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HDAG-S:
• essenziali nelle fasi iniziali del ciclo
• e’ in grado di legare sia RNA polimerasi di tipo I che di tipo II
• rientra nel nucleo con funzione di transattivatore della replicazione del genoma
HDAG-L:
• prodotta tardivamente
• trasferita nel nucleo blocca la replicazione di RNA virale
• da inizio all’assemblaggio dei nuovi virioni
Assemblamento
Nel nucleo della cellula dei nuovi nucleocapsidi con HDag-S e HDAg-L
➢ Trasferimento nel citoplasma
➢ Acquisizione di envelope di HBV nell’apparato di golgi
➢ Rilascio di virioni neoformati
➢
Meccanismi patogenetici
Fegato, uno organo interessato
➢ Danno epatico simile a epatite B mediato da risposta infiammatoria e immunitaria
➢ dell’ospite
Forse concorrono fattori virali e dell’ospite
➢ Diverso impatto patogenetico dei vari sierotipi:
➢
genotipo III: associato a forme piu’ severe
Genotipo II: associato a forme piu’ benigne
Genotipo I: associato a forme di gravita’ variabilie
Cause di questo comportamento
• HDAG-L
• Capacita’ del virus di utilizzare le RNA polimerasi cellulari
• Effetto citotossico diretto di HDV per accumulo intracellulare
• Forse capacita’ di HDV di evadere le risposte antivirali intracellulari mediante degli
interferoni
Meccanismi patogenetici – Patologie correlate
Il virus causa due tipi di infezione:
1. coinfezione
-infezione simultanea da HDV e da HBV
-rischio di cronicizzazione nel 5-10%
2. superinfezione
-infezione da HDV in soggetto gia’ infetto da HBV
-decorso di malattia piu’ grave, rischio di cronicizzazione piu’ alto
Clinica: sintomatologia simile alle altre epatiti, ma puo’ avere decorso piu’ grave
Coinfezione
Epatite acuta per contemporanea replicazione dei due virus
➢ Incubazione, dipende da HBV (replicazione dominante nella prima fase)
➢ Con disponibilita’ di HBsAg inizia replicazione dei HDV
➢ Cronicizzazione non frequente
➢
Superinfezione
Aggrava un quadro complesso
➢ Immediata replicazione di HDV
➢ Epatite acuta, a volte rischio di cronicizzazione
➢ Incubazione: 2-3 sett
➢ Evento frequente: epatite fulminante
➢ Evoluzione in cirrosi: circa il 79-80% delle epatiti croniche
➢ Carcinoma epatocellulare: non frequente
➢
Diagnosi
Si puo’ fare solo sulla base di marcatori sierologici
PICORNAVIRUS
• Famiglia molto ampia
• Provano malattie diverse come paralisi,meningiti a infezioni respiratorie
• 35 generi
Generi importanti:
Enterovirus ospiti transitori delle vie digestive umane
❖ →
Hepatovirus epatite A
❖ →
Parechovirus echovirus 22 e 23
❖ →
Cardiovirus encefalomiocardite
❖ →
Aphtovirus afta epizootica
❖ →
Caratteristiche
• Virione: icosaedrico,28-30 nm,ha 60 subunita
• Genoma: RNA a singolo filamento a polarita’ positiva
• Proteine: quattro polipeptidi maggiori scissi da un precursore
• Involucro: no
• Replicazione: nel citoplasma
Struttura delle particelle virali
Guscio capsidico di 60 subunita’ (dette protomeri)
Ciascuna composta da 4 proteine VP1→VP4
Disposte con simmetria icosaedrica attorno al genoma, organizzate in 12 pentameri
(organizzazione di 5 protomeri)
VP1, VP2,VP3: intelaiatura peptidica, si rivolge all’indietro su se stessa formando un serbatoio di
otto filamenti tenuti insieme da legami a idrogeno (serbatoio beta)
la catena aminoacidica compresa tra serbatoio beta e le frazioni terminali N e C della proteina
contiene una serie di ANSE i principali siti antigenici
→contengono
VP4: non ha stessa conformazione di altre VP, piu’piccola e si trova in una depressione detta
canyon, che corre intorno ai 12 vertici, all’interno interazione con recettore
Siti antigenici: sulla superficie del capside, in corrispondenza di tratti sporgenti (loop) che
separano i foglietti B, e sulle estremita’ carbossiterminali di VP1 e VP3
Genoma
• RNA a singolo filamento a polarita’ positiva
• Dimensioni: varia da 7,2 kb (poliovirus, virus epatite A) a 8,4 kb (aphthovirus)
VPg: piccola proteina codificata dal virus, senza cap, necessaria per replicazione del genoma
In 5’ abbiamo:
• Vpg
• Sequenza non tradotta di 700 nt
• Sequenza IRES: promuove il legame diretto dei ribosomi cellulari
In 3’ abbiamo:
• coda di PoliA
• Tratto non codificante di 50-100 nt
• P1: proteine capsidiche
• P2 e P3: importanti per la replicazione
Replicazione
Il ciclo avviene nel citoplasma
1. attacco del virus ai recettori
Recettori: diversi recettori (proteine di membrana della superficie delle immunoglobuline)
molti Rhinovirus e Coxsackievirus si legano specificamente alla molecola 1 di adesione
intercellulare (ICAM-1) presente sulla superficie di numerosi tipi di cellule
2. penetrazione: per endocitosi mediata da recettore
3. liberazione del genoma nel citoplasma: favorita dall’acidita’ endosomiale
(Poliovirus anche per traslocazione diretta di RNA attraverso la membrana)
RNA virale si associa ai ribosomi e viene tradotto in una poliproteina gigante
