Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 198
Appunti di virologia Pag. 1 Appunti di virologia Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 198.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di virologia Pag. 41
1 su 198
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

HDAG-S:

• essenziali nelle fasi iniziali del ciclo

• e’ in grado di legare sia RNA polimerasi di tipo I che di tipo II

• rientra nel nucleo con funzione di transattivatore della replicazione del genoma

HDAG-L:

• prodotta tardivamente

• trasferita nel nucleo blocca la replicazione di RNA virale

• da inizio all’assemblaggio dei nuovi virioni

Assemblamento

Nel nucleo della cellula dei nuovi nucleocapsidi con HDag-S e HDAg-L

➢ Trasferimento nel citoplasma

➢ Acquisizione di envelope di HBV nell’apparato di golgi

➢ Rilascio di virioni neoformati

Meccanismi patogenetici

Fegato, uno organo interessato

➢ Danno epatico simile a epatite B mediato da risposta infiammatoria e immunitaria

➢ dell’ospite

Forse concorrono fattori virali e dell’ospite

➢ Diverso impatto patogenetico dei vari sierotipi:

genotipo III: associato a forme piu’ severe

Genotipo II: associato a forme piu’ benigne

Genotipo I: associato a forme di gravita’ variabilie

Cause di questo comportamento

• HDAG-L

• Capacita’ del virus di utilizzare le RNA polimerasi cellulari

• Effetto citotossico diretto di HDV per accumulo intracellulare

• Forse capacita’ di HDV di evadere le risposte antivirali intracellulari mediante degli

interferoni

Meccanismi patogenetici – Patologie correlate

Il virus causa due tipi di infezione:

1. coinfezione

-infezione simultanea da HDV e da HBV

-rischio di cronicizzazione nel 5-10%

2. superinfezione

-infezione da HDV in soggetto gia’ infetto da HBV

-decorso di malattia piu’ grave, rischio di cronicizzazione piu’ alto

Clinica: sintomatologia simile alle altre epatiti, ma puo’ avere decorso piu’ grave

Coinfezione

Epatite acuta per contemporanea replicazione dei due virus

➢ Incubazione, dipende da HBV (replicazione dominante nella prima fase)

➢ Con disponibilita’ di HBsAg inizia replicazione dei HDV

➢ Cronicizzazione non frequente

Superinfezione

Aggrava un quadro complesso

➢ Immediata replicazione di HDV

➢ Epatite acuta, a volte rischio di cronicizzazione

➢ Incubazione: 2-3 sett

➢ Evento frequente: epatite fulminante

➢ Evoluzione in cirrosi: circa il 79-80% delle epatiti croniche

➢ Carcinoma epatocellulare: non frequente

Diagnosi

Si puo’ fare solo sulla base di marcatori sierologici

PICORNAVIRUS

• Famiglia molto ampia

• Provano malattie diverse come paralisi,meningiti a infezioni respiratorie

• 35 generi

Generi importanti:

Enterovirus ospiti transitori delle vie digestive umane

❖ →

Hepatovirus epatite A

❖ →

Parechovirus echovirus 22 e 23

❖ →

Cardiovirus encefalomiocardite

❖ →

Aphtovirus afta epizootica

❖ →

Caratteristiche

• Virione: icosaedrico,28-30 nm,ha 60 subunita

• Genoma: RNA a singolo filamento a polarita’ positiva

• Proteine: quattro polipeptidi maggiori scissi da un precursore

• Involucro: no

• Replicazione: nel citoplasma

Struttura delle particelle virali

Guscio capsidico di 60 subunita’ (dette protomeri)

Ciascuna composta da 4 proteine VP1→VP4

Disposte con simmetria icosaedrica attorno al genoma, organizzate in 12 pentameri

(organizzazione di 5 protomeri)

