Anteprima
Vedrai una selezione di 30 pagine su 143
Appunti I modulo Pag. 1 Appunti I modulo Pag. 2
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 6
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 11
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 16
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 21
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 26
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 31
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 36
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 41
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 46
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 51
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 56
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 61
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 66
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 71
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 76
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 81
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 86
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 91
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 96
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 101
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 106
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 111
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 116
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 121
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 126
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 131
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 136
Anteprima di 30 pagg. su 143.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti I modulo Pag. 141
1 su 143
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CENTRALITA' DI PADOVA, PPT #6

Fra il 1443( Donatello a Padova)-1459(Mantegna va a Mantova). Padova si trova ad essere luogo più avanzato delle sperimentazioni

artistiche italiane. Squarcione "adotta" i suoi allievi fino al 1448, anno in cui Mantegna si allontana dal suo maestro.

«Per quanto ciò possa sembrare fantastico io sento profondamente che tutto quanto avvenne tra Padova e Ferrara e Venezia tra il ’50 e il ’70 ebbe la

sua origine in quella brigata di disperati vagabondi figli di sarti, di barbieri, di calzolai e di contadini, che passò in quei vent’anni nello studio dello

Squarcione. Studio veramente indescrivibile: o da immaginarsi soltanto per mano di qualche pittore sul genere di De Chirico; in un quadro serotino e

minaccioso dove i busti classici decapitati si vedevan sorreggere le cornici tortili pronte per i trittici da dipingersi su misura per i vescovi del Polesine,

le placchette fiorentine far da vassoio alle oncie di azzurro di Allemagna; i tappetini cinesi inferociti di mostri vicino ai rotoli di pannina intignata

buttati là dallo Squarcione, sartor et recamator; e qualche minutezza “ponentina” in tavola stare come miracolo vicino a uno scorcio toscano “per

figura de isomatria” o ad un’arma con cimiero dipinta per qualche signorotto del contado. Qua e là, sparsamente, la polvere bionda sul latte dei

calchi recenti e, tutto il giorno, le visite tumultuose e ironiche dei lavoranti di Donatello».Roberto Longhi, Lettera pittorica a Giuseppe Fiocco, 1926.

«“Signa autem pictasque tabellas plurimas habuit, quarum magisterio et arte Andream er reliquos condiscipulos instruxerat, magis quam editis a se

archetypis, aut ditatis, seu novis exemplis ad imitandum praebitis [Ebbe tuttavia delle sculture e moltissimi dipinti, col magistero e l’arte dei quali

aveva istruito Andrea [Mantegna] e gli altri discepoli, usando quei materiali più che i modelli da lui prodotti o perfezionati,o nuovi esempi offerti

all’imitazione]».Scardeone 1560

Francesco Squarcione, Polittico de Lazara, 1449-52. Padova, Musei Civici-->forma tradizionale su stesso livello a più scomparti,

fatto per Pompeo de Lazara, anni in cui si è appena emancipato da lui Mantegna. Apertura paesaggistica sullo sfondo, linguaggio

difficile, interessi a pittura fiamminga, interessi prospettici.

Francesco Squarcione, San Gerolamo, Sant’Antonio abate e Santa Giustina dal Polittico de Lazara, 1449-52. Padova, Musei Civici-

-> santo guarda nella profondità prospettica, inserzione delle colonne. 54

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Francesco Squarcione, Madonna con il bambino. 1452 ca. Berlino, Gemäldegalerie-->evidente il tentativo di confrontarsi con

valore plastico della scultura donatelliana, attivo in quegli anni a Padova! Repertorio di bottega con festoni di frutta in alto.

