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IMPIANTI ENERGETICI
Termodinamica degli impianti a vapore
Caratteristiche:
- buon rendimento
- dimensioni tipiche decine centinaia di MW (grossa taglia)
- costi unitari dell'energia prodotta bassi poiché < €/kWh
grandi inerzie termiche - lente variazioni di carico - ideali a generare il carico di base della richiesta elettrica
Ottimizzare nel funzionamento reale devono evitare variazioni di Pee
detette dalle richieste delle utenze e da ragioni economiche
Queste variazioni di carico sono interamente presenti nel "mercato libero" e vengono realizzate sulla base di diagrammi di carico.
Ciclo Rankine
Ciclo di riferimento per questi impianti
Componenti: generatore di vapore turbine con detentore, condensatore, pompa
Il processo di combustione che avviene nel generatore di vapore prevede fluidi che NON vengono in contatto con il fluido motore (acqua/vapore). Per questo il risparmio di energia e' essenziale.
Parametri di progettazione
rendimento termico
Pu potenza ai morsetti del generatore elettrico
Qu flusso di calore effettivo trasferito al fluido di
lavoro tramite il processo di combustione
consumo specifico di vapore
CSV = ṁv / Pu
Ciclo di Carnot
ciclo composto da 4 trasformazioni reversibili:
una compressione e una espansione adiabatiche isotropiche
[0-1-2-3] e due trasformazioni isoterme una in cui
il fluido riceve calore a P,R costante [1-2] e una
in cui lo rilascia a P,R costante, condensando
parzialmente [3-0]
Rendimento η = L / QH = QH-QL / QH
L = lavoro ottenuto dall'espansione in turbina
QH energia termica fornita a TH
QL energia termica rilasciata a QL
Scelta la configurazione geometrica dello scambiatore e
definito l’uso del coefficiente di scambio termico
globale k, può essere calcolata l'area della superficie
di scambio termico che consente di scambiare il flusso
termico ̇=K⋅S⋅FgΔTmc
Esempio
- P = 600 kW
- v vapore = 7500 m3/h
→ unico risulta infe
rispetto a quello intesta
dal bilancio termico
se la cui temperatura ti
cresce T0 cresce
Pe cresce, diventando
maggiore del valore
deseletto
→ l'abbassamento di Pe s. fini di un aumento
del rendimento è possibile solo e quella disponibile
per la condensazione
- acqua più fredda o in maggior quantità
- un incremento della superficie di scambio
del condensatore
b) Aumento della pressione di evaporazione
- vantaggioso al fine di aumentare l'influenza in questo aumenta il rapporto tra l’area A e l’area A+B
- possibile fino ad un valore della temperatura di
evaporazione di circa 10% inferiore alla temperatura critica
ciclo con spillamenti di vapore (rigenerazione interna)
- preriscaldamento dell'acqua di alimentazione tramite spillamenti di vapore → sorgente termica interna
- riduce l'apporto di calorie dell'esterno a temperature basse
- aumenta il η del ciclo
- iniettore → miscelazione di acqua con vapore
- successive pompe per far fluire la miscela
OSS: non bisogna mai usare l'energia a carico dell'economizzatore, però resta questa quota!
- umidificazione del vapore sottorafreddato (punti 12 e 13) dai vapori usciti dal preriscaldatore o superficie di scambio a minor pressione
- 6 → 7 e 3 → 10, uguaglianza metodo per chiarezza del disegno
La circolazione naturale è resa possibile dalla differenza media di densità del fluido nei tubi di ascesa e di discesa
Δp = [ ρa - ρd ] g H
** H = differenza di quota tra il collettore inferiore e il corpo cilindrico superiore
** ρd = densità media del fluido nella colonna discendente coincidente con quota del liquido saturo
** ρa = densità media del fluido nei tubi di ascesa che è costituito da una miscela bifase acqua-vapore
N.B.: La frazione in massa del vapore alla bocchetta non può superare il 15-20%
** per avere sempre che cioè che lascia il corpo cilindrico pari a vapore che entra nel GV è necessario che all’interno del GV ricicli una im...qua
più grande e tale da 15÷20 volte um...im...union!
