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ECHINODERMATA
Tutte forme marine; assenza totale di un sistema escretore. 5 classi: crinoidei, asteroidei, ofiroidei, echinoidei, oloturoidei attualmente viventi; altre due classi estinte. Gli echinodermi hanno tutti scheletri di carbonato di calcio. Sono deuterostomi con segmentazioni radiale e il celoma che si origina per enterocelia. La bocca non deriva dal blastoporo. Deuterostomi: durante lo sviluppo embrionale la prima apertura boccale che si forma è l'ano (successivamente si formerà la bocca). In tutti i gruppi visti finora abbiamo visto segmentazione spirale (embrione a mosaico), ora radiale (embrione regolativo). Ontogenesi (sviluppo di un organismo durante la sua vita) e filogenesi; lo studio degli stadi precoci dell'ontogenesi aiuta molto a comprendere omologie. Lo studio delle omologie rappresenta una delle prove più solide a favore della teoria dell'evoluzione di Darwin.
Lo zoologo Ernst Haeckel, contemporaneo di Darwin osservando le fessure branchiali degli
Embrioni umani: formulò l'ipotesi nota come ricapitolazione secondo cui l'ontogenesi ricapitola la filogenesi. Più tardi, l'embriologo K. von Bear intuì che le caratteristiche dei primi stadi dell'ontogenesi sono più condivise di quelle tardive. Esistono molti parallelismi fra ontogenesi e filogenesi, ma sappiamo che si possono trovare parallelismi sia in stadi precoci che avanzati e che i cambiamenti di singole parti di un organismo si evolvono anche in maniera indipendente. Ciononostante, le omologie nell'ontogenesi anche di singole parti di organismi differenti rafforzano molto le idee di Darwin, aiutano a ricostruire alberi filogenetici (es. geniomeotici).
Echinodermi: non hanno nessuna struttura in continuità con gli animali visti finora né con altri che vedremo; hanno una serie di strutture autoapomorfe che non sono condivise con nessuno. Riconosciuti come phylum monofiletico solo dal 1847. Quasi tutti hanno simmetria pentaraggiata.
(ma secondaria); larva pluteo (prima forma larvale) ha simmetria bilaterale
Caratteristiche proprie:
- Sistema acquifero; sistema (insieme di apparati, più funzioni), di origine celomatica, costituita da canali e ampolle nelle quali scorre un liquido che viene più o meno compresso in maniera voluta dall'animale, generando differenze di pressione che consentono all'animale di muoversi.
- Scheletro di carbonato: dermascheletro, nel derma presentano uno scheletro calcareo prodotto dal derma sotto forme di piastre/piccoli ossicoli con spine che in certi casi possono unirsi a formare una vera e propria teca di carbonato di calcio. Il derma negli echinodermi è di origine mesodermica! Hanno quindi quasi un endoscheletro. Le matrici di carbonato di calcio contengono elementi cellulari! Ricorda molto l'osso dei vertebrati. È poi ricoperto dall'epidermide.
- Possono originare individui nuovi da frammenti di un individuo adulto per riproduzione
asessuale
Classe Asteroide
astelle di mare; animali marini, normalmente presenti a basse profondità, quasi sempre bentonici su fondali perlopiù rocciosi; dimensioni medio-grandi, fino a 1m.
L'epidermide spesso è pigmentata.
Mangiatrici di molluschi; problema economico a causa dell'impatto sulle coltivazioni di cozze e soprattutto ostriche.
Non si basa sull'inseguimento della preda, ma sfruttano la capacità di questi animali di forza, di aprire gli scheletri dell'animale (?).
Nel sistema acquifero scorre acqua, che entra nell'animale attraverso la madreporica (apertura/piastra che presenta uno o più piccoli fori).
Lato orale vs aborale.
Il canale principale è quello anulare, che prende l'acqua dal madreporite, che comunica col primo tratto di canale detto canale pietroso. Da quello anulare poi partono quelli radiali, ciascuno per braccio (5).
All'interno del sistema entra l'acqua di mare cui vengono sommate cellule
In grado di fagocitosi (celomocitiforse prodotti nel corpo di Tiedemann). Ciascun canale è dotato di valvole di non ritorno per cui la circolazione dell'acqua nel sistema acquifero è aiutata dalle cilia e regolata in modo da creare forti differenze di pressione idrostatica interna che consentono il movimento dei pedicelli ambulacrali.
Sistema digerente; grosso stomaco pilorico nella parte centrale dell'animale; apertura boccale ventrale e nella parte amorale l'apertura anale. Dallo stomaco grossi ciechi, che si dipartono in 2 per braccio, poi formano ciechi più piccoli con cui raggiungono gli altri tessuti.
Lo stomaco (e l'esofago) si può evertere, l'ostrica entra dentro; dallo stomaco si dipartono i ciechi gastriciche danno origine ad altri ciechi.