Donatello, Monumento equestre del Gattamelata. 1443-53 ca. Padova,sagrato della Basilica del Santo-->incarico per il quale

Donatello si reca a Padova, ormai è il massimo scultore del '400, è il primo a fare fusione in bronzo di grandi dimensioni di un

monumento equestre, commissionata da eredi di Erasmo da Narni. Altri monumenti equestri si stavano facendo in quegli anni

come ad es. per uno degli Este ma documenti persi. Questo è l'unico pervenutoci. 55

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Altare di S. Antonio, Donatello, 1447-50,Basilica del Santo-->altare composto da 7 statue, 4 rilievi in bronzo rettangolari e pietra

sul fronte e retro, apparato arbitrario, Chiesa pre-tredentina, 1591 altare smembrato e poi ricostruito nell' '800, ricorda Pala di San

Zeno realizzata nel 1457-59. Riporta forma di pala d'altare unificata e parte superiore ricorda l'Annunciazione Cavalcanti. Donatello

porta con sé le innovazioni artistiche e spaziali che aveva maturato negli anni. Prima c'era struttura-tempio che ospitava la Vergine

con 3 santi (Francesco, Antonio e Luigi di Tolosa) e poi S. Prosdocimo, Giustina incoronata, S. Daniele con modellino della città). Il

Crocifisso in origine era nel coro.

Donatello, Madonna con il Bambino fra i santi Francesco e Antonio da Padova,1446-50. Padova, Basilica del Santo--> testa

ricorda le dee romane o greche ma coronata da cherubini viventi, trono con zampe leonine con teste umane: temi pagani e

religiosi.

Donatello, Crocifisso, 1444-48. Padova, Basilica del Santo-->inizialmente nel coro! Ha assorbito totalmente prospettiva

brunelleschiana. Ridipinto in legno che imitava il bronzo. 56

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Donatello, San Daniele, San Prosdocimo, San Ludovico e Santa Giustina 1446-50.Padova, Basilica del Santo-->gioco di panneggi

raffinatissimi.

i 4 rilievi rettangolari rappresentano i miracoli del santo, vogliono indurre sorpresa e meraviglia, figure reagiscono a ciò che vedono

con stupore appassionato, usa la prospettiva per arricchire e complicare lo spazio dell'azione sovrapponendo quinte

architettoniche.

Donatello, Miracolo della mula, 1446-50. Padova,Basilica del Santo. Donatello, Miracolo del piede risanato, 1446-50. Padova,

Basilica del Santo-->nel miracolo della mula l basilica monumentale a tre navate si avvale di motivi architettonici presenti anche nei

disegni di Bellini. prospettiva, piani che si sovrappongo (vd. Assunzione S. G. Evang.), rilievo stiacciato si è piegato a ragioni superiori

di ordine prospettico che influenzeranno Mantegna fortemente. 57

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Donatello, Miracolo del neonato che parla, 1446-50. Padova, Basilica del Santo. Donatello, Deposizione, 1446-50. Padova,

Basilica del Santo--> nella Deposizione, Donatello fissa un modello che arriverà poi a Raffaello.

Donatello realizza anche delle placchette che circolano molto fra gli artisti!

Calvario, 1450-52 ca., Louvre--> sfondo lontano, soldati che danno rilievo stiacciato di profondità tipico donatelliano, salto

drammatico, illusionismo prospettico dei piedi poggiati sulla cornice. 58

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Donatello, Pulpito della Passione. 1461-66 ca. Firenze, San Lorenzodopo il ’53 torna a Firenze e si ritrova in una situazione

artistica in cui non si riconosce più. Pulpiti ultime opere commissionate dai medici. Sono antifunzionali, non hanno accesso, i pulpiti

erano fatti per essere smembrati e poi ricomposti (Nicola Pisano), ricostruzione riporta che non vennero mai usati. Parte della

flagellazione aggiunta a fine ‘600 in legno a finto bronzo. cascata di bronzo non contenuta all’interno delle

lesene, scena drammatica, molto espressiva, stile ultimo Donatello.

Crocifissione ricorda la placchetta.

