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LUNGHEZZA CC
Aspetto fondamentale che ci dice quanto è lunga la CC residua. Tutte le valutazioni sono temporanee perché io valuto la CC degli individui oggi in carcere e dunque essa oggi è interrotta perché il carcere impedisce che la continuazione criminale. Sarebbe importante che questo impedimento agisse anche internamente all'individuo e non solo come blocco esterno ed imposto.
Naturalmente l'unico modo è studiare l'individuo longitudinalmente. La curva age-crime non è in grado di rappresentare la lunghezza perché è legata a periodi temporali che noi stiamo misurando. Dipende dal periodo di osservazione. Periodo ideale: followed up dalla nascita alla morte; periodo reale: condizionato.
CC residua: numero di anni futuri in cui ci si aspetta che un individuo criminale attivo sia criminalmente attivo. CCs caratterizzate da periodi di non-offending o intermittenza: questi periodi rappresentano la stessa cosa? Lungo/breve.
deve essere l'intermittenza per continuare a-quanto considerare la persona un criminale (dis)attivo? Dobbiamo prendere in considerazione gli intervalli criminali? Dovremo, perché potremo vedere la sistematizzazione dell'intervallo e periodo di latenza. Ma non riusciamo a capire se l'interruzione è desistenza o periodo di latenza. Noi dobbiamo vedere in che misura, quando studiamo la CC di un individuo possiamo capire la prevalenza (aumento del coinvolgimento criminale che tocca aspetti legati alla prevenzione primaria), la quale non è solo un termine statistico, ma ci permette di dire come promuovere la prevenzione primaria (chi non era autore diventa primario) e secondaria (da primario a persistente); ci permette anche di capire la frequenza suggerisce che individui che erano criminali attivi aumentano la frequenza con cui commettono nuovi reati e ciò è un focus sulla prevenzione terziaria Pag. 32 a 50 (individui ad alto rischio e che)essere criminali attivi). Ogni simbolo rappresenta un concetto psicologico. Farrington: La curva age time riflette l'aumento del coinvolgimento in adolescenza e poi in adultità che rappresenta il fatto che gli individui di questa età si distaccano dalle agenzie primarie di controllo (famiglia, scuola), per cui c'è una maggiore frequenza con cui gli individui partecipano a situazioni criminali. Riflette il decremento del controllo parentale e della comunità; aumento influenza gruppale; distanziamento con età. Questa curva però non ci dice se il picco e de-escalation è legata ad aumento di individui che iniziano per la prima volta oppure aumento dell'incidenza e dunque del tasso di frequenza con cui i criminali che erano già criminali commettono reati. Grazie agli studi longitudinali sappiamo che ci sono picchi di coinvolgimento criminale che si differenziano a seconda di coinvolgimento maggiore ad.un'età più avanzata (crimini sessuali: il picco dei reati: reati più gravi hanno picco massimo è tra i 38 e 50 anni e se sono primari l'onset tende ad essere dai 38 in poi; il furto è anticipato nell'adolescenza o prima). Si deve studiare non in modo aggregato, ma individualizzato. Ci sono picchi di coinvolgimento diversi per età. Sappiamo che in adolescenza c'è un picco massimo poiché fisiologico, ma poi tende a venire meno, per cui investire molte risorse economiche nel periodo adolescenziale sarebbe quasi uno spreco, perché questi individui abbandonerebbero comunque i comportamenti criminali, perciò allo stato questo non interessa molto. Infatti, i programmi che ci sono più mossi da interesse individuale o per promuovere il benessere, ma non di prevenzione del crimine. Se guardiamo però la CC residua (RCL), dove l'onset precoce è predittiva di una lunga CC residua,
vediamo che il picco di maggiore vulnerabilità e sensibilità (più alto potenziale per efficacia incapacitante) in cui il soggetto riesce a essere recuperato è dai 30-40. Si pensava che l’individuo divenisse irrecuperabile, mentre invece non è mai troppo tardi per intervenire, anche se l’efficacia incapacitante non è detto che sia desistenza. La domanda che però ci si può porre è: a livello di vittime, società, costi, ministero, preferisco avere individui criminali o ex che si sono autoimposti di non commettere più reati anche se non sono cambiati e non hanno desistito in senso tecnico, oppure individui che potrebbero desistere ma che continuano a commettere reati perché magari c’è un processo di descalation dei reati anche se li commette lo stesso? Forse sarebbe meglio il primo. e RELATIVASTABILITÀ’DIFFERENZA ASSOLUTO CAMBIAMENTO-Assoluto cambiamento: pensiamo alla AGE-CURVE PREVALENCE IN OFFENDING che ci descrive le differenzeindividuali e l’assoluto cambiamento. Ci dice che gli individui cambiano nel tempo, per cui in alcuni casi possonoavere una CC a bassa densità, possono diventare criminali attivi, possono peggiorare, e desistere, nel corso dellavita. Perciò la curva descrive le differenze between group tra individui non a rischio, a basso rischio e ad alto rischio.da non criminali) che varia a seconda dei reati e dell’età.Ci fa comprendere la prevalenza (criminaliL'assoluto cambiamento evidenza un’espressione della prevalenza nella CC.-Relativa stabilità: il comportamento antisociale ha il più alto tasso di continuità criminale rispetto a tutti gli altricomportamenti (a eccetto dell’intelligenza che è superiore). Dunque, è vero che c’è un assoluto cambiamento,
mac’è anche una relativa stabilità. Pensiamo alla AGE-CURVE FREQUENCY dove si vede come coloro che sono criminali particolarmente attivi in una certa età, tendono ad essere particolarmente attivi anche successivamente, nel corso della vita. Per cui la frequenza, la densità, il potenziale antisociale di questi individui tende a restare costante nel tempo, in assenza dell’intervento precoce, adeguato, costante. Ma lasciando le condizioni invariate, abbiamo una porzione di criminali che tendono a rimanere costanti (persistenti, cronici, recidivi). In questa curva vediamo le within individual difference e dunque prendendo tutti i criminali persistenti, vedremo anche qui delle differenze di gradazione antisociale. La curva ci aiuta se differenziamo la popolazione, e noi possiamo rappresentare la distribuzione della CC degli individui sia criminali non criminali, come individui che sono assolutamente criminali e tendono a peggiorare.