VP1, VP2,VP3: intelaiatura peptidica, si rivolge all’indietro su se stessa formando un serbatoio di

otto filamenti tenuti insieme da legami a idrogeno (serbatoio beta)

la catena aminoacidica compresa tra serbatoio beta e le frazioni terminali N e C della proteina

contiene una serie di ANSE i principali siti antigenici

→contengono

VP4: non ha stessa conformazione di altre VP, piu’piccola e si trova in una depressione detta

canyon, che corre intorno ai 12 vertici, all’interno interazione con recettore

Siti antigenici: sulla superficie del capside, in corrispondenza di tratti sporgenti (loop) che

separano i foglietti B, e sulle estremita’ carbossiterminali di VP1 e VP3

Genoma

• RNA a singolo filamento a polarita’ positiva

• Dimensioni: varia da 7,2 kb (poliovirus, virus epatite A) a 8,4 kb (aphthovirus)

VPg: piccola proteina codificata dal virus, senza cap, necessaria per replicazione del genoma

In 5’ abbiamo:

• Vpg

• Sequenza non tradotta di 700 nt

• Sequenza IRES: promuove il legame diretto dei ribosomi cellulari

In 3’ abbiamo:

• coda di PoliA

• Tratto non codificante di 50-100 nt

• P1: proteine capsidiche

• P2 e P3: importanti per la replicazione

Replicazione

Il ciclo avviene nel citoplasma

1. attacco del virus ai recettori

Recettori: diversi recettori (proteine di membrana della superficie delle immunoglobuline)

molti Rhinovirus e Coxsackievirus si legano specificamente alla molecola 1 di adesione

intercellulare (ICAM-1) presente sulla superficie di numerosi tipi di cellule

2. penetrazione: per endocitosi mediata da recettore

3. liberazione del genoma nel citoplasma: favorita dall’acidita’ endosomiale

(Poliovirus anche per traslocazione diretta di RNA attraverso la membrana)

RNA virale si associa ai ribosomi e viene tradotto in una poliproteina gigante

la poliproteina precursore viene tagliata nelle proteine virali mature tra cui:

vari intermedi di maturazione

o 4 proteine strutturali

o Vpg legata a RNA

o Proteasi codificata dal virus responsabile del processo di maturazione proteolitica

o RNA polimerasi-RNA dipendente

o

Partendo da poliA a 3’ terminale→ trascritto intermedio a polarita’ negativa

P

Produzione di genomi a polarita’positiva

a

r

P

Tradotti e replicati fino ad accumulo di grandi quantita’

t

a

di genomi e proteine nel citoplasma

e

r

n

t

d

e

o

n

Assemblaggio d

d

Autoassemblaggio di proteine capsidiche in protomeri, di cui 5 formano i pentameri

▪ a

o

Struttura definitiva: interazione dei 12 pentameri con RNA genomico

▪ p

d

Accumulo di particelle virali

▪ o

a

Sofferenza cellulare e liberazione per lisi

▪ l

p

i

o

A

l

ENTEROVIRUS a

i

3

A

Molto resistente agli agenti fisico-chimici e possono vivere a lungo nell’ambiente

▪ ’

a

t

3

e

r

t

m

Resistono all’acidita’ del suco gastrico e alla bile

▪ Crescono in molti tipi di cellule umane

▪ Si trasmettono per via oro-fecale

▪ Incidenza max estate-autunno

▪ Penetrano attraverso mucosa orale

▪ Diffusione linfo-ematica a cellule del RE E infezione a organi bersaglio

1. POLIOVIRUS

Causano poliomielite

▪ Tipo1: ceppo frequentemente isolato da casi paralitici e causa epidemie

▪ Tipo2: isolato piu’ raramente

▪ Tipo 3: isolato meno frequentemente

Primo virus isolato nel 1908

• Poliomielite abortiva (segni tipici delle meningiti virali)

• Poliomielite non paralitica (rigidita del collo e della nuca)

