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Estratto del documento

Ciclo di vita del prodotto

La fase di introduzione:

  • vendite limitate
  • lenta penetrazione del mercato
  • tecnologia innovativa, scala limitata di produzione e mancanza di esperienza determinano elevati costi e prezzi e bassa qualità
  • numero di clienti limitato
  • tecnologia di prodotto progredisce rapidamente
  • eterogeneità tecnologica: la concorrenza si sviluppa fra alternative tecnologiche

La fase dello sviluppo (o crescita):

  • penetrazione accelerata del mercato
  • standardizzazione della tecnologia di prodotto
  • produzione di massa
  • adozione dei metodi di riduzione dei prezzi
  • cambiamento tecnologico dall'innovazione di prodotto all'innovazione di processo

La fase di maturità:

  • saturazione crescente del mercato
  • decelerazione dello sviluppo
  • sviluppo della domanda di sostituzione

La fase di declino:

  • entrano sul mercato prodotti tecnologicamente superiori offerti da sostitutivi in nuovi settori
  • puoi cercare di ripartire su un nuovo ciclo di vita
Il tuo prodotto è una "star" con una quota di mercato elevata e una crescita significativa. Come leader del mercato, queste "stelle" hanno un ritorno elevato e possono continuare a investire senza problemi sull'investimento. Pertanto, in questo caso, è importante assicurarsi un successo di lunga durata per il prodotto. Se le "star" mantengono la loro quota di mercato elevata per un periodo prolungato, possono diventare "cash cow". I "dogs" sono prodotti o servizi che hanno una quota di mercato bassa e in calo. La crescita del mercato relativa è bassa per questi prodotti rispetto ai leader di mercato. Di conseguenza, vengono solitamente abbandonati e in tal caso bisogna avviare al più presto una strategia di disinvestimento. Vengono tenuti con consapevolezza dei loro limiti, ad esempio per garantire completezza di gamma. Le "cash cow" hanno una quota di mercato elevata, ma la crescita del mercato relativa è bassa.

Trovano in un mercato crescendo lentamente che sta molto o per niente. Cash flow molto alto e costante, senza investimenti. Generano un anche. Anzi, i prodotti che si trovano nella zona cash cow della matrice generano risorse finanziarie che si possono investire nei prodotti star. Question mark. I prodotti che sono nella categoria sono caratterizzati da un'alta crescita di mercato, bassa quota di mercato. Ma da una nuovi prodotti. Solitamente si tratta di e servizi che, pur restando a un livello basso di quota di mercato rispetto alla concorrenza, si trovano in un mercato in rapida crescita. Melissa Lecini. Ipotesi fondanti della matrice BCG: - una quota di mercato elevata genera un vantaggio di costo - riferimenti al modello CVP (distribuzione delle attività lungo le diverse fasi del CVP) Limiti: - settori basati sui volumi valida nei - [non considera i possibili considera solo il vantaggio competitivo interno al settore concorrenti] - [prende in considerazione solo la quota di mercato e i approssimazione.

La teoria della domanda di volumi di vendita

Le quantità vendute di un prodotto dipendono da:

  • prezzo (elasticità della domanda al prezzo)
  • prezzo dei prodotti complementari o fungibili (elasticità incrociata)
  • livello di reddito dei consumatori (elasticità della domanda al reddito)
  • azioni di marketing

La curva della domanda

Ipotesi semplificatrici:

  • il prodotto comprende al suo interno prodotti perfettamente sostituibili
  • tutte le imprese nel periodo considerato vendono lo stesso prodotto allo stesso prezzo

L'elasticità della domanda al prezzo

Esprime la sensibilità delle quantità domandate alle variazioni di prezzo. Se l'elasticità è maggiore di 1, la domanda è elastica, se è minore di 1, la domanda è inelastica.

L'elasticità varia lungo la curva di domanda: verso prezzi maggiori la domanda è sempre più sensibile ad ulteriori aumenti (e sempre meno disposta a frontarli); verso prezzi minori la sensibilità della domanda al prezzo è sempre meno elevata (più di tanto non si riesce)

Melissa Lecinià fià à à à à à à

La elasticità dipende da:

  • beni sostitutivi
  • presenza o meno di beni che il consumatore ritiene essere sostitutivi
  • tipologia di bene (prima necessità o lusso)
  • tempo (la domanda è più elastica nel lungo periodo)

L'elasticità della domanda al reddito è determinata dal rapporto tra la variazione della quantità consumata di un bene e la variazione relativa del reddito del consumatore. Normalmente, un aumento del reddito tende a far aumentare la quantità domandata dei beni acquistati (e viceversa). Può avere valore positivo o negativo e consente di analizzare la natura del bene.

In base alla relazione tra la domanda di un bene e il reddito è possibile individuare le seguenti tipologie di beni:

  • Beni normali (εr > 0)
  • elasticità positiva rispetto al reddito. Un aumento del reddito aumenta la quantità domandata del bene in modo più che proporzionale.

