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Storia economica e sociale di Roma antica
1/03/21
La storia sotto diversi punti di vista
La storia è stata una storia evenemenziale: si fa più attenzione alle grandi battaglie, agli aspetti politici e alle istituzioni. Una storia di grandi uomini, di grandi situazioni, mentre era ridotta la storia della società, perché gli storiografi fino al '700 pensavano che il motore della storia fosse dei grandi personaggi (credenza che i grandi personaggi fanno la storia). Ci si concentrava sull'élite e sul suo potere politico, ma dai primi del '900 nasce la storiografia sociale.
Passo di una poesia di Brecht
Si pone in modo provocatorio una serie di domande: chi fa l'arco di Tebe, chi gli archi a Roma, chi i palazzi, chi conquista? I grandi personaggi da soli non avrebbero fatto nulla, né i re, né Cesare in Gallia, né Alessandro in India. Quindi Brecht vuole ricostruire il contesto in cui si sviluppano i grandi personaggi, la
La storia è collettiva e non individuale. Per cui nasce l'esigenza di andare oltre le grandi figure, perché sono esponenti di una società e la stessa va studiata. Il padre della storia sociale romana è un russo Rostovtzeff: sposta l'attenzione dall'aspetto politico-evenemenziale allo studio di risorse economiche, della società, dei commerci... C'è una svolta culturale nei primi del '900, grazie al cambiamento della società di massa, si studia la società contemporanea e non solo. Si inserisce anche la storia evenemenziale in un contesto più ampio. Negli stessi anni degli studiosi modernisti fondano una rivista Les Annales che studia infatti la storia sociale. Brecht va già oltre, però lo studio del metodo sociale non porta a escludere i grandi personaggi, anche questi vengono studiati (Bloch = ruolo del re capetingio nella società), mentre per lo scrittore no. Si crea
Così una storia più ampia e complessiva. Lo stesso processo anche in archeologia: si cercava infatti il reperto prezioso, fino al 1900, quando poi invece si guarda anche cosa c'è intorno.
La storia economica di Roma
Parallelamente nasce un dibattito rispetto alla storia economica: sociale ed economico vanno infatti di pari passo.
Ci sono infatti una serie di studiosi influenti rispetto alla storiografia economica: Bucher e Meyer fanno polemica nel '800 che non è mai finita e che ha continuato a riproporsi. Vi è una polemica tra primitivismo e modernismo, come si concepisce la storia: Bucher pensava che l'economia antica fosse diversa dalla contemporanea, quindi non si possono usare le stesse categorie (economia semplice, con autoconsumo, economia dell'oikos), Meyer invece pensava che le categorie moderne potessero essere usate per l'economia antica = economia complessa con categorie e problemi simili a quella moderna, l'unica.
differenza tra le due = quantità. In questo caso entrambi si basano su interessi soggettivi, personali, proprio per questo lo storico deve mostrare la propria categoria di appartenenza, è impossibile mostrare invece un atteggiamento completamente oggettivo da parte degli storici.
Poi anche Weber: ha scritto 2 opere di storia agraria romana e in piena polemica tra Bucher e Meyer, senza prendere posizione, cerca infatti di conciliare le due parti: ha una visione storicista, fanno analizzate le varie fasi storiche (l'economia può essere cambiata, primitiva alle origini e sviluppata in età imperiale, addirittura parla di "capitalismo antico", ci sono dei protocapitalisti).
Gli antropologi non sono d'accordo con Weber perché descrive una storia evoluzionista: da primitivo a economia protoindustriale, però Weber dice che non c'è un unico modello per tutta la storia, i contesti cambiano.
Finley: "i sostenitori arrivano"
A risultati opposti, pur utilizzando le stesse fonti…”. Scrive negli anni ‘70 e pensa che nella controversia tra le due parti le fonti erano comunque le stesse. Con Finley si parla di neo primitivismo: era un primitivista convinto, ma permette un salto di qualità. Riempie di contenuto: l’economia romana era agricola, forse non era votata all’autoconsumo, forse non era così chiusa, però è marginale, è un economia prevalentemente votata all’autoconsumo per i più umili, ma le altre attività economiche esistevano ed erano marginali (=tutto legato alla terra, credito è minoritario). Finley studia sia il mondo greco che quello romano con attenzione primitivista.
Il ruolo del marxismo
La storiografia marxista nasce da una negazione: lotta di classe, sistemi di produzione e proletariato. Molto non marxisti utilizzano le categorie marxiste: il marxismo insiste sulla necessità di studiare i conflitti sociali.
di utilizzare i tag html per formattare il testo fornito:Di fare attenzione allo sviluppo dell'economia e di cercare le tracce del proletariato, proprio come voleva Brecht. I primi marxisti pensano però che la società antica sia diversa: non ha sviluppato forme industriali e quindi la coscienza di classe, il proletariato nasce solo con l'industria (= forma di primitivismo). Quando si studia storia antica, non si possono usare le categorie marxiste, almeno secondo Marx e i primi marxisti. Leggere passo di Gramsci sulle slide.
Cosa si pensa oggi dell'economia?
Oggi sviluppo della New Istitutional Economics: studio dell'economia attraverso le istituzioni che regolano e condizionano l'attività economica. Ci sono istituzioni formali (= norme e leggi) ed informali (= regole e pratiche sociali).
