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Il sistema nervoso centrale e periferico

Il sistema nervoso centrale si chiama così in quanto il sistema nervoso periferico è formato invece da: - Nervi: un insieme di fibre nervose che decorre all'interno del sistema nervoso periferico. La fibra nervosa - Encefalo: racchiuso dentro la scatola cranica ed è formato da cervello, cervelletto e tronco encefalico. - Ganglio: un insieme di corpi cellulari neuronali che si trovano nel sistema periferico. - Midollo spinale: accolto all'interno dello speco vertebrale. Il neurone è una cellula specifica sia dal punto di vista morfologico che funzionale. La sua specializzazione funzionale consiste in due caratteristiche che più o meno sono presenti in tutte le cellule: l'eccitabilità che consente l'insorgenza di un impulso e la conducibilità ovvero la propagazione dell'impulso nervoso.prima è definita come la capacità di reagire agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno ed interno trasformandoli in impulsi nervosi. La seconda è la capacità di trasmettere i segnali nervosi ad altre parti della stessa cellula nervosa o ad altri neuroni o alle cellule effettorie epiteliali, muscolari. Il neurone ha diversa distribuzione di ioni: infatti ha ioni Na sul versante extracellulare di membrana e ioni potassio K sul versante interno. La sua membrana è carica negativamente e quando viene stimolata, con un'energia adeguata, si aprono i canali per il Na che, passando dall'esterno all'interno della cellula, causa un'inversione di polarità e una depolarizzazione che si propaga unidirezionalmente alla velocità di 2 m/s. L'impulso nervoso è un segnale elettrico che viene trasmesso grazie a delle modificazioni del potenziale elettrico di membrana. A riposo ha un valore di -70 mVolt. Il neurone dal

Il punto di vista anatomico ha una forma particolare a stella composto da tre componenti:

  • Un corpo cellulare soma o pirenoforo o pericarion che contiene il nucleo chiaro in cui avviene il metabolismo della cellula e da cui si dipartono i prolungamenti neuronali che possono essere di due tipi, e un nucleolo ben evidente.
  • I prolungamenti protoplasmatici chiamati dendriti che sono ramificati, molteplici e brevi e possono ramificarsi lontano dai corpi cellulari. I dendriti contengono tutti gli organelli cellulari presenti nel pirenoforo, ad eccezione dell'apparato di Golgi e sono considerati come dei prolungamenti o come un'espansione del corpo cellulare venti la funzione di ampliare considerevolmente la superficie per i contatti sinaptici.
  • I prolungamenti nervosi chiamati invece assone o neurite o cilindrasse. L'assone è unico, lungo ed è un prolungamento che non si ramifica se non a distanza dal corpo cellulare.

La differenza tra i due prolungamenti

sta nel fatto che i dendriti ricevono gli stimoli da altri neuroni e li conducono verso il corpo cellulare attraverso la conduzione centripeta o cellulipeta, mentre gli assoni conducono gli impulsi nervosi in direzione distale rispetto al soma attraverso una conduzione centrifuga. Il neurone può assumere diverse forme e può contenere da uno a più dendriti: ad esempio il neurone dei gangli sensitivi è un neurone a T chiamato peusdounipolare ha un solo prolungamento che diparte dal soma e ha una sola polarità. Esistono anche neuroni bipolari cioè caratterizzati dalla presenza di due dendriti, mentre tutti gli altri neuroni che presentano più neuroni si chiamano pluripolari o multipolari e sono i neuroni più diffusi. Il messaggio nervoso viaggia a 2 metri al secondo. Camillo Golgi aveva osservato 2 tipi di neuroni: Proiettivi hanno un assone molto lungo poiché proiettano a distanza la loro informazione es. moto neuroni cheinnervazione dei muscoli scheletrici volontari, gli assoni si estendono di circa 10 cm. Gli assoni associativi hanno un asse piuttosto corto e servono per collegare tra loro diversi tipi di cellule vicine ed sono caratteristici della corteccia cerebrale. Il neurone ha le caratteristiche di una cellula che produce proteine, come ad esempio il citoplasma basofilo (che si colora con l'eosina e si lega a strutture basiche tramite legami elettrostatici), un nucleo chiaro e vescicoloso e un nucleolo evidente. Il citoplasma dei neuroni non è uniformemente basofilo, ma presenta delle chiazze fortemente basofile (colorate in rosso) chiamate Zolle del Nissl. Queste aree sono costituite da aggregati di cisterne appiattite del RER (reticolo endoplasmatico ruvido) e di ribosomi sia liberi che legati al REG, dove avviene la produzione di proteine che vengono rilasciate all'esterno (come i neurotrasmettitori) o che servono alla stessa cellula. Queste zolle si trovano solo all'interno dei dendriti, ma non nell'assone, poiché si originano dalle zone di innervazione dei muscoli scheletrici volontari.

emergenze fino all' assone ci sono le RNAsiche distruggono i ribosomi. Il neurone è in ipercomatosi quando sisviluppano molte zone del Nissl (nel momento del massimo sforzorigenerativo) mentre è in cromatolisi quando le zone del Nissl sono pocovisibili. Le proteine che vengono formate dai neuroni vengono trasportatelungo l'assone grazie al citoscheletro fatto da microtubuli. L'assone infatti èricco di microtubuli disposti a fasci l'uno accanto all' altro che servono comebinari o canali di trasporto neuronale ciò avviene con dispendio energetico e infatti esistono delle proteine, che degradanol'ATP, chiamate chinesine. Questo trasporto (40 cm al giorno) va in entrambele direzioni cioè dal nucleo cellulare verso la periferie e viceversa. Di questotrasporto lungo i microtubuli ne approfittano anche alcuni virus, ad esempio ilfuoco di sant'Antonio, infatti è possibile trovare gli arrossamenti lungo inervi.