    Beni di lusso (εr > 1): elasticità positiva più che proporzionale rispetto al reddito. Un incremento del reddito aumenta la quantità domandata del bene in modo più che proporzionale.

    Beni di prima necessità (0 < εr < 1): elasticità positiva hanno una risposta al reddito. Un incremento del reddito aumenta la quantità domandata del bene in modo meno che proporzionale.

    Beni inferiori (εr < 0): elasticità negativa rispetto al reddito. Un incremento del reddito riduce la quantità domandata del bene.

    Un esempio classico di bene inferiore sono le patate. L'incremento del reddito consente all'individuo di sostituire il consumo di beni alimentari più economici ma di bassa qualità (es. patate) con

    Altri beni alimentari meno economici ma di maggiore qualità (es. carne). Per questa ragione la domanda di un bene inferiore si riduce al crescere del reddito. Inoltre, il consumo dei beni che coprono una quota rilevante di reddito (ad es. mutuo per la casa), quando il prezzo aumenta, tende a contrarsi in misura maggiore rispetto a quelli che coprono quote basse (ad es. beni alimentari). Le azioni di marketing La domanda aumenta senza aumentare il prezzo grazie alle azioni di fedeltà create di marketing nei confronti del consumatore. Le determinanti della domanda L'evoluzione della domanda può essere causata da: - Fattori controllabili (prodotto, prezzo, luogo di distribuzione, promozione, persone, processi, prova) - Fattori incontrollabili (vincoli dei clienti, della concorrenza, dei canali di distribuzione, dell'azienda, ambientali, sociali,...) Metodi per la determinazione del prezzo Variabili da considerare: - Concorrenza - Il ruolo dell'azienda può essere passivo, adattivo, aggressivo,collusivo)domanda. Lacostic. IMetodi : mercato/concorrenza1. Basati sul domanda2. Basati suicosti3. Basati sui valore4. Basati sul Melissa Lecinià à ò ò ù1. Prezzi orientati al mercatoVariabili da considerare:- concorrenzialeRegime del settore (concorrenza perfetta, oligopolio,…)- Tipologia di prodotto (di erenziabile, non di erenziabile, industriale, diconsumo,...)Strategie di pricing:- scrematura penetrazionePrezzo iniziale di (alto) o di (basso)- Riduzione del prezzo domanda espandibile)(se la- Aumento posizione di leadership)(se occupo unaRIGIDA ANELASTICA INELASTICA ELASTICA INFINITANon c’ reattivit Esistono beni Beni di lussoBeni di primadella domanda perfettamente necessitsostituibili Melissa Leciniè à à ff è ff2. Prezzi orientati alla domanda madomanda non solo dal suo prezzo di beniLa di un bene dipende anche dall’esistenza.sostitutivi o complementari e dal loro prezzo..L’elasticit incrociatadomanda prezzorapporto di un bene di un

    altro bene. È il tra la rispetto alL'elasticit incrociata della domanda del bene i rispetto al prezzo del bene j:

    • positiva sostituti. se i due beni sono [carne bovina e suina (i segni concordano)]
    • negativa complementari. se i due beni sono [auto e carburante (segni non concorda)]

    RT= P x Q

    Cosa accade ai ricavi quandoelastica, – quando la domanda l'aumento del prezzo tende a idiminuirericavi domandate calano pi che proporzionalmenteperch le quantit (eviceversa) inelastica, ricavi – quando l'aumento del prezzo i perch leaumentaquantit domandate meno che proporzionalmentecalano (e viceversa)

    3. Prezzi orientati ai costi

    • Costo incrementale: copre variazione di costo derivail prezzo solo la che davariazione della quantit prodotta,una potrei non avere un utile.
    • Costo pieno: prezzo copre tutti i costi nonil (non solo quelli incrementali) ma houtile
    • Cost plus: mark upaggiunge sul costo pienoun (ricarico)non competitivo

    Limiti: prezzo

    Potrebbe essere, perché i miei competitori, essendo più efficienti di me, potrebbero offrire un prezzo meno elevato.

    4. Prezzi orientati al valore

    prezzo compatibile con la situazione di mercato

    Prima individuo un (ovvero quanto governare i miei costi consumatori sono e poi cerco di indisposti a spendere) modo da realizzare, con quel prezzo, un utile.

    Le strategie di prezzo

    Possono avere i seguenti obiettivi:

    • profitto (definizione di un prezzo che mi permette di perseguire un dato obiettivo di utile)
    • volume (ampliare la mia quota di mercato) (prezzo che mi garantisce di ed occupare una posizione di leadership)
    • concorrenza (prezzo con cui mi allineo ai concorrenti)

    Melissa Lecinifi Rivoluzione industriale

    • Meccanizzazione dei processi
    • Parcellizzazione del lavoro
    • Produzioni in grandi volumi
    • Standardizzazione dei processi, dei componenti
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
139 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melissalec di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Gennari Francesca.