22.03.2018 CC sotto due
Aspetti:
- Da un punto di vista formale: focalizzata sulle condanne penali definitive o denunce che poi vengono formalizzate e trasformate in condanne definitive. Sembra quello più semplice ed è quello che ci dà la posizione giuridica dell'individuo condannato e che ritroviamo nel certificato penale, ma non sempre la posizione dell'individuo e della sua pena viene aggiornato. Quindi nel momento in cui dobbiamo andare a valutare la CC giuridica, dobbiamo stare attenti a controllare l'aggiornamento del certificato penale. In molti casi un certificato che dovrebbe essere preciso e redatto dal giudice, in realtà non lo è.
- Antisociali e criminali che l'individuo commette nella vita, indipendentemente da una reale/ufficiale: i comportamenti antisociali e criminali che l'individuo commette nella vita, indipendentemente dalla formalizzazione di questi. Come psicologi siamo portati a dare senso maggiormente a questa definizione. Ci permette di valutarla in base alla lunghezza temporale. Se valutiamo la CC come 0
Rischio di ridurre la lunghezza della CC anche quando è stato commesso un solo reato che si devono differenziare concettualmente da coloro che non hanno mai commesso un reato. Pag. 33 a 50
CHECKLIST VRR: VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA → Strumento di quarta generazione (include oltre alla valutazione del rischio, anche la gestione del rischio e la valutazione della rispondenza)
Strumento usato con individui criminali persistenti per fare valutazioni predittive di coloro che avevano un alto potenziale antisociale. La nuova valutazione, la nuova versione, elimina alcune variabili che nella prima versione c'erano perché importanti ma che avrebbero appesantito il lavoro dell'esperto, soprattutto a livello temporale. In ambito forense ci sono dei tempi che il tribunale offre e che è necessario rispettare. È possibile che un individuo deve essere valutato entro una scadenza in realtà è uscito già dobbiamo monitorare
La posizione giuridica dell'individuo. Tra i Dati fondamentali dell'autore di reato ritroviamo la data di nascita che spesso è sbagliata: per gli italiani può essere un semplice errore da modificare, ma diventa un problema soprattutto per gli stranieri perché è più difficile arrivare a scoprire la data precisa. È importante sia corretta per la valutazione del rischio.
Ci sono 25 variabili divise in 3 aree: Sono suddivisi in 8 scale che riguardano le diverse aree: riguarda la CC e quello che c'è di formale o sostanziale della CC. 14 item più uno di potenziale antisociale: controllo. Le sue dimensioni sono la CC, la storia antisociale (misurata anche in termini di sostenibilità familiare), un'idea della funzionalità dell'individuo. Si valuta anche l'età risultati scolastici e/ professionali che ci danno della prima condanna (prima si valutavano anche le denunce e gli arresti:
variabile tolta perché impossibile ricostruirla pervia del materiale giuridico incompleto). La condanna è il cut off necessario per parlare di organizzazione criminale.
Ci sono condanne definitive precedenti? Si valuta inoltre: il comp antisociale e la continuità item di controllo. Aspetto importante è anche il fallimento delle precedenti misure (qui non dobbiamo valutare tanto la capacità dellapersona di risp al trattamento ma anche il fatto che probabilmente non è capace di risp al trattamento), storia didisturbi mentali o di personalità, risultati scolastici, famiglia d’origine. abuso di sostanze, esordio antisociale,
Bisogni criminogenici: hanno rilevanza solo in questo strumento? 11 item. Misurati sulla base di caratteristiche (l’individuo è da solo o ha unapersonali e psicologiche, il contesto ambientale, le risorse familiari e sociali attuali famiglia? ha una famiglia ma non ha contatti? ...)
gestione del rischio (in carcere non è facile). Sono aree fondamentali per ridurre il rischio di ricaduta criminale e sono molto specifiche. La sindrome antisociale è fondamentale, se essa è presente allora il rischio è molto elevato.