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Il concetto di educazione
Il concetto di educazione è dato dalla pedagogia popolare, è un presupposto fondativo, si presuppone sia buona o cattiva ma non cheesista. Differente è la pedagogia scientifico filosofica, è un concetto stratificato e complesso, importanti in merito sono le riflessioni da "De repubblica" di Platone, il primo testo di pedagogia dell'Occidente, dove è importante la figura della costellazione intesa come elementi luminosi o illuminati ma con zone d'ombra.
Possiamo fare una analisi di tipo semantico, gli impliciti che si possono riferire quando si usa il termine educazione (sono concetti che si intrecciano e sovrappongono, non c'è una divisione netta):
- Insieme di insegnamenti dato ad un soggetto che ne è privo.
- Formazione, cioè si da forma ad un soggetto che ne è privo.
- Coincide con le azioni di allevamento e cura di un soggetto bisognoso di tali azioni, incapace di provvedere da solo ai suoi bisogni.
Istruzione/
Si stabilisce una identità tra educazione ed il contenuto proposto che può essere conoscitivo od etico normativo, per essere buoni basta che si conosca la regola per essere buoni. La concezione come istruzione sul piano della riflessione si rivolge all'intelletto del soggetto immaturo, il problema pedagogico è di trovare gli strumenti di carattere didattico o psicologico per comunicare dei contenuti; quindi il sapere pedagogico non è unitario ma plurale perché plurali sono i contenuti comunicabili sul piano conoscitivo o etico-normativo.
Non viene meno la presenza dell'istruzione, ma si tratta di una educazione come formazione della persona, non è coinvolto solo l'intelletto ma anche la volontà; è un processo che per tanti pedagogisti corrisponde alla vita, ha una lunga durata, sono due termini equivalenti, educazione per tutta la vita, corrisponde alle esperienze vitali. La totale dipendenza
La pedagogia Montessori è orientata dal processo educativo alla condizione di adulto, soggetto capace di stare in piedi da solo e dirigere la propria autoformazione.
Allevamento/cura
Tradizione del pensiero pedagogico della Montessori, nasce come pedagogista in un percorso di servizio ad un soggetto in quanto medico e necessitante di cure di un sapere. È implicata una forte componente di attenzione alla corporeità e si può applicare all'allevamento infantile ed assistenza agli anziani. Il soggetto da totale dipendenza acquisisce autonomia in età adulta con la capacità di agire, intendere e dovere, ma è presente un percorso speculare inverso con la fase della senescenza in cui perde il controllo del corpo e della mente e perde la propria autonomia. Ci introduce ad un'altra considerazione, cura della vita e della famiglia, ci si fa carico della cura degli immaturi e degli anziani, ma con varianti antropologiche; è presente uno stretto legame fra
educazione e famiglia, luogo primario dell'educazione in cui si innescano i primi meccanismi educativi
Ciclo della vita ed educazione
Quindi l'educazione si può definire come un "processo di interazione che si sviluppa per tutto l'arco dell'età evolutiva fra un soggetto giovane ed un certo numero di adulti significativi per lui: questi ultimi si affiancano, si alternano, si succedono nella relazione, ma possono anche entrare in conflitto fra loro e con la persona che cresce" Moscato. Anche la divergenza ed il conflitto contribuiscono a rendere il soggetto consapevole di se e delle proprie scelte
Importante è l'ambiente educativo che si verifica quando ci sono degli adulti che sanno di doversi prendere cura di un nuovo nato e renderlo capace di utilizzare e profittare di ciò che la cultura di appartenenza produce, sul piano materiale e spirituale e le abilità per saperla utilizzare. Quindi i soggetti sono
