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DIDATTICA DELLE SCIENZE NATURALI
TIPOLOGIA D'ESAME
Si tratta di un esame integrato (Didattica delle scienze naturali + Ecologia). Nella prima sessione l'esame sarà scritto con 16 domande a risposta multipla (8 Scienze naturali + 8 Ecologia) e 4 domande a risposta aperta. Nelle sessioni seguenti l'esame sarà sottoforma di colloquio orale ed è possibile anche separare le due materie di insegnamento.
IL CORSO
Il corso di Didattica delle scienze naturali si divide in due Macro-argomenti: Le basi della biologia (le cellule, la classificazione dei viventi, il ciclo dell'acqua) con approfondimenti semplici ed essenziali, e poi c'è la parte in cui si impara come si insegnano le scienze naturali ai bambini (Metodo IBSE, approcci laboratoriali...) comprensiva dell'importante tema della BIOFILIA.
N.B. Biofilia = Legame innato che i bambini (e i cuccioli in generale) hanno nei confronti della Natura e la voglia di scoprirla, di
conoscerla.
LEZIONE 1 – “CONCETTI BASE DI SCIENZE NATURALI”
Perché si insegnano le scienze ai bambini? Perché sono fondamentali nello sviluppo delle attività cognitive (infatti le scienze permettono ai bambini di osservare, descrivere, scoprire, toccare e classificare qualcosa), perché aiutano a costruire una coscienza civile del “buon cittadino” (es. la raccolta differenziata: se insegnata da piccoli diventa un gesto normale e scontato). Lo studio delle scienze naturali mettono in condizione l’allievo (il bambino) di operare scelte grazie agli strumenti e alle conoscenze acquisite.
L’UOMO E LE SCIENZE NATURALI
Il sapere è un bisogno Naturale, l’uomo è definito un “animale culturale” proprio per la sua cultura e per il suo bisogno di sapere. Anche altri animali sviluppano la curiosità e la voglia di sapere soprattutto nei primi mesi di vita (Come i cuccioli di cani e gatti) che sviluppano
Naturalmente, questo bisogno di conoscere l'ambiente circostante. Nel periodo dell'infanzia l'insegnante deve sapere inserire elementi essenziali della natura utilizzando esempi pratici per scoprire la realtà. Meglio il lombrico in giardino che il bambino può osservare e toccare piuttosto che una giraffa che il bambino vede soltanto da un video. Infatti, è sbagliato il concetto secondo cui il bambino deve accettare una realtà data dall'insegnante, ma deve essere lui a scoprirla attraverso attività ed esperimenti che possano coinvolgerlo. Lo sviluppo di un bambino è paragonabile all'intera evoluzione dell'uomo, il bambino infatti ripercorre in pochi anni l'intera evoluzione delle abilità cognitive ottenute in milioni di anni.