Donatello, Pulpito della Resurrezione. 1461-66 ca. Firenze, San Lorenzoc’è sparimento geometrico, andamento orizzontale per

scene di S. Antonio

Stessa cosa la vive Leonardo da Vinci quando lascia Firenze: al suo ritorno i fiorentini saranno ancora molto indietro rispetto alle

sue innovazioni stilistiche. 59

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

INTORNO ALLA CAPPELLA OVETARI

Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari. Stato attuale-.-> 11/03/1944 gli Alleati bombardando la stazione di Padova

hanno distrutto questa cappella. Rimangono solo Annunciazione e Martirio di San Giacomo perché staccati nel 1855 per l’umidità di

superficie e ricoverati altrove. Imperatrice Ovetari in onore del marito nel 1448 fa decorare la cappella, lavoro finito nel 1457.

Coinvolti due padovani (PIzzolo e Mantegna) e due venziani (Vivarini e d’Allemagna).

Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna, San Giovanni e San Luca, 1448-49, già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari,

spicchio della voltaGiovanni muore nel 1450, avrebbero dovuto fare opere parete dx e controfacciata.

Nicolò Pizolo, Sant’Ambrogio e Sant’Agostino, 1448-49. Già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari, tondi sotto lo

spicchio della volta si ripropone schema maestro più vecchio e giovane pittore, come Masaccio e Masolino. Interessi plastici,

prospettici, riproduzione dipinta delle innovazioni donatelliane, attenzione verso il mondo naturale (venature del legno).

Documento del ’49 stabilisce parti dipinte

dall’uno e dall’altro, altrimenti

similissimi!!! 60

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Andrea Mantegna, San Marco. 1448 ca. Francoforte, Städelsches Kunstinsitutentrambe le opere vivono dello stesso problema

della prospettiva, stessa posa, primo dipinto che abbiamo di Mantegna, viene collegato a una committenza veneziana, precisi

ricambiamenti, ripensamenti prospettici (libro e gomito che regge faccia, sembra che regga maschera più che faccia). Omaggio allo

Squarcione con il festone e frutto davanti come nella Madonna di Berlino che spartisce geometricamente lo spazio e la profondità.

Cfr. con Nicolò Pizolo, San Gregorio nello studio. 1448-49 ca. Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari

Nicolò Pizolo e Giovanni da Pisa, Pala in terracotta, 1448-49. Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari, fotografia

precedente la distruzionesacra conversazione entro spartimento architettonico, fatta nella bottega di Donatello. A PIzzolo

compete parte di pittura mentre quella fittile è di G. da Pisa. Riduzione della Pala dell’altare del Santo di Donatello. Danza dei putti

come nella Cantoria.

Andrea Mantegna, San Pietro. 1448-49. Già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari, spicchio della voltaquando va a

Venezia si aggiorna su novità ultime della pittura veneziana, con questa decorazione viene in mente decorazione della volta della

cappella Tarasio in S. Zaccaria di Andrea del Castagno. Trattamento fiorentino della gamba portante e trattazione della veste. 61

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Nicolò Pizzolo, Padre Eterno. 1448-49. Già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari, spicchio della volta

A sx: Andrea Mantegna, Storie di San Giacomo. Già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella Ovetari, parete sinistra (distrutta nel

1944). A dx: Ansuino da Forlì, Bono da Ferrara, Andrea Mantegna (in basso), Storie di San Cristoforo. Già Padova, chiesa degli

Eremitani, cappella Ovetari, parete destra (parzialmente distrutta nel 1944)ponteggio unico, pittori che reinterpretano lo stile

di Piero della Francesca in maniera più eterodossa. 62

STORIA DELL'ARTE MODERNA I MODULO

Andrea Mantegna, La vocazione di Giacomo e Giovanni e San Giacomo disputa con i demoni. 1449-50. Già Padova, chiesa degli

Eremitani, cappella Ovetari unica volta che tiene presente tradizione pittorica padovana del Trecento, c’è continuazione

paesaggistica, geografica e stilistica.

Andrea Mantegna, Predica di San Giacomo ai demoni, particolare. 1449-50. Già Padova, chiesa degli Eremitani, cappella

Ovetari

Cfr. Altichiero, Martirio di san Giorgio, particolare. 1379-84. Padova, oratorio di San Giorgio

Ansuino da Forlì, Incontro di san Cristoforo col re dei demoni. 1

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
143 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher g.acri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Fara Giovanni Maria.