vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'ORIGINE DEI COMUNI
A partire dall'anno Mille ci fu una crescita economica e demografica; alla ripresa dei commerci si
aggiunse lo sviluppo delle attività artigianali ed industriali, soprattutto nel campo tessile. Questo
implicò l'esigenza di costruire nuovi edifici, creando quindi delle città più vaste.
La crescita delle città fu uno dei fattori che portarono all'origine dei Comuni. Per Comuni però non
si intende un sinonimo di città, ma un tipo di organizzazione politica data dagli stessi abitanti.
CITTA' : COMUNE = NAZIONE : STATO
Prima dell'organizzazione dei comuni, le città venivano governate dai Conti, che erano i
rappresentanti locali del Re. A ridosso del Mille, però, i Conti avevano incentrato le loro attenzioni
non sulle città, ma sulle campagne, dal momento che lì erano presenti le basi del loro potere (terre,
fortezze, clientele vassallatiche).
Con l'allentamento delle dipendenze vassallatiche nei confronti del sovrano, il potere dei conti si
avvicinava sempre di più a quello dei Principi. Questo fenomeno fu assecondato dal potere regio,
dal momento che all'interno della città vi era un'altra autorità, quella del Vescovo, che bilanciava il
potere dato ai conti. Infatti, i Vescovi, erano considerati dei collaboratori preziosi per l'Imperatore.
Ai Vescovi, i sovrani del X sec. concessero delle immunità che sottraevano il mondo ecclesiastico
dal potere esercitato dai conti.
Nacque una differenza sostanziale tra chi abitava nelle città e chi abitava nelle campagne:
chi viveva nelle città, dove vi erano i Vescovi che avevano ricevuto l'immunità, viveva in
• una condizione privilegiata e godeva di tutti i diritti pubblici (un po' come un attuale
cittadino);
chi abitava in campagna si trovava sotto il potere di un Signore a cui doveva prestare dei
• servizi che erano di gran lunga superiori rispetto a quelli che precedentemente venivano
richiesti dal Sovrano, senza peraltro potersi avvalere di diritti, finendo così in una
condizione di Servaggio.
Con la formazione dei Comuni si moltiplicarono le assemblee tra cittadini, per discutere su
questioni di interesse comune e per dar consiglio al Vescovo sulle decisioni da prendere. Questa
assemblea, a cui prendevano parte solo i capi famiglia, eleggeva dei rappresentanti chiamati
Magistrati, la cui carica era breve e a cui tutti si impegnavano ad obbedire.
Le Assemblee ed i Magistrati si proponevano di affiancare il Vescovo, e a volte anche di sostituirlo,
nella gestione del potere pubblico.
Con il passare del tempo l'azione dei Comuni formò una vera e propria amministrazione
indipendente da quella ecclesiastica. Gli abitanti delle città conferirono ai Magistrati il nome di
Consoli (come quelli dell'antica Roma). I Consoli erano generalmente più di uno, carica di breve
durata (massimo un anno), per impedire ai cittadini più importanti di monopolizzare il potere.
Il potere regio decise di legittimare le nuove istituzioni comunali, dal momento che in ogni caso i
cittadini non pretendevano piena indipendenza; la richiesta dei cittadini era di delegare il potere ai
Consoli eletti di comune accordo, anziché ai Vescovi.
Fuori dall'Italia il fenomeno comunale può essere identificato con l'ascesa della
• Borghesia; i Capi-Famiglia ed i Consoli erano probabilmente tutti mercanti ed artigiani.
In Italia la popolazione delle città comprendeva un gran numero di famiglie nobili, la cui
• ricchezza non era dovuta al commercio, ma alla terra ed ai diritti signorili.
Questi nobili, presero parte alla formazione del Comune come gli altri cittadini.
La fase consolare dei Comuni durò fino al XII sec.
Ovunque, la popolazione cittadina era divisa in due ceti:
1. Milites;
2. Pedites.
I Comuni italiani ebbero maggior successo per due motivi:
1. Il carattere bellicoso dei Milites diede ai Comuni dell'Italia una capacità offensiva maggiore
rispetto a quella dei confini transalpini, che permise l'espansione ai danni dei vicini;
2. I nobili volevano estendere il loro potere anche nelle Diocesi in cui vi erano i loro interessi.
Prende così il via il fenomeno chiamato Conquista del Contado, cioè l'espansione delle
città attraverso la conquista delle campagne.
Non tutti i nobili del contado erano membri della comunità cittadina, la conquista del contado
comportò spedizioni militari, assedi e distruzioni di castelli.
Al nobile che accettava di sottomettersi alle autorità comunali, veniva offerta la possibilità di
diventare un cittadino.
LE CROCIATE
Numerare le Crociate in base all'importanza degli eventi politici e militari è errato, in quanto il
fenomeno non si racchiudeva in quelle conquiste, ma era un clima diventato permanente nella
quotidianità; la lotta tra Cristianità ed Islam era quasi diventata un'abitudine.
Chiunque desiderasse, poteva partire per la Terra Santa per espiare i propri peccati e contribuire
alla difesa della Cristianità.
Si diffuse l'usanza di lasciare in punto di morte all'interno dei testamenti la volontà di destinare le
somme per finanziare le spedizioni.
Questi sono i secoli in cui la cristianità combatte le forme di religiosità che reputa come una
minaccia: non solo i Mussulmani ma anche gli Ebrei.