Oss.: ρa prop cresce fin la diminuisce quindi H dovrà essere maggiore per avere circolazione naturale
riducendo il diametro aumentando la pressione a=corrim)
s=Pd/2∨
- Es. d = 30 mm v max 40 m/s acciai e cuomis
P = 200 bar ↳ d = 12 mm
possibili da realizzare
Parei tubieri: l’evaporatore possono essere realizzati con andamento sub-verticale evitando alcune parti per aumentare la sip di scambio a parità di differenza sup orizzontale
Sistemi di circolazione acqua vapore
GV a circolazione la portata che attraversa i tre:
vaporizzatore: evaporatore è maggiore di quella che
attraversa il economizzatore (pre-riscaldatore) e i surriscaldatori.
- Bilancio di portata col vel. di controllo del GV.
- Bilancio di portata al corpo cilindrico.
Forza motrice della circolazione
16 GV a circolazione naturale la forza motrice è data
dalla differenza di ρ del fluido nei tubi. Di discesa
(liquido saturo e areasi miscela liquido vapore, e
dalla differenza di quota H tra il CC e la tuazione
inferiore di distribuzione dell'acqua nei tubi
(e la pump è maggiore sono richieste caldaie più sole)
Δp0 = (ρf - ρ4)gH
- Il GV viene dimensionato scegliendo:
- il diametro
- ...e di tub. vaporizzatori.
- altezza del GV
tali da ottenere la pressione (e quindi la temperatura)
desiderata nel CC, facendo in modo che queste scelte
comportino velocità all'interno dei tubi sufficientemente alte
affinché non si formino veli di acqua e vapori anch'essi in
efficienza delle scambio, tenendo però conto dell'accumulatore
termico pre-riscaldatori tubi
Esempi
- p=10 bar è consigliata una γ3BV pari all’80%.
- p=140 bar è consigliata una γ3BV pari a 65%.
una γ3BV 55-80% consente di mantenere un rapporto favorevole tra perdite di carico e Δp legata alla circolazione naturale, in modo da avere una velocità in grado di garantire il raffreddamento delle parti.
Tipi di sistemi di circolazione
- Circolazione naturale
adottata da quasi tutte le caldaie industriali subcritiche, fino a qualche bar per le quali il rapporto tra la gc in acqua in vapore è 2,5.
Per pressioni maggiori sono necessari tubi di calore di minore diametro per ottenere maggiori velocità.
Il rischio di surriscaldamento perché aumenta il coefficiente di scambio termico.
Bilancio della camera di combustione (cde) del GV
Hp. cde adiabatica
Viene calcolata la temperatura dei gas di combustione
prescindendo dal flusso di calore che viene rimosso
dal aero-evapo da fluire ai fut. impianti o da
investire la parità della cde.
Bilancio di calore:
equazione della cde
ʠp = ṃ₀ iti₀ ho + ig Cp (Tg - To) - mu Cp a (Ta - To)
- ʠ: flusso di calore
- y₀: gas di combustione
- ŋ: rendimento di combustione
- a: aria
- ṃ: portata combustibile
- To: T di riferimento
- Hs: potere calorifico
- Tg - To = [ {} (Ta - To) { }/ Cp g {} + M / Cp a + Hs {ine x iti d/c fg }
ṃ₀ = ṃ a
ṃa = ɛ ṃ a
ɛ = ɛgħ = ɛ Δ st
- a': a quantita stechiometrica di aria
- ɛ: eccesso di aria
- Δst rapporto stechiometrico aria/combustibile
Tg To = (Ta - To) {̟ Cp g / Cp g } + {M n Cp} + Hs / { { Δʠ + 1 } Cp g }
OSS:
Noti: Ta, ɛ e Δst è possibile risolvere Tg
& T di È os x Tg
- x: i reagenti sono ne condizioni stechiometriche e ɛg = 1
- Tg paralla di adiabatica di combustione
- semp di riseduea dei fium. di 5 secaci
- nel caso drlo Ig = stc o/c (a dec K)