Esiste anche un altro tipo di trasporto a flusso assonico, molto più lento (1mm al giorno) che trasporta solo le tubuline che formano i microtubuli del citoscheletro dell'assone. Nei neuroni, essendo l'assone privo di ribosomi, il corpo cellulare deve provvedere alla sintesi proteica necessaria per il funzionamento del prolungamento nervoso. Il neurone, dopo il differenziamento, perde tutte le capacità rigenerative e non si può riprodurre, infatti se la cellula subisce un danno muore, solo se subisce un taglio netto nella zona periferica dell'assone, la cellula sopravvive e si rigenera perché il moncone periferico degenera, mentre il moncone collegato al corpo cellulare è in grado di rigenerare la parte mancante. I macrofagi si occupano di pulire ed eliminare il moncone ovvero l'assone che non viene più alimentato dal corpo cellulare. Sotto la guida delle cellule gliali viene ricostruito l'assone che si allunga e innerva le stesse.

sistema nervoso centrale, la mielina è prodotta dagli oligodendrociti che avvolgono gli assoni. La guaina amielinica, invece, non contiene mielina ed è presente principalmente nelle fibre nervose del sistema nervoso periferico. La presenza della mielina permette una conduzione più veloce degli impulsi nervosi lungo gli assoni, mentre le fibre amieliniche conducono gli impulsi in modo più lento. È importante sottolineare che la mielina non è presente su tutti gli assoni, ma solo su quelli di determinate dimensioni e funzioni. In caso di danni al sistema nervoso, come ad esempio un trauma o una malattia, la mielina può essere danneggiata o distrutta. Questo può causare problemi nella conduzione degli impulsi nervosi e può portare a sintomi come debolezza muscolare, perdita di sensibilità o difficoltà di coordinazione. La capacità del sistema nervoso di rigenerare la mielina è limitata, ma in alcuni casi può avvenire una riparazione parziale. Questo processo di riparazione può richiedere tempo e può non essere completo, ma può comunque contribuire al recupero delle funzioni nervose compromesse. In conclusione, la mielina svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema nervoso, consentendo una corretta conduzione degli impulsi nervosi. La sua presenza o assenza può influenzare il corretto funzionamento del sistema nervoso e può essere coinvolta in diverse patologie neurologiche.sistema nervoso centrale gli oligodendrociti non avvolgono direttamente l'assone ma mandano i suoi prolungamenti e dunque si trovano lontano dall'assone. La mielina è in grado di velocizzare la trasmissione dell'impulso nervoso da 2 m/s fino a 140 m/s perché fa da isolante e ciò fa sì che non si possano aprire i canali sodio-potassio e che non avvenga la depolarizzazione di membrana che invece avviene in determinate zone chiamate nodi di Ranvier. Quindi la depolarizzazione avviene in modo saltuario da un nodo all'altro. Invece le cellule gliali per formare la guaina mielinica semplicemente abbracciano l'assone senza girarci attorno con la membrana ed hanno funzione protettiva e non di velocizzare l'informazione. Più fibre nervose insieme costituiscono il nervo a cui partecipa anche il tessuto connettivo che sta attorno a ciascuna fibra nervosa disposte a fascette e prende il nome di endonervio, il perinervio invece.

Circonda il singolo fascetto nervoso l'epinervio che abbraccia tutto il nervo. Il sistema nervoso è costituito da un numero enorme di neuroni che sono correlati tra loro attraverso delle zone di contatto, attraverso le quali viene trasmesso l'impulso nervoso, che prende il nome di sinapsi neuronale. Camillo Golgi sosteneva che c'è una rete neuronale continua, cioè che i neuroni si toccano l'un l'altro, mentre secondo il suo grande rivale, Santiago Ramon Y Cajal, tra un neurone e l'altro non c'è contatto, ma esiste uno spazio seppur ridotto (10 nm ca.) chiamato sinapsi. Il passaggio, infatti, dell'informazione tra un neurone e l'altro non è diretto se non attraverso le sinapsi. Le interazioni sinaptiche possono stabilirsi tra l'assone di un neurone e il corpo cellulare (sinapsi asso-somatica) o i dendriti (sinapsi asso-dendritica, la più frequente) di un altro neurone. Più raramente le

sinapsi si formano tra gli assoni (sinapsi asso-assonica) o tra i dendriti (sinapsi dendro-dendritica) di due neuroni.

Le sinapsi sono formate da 3 componenti:

  • Presinaptico che è la parte terminale di una fibra nervosa o dell'assone che si dilata a formare il bottone sinaptico
  • Bottone sinaptico la parte dilatata della terminazione dell'assone, dove ci sono mitocondri e vescicole sinaptiche. Le vescicole sinaptiche contengono il neurotrasmettitore (il più rappresentato nel SNP è l'acetilcolina, ad esempio nella placca motrice, mentre nel SNC è l'acido glutammico o glutammato). I mitocondri forniscono energia necessaria per l'esocitosi dei neurotrasmettitori. Nella parte terminale dell'assone al livello del bottone sinaptico arriva la depolarizzazione di membrana che provoca l'apertura delle proteine canale a voltaggio che lascia entrare ioni calcio nella cellula, facilitando l'esocitosi del neurotrasmettitore.
he si legano ad esso e ne mediano gli effetti. Il neurotrasmettitore può essere rimosso dallo spazio sinaptico attraverso diversi meccanismi, come la ricaptazione da parte del neurone presinaptico o l'azione di enzimi che lo degradano.
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Publisher
A.A. 2020-2021
25 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvia99625 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia, citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Icaro Cornaglia Antonia.