l'immaturità e gli adulti che si fanno carico dell'immaturo che viene orientato a prendere il controllo di sé e della realtà all'interno di un orizzonte educativo in cui la realtà è presentata al soggetto attraverso la mediazione degli adulti che se ne fanno carico, l'immaturo sarà adulto quando non avrà più bisogno della mediazione dell'adulto. Si dà avvio al processo educativo con l'evento della nascita che avviene in una famiglia, ed è finalizzato al raggiungimento dell'autonomia del soggetto. Il neonato rappresenta per ciascun sistema socioculturale insieme una garanzia ed una minaccia, garantisce che la riproduzione della vita umana autentica avverrà, ma potrà anche modificare, tradire, negare la vita culturale del gruppo. Gli adulti possono accettare o rifiutare il nuovo nato. Il nuovo nato ha bisogni educativi che distinguiamo in Bisogni soggettivi (definiti anche materni: sicurezza affettiva,esperienza, identità personale, libertà morale, comprensione perdono) e Bisogni oggettivi, cioè in relazione con la comunità in cui sta crescendo (definiti anche paterni: sicurezza materiale, istruzione, identità sociale, significato etico, stima sociale). Sono bisogni che il soggetto adulto deve riconoscere e provvedere a soddisfare. Il processo educativo è garantito quando entrambe le funzioni sono espletate per tutta la durata dell'età evolutiva favorendo la strutturazione dell'io e dei suoi processi di formazione, l'io è immaturo e si deve rafforzare per controllare sé e la realtà. Si costituisce un luogo protetto in cui l'io può interagire con la realtà. In questa dinamica intervengono processi di identificazione ed il nuovo nato si identifica con gli adulti affettivamente significativi per lui e con il gruppo sociale in cui loro si riconoscono. Distinzione fra infanzia edadolescenza
Le condotte adulte nella famiglia vengono recepite ed interiorizzate con una naturalezza totalmente acritica, non richiede un'intenzionale riflessione né nell'adulto che nel bambino. Nell'adolescenza iniziano le contestazioni e le messe alla prova delle condotte adulte. I processi di identificazione si sviluppano anche nei rapporti fra gli adulti affettivamente significativi. Il conflitto coniugale rende il processo educativo problematico e capace di danneggiare la strutturazione dell'io immaturo, non sono solo relazioni dirette ma anche mediate da altre relazioni.
Le costanti fenomenologiche del processo educativo
Il soggetto immaturo è malleabile (educabile) e possiamo trasmettergli ciò che è stato prodotto dalla cultura umana. Quindi nel processo le costanti sono 4:
- immaturità malleabile, il fatto che il soggetto sia in gran parte da aiutare a prendere forma ed assumere questa forma;
- relazione educativa, il
Umana è incomprensibile senza la mediazione dei suoi arnesi culturali.
Sognando Beckham
La protagonista indo britannica Jesse vive in periferia di Londra, i genitori sono legati alla cultura ed alla religione indiana ed in questa direzione hanno educato i figli. Jesse non è una ribelle ma ha grande passione per il calcio ed il suo idolo è Beckham.
Giocando nel tempo libero è notata da una ragazza della sua età che la invita in una squadra femminile dove si sente a suo agio, non ha il favore dei genitori perché il calcio non è considerato adatto alle donne e quindi gioca di nascosto. Il giorno del matrimonio della sorella maggiore cade lo stesso della finale a cui saranno presenti anche dei talent scout, entrambi sono due eventi importanti per lei, decide di partecipare al matrimonio ma è infelice, il padre quindi la manda a giocare e squadra vince, viene notata con la sua amica e vincono una borsa di studio per una università.
americana dove studiare e giocare. Lei torna al matrimonio, racconta alla famiglia e loro l'assecondano. La ragazza per continuare a giocare ha dovuto mentire e creare una situazione di inautenticità con andamento progressivo, il cugino si offre di continuare a coprirla, ma lei rifiuta e vuole comunicare autenticamente, anche perché dirlo al padre le ha permesso di andare alla finale, l'autenticità paga e la spinge a voler essere autentica con i suoi genitori. Protagonista inserisce nella famiglia il suo dono, quello di saper giocare, dice che è stata benedetta dalla loro divinità. Ricorrente nel piano delle narrazioni mitiche, la trasformazione culturale è sempre avvenuta, ne