• Poliomielite paralitica: meno 1%

-infiammazione e distruzione della materia grigia

-paralisi flaccida di arti, muscoli del diaframma e intercostali

-infezione di encefalo

-distruzione di neuroni causata da lisi e apoptosi

-esiti: ripresa della funzionalita o danno irreversibile

• Infezione naturale garantisce immunita’ per tutta la vita

VACCINI

• Virus inattivato (IPV) (messo a punto da Salk) per via

→somministrato

• Virus vivo attenuato (messo a punto da Sabin) per via orale e vie

→somministrato

eliminato con le feci infettare altri individui o ricombinarsi con altri virus come

→potrebbe

enterovirus

• Vaccinazione obbligatoria effettuata dal 1967 con OPV

• Dal 30/02/2002: vaccinazione con virus inattivato (IPV)

Trasmissione oro/fecale

Replicazione nelle tonsille e nelle Placche del peyer 7/14 GG

Replicazione nei linfonodi mesenterici e ingresso in circolo

(viremia e invasione cellule del RE)

ORGANI BERSAGLIO

SNC MIDOLLO MENINGI MIOCARDIO CUTE

Diagnosi

• Isolamento del virus con tecniche molecolari il campioni biologici

• Sierologica: ELISA

2. COXSCKIEVIRUS

• Isolati da una variegata gamma di patologie umane

• Divisi in sottotipi A (miosi nel topolino) e B (placche necrotiche in SNC,muscoli e pancreas

topolino)

• Vasta serie di manifestazioni morbose

Meningite asettica

• Provocata dal gruppo B e A2, A4, A7.. (malessere, febbre,dolori addominali, debolezza

muscolare per forma di una poliomielite paralitica)

• Guarigione spontanea

Erpangina (o faringite vescicolare)

• Mal di gola con vescicole su palato,faringe, tonsille

• Gruppo A

Pleurodinia

• (febbre,dolori lancinanti al torace)

• Forma piu’ frequente del gruppo B

Miocardite

• Malattia seria, infiammazione acuta del miocardio e delle sierose che lo rivestono

(piocardite)

• Puo’ essere letale nei neonati e puo’ causare un danno cardiaco permanente nei soggetti di

tutte le eta’

• Sostenuta dal gruppo B

Infezioni neonatali causate dal gruppo B

• Grave epatite progressiva o encefalite

• Prematurita’

• Ridotto peso alla nascita

Manifestazioni esantemiche

• Maculo papulare da A4, A6, A9, A16

Malattia mano-piede e bocca (ulcerazioni nel faringe, vescicole nel palmo di mano e piede)

Rinite

3. ECHOVIRUS

• Isolati prevalentemente da materiale fecale di soggetti sani

• Le forme cliniche piu’ frequenti sono:

Meningite asettica

Esantemi papulari

Faringiti

Occasionalmente miocardite,miosite, epatite anitterica

RHINOVIRUS

Agenti del raffreddore comune e altre affezioni respiratorie

➢ Piu’ di 130 genotipi

➢ Molto simili a enterovirus

➢ Sensibili ad ambiente acido

➢ Crescono meglio a 33-35°

➢ Sono specie-specifici e crescono in vitro solo in cellule umane e di primati, effetto

➢ citopatico simile a enterovirus

Human rhinovirus C non crescono in colture cellulari

PATOGENESI

•penetrazione attraverso le vie respiratorie Nasofarige

•Incubazione 1-4 gg

•Replicazione alla superficie epiteliale delle mucose nasali e poi (non sempre) della trachea.

•A seconda della dose infettante l'andamento differisce.

•Biopsia della mucosa nasale: edema del tessuto connettivo subepiteliale con infiltrazione di

cellule infiammatorie .

•Recentemente: infezioni alle basse vie respiratorie (bronchioliti, polmoniti)

•L' immunità dopo 7-14 gg e persiste per 2-4 anni

Porta a raffreddore comune, a volte complicazioni con otite me

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
198 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valo96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Virologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pianetti Anna.