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SPOSTAMENTI DELL'OFFERTA

Sono causati dal cambiamento tecnologico, variazione del prezzo dei fattori produttivi, aumento concorrenza, regolamentazione dei prezzi.

ELASTICITÀ DELLA DOMANDA

Misura la reattività della quantità domandata di un bene a variazioni del prezzo del bene stesso (è di natura negativa). La domanda è elastica quando il coefficiente di elasticità è > di uno, è inelastica se il coefficiente è compreso tra zero ed uno, è anelastica se è pari al zero. La domanda tende ad essere più elastica nel lungo periodo rispetto al breve. È positiva se si tratta di beni sostituti e negativa per quanto riguarda i beni complementari.

INTRODUZIONE ALLA TEORIA DELL'OFFERTA

Un settore è l'insieme delle imprese che producono uno stesso prodotto che operano come offerenti in uno stesso mercato. La produzione di un settore è la somma delle produzioni delle imprese che lo

compongono. Una struttura di mercato è l'insieme dei caratteri della domanda e dell'offerta del mercato, caratteri che influenzano il comportamento dei consumatori e le performance dei venditori. I caratteri rilevanti sono: condizioni di entrata e di uscita, grado di concentrazione della domanda e dell'offerta, differenziazione del prodotto e grado di trasparenza informativa. MERCATO IN CONCORRENZA PERFETTA: è caratterizzato da assoluta libertà all'entrata ed all'uscita, frammentazione della domanda e dell'offerta tra molti piccoli venditori ed acquirenti, omogeneità del bene o del servizio scambiato e perfetta trasparenza. MERCATO IN MONOPOLIO PERFETTO: è caratterizzato da insormontabili barriere all'entrata ma assoluta libertà all'uscita, concentrazione dell'offerta in un'unica impresa (price maker) e frammentazione della domanda, assenza di sostituti del bene o servizio offerto e perfetta trasparenza.quantità prodotta. La trasparenza è un obiettivo delle imprese, che si riferisce alla chiarezza e alla comunicazione aperta con i propri stakeholder. Gli obiettivi delle imprese possono includere il massimo profitto, l'occupazione, il reddito dei soci e l'utilità. La tecnologia si riferisce alla funzione di produzione, ovvero al modo in cui l'impresa combina i fattori produttivi. I costi consistono nella stima monetaria della tecnologia. La quantità di output prodotta dipende dalle quantità di input impiegati nel processo produttivo. Un fattore di produzione input è un bene o servizio utilizzato nel processo produttivo. La funzione di produzione indica la massima quantità di output che può essere prodotta date certe quantità di input. Le economie di scala si verificano quando il costo medio di lungo periodo diminuisce all'aumentare della quantità prodotta. Le diseconomie di scala si hanno quando il costo medio di lungo periodo aumenta all'aumentare della quantità prodotta. I rendimenti di scala si verificano quando il costo medio di lungo periodo non varia all'aumentare della quantità prodotta.

quantità prodotta. L'ISTAT

Secondo l'istat, gli occupati sono coloro che hanno svolto, nell'ultima settimana, almeno un'ora di lavoro retribuita e che hanno più di 15 anni

I disoccupati sono coloro che non lavorano, che hanno tra i 15 ed i 74 anni, e che nelle ultime quattro settimane abbiano almeno svolto un'azione di ricerca.

Il tasso di occupazione è il rapporto tra il numero di occupati e la popolazione di 15 anni

Il tasso dei disoccupati è il rapporto tra i disoccupati e la forza lavoro (occupati + disoccupati).

MACROECONOMIA

È lo studio di un'economia, intesa come sistema, nel suo complesso. Essa tratta macroaggregati, ma usa la stessa logica utilizzata in microeconomia.

Protagonisti dell'economia:

  1. Famiglie
  2. Imprese
  3. Settore pubblico
  4. Settore privato

ARGOMENTI PRINCIPALI DELLA MACROECONOMIA

INFLAZIONE, è l'aumento percentuale del livello generale dei prezzi;

FORZA LAVORO;

TASSO DI

DISOCCUPAZIONE/OCCUPAZIONE; PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL), misura il reddito complessivo all'interno dei confini di un sistema economico, indipendentemente dalla nazionalità dellerisorsePil ai prezzi del mercato, comprende le imposte indirette sui beni e servizi, il pil al costo dei fattori misura la produzione interna escludendo le imposte indirettesui beni e servizi.

POLITICHE MACROECONOMICHE, insieme di strumenti utilizzati dallo stato per influenzare la performance complessiva del sistema economico

PRODOTTO NAZIONALE LORDO (PNL), misura il reddito complessivo ottenuto dai fattori nazionali indipendentemente dal paese nel quale questi fattori sonostati utilizzati. (pil + redditi dall'estero)

IL REDDITO= C+I+c (in un'economia chiusa) (Consumo=C+cy)

REDDITO= C+I+G+X-Z (in un'economia aperta, dove g è la spesa pubblica, x leesportazioni e z le importazioni)

REDDITO DISPONIBILE=è il reddito delle famiglie al netto delle imposte

Dirette ed una volta aggiunti i trasferimenti. Esso mostra la disponibilità effettiva delle famiglie per la spesa in beni di consumo e per il risparmio.

Il PIL nominale può essere misurato ai prezzi correnti in un determinato periodo di tempo, e considera anche l'inflazione.

Il PIL PRO CAPITE è il PIL reale diviso per la popolazione. Mostra la quota del PIL per ogni individuo.

SCOMPOSIZIONE DEL PIL ITALIANO:

  • SPEA PUBBLICA: 20%
  • INVESTIMENTI: 18%
  • SALDO COMMERCIALE: 1%
  • CONSUMI: 61%

Uno degli scopi della macroeconomia è quello di spiegare perché il PIL varia nel tempo.

Il prodotto potenziale, che viene stimato, è il massimo prodotto che un'economia potrebbe produrre se tutti i fattori della produzione fossero pienamente occupati.

Il prodotto corrente è invece il prodotto attuale del sistema economico, può essere diverso dal prodotto potenziale.

L'output gap è la differenza tra il prodotto potenziale ed

governo volte a influenzare l'economia al fine di raggiungere la stabilità economica. Queste politiche possono includere la modifica delle aliquote fiscali, l'implementazione di incentivi fiscali o la riduzione della spesa pubblica. Il moltiplicatore è un concetto chiave nella politica fiscale. Esso rappresenta il rapporto tra la variazione del reddito e la variazione della componente autonoma della spesa che ha causato tale variazione del reddito. In formule, il moltiplicatore è dato da 1/1-c, dove c rappresenta la propensione marginale al consumo. Le politiche fiscali sono quindi uno strumento importante per il governo per influenzare l'economia. Attraverso la modifica delle aliquote fiscali o la spesa pubblica, il governo può stimolare la domanda aggregata e promuovere la crescita economica o, al contrario, frenare l'inflazione e la crescita eccessiva. In sintesi, il moltiplicatore e le politiche fiscali sono strumenti utilizzati dal governo per influenzare l'economia e raggiungere la stabilità economica.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher juliacolli0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Castriota Stefano.