Oggi non bisogna parlare di economia, ma di economie che si inseriscono in un mosaico della storia romana. Ci sono tante forme di economia che coesistono con quella di Roma capitale. Il miglior approccio è
quello di studiare le varie economie che possono cambiare a seconda del contesto. 02/03/21 Il caso di Spartaco Lo storico usa le sue categorie e le dichiara per leggere le fonti antiche, senza inventarle. Spartaco e la lotta di classe sono un problema su cui la storiografia si è molto soffermata: Spartaco rappresenta lo schiavo ribelle, la lotta di classe per eccellenza. Gli spartachisti non si definivano graccani, ma studiano solo i momenti in cui gli schiavi, pur non sviluppando una coscienza di classe, si ribellano. Non è chiaro quale sia stato lo scopo di Spartaco: ribellarsi, scappare, o una rivolta di italici contro Roma. Il conflitto è il motore della storia, quindi laddove c'è conflitto sociale, lo si va a studiare. Modernismo vs Primitivismo Si parla di modernismo perché le categorie dell'età moderna si possono attribuire al mondo antico (acquisto su grande scala, grande circolazione dei beni...), mentre i primitivisti pensano cheTutta questa terminologia non poteva essere attribuita a questo periodo storico. Quali fonti utilizzate per costruire la storia economica e sociale?
Esistono 3 categorie di fonti che determinano la costruzione di una storia economica e sociale a Roma: letterarie, documentarie e archeologiche.
Letterarie: testi della letteratura antica e della tradizione manoscritta, quindi su supporto epigrafico (come per le Res Gestae). Testi antichi prodotti dalla cultura classica e tramandata dal medioevo. Solo il 10% ci è pervenuto però e rappresenta quasi solo il pensiero dell'aristocrazia dominante anche se scrittura e lettera erano abbastanza diffuse nel mondo romano. Manca quindi tutto il popolo greco-romano oltre l'élite e anche tutta la parte di popolazione conquistata. Tacito fa parlare ad esempio Calgaco (re dei Caledoni, nell'Agricola), ma lo fa parlare in modo fittizio, è lui che se lo inventa (Plauto e Terenzio anche se non nobili, vengono inglobati dall'élite).
Nel 1800 c'è stata una riscoperta dei manoscritti, vengono studiati anche in modo diverso, vengono riutilizzati (riedizione e critica dei testi). Il De Repubblica di Cicerone è stato ricercato dalla cultura moderna. Varrone, De Rustica (quali mezzi usare nelle ville rustiche, quindi ci sono coltivatori diretti e salariati, dà anche un consiglio pratico: far coltivare i luoghi malsani ai liberi che sono pagati a giornata, mentre lo schiavo va mantenuto, quindi non si deve ammalare...). Plinio il vecchio, La Storia Naturale (quali erano i prezzi durante le guerre puniche e quindi il potere d'acquisto). Ma cosa vogliono dire queste fonti? Plinio mostra prezzi bassi = la società romana antica era molto più sana di quella imperiale che ha molti problemi. Documentarie: come le iscrizioni, i papiri e le monete. Tra le fonti epigrafiche ci sono diverse iscrizioni conservate e scoperte, ma che riconoscono il loro periodo d'oro in.Età imperiale, mentre da Costantino si perdono. Le fonti sono però spesso e volentieri legate all'élite, è difficile che riguardino gli strati bassi della popolazione. La tabula bembina rispetto al contenuto di una legge agraria fatta nel periodo postgraccano e che rappresenta anche una fonte molto più sicura di quelle letterarie che vengono scritte dopo l'evento e non durante. Si tratta di una lastra in bronzo, uno dei pochi esempi, poiché la maggior parte venivano fuse ed è molto più precisa rispetto al testo di Appiano, poiché parla della legge agraria nella parte posteriore. Ci sono anche i nomi "publicus" e "privatus" per testimoniare la presenza i questi concetti. Ci sono poi dei cippi che rappresentano la divisione e i confini dei terreni sulla base della riforma graccana. Sono fondamentali come fonti, poiché permettono di dimostrare che la legge è stata messa in atto.
Cosa non dimostrabile dagli scritti di Appiano. Si trovano nell'Appennino meridionale.
Fonte epigrafica di un mercante di Aquileia che permette di capire la difficoltà dei rapporti commerciali già al tempo, la sua articolazione per quel che riguarda il commercio sul Po e l'utilizzo di queste epigrafi come decorazione di chiese e monumenti artistici se particolarmente belli. Il mercante sottolinea anche l'importanza di fare un bilancio delle proprie spese: ciò che si è perso e ciò che si è acquistato.
Un altro tipo di fonte che spesso non viene considerata è il coccio, ce ne sono infatti diversi che presentano addirittura dei timbri di autorità che ne certificano l'avvenuto controllo: possono avere il marchio o meno, nel caso di Aosta si attesta il nome di Augusto, c'è scritto "RPA" ovvero res publica augustanorum, per identificarne la provenienza.
Partita di tegole trovata ad Aosta,
in cui c'è scritto che è la seconda partita di 10 tegole, si tratta di una t