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OSSERVAZIONE:
Si mette in evidenza come si passa dall’ equazione globale dell’ equilibrio dinamico
generale cioè ζ δ ζ δ
+(Q V )/g = +(Q V )/g
0 0 0 0 1 1 1 1
alla formula riferita ad una sezione rettangolare cioè
2 12 2
1 (y +Δz) 3b =(y /6) 3b +Q /[gb y ]
0 0 0 0 1
6 12
ζ δ ζ
Infatti, analizzando la sezione 1, si vede che =(y /6) 3b poiché =b ·y e
1 1 0 1 0 1
2
δ =Q/ζ con ζ=b
=y /2 e (Q V )/g=Q /[gb y ] poiché si sa che V ·y .
1 1 1 1 0 1 1 0 1
1 2
ζ δ +Δz) ζ +Δz)
Al contrario, nella sezione 0, si vede che = (y poiché =b ·(y e
0 0 0 0 0 0
6
δ +Δz)/2 (contiene anche la spinta relativa all’ inclinazione dell’ alveo) invece il
=(y
0 0
termine relativo alla quantità di moto è nullo perché Q =0.
0
OSSERVAZIONE: Considerazioni generali
Si osservi che la rete a maglie rettangolari della griglia è realizzata lievemente
inclinata nel verso della portata per una serie di motivi: in primis è meno probabile
che corpi estranei trasportati dall’azione di trascinamento della corrente terminino nel
l’incastrarsi nella griglia stessa con ovvie
canale collettore o finiscano con
conseguenze pertanto le operazioni di pulizia risultano agevolate; in secondo luogo,
tale inclinazione non agevola l’ingresso di portata nel canale collettore e ciò è
particolarmente vantaggioso nel momento in cui sopraggiunge una portata di piena
pertanto la crisi dell’impianto è meno probabile. Tanto più la corrente è veloce
quanto meno risentirà della griglia così costruita.
91
Esercizio 10
( 27/04/2015 )
Dimensionamento di uno scolmatore di piena.
Lo scolmatore di piena è una particolare opera idraulica che si trova sulle reti di
drenaggio urbano (reti fognarie), il suo compito è quello di derivare una certa portata
d’ acqua qualora dovesse arrivare una piena. Nelle fognature miste, infatti, oltre alla
e all’ allontanamento delle portate nere, è prevista anche la raccolta ed
raccolta
allontanamento delle portate pluviali. Normalmente, queste portate vengono
indirizzate verso un impianto di trattamento appositamente progettato dove vengono
di componenti nocivi per l’ ambiente e l’ acqua trattata può
abbattute le quantità
essere rimessa nel ciclo. Essendo gli impianti di trattamento progettati in funzione di
una certa portata di regime ( indicata in seguito con q ), qualora le piogge dovessero
0
essere abbondanti, e nella fogna dovesse circolare una portata superiore a quella di
regime, risulta necessario allontanare la portata in eccesso, e per fare ciò si utilizzano
gli scolmatori di piena che captando questa portata la indirizzano verso vasche di
raccolta (anche dette vasche volano ) che permettono un accumulo di acque che
saranno trattate in seguito, oppure indirizzano tali portate direttamente verso corpi
idrici ricettori ( questa soluzione benché più pratica è chiaramente più rischiosa dal
punto di vista ambientale ). Nel disegno seguente è mostrato un esempio della parte
terminale di una rete fognaria dove viene rappresentato seppur in maniera schematica
il comportamento di uno scolmatore di piena.
92
La schematizzazione dello scolmatore di piena che verrà trattato nel seguente
esercizio è invece riportata in sezione e in pianta nel disegni successivi. In entrambi i
disegni si mostra indicativamente il comportamento della corrente fluida mentre
attraversa il tratto interessato dallo scolmatore.
Nel momento in cui si decide di mettere uno scolmatore di piena si devono prendere
alcune decisioni che sono dovute al tipo di comportamento che si vuole che lo
sfioratore abbia ed alla velocità della corrente presente nella rete fognaria. Infatti, gli
scolmatori possono essere a soglia alta o a soglia bassa e possono avere il canale
derivatore laterale o sottostante il canale emissario, questi due sono denominati con i
termini inglesi Lateral Weir ( scolmatore laterale ) e Leaping Weir (scolmatore con
canale derivatore sottostante), i primi sono consigliabili per correnti lente facendo in
modo che il canale derivatore capti sempre e solo portata q mentre i secondi sono
0
93
utili qualora ci si trovi in regime di corrente veloce, e l’ emissario deve essere posto
che capti l’ eccesso di portata.
in maniera Di seguito è riportata una schematizzazione
di questa classificazione.