L'evento che diede inizio alle Crociate era da ricollegarsi ai pellegrinaggi; infatti, per i Cattolici, il
pellegrinaggio era molto importante. Oggigiorno questa pratica è ancora esistente, ma nel
Medioevo aveva un'importanza maggiore ed era considerata quasi come un obbligo per i credenti
(un po' come accade nella religione Islamica).
Il pellegrinaggio più importante era quello al Santo Sepolcro a Gerusalemme.
A ridosso dell'anno Mille, però, i pellegrini Cattolici andarono incontro a delle difficoltà a recarsi in
pellegrinaggio in Terra Santa, a causa di una trasformazione interna del mondo islamico.
I Turchi, infatti, si erano affermati all'interno del mondo mussulmano, dopo essersi convertiti
all'Islam sotto il loro governo la Terra Santa era diventata sempre meno ospitale per i Cristiani.
Dal momento che i Turchi ostacolavano i pellegrini cristiani, questi vennero arruolati e partirono in
massa per combattere contro gli Infedeli.
Pietro l'Eremita era un predicatore, che ancor prima delle Crociate, promosse lo sterminio degli
Infedeli. I seguaci di Pietro si accanirono inizialmente contro gli Ebrei, ma successivamente
vennero quasi tutti massacrati dai Turchi prima di giungere a destinazione.
Le cause più profonde delle Crociate furono essenzialmente due:
Testare i nuovi equilibri interni della Cristianità Latina: il Papa, appena uscito dai
1. conflitti per la lotta alle investiture, dimostrò il proprio potere riuscendo a mobilitare le
masse in difesa della Cristianità. Visto il successo avuto, da quel momento in poi, il Papa
proclamò la Guerra Santa ogni volta che lo ritenesse necessario ( non solo in difesa del
Santo Sepolcro, ma anche contro gli Eretici).
Placare la violenza dei guerrieri attraverso la predicazione: i Vescovi, cercarono di
2. convincere a rispettare certi tempi e certi luoghi per mettere un freno alla violenza. Questo
movimento prese il nome di Tregua di Dio e comprendeva anche il diritto di asilo nei luoghi
sacri.
Le Crociate garantirono un ricco bottino per l'Europa. La 1° Crociata, non comportò solo la
conquista di Gerusalemme, ma anche la colonizzazione di un ampio territorio costiero che oggi
comprende Libano, Israele, Palestina, Siria, Giordania e Turchia; questo territorio prese il nome di
Regno di Gerusalemme, la cui corona venne offerta a Goffredo di Buglione, che era il capo
dell'ordine equestre del Santo Sepolcro.
In realtà, questo regno era dei Principi-Vassalli che concedettero Feudi ai loro Cavalieri.
Questo territorio conquistato venne organizzato secondo il sistema feudale, ma ciò comportò una
scarsa capacità di difesa nei confronti dei Mussulmani.
Fra le conseguenze della conquista della Terra Santa, fu la nascita degli ordini monastico-
cavallereschi, che erano gruppi di cavalieri e combattenti non nobili che prendevano il nome di
Sergenti, il cui compito era quello di difendere la Terra Santa contro gli Infedeli. Questi, vivevano
in comunità e pronunciavano i voti seguendo una regola.
Gli Ordini erano principalmente 2:
1. Ordine del Tempio: fu il 1° Ordine fondato. L'abito che li caratterizzava era un mantello
bianco con la croce rossa. Nel linguaggio corrente è conosciuto come il Tempio e i membri
sono conosciuti come Templari
2. Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme: associazione di laici con
funzione di assistenza ospedaliera. Nel linguaggio corrente è conosciuto come l'Ospedale
ed i suoi membri come Ospedalieri.
Inizialmente, il fatto che i guerrieri potessero prendere l'abito monastico non fu accolto
positivamente.
Infatti, durante la 1° Crociata, l'omicidio obbligava i Cavalieri a purificarsi con la penitenza,
successivamente, però l'uccisione dei pagani poteva diventare motivo di merito.
Secondo S. Bernardo, i nuovi Cavalieri consacravano la Cristianità e fu proprio questo pensiero
che spinse il Papa a riconoscere ufficialmente gli ordini militari.
Da quel momento i Templari e gli Ospedalieri assunsero ufficialmente il compito di difesa del
Regno di Gerusalemme, sia in tempo di guerra che di pace.
Gli ordini monastico-cavallereschi erano capeggiati dai Gran Maestri, gli uomini più potenti del
regno. La loro elezione divenne presto una questione politica.
I Templari e gli Ospedalieri non erano dei guerrafondai, ma al contrario avevano un atteggiamento
di profonda tolleranza. Fu proprio questo atteggiamento che attirò nei loro confronti dei sospetti, in
quanto si pensava che tramassero con il nemico, soprattutto in occasione delle maggiori catastrofi
militari come la Battaglia di Hattin, che comportò la perdita per i Cristiani di Gerusalemme.
In patria, le donazioni a favore degli ordini militari erano cospicue e ciò fece aumentare i
possedimenti degli Ordini. Fu quindi necessario accorpare le proprietà in unità aziendali, su
modello delle grange cistercensi, chiamate Commende, in cui risiedevano più cavalieri per
gestirle.
Ciò comportò che con il tempo solo una parte dei membri degli Ordini continuò a risiedere in Terra
Santa e fu per questo motivo che si aprì un dibattito per mantenere o meno questi Ordini.
Filippo IV il Bello, Re di Francia, condannò con false accuse i Templari che risiedevano nel suo
regno di eresia, stregoneria e sodomia. L'Ordine si disciolse ed i loro beni furono confiscati dal
Papa.
Gli Ospedalieri, per non fare la fine dei Templ