un'altra quota è quella per manutenzioni e riparazioni che comprende: parti di ricambio, materiali di consumo e manodopera per riparazione, manutenzione straordinaria o periodica dove quella periodica è di solito fatta dal trattorista ed è già compresa nei costi di manodopera. La formula per il calcolo è:
Dove r è il coefficiente di riparazione e manutenzione, A (€) è il prezzo a nuovo della macchina, N (anni) è la durata prevista e U (h/anno) è l'utilizzazione annua media. Il coefficiente di riparazione e manutenzione si calcola come:
Si determina con indagini statistiche.
La quota dei consumi Q ossia tutti i materiali consumati come i combustibili,
l’