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MACCHINE E LAVORAZIONI
Tornio e tornitura
La tornitura cilindrica è una lavorazione che consiste nel taglio superficiale di un
pezzo messo in rotazione attorno al suo asse di rivoluzione, ad esempio un albero.
Permette di realizzare:
- superfici di rivoluzione esterne ed interne
- filettature esterne ed interne
- superfici piane (di sfacciatura)
- superfici zigrinate
Esistono quattro tipi di moto:
- moto di taglio, in cui il pezzo ruota attorno al proprio asse, misurato in m/min
- moto di alimentazione, in cui l’utensile si muove in modo rettilineo o curvilineo in
un piano contenente l’asse di rotazione del pezzo, misurato in mm/giro
- moto di appostamento, in cui l’utensile si muove ortogonalmente all’asse di
rotazione e definisce la profondità di passata in mm
- moto di lavoro, di tipo elicoidale, dato dalla somma dei moti di taglio ed
alimentazione
Filettature
- il moto è parallelo all’asse di tornitura
- l’avanzamento è pari al passo della filettatura
- la profondità della passata dipende dalla profondità del filetto e dalla possibilità di
realizzarlo in una o più passate
- inserti a carburi sinterizzati per ottenere contemporaneamente filettatura e
finitura
Parametri di taglio
- riduzione fino al 50% della velocità di taglio per filettature, gole, troncature
- velocità di alimentazione da 0,05 a 0,15 mm/giro per gole e troncature
- profondità di passata da 1 a 10 mm per sgrossatura, da 0,1 a 1 mm per finitura
Fra i taglienti dell’utensile vi è un raggio di punta tale da:
- eliminare un pericoloso spigolo vivo
- dare robustezza all’utensile
- ridurre la rugosità del pezzo lavorato
- essere abbastanza piccolo per permettere l’incuneamento dell’utensile nel pezzo
Fresatrice e fresatura
La fresatura è una lavorazione che consiste nel taglio del metallo a opera utensili
pluritaglienti detti “frese”con taglienti posti su diverse superfici (cilindriche, piane,
coniche, …) muniti di denti elicoidali di diverso tipo.
Permette di ottenere:
- superfici piane
- scanalature di forma semplice e complessa
- smussi e sedi di linguette e chiavette
- taglio di ruote dentate
Il taglio può essere di due tipi:
- periferico se l’asse di rotazione della fresa è parallelo al pezzo
- frontale se l’asse di rotazione della fresa è ortogonale al pezzo
Per ogni dente della fresa si distinguono due superfici:
- petto, superficie “radiale” alla fresa
- fianco, superficie “tangenziale” alla fresa
Per entrambi i tipi di taglio (periferico e frontale) vi sono tre tipi di moto:
- moto di taglio, rotatorio e continuo dell’utensile, misurato in velocità di taglio
m/min
- moto di alimentazione, rettilineo o curvilineo continuo posseduto dal pezzo o
dall’utensile, misurato in mm/min o in mm/giro
- moto di appostamento, posseduto dal pezzo o dall’utensile, misurato in mm
determina la profondità della passata.
Altri parametri fondamentali sono il diametro della fresa ed il numero dei denti.
Trapano e trapanatura
La trapanatura consiste nella foratura del metallo.
Gli utensili utilizzati sono le punte, gli allargatori e gli alesatori:
- punta da centri (a centrare)
- punda doppia
- punta a gradini
- perforatore con inserti in carburi
- punta ad elica con canali per fluido da taglio
- allargatore per svasature cilindriche/coniche
- alesatore pluritagliente manuale/a macchina
Rettificatrice e rettifica
La rettifica è una lavorazione di finitura del metallo.
L’utensile della rettifica è la mola.
Estrusione
L’estrusione è un processo attraverso il quale il metallo, a caldo o a freddo, viene
spinto da un pistone attraverso una sagoma detta matrice generando una trave di
sezione uguale alla sagoma. (stesso processo usato per tirare la pasta).
Non vi è alcun collegamento fra la forma iniziale del metallo e quella finale, le
matrici possono essere anche complesse e generare pezzi cavi.
L’estrusione può essere di due tipi:
- estrusione diretta, in cui il pistone spinge il metallo in una matrice definita
- estrusione inversa, in cui il pistone stesso è la matrice
Considerando il lavoro ideale di deformazione plastica parallelepipeda ed il lavoro
reale dell’estrusione, è possibile definire il rendimento di estrusione:
=
Il flusso del metallo è difficile da prevedere e dipende da alcuni fattori:
- attrito con le pareti del contenitore
- differenza di temperatura fra periferia e centro
- angolo della matrice (vi è un angolo ottimale)
L’attrito è una delle principali differenze fra l’estrusione diretta e quella inversa.
Infatti, nell’estrusione inversa, il metallo non ha attrito con le pareti esterne ed il
lavoro di estrusione è minore.
Tipici rapporti di estrusione vanno da 10 a 100 e la velocità del pistone può arrivare
a 0,5 m/s.