la poliproteina precursore viene tagliata nelle proteine virali mature tra cui:
vari intermedi di maturazione
o 4 proteine strutturali
o Vpg legata a RNA
o Proteasi codificata dal virus responsabile del processo di maturazione proteolitica
o RNA polimerasi-RNA dipendente
o
Partendo da poliA a 3’ terminale→ trascritto intermedio a polarita’ negativa
P
Produzione di genomi a polarita’positiva
a
r
P
Tradotti e replicati fino ad accumulo di grandi quantita’
t
a
di genomi e proteine nel citoplasma
e
r
n
t
d
e
o
n
Assemblaggio d
d
Autoassemblaggio di proteine capsidiche in protomeri, di cui 5 formano i pentameri
▪ a
o
Struttura definitiva: interazione dei 12 pentameri con RNA genomico
▪ p
d
Accumulo di particelle virali
▪ o
a
Sofferenza cellulare e liberazione per lisi
▪ l
p
i
o
A
l
ENTEROVIRUS a
i
3
A
Molto resistente agli agenti fisico-chimici e possono vivere a lungo nell’ambiente
▪ ’
a
t
3
e
’
r
t
m
Resistono all’acidita’ del suco gastrico e alla bile
▪ Crescono in molti tipi di cellule umane
▪ Si trasmettono per via oro-fecale
▪ Incidenza max estate-autunno
▪ Penetrano attraverso mucosa orale
▪ Diffusione linfo-ematica a cellule del RE E infezione a organi bersaglio
▪
1. POLIOVIRUS
Causano poliomielite
▪ Tipo1: ceppo frequentemente isolato da casi paralitici e causa epidemie
▪ Tipo2: isolato piu’ raramente
▪ Tipo 3: isolato meno frequentemente
▪
Primo virus isolato nel 1908
• Poliomielite abortiva (segni tipici delle meningiti virali)
• Poliomielite non paralitica (rigidita del collo e della nuca)
• Poliomielite paralitica: meno 1%
-infiammazione e distruzione della materia grigia
-paralisi flaccida di arti, muscoli del diaframma e intercostali
-infezione di encefalo
-distruzione di neuroni causata da lisi e apoptosi
-esiti: ripresa della funzionalita o danno irreversibile
• Infezione naturale garantisce immunita’ per tutta la vita
VACCINI
• Virus inattivato (IPV) (messo a punto da Salk) per via
→somministrato
• Virus vivo attenuato (messo a punto da Sabin) per via orale e vie
→somministrato
eliminato con le feci infettare altri individui o ricombinarsi con altri virus come
→potrebbe
enterovirus
• Vaccinazione obbligatoria effettuata dal 1967 con OPV
• Dal 30/02/2002: vaccinazione con virus inattivato (IPV)
Trasmissione oro/fecale
Replicazione nelle tonsille e nelle Placche del peyer 7/14 GG
Replicazione nei linfonodi mesenterici e ingresso in circolo
(viremia e invasione cellule del RE)
ORGANI BERSAGLIO
SNC MIDOLLO MENINGI MIOCARDIO CUTE
Diagnosi
• Isolamento del virus con tecniche molecolari il campioni biologici
• Sierologica: ELISA
2. COXSCKIEVIRUS
• Isolati da una variegata gamma di patologie umane
• Divisi in sottotipi A (miosi nel topolino) e B (placche necrotiche in SNC,muscoli e pancreas
topolino)
• Vasta serie di manifestazioni morbose
Meningite asettica
• Provocata dal gruppo B e A2, A4, A7.. (malessere, febbre,dolori addominali, debolezza
muscolare per forma di una poliomielite paralitica)
• Guarigione spontanea
Erpangina (o faringite vescicolare)
• Mal di gola con vescicole su palato,faringe, tonsille
• Gruppo A
Pleurodinia
• (febbre,dolori lancinanti al torace)
• Forma piu’ frequente del gruppo B
Miocardite
• Malattia seria, infiammazione acuta del miocardio e delle sierose che lo rivestono
(piocardite)
• Puo’ essere letale nei neonati e puo’ causare un danno cardiaco permanente nei soggetti di
tutte le eta’
• Sostenuta dal gruppo B
Infezioni neonatali causate dal gruppo B
• Grave epatite progressiva o encefalite
• Prematurita’
• Ridotto peso alla nascita
Manifestazioni esantemiche
• Maculo papulare da A4, A6, A9, A16
Malattia mano-piede e bocca (ulcerazioni nel faringe, vescicole nel palmo di mano e piede)
Rinite
3. ECHOVIRUS
• Isolati prevalentemente da materiale fecale di soggetti sani
• Le forme cliniche piu’ frequenti sono:
Meningite asettica
Esantemi papulari
Faringiti
Occasionalmente miocardite,miosite, epatite anitterica
RHINOVIRUS
Agenti del raffreddore comune e altre affezioni respiratorie
➢ Piu’ di 130 genotipi
➢ Molto simili a enterovirus
➢ Sensibili ad ambiente acido
➢ Crescono meglio a 33-35°
➢ Sono specie-specifici e crescono in vitro solo in cellule umane e di primati, effetto
➢ citopatico simile a enterovirus
Human rhinovirus C non crescono in colture cellulari
➢
PATOGENESI
•penetrazione attraverso le vie respiratorie Nasofarige
•Incubazione 1-4 gg
•Replicazione alla superficie epiteliale delle mucose nasali e poi (non sempre) della trachea.
•A seconda della dose infettante l'andamento differisce.
•Biopsia della mucosa nasale: edema del tessuto connettivo subepiteliale con infiltrazione di
cellule infiammatorie .
•Recentemente: infezioni alle basse vie respiratorie (bronchioliti, polmoniti)
•L' immunità dopo 7-14 gg e persiste per 2-4 anni
Porta a raffreddore comune, a volte complicazioni con otite me