Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 78
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 1 Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 78.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Meccanica dei fluidi Pag. 41
1 su 78
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

MECCANICA DEI FLUIDI

  • LIBRO: "IDRAULICA" Cianchi, Noseda (2/3 corso)
  • "MECCANICA DEI FLUIDI" Munson...
  • "ESERCIZI DI MECCANICA DEI FLUIDI" Cis etc.

SOLIDO:

  • caratterizzato da molecole molto ravvicinate
  • legami intermolecolari molto forti
  • distanza tra molecole rimane invariata
  • volume proprio, forma propria
  • si deformano e tornano allo stato iniziale

FLUIDO:

  • molecole più distanti
  • forze intermolecolari più deboli
  • possono essere libere di muoversi

Dividiamo i fluidi:

  • LIQUIDI:
    • forze più intense che nei gas
    • distanza no e posizione fissa
    • volume proprio
  • GAS:
    • forze meno intense che nei liquidi
    • distanza variabile
    • no volume/forma propria
  • si deformano in maniera continua

Analisi Tensoriale

Campo Scarlare:

∂ = ∂(x,y,z,t) ∂: Numero

Campo Vettoriale:

∂ = ∂(x,y,z,t) ∂: Vettore

∂ = ∂x i + ∂y j + ∂z k

  • i = (1; 0; 0)
  • j = (0; 1; 0)
  • k = (0; 0; 1)

Modulo

lunghezza

|∂| = √∂x² + ∂y² + ∂z²

Direzione

retta su cui giace il vettore

α = arctg ∂β/∂x

Verso

∂x > 0 (esempio) ∼ Vetture concorde a i

Campo Tensoriale

∂ = ∂(4, 8, 2, t) ∼ ∂ Funzione (Mat 3 x 3) Tensore

∂ = | ∂x1 ∂y1 ∂z1 | ∂x2 ∂y2 ∂z2 | ∂x3 ∂y3 ∂z3

Operazioni:

  • Prodotto scalare tra vettori:
∂ = (∂x, ∂y, ∂z) b = (b1, b2, b3) ∂ ∙ b = (∂x b1 + ∂y b2 + ∂z b3)

Proprietà: Simmetrico ∂b = b∂

b = (b1, b2, b3) ∂ = (∂x b1 + ∂y b2 + ∂z b3) b ∙ ∂ = |b| cos(∂b)
  • Prodotto scalare tra vettore e tensore:
∂ = (∂x, ∂y, ∂z) b = | bx1 by1 bz1 | | bx2 by2 bz2 | | bx3 by3 bz3 | (∂ ∙ b = (∂x b1x + ∂y b1y + ∂z b1z) i + (∂x b2x + ∂y b2y + ∂z b2z) j + (∂x b3x + ∂y b3y + ∂z b3z) k

Teorema del tetraedro di Cauchy:

È possibile conoscere lo sforzo della superficie secondo qualsiasi geometria se conosco lo sforzo della superficie secondo i 3 assi distinti.

Dim: voglio vedere lo sforzo secondo un generico n. Considero lo sforzo il vuoto vicino a P ma non coincidente.

Definisco quindi 4 superfici di contorno:

  • dAx - ⊥ asse x
  • dAy - ⊥ asse y
  • dAz - ⊥ asse z
  • dA - sup inclinata

Sfrutto la teoria conosciuta per sforzo sue superfici dAx, dAy, dAz conosco quindi fx, fy, fz. Voglio conoscere fn.

Applico 2a equazione per equilibrio dinamico al tetraedro:

  1. Σfεiuv + Ɛdt·s = Ɛ·duw
  2. ρgwdw + fxdAx + fydAy + fzdAz + fndAn = Ɛdρdw

Forze

Spinte

Pressioni elementari sul tetraedro

Siano un campo "inferiore" to ed escludo quello del 3° criterio: dw

  • ∫fxdAx + ∫fydAy + ∫dzzdAz + ∫fnCNdAn = 0

Considero:

  • nx2 + ny2 + nz2 = 1
  • Dato che n×n cos(nxi) (uguale ing. 2)
  • Ottenni:
  • nx = cos(ni)·i + cos(nj)·j + cos(nkik)·k
  • L'umo le singole superficie:

  • dAx + dA cos(ni) = d2xy cos(ni)
  • l'regione perche dA deve essere nominato per nx, discorde del l

    Viscosità

    Nei solidi abbiamo un legame costitutivo tra sforzi e deformazioni. Nei fluidi abbiamo un legame tra sforzi e velocità di deformazione, cioè un tensore:

    ogni elemento introduce uno "sforzo" e la relazione:

    La viscosità è detta viscosità dinamica perchè è legata agli sforzi. Possiamo intendere la viscosità come un attrito che agisce in ogni direzione.

    Immaginiamo canale pieno di fluido scorrimento dello strato che si muove ad una velocità v1 e le velocità delle particelle a contatto con lo strato v = 0, mentre quelle del fondo sono ferme. La viscosità permette di definire un sforzo tangenziale detto sforzo & elevo zero

    Dimensioni seguente: μ [ L N L-2 m-1 ] = L m N s-2

    La viscosità cinematica

    È logico considerare la pressione in un punto rispetto al piano dei carichi idrostatici assoluti:

    zc = z0 + p*/γ

    p* = γ [(z0 - z) - h*/h]

    Applicando sbarru int. z= zc

    z0 - z

    P* - P0 = p*/γ

    p* - p0 = γ (z0 - z) - δ γ h

    La pressione viene ricercata con più profondità, le posizioni che vede definire le reazioni è per il peso specifico.

    coefficiente di proporzionalità

    Tre diagramma di un fluido in quiete ha andamento triangolare

    Se in un recipiente ho due liquidi non miscibili tra loro con pes. specifici differenti, i due liquidi si dispongono con il grado con

    PM - PH* PN - PN

    PN = PH* + δ1h1

    PN = pA + δ2h2

    PH* + δ1h = PM + δ2h

    Dato che PH* - PM è δ1 ≠ δ2

    La pressione viene data se h=0 esizro di separazione deve essere azzerato.

    Piezometro: Tubo collegato con fluido in pressione e a contatto con atm/usabile, sorgere di piezometro individua la posizione dei piani isocronici dei liquido fluivo vetro non piani possono consentire l'uso della pressione. Poss. usatio circa ~1/10

    A

    Manometro semplice: Tubo a U piano di mercurio dentra le manometro e liquido si dispogono in modo differente

    pA = δ

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2018-2019
    78 pagine
    12 download
    SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/08 Macchine a fluido

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Berio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Meccanica dei fluidi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Molinari Daniela.