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DIGITAL MOCK-UP

Il Digital Mock-Up (DMU) è la copia digitale del prodotto che andrà in commercio. Il DMU permette la realizzazione di simulazioni e prove che classicamente si eseguivano su un prototipo fisico. Consente la totale integrazione di forme e funzionalità. Il DMU è caratterizzato dalla centralità del modello geometrico 3D. A partire da una geometria comune si possono eseguire simulazioni in svariati settori. Normalmente le simulazioni sono disaccoppiate, ovvero vengono eseguite separatamente a seconda dell'interesse dell'indagine e della complessità del problema.

VIRTUAL PROTOTYPING: simulazione disaccoppiata.

Verso la fine degli anni '90 il concetto di prototipo digitale (DMU) si evolve verso il prototipo virtuale (Virtual Prototyping). Si tratta di un modello/ambiente teso a replicare il comportamento del prodotto nella sua destinazione/funzione finale. Normalmente le simulazioni che sono attuate tendono ad essere accoppiate.

ovvero vengono eseguite in modo combinato. Le simulazioni accoppiate costituiscono un passo avanti considerevole nella precisione di previsione del comportamento del prodotto. Esse quindi tendono a realizzare un modello comportamentale del prodotto/processo. Vengono realizzate risolvendo modelli matematici precisi di fenomeni fisici accoppiati in modo discreto e spesso con grande sforzo computazionale.

LA SIMULAZIONE E LA PRODUZIONE

Il CIM (Computer Integrated Manufacturing) consiste in una visione orientata alla massima integrazione della progettazione e della produzione, ovvero la progettazione e la produzione non sono attività distinte e non comunicanti, ma le scelte dell'una condizionano quelle dell'altra e viceversa. Gestisce le comunicazioni all'interno dei reparti.

Il CIM è caratterizzato da una gestione piramidale dell'azienda.

Gli aspetti caratteristici dell'integrazione attuata nella logica CIM sono:

  • Basi di dati centralizzate e condivise dai

diversi processi

  • Comunicazione di informazioni tra i diversi sottosistemi di elaborazione;
  • Coordinamento e sincronizzazione delle varie attività umane ed automatiche;
  • Ottimizzazione dei tempi e della flessibilità di risposta in funzione delle condizioni di mercato;
  • Livello di qualità dei prodotti elevato e controllato.

Ad ogni livello sono svolte delle funzioni di base comuni distinguibili in tre categorie:

  1. Di gestione dal livello superiore: scomposizione dei comandi ricevuti in sotto-compiti e rapporto delle attività svolte;
  2. Di gestione del proprio livello: assegnazione dei sotto-compiti e delle risorse, attuazione dei sotto-compiti del livello;
  3. Di gestione verso il livello inferiore: assegnazione dei sotto-compiti e delle risorse e analisi delle informazioni di risposta ricevute dal livello inferiore.

Necessità di due diverse tipologie di integrazione:

  1. Integrazione orizzontale: all'interno di ciascun livello;
  2. Integrazione verticale: tra

un livello e quelli adiacenti.

APPROCCIO TOP-DOWN (Dall'assieme al sotto-assieme al componente)

Il metodo Top-Down parte dall'obiettivo e da esso fa scaturire la strategia direttamente adatta a determinare l'obiettivo stesso. Si descrive la finalità principale senza entrare nel dettaglio delle sue parti. Individua le risorse necessarie, precisa quelle disponibili e identifica quelle mancanti, propone successivamente ogni risorsa mancante come sub-obiettivo, ovvero come sotto-problema in cui ciascun sub-obiettivo richiede una sub-strategia ad esso correlata. Ogni parte è successivamente rifinita finché la specifica completa è sufficientemente dettagliata da validare il modello.

La progettazione di tipo top-down è particolarmente indicata per la realizzazione di sistemi nuovi in cui è possibile far riferimento a modelli precisi di architetture, dove è massimo il livello di integrazione e la semplicità per

raggiungerlo. APPROCCIO BOTTOM-UP (Dal componente all'assieme) Il bottom up prende corpo dal punto di partenza (bottom) ovvero dalla situazione iniziale; considera l'obiettivo finale, induce a costruire un percorso sequenziale organizzato in passaggi successivi in cui l'ancoraggio tra traguardi intermedi e obiettivo finale è ricercato con metodo generalmente improntato a tentativo ed errore quindi di tipo casuale. L'approccio bottom-up è indicato per situazioni già esistenti, in cui si individuano interventi locali di facile realizzazione. Si arricchisce un particolare per arrivare al prodotto finale. Nella fase di selezione dei conceptsi osserva ciò che il mercato offre per assicurarsi di dare valore aggiunto al prodotto in fase di sviluppo. Si definisce se il prodotto sarà di massa o di nicchia. Si analizzino ora le varie fasi. CUSTOMER NEEDS - Sviluppare un prodotto focalizzato sui bisogni del cliente, identificare bisogni latenti e

bisogni espliciti;

- Creare una documentazione di base a supporto delle specifiche di prodotto e essere certi che nessun bisogno primario sia stato dimenticato o non considerato;

- Creare una ampia condivisione all'interno del team (e dell'azienda) sulle scelte che vengono fatte;

- Creare un archivio delle attività svolte durante lo sviluppo.