Estrusione a caldo
- forze più basse
- raffreddamento superficiale che causa deformazione disomogenea
- ossidazione che causa difetti superficiali, difetti interni, aumento della rugosità
I rimedi a tali inconvenienti sono:
- riscaldamento del contenitore
- pistone di diametro minore
- lubrificazione
Estrusione a freddo:
- migliori proprietà meccaniche
- migliori tolleranze dimensionali
- miglior finitura superficiale
- assenza di ossidi
- forze più elevate
- usura delle matrici
- necessità di lubrificazione
- possibilità di aumento di temperatura e conseguente ricristallizzazione
Difetti nell’estrusione
- ossidazione
- fessurazioni da surriscaldamento
- proprietà meccaniche variabili secondo la lunghezza
- distorsioni dovute a tensioni residue
- difetti nella zona terminale
E’ possibile osservare l’andamento delle forze di estrusione in uno schema
sforzo-corsa del pistone.
Fucinatura e Stampaggio
La fucinatura e lo stampaggio sono processi attraverso i quali il metallo viene
pressato e sagomato, a caldo, in stampi aperti o chiusi attraverso magli e presse.
Il maglio è uno strumento che consiste in un elemento impattante, un’incudine
massiva che sostiene il pezzo ed un motore che solleva l’elemento impattante.
Può essere di tre tipologie:
- a semplice effetto
- a contraccolpo
- a doppio effetto
Caratteristiche di un maglio:
- macchina ad energia imposta (max 1200 kJ)
- adatto a pezzi piccoli
- elevata velocità di deformazione
- microdeformazione distribuita e struttura uniforme
- macrodeformazione disuniforme nella fucinatura
La pressa è uno strumento capace di pressare un lingotto metallico all’interno di
uno stampo.
Caratteristiche di una pressa:
- macchina a forza imposta (max 5000 MN)
- adatta a pezzi grandi
- velocità di deformazione lenta (compressione statica)
- microdeformazione concentrata e struttura disuniforme
- macrodeformazione controllabile
Formule empiriche per il calcolo della forza di fucinatura
=
= ∙ + → = 2 ∙
(1 )
ℎ
Soluzione dell’equazione differenziale:
2
= ∙ ℎ
Una difficoltà che si incontra lavorando a caldo ad alta velocità è che il materiale
incrudisce e l’incrudimento dipende dalla velocità di deformazione, che si ricava a
partire dal tempo di contatto.
Forze di stampaggio e canale di bava
Il canale di bava ha tre principali funzioni:
- attutire l’urto fra gli stampi
- accogliere il materiale in eccesso
- riempire gli stampi
La forza di stampaggio è data da:
=
è la resistenza del materiale alla deformazione plastica
è l’impronta del pezzo sul piano di bava
è una costante che aumenta all’aumentare della complessità dei pezzi
(3-5 pezzi semplici, 5-8 con scartabava, 8-12 forme complesse)
Il processo di progettazione del greggio e degli stampi avviene secondo le fasi:
- scelta del piano di bava
- calcolo del sovrametallo
- angoli di sformo
- raggi di raccordo
La scelta del piano di bava deve trovare la soluzione più economica, evitando
sottosquadri, spinte laterali e punti deboli.
Il sovrametallo deve consentire lavorazioni per asportazione di truciolo e la
compensazione di ossidazione, difetti superficiali, incompleto riempimento e ritiro.
Gli angoli di sformo garantiscono la sformabilità, facilitano il riempimento e
riducono l’usura degli stampi. (7°-12°)
I raggi di raccordo evitano concentrazioni di tensioni e facilitano il riempimento.
Dipendono dalle dimensioni dello stampo.
Laminazione
La laminazione è un processo attraverso il quale il metallo, a caldo o a freddo, è
trasformato in lamine o in barre a varie sezioni mediante il passaggio attraverso dei
rulli.
Fra i prodotti della laminazione vi sono:
- semilavorati di partenza (lingotti)
- semilavorati finali (blumi, bramme, billette)
- barre (tonde, quadre, esagonali ecc)
- vergelle
- profilati (I, H, U, T, L ecc)
- tubi e prodotti cavi
Meccanica del processo
Le condizioni di imbocco spontaneo sono quelle
che permettono al rullo di afferrare il pezzo e di
non slittarci sopra. ≥
Tale condizione è data da:
0 0
= sin
0
= cos
0
= ( = coeff attrito)
Si ottiene che:
≥ tan → ≥ ( piccolo)
L’angolo di contatto deve essere minore del
coefficiente di attrito.
Nota: con angolo piccolo si intende genericamente minore di 10 - 20 gradi.
Il coefficiente di attrito dipende dai materiali, dalla temperatura, dalla levigatezza e
da altri parametri. Valori tipici sono:
= 0,02 − 0,3
- a freddo = 0,2 − 0,7
- a caldo
∆ℎ
Sia la riduzione di spessore della lamina. Si avrà che:
∆ℎ 2 2
= − cos → ∆ℎ = 2(1 − cos ) ≅ → ∆ℎ =
2
Per ottenere riduzioni necessarie è quindi necessario un coefficiente d’attrito
maggiore o un raggio maggiore del rullo.
Affinchè si rispetti la costanza della portata, la lamina assottigliata dovrà accelerare.
Un tipico valore per l’accelerazione varia fra il 3 - 10% della velocità di ingresso.
Calcolo della forza di laminazione<