Nota il madreporite e il canale pietroso e anulare/circolare che gira attorno all'esofago. Si continuano i canali radiali che sono collegati alle ampolle nei quali può entrare.
acqua e così si possono gonfiare; consentono così il movimento. Lo stomaco è fortemente muscolarizzato. Una volta che lo stomaco rientra con la preda, riversa su questa molti enzimi digestivi di tutte le classi. La preda è pre-digerita e in seguito assorbita. Lo stomaco può infilarsi all'interno delle valve di mitili e liquefarne il corpo, mentre le braccia e i pedicelli tengono aperta una fessura tra le valve. Il cibo pre-digerito esternamente e poi ingoiato va a finire nei canali radiali e attraverso il sistema acquifero e il sistema emale (sistema di canali che corre parallelo al sistema acquifero, ma ha canali e insenature proprie, anche lui con epitelio cigliato all'intento e liquido che circola) raggiunge tutti i tessuti. Insieme garantiscono il trasporto dei nutrienti e di ossigeno (ma non in modo fondamentale) Solo nelle oloturie il sistema è molto sviluppato, dotato di un sistema di pompaggio (cuore) e connesso intimamente con intestino e.polmoni acquiferi. Nelle stelle e nei ricci gli scambi gassosi avvengono dalla superficie corporea attraverso le papule (stelle) o i pedicelli (ricci regolari). Sia stelle che ricci hanno delle pedicellarie, una specie di spine a pinza particolari che si muovono e hanno un evidente significato difensivo perché sono in grado di evitare che sulla superficie del corpo si appoggino organismi non voluti (difesa). Hanno muscoli e nervi propri e si muovono indipendentemente dal resto del corpo. Alcuni ricci attraverso queste producono tossine. Non hanno collegamento col celoma! Hanno riproduzione a sessi separati, fecondazione esterna e sviluppo indiretto (metamorfosi); la larva delle stelle può essere bipinnaria o brachiolaria; sono entrambe più mobili rispetto all'adulto.
Classe Ophiuroidea: stelle serpentine; 5 braccia più svincolate rispetto al corpo centrale e si distinguono bene rispetto a questo. Alcune hanno anche braccia ramificate nelle cladofiure. Hanno un
lato orale e uno aborale (l’apertura anale però qui NON c’è). Bentonici e marini (come asteroidea).
Nella bocca spine che si addentrano; apertura boccale con 5 piastre intorno, una è il madreporite. Strutture protettive e mobili che consentono all’animale di nutrirsi ed introdurre il cibo all’interno (si attaccano particelle nell’acqua). Escono di notte con la superficie boccale rivolta verso l’alto e con le braccia che muovono leggermente attaccano (con i pedicelli tipo ventose) piccoli organismi che passano di lì.
Le braccia non hanno solchi ambulacrali, perché i pedicelli non servono per muoversi.
L’intestino è ridotto. Il digerente è praticamente costituito da un grande stomaco con molte tasche/borse (che vengono talvolta utilizzate per incubare le uova), manca l’apertura anale.
Sistema acquifero di canali e ampolle nel quale flusse un fluido che porta sia il cibo sia l’ossigeno. Sono in
continuità col canale anulare (il più grosso). Hanno una larva mobile/natante che andrà incontro a metamorfosi.
Classe Echinoidea: ricci di mare, con diametro 4-12cm (max 36) e bocca verso l'alto. Troviamo i ricci regolari e irregolari (due sottoclassi). I primi hanno simmetria pentaraggiata e corpo globoso, un lato orale con la bocca e un lato aborale opposto con apertura anale. Quelli irregolari vivono infossati in substrati molli e sabbiosi, con un corpo appiattito e simmetria bilaterale. L'apertura boccale è ventrale ma quella anale è laterale, non opposta. Le spine sono molto dure nei regolari, ma più morbide in quelli irregolari, dal momento che vivono infossati.
Entrambi hanno un sistema acquifero e pedicelli ambulacrali, che fuoriescono dagli ambulacri (solchi) che partono dalla regione orale e che si dividono in 5 parti. Se si deve spostare il riccio li usa; servono da ventosa grazie al liquido che pompa.
Quelli irregolari usano
Questi pedicelli per infossarsi più che per muoversi. I ricci regolari sono il gruppo più numeroso di echinodermi, con differenze negli aculei (ricci matita, con aculei spessi e grossi, considerati fossili viventi perché molto poco modificate nel tempo). Sono perlopiù erbivori brucatori (il corrispettivo degli ungulati sulla terraferma!) possono creare disarmonie che sfociano in disastri ecologici. Brucano grazie ad una struttura calcarea chiamata Lanterna di Aristotele, un apparato masticatore formato da piastre scheletriche e da 5 denti retrattili grazie a 5 paia di muscoli propri. Tipica dei riti regolari. In quelli irregolari è modificata e può anche essere assente.
Molti corvini (e forse anche gabbiani) si sono specializzati nel prendere il riccio e lo lasciano cadere finché non rompono le teche per avere accesso alle parti molli.
Immagine sotto: anche qui sistema emalesomatocele: valvola che consente che le due porzioni siano indipendenti consente.
alle ampolle di gonfiarsi e ai pedicelli di funzionare come ventose o per spostarsi. Vediamo la branchia, una struttura tipo pedicello modificato che è un punto di ingresso favorito dell'ossigeno. In blu scuro una parte del sistema nervoso. Normalmente gli animali a simmetria raggiata sono sessili o bentonici, il che permette loro di percepire l'ambiente a 360 gradi, meglio che avere una cefalizzazione! 91 madreporite Paracentrotus lividus, noi diciamo di mangiare le femmine, ha una funzione importante di brucatore per tenere a bada la vegetazione e di organismi legati alla vegetazione. Invece i ricci irregolari sono più tipici di fondali molli. Sono detritivori o sospensivori. Hanno spine a feltro che utilizzano come accessori nello scavo insieme con i pedicelli. Classe Holothuroidea: animali molto comuni anche da noi; sono allungati.