Nella fase in cui si identificazione dei bisogni del cliente occorre:

  1. Definire lo scopo della ricerca: descrizione del prodotto, key business goals, mercato primario (target), caratteristiche di base, figure chiave (utilizzatore, rivenditore, organizzazione vendite, centro assistenza post-vendita, produzione, legale)
  2. Raccogliere informazioni (caratteristiche) dai clienti tramite:
    • Interviste: colloquio diretto con le figure chiave secondo schemi predefiniti che riflettono il peso dell'intervistato nella catena del valore del nuovo prodotto. Un soggetto alla volta, per un tempo di una/due ore. (+ di 10, - di 50 soggetti).
    • Focus

group: discussione con un gruppo di 8/12 figure chiave, tenuta da un moderatore e, a volte integrato da componenti del team di sviluppo. Viene esaltata la competizione che si viene a formare tra i partecipanti.

Analisi dell'impiego: Osservazione dell'uso del prodotto in condizioni specifiche, con o senza un rapporto diretto con l'utilizzatore. Le interviste devono essere strutturate secondo un preciso piano che tenga conto del "peso" delle varie figure (clienti e mercato) che compaiono nella catena del valore. Le figure da intervistare vanno scelte accuratamente, vedi esempio zaini su slide.

Trasformare i dati raccolti in termini di bisogni: Per vendere un prodotto fai in modo di tener lui in prima persona e di esaltare tutti i suoi pregi, anche le cose normali, come se fossero cose super eccezionali.

Definire un livello di priorità tra i bisogni identificati tramite una scala con punteggi:

  1. 1 prestazione non desiderata. Non è considerato acquistabile

un prodotto con tale prestazione.

2 prestazione non importante. Generalmente non viene ricordata.

3 Prestazione che sarebbe bene avere, ma non è necessaria.

4 Prestazione altamente richiesta ma si potrebbe considerare anche l'acquisto del prodotto senza.

5 Prestazione indispensabile (critica). Non è considerato acquistabile un prodotto senza di essa.

5-Pesare e definire l'importanza di ogni bisogno. (figura a lato)

LE SPECIFICHE DI PROGETTO E LA LORO RACCOLTA

Le specifiche sono vincoli di progetto. La definizione delle specifiche di progetto comporta l'identificazione dei principali parametri per la progettazione e lo sviluppo del prodotto. A volte le specifiche devono essere riviste durante il progetto stesso a causa dell'impossibilità di ottenimento di una soluzione progettuale o l'incompatibilità con altre specifiche (normalmente il costo complessivo del prodotto). Le specifiche possono essere di vario tipo:

1) Specifiche numeriche

espresse mediante costanti;

2) Specifiche numeriche espresse con disequazioni;

3) Specifiche linguistiche (nel senso date a parole, "deve essere sportiva, rossa e fare braap")

OUTPUT DEL DESIGN

  • Schizzi
  • Modelli 3D (superfici esterne)
  • Immagini renderizzate
  • Schemi cartacei
  • Animazioni
  • Multimedia…

PDM-PLM

Occorre sapere come si gestisce un progetto, comprese le risorse umane. Quando si propone un nuovo progetto bisogna riuscire a convincere che nei tempi predefiniti e con i costi stabiliti il progetto funzionerà, in particolare che ci sia:

  • miglioramento rispetto al pregresso/ concorrenza;
  • livello di costi ragionevoli;
  • tempistica in linea con le logiche aziendali.

Oggi bisogna organizzare un progetto in maniera diversa da quanto si faceva in passato. Occorre scomporre il progetto (per competenze) in parti sinergiche --> black Box. Di ogni parte bisogna realizzare un capitolato contenente tutte le specifiche. Oltre a garantire la presenza di tutte le competenze

necessarie occorre anche: - essere rapidi, più dei concorrenti; - non commettere errori (causano ritardi, il prodotto potrebbe essere già vecchio alla nascita).

Non si può più utilizzare una logica seriale nei progetti. Generalmente, prima si stabilisce il prezzo di vendita, poi su quello si basa il progetto.

CONCURRENT ENGINEERING: Ingegneria simultanea, più fasi della progettazione sono portate avanti in parallelo. Consente di sviluppare in simultanea le funzioni di progettazione, design e produzione di un prodotto complesso. Più gruppi di persone lavorano sullo stesso progetto, sfruttando competenze integrate. Ciò è possibile solo se sono state stabilite correttamente le fasi, i gruppi e i sottogruppi del progetto.

Prima di iniziare la progettazione del bene occorre prevedere le vendite per capire se il prodotto sarà di nicchia o se sarà venduto su grande scala poiché la numerosità del Lotto influisce sulla

tecnologia di produzione e quindi sul prezzo di vendita, inoltre, incide sullaprogettazione stessa del componente. È molto importante scegliere bene fino a quale livello di dettaglio scomporre il progetto ingruppi. Conviene modularizzare, ovvero sfruttare gli stessi componenti su modelli diversi. Riduce la complessità del prodotto. Quando possibile conviene realizzare delle simulazioni checonsentono di evitare errori di progettazione fin dalle prime fasi di sviluppo dell'idea, quindiprima che tutti i componenti vengano ultimati.I tipi di progetto sono nuovo, derivato da un progetto esistente, miglioramento di uno già incommercio oppure nuovo anche concettualmente.Bisogna stabilire i tempi con cui si vogliono sapere gli input e gli output dei Black Box, occorrequindi gestire le specifiche per poter integrare i componenti. Si parte dalle specifiche ad alto
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A.A. 2021-2022
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher zyzzthekingo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di ingegnerizzazione e sviluppo prodotto M e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Liverani Alfredo.