Gli sfioratori a soglia alta hanno la particolarità di preservare la “lentezza” della
corrente, infatti si nota facilmente che la corrente che inizialmente arriva lenta e
quando esce dallo scolmatore è ancora lenta. Mentre per quanto riguarda gli
scolmatori a soglia bassa il comportamento è opposto, la corrente lenta è costretta ad
accelerare, anche perché molto spesso alla fine del tratto di derivazione si è costretti a
mettere un setto di controllo, dunque la portata per passare sotto tale setto deve
accelerare, e a valle del setto è costretta a formare il risalto idraulico per ritornare al
suo stato di regime lento. Operativamente gli scolmatori a soglia alta entrano in
funzione quando arriva una portata considerevole, perciò un errore nel loro
dimensionamento potrebbe limitare il loro utilizzo e far si che una portata
eccessivamente grande sia inviata all’ impianto di trattamento. Invece lo scolmatore a
soglia bassa ha un effetto di chiamata all’ imbocco decisamente più marcato, pertanto
abbassare la soglia più del necessario porterebbe a sfiorare una portata di poco
superiore a quella di progetto, e qualora la fogna fosse mista ciò potrebbe causare
94
danni all’ ambiente. Essendo comune l’ immissione per questo tipo di scolmatori di
un setto di controllo, sarebbe possibile mettere una sorta di paratia mobile che regoli i
tiranti all’ occorrenza. presente all’ interno dello
Per avere un idea di quale profilo di corrente sarà
scolmatore è utile guardare il grafico h-Q riportato sotto.
È facile fare le seguenti costatazioni, se la corrente è lenta nel momento in cui la
portata diminuisce ( viene scolmata ) il tirante tende ad aumentare diversamente da
quanto ci si potesse aspettare. Mentre in caso la corrente sia veloce ad una
diminuzione di portata corrisponde una diminuzione di tirante.
Terminate queste considerazioni iniziali che servivano per fissare bene le componenti
del problema si assegnano i dati relativi alla rete fognaria presa in esame:
3
- Q = 1,02 m /s ;
max o
- i = Pendenza del canale = 6,4 / = 0.0064 m/m;
oo
3
- q = 0.06 m /s (Portata di sufficiente diluizione).
0
La portata di sufficiente diluizione ( inizialmente chiamata portata di progetto ) è la
portata con cui è stato progettato l’ impianto di trattamento, ed è quella che deve
arrivare affinché il suo funzionamento sia corretto. Risulta comunque comune che
all’ impianto di trattamento arrivi una portata q leggermente maggiore di q il cui
0
rapporto di derivazione q/q tenda ad 1.
0 95
Avendo fornito una descrizione delle varie tipologie di scolmatore , per l’ esercizio in
esame si è deciso di utilizzate uno scolmatore laterale ( Lateral Weir ) a soglia alta
con setto di controllo. Il setto che consiste in una paratia mobile è inserito in un
tronco venturimetrico che ci permetterà anche di calcolare la portata.
viene disegnato il tronco effettivamente usato per l’
Nelle figure che seguono,
esercitazione che verrà successivamente dimensionato e viene mostrata una
schematizzazione di un tronco venturimetrico e sarà fornita in seguito una breve
spiegazione del suo funzionamento.
Il tronco venturimetrico non è altro che una restrizione orizzontale della sezione del
canale fognario, ha una certa lunghezza indicata con L e la paratoia mobile utilizzata
v
come setto di controllo che invece introduce un restringimento verticale, è posta ad
L /3 dal suo inizio.
v
q è la portata di massima diluizione, in condizioni di esercizio deve lambire il setto e
0
proseguire formando il risalto idraulico. Qualunque portata Q < q non deve essere in
i 0
nessun modo disturbata dal setto, mentre le portate Q > q devono incappare nel setto
0
ed essere sfiorate nel canale emissario. Si nota inoltre che anche quando dovesse
96
verificarsi la Q affinché siano rispettate le condizioni di igiene nella fogna, la
MAX
portata circolante non deve mai toccare il cielo-fogna, anzi, la corrente deve
proseguire sempre a pelo libero garantendo così l’ areazione della condotta.
Il primo dato che è necessario determinare è la portata nera la quale non deve essere
mai scolmata e deve essere portata all’ impianto dei depurazione:
·ε /86400
q = d.i. · N
N Ab
Dove - d.i. = Dotazione idrica 300 l/(Ab·giorno);
- N = Numero di abitanti = 3500 Ab;
AB
ε =Coefficiente dall’ acquedotto alla
- rappresentativo delle perdite
fogna=0.8. 3
ε
q = d.i.· N · /86400 = 300 ·3500· 0.8 / 86400 = 9.72 l/s = 0.00972 m /s
N Ab
Dalla portata nera si determina il valore di q tramite la formula:
0
q = K · q
0 N
dove
K è un coefficiente basato sulla quantità di inquinamento che si intende produrre, il
suo valore è compreso tra 6 e 10 ed è tanto più basso quanto la dotazione idrica è più
alta. che è un indice dell’
Per il calcolo del coefficiente K, si deve calcolare il BOD 5
inquinamento biologico consentito giornalmente ad ogni abitante, e secondo la
normativa italiana ammonta a 60g/(Ab·giorno), dunque si può calcolare il
coefficiente c: /(ε
c = BOD · d.i.) = 60 / (0.8·300) =250 mg/l
5
Secondo la normativa la concentrazione “c” ammissibile è di 40 mg/l pertanto si deve
calcolare il rapporto di diluizione “r” che corrisponde al K
r = c / c = 250/40 = 6.25
AMM 97
Da cui: 3
q = K ·q = 6.25 · 0.00972 = 0.06 m /s
0 N
Si noti che la portata q era già stata assegnata come dato del problema, ma in un caso
0
reale di progettazione il suo valore è incognito, pertanto si è mostrata la strada utile
per la sua determinazione conoscendo la dotazione idrica ed il numero di abitanti
della comunità servita dalla rete fognaria.
Per quanto riguarda il canale fognario è comune trovarne di forma circolare o
ovoidale, nel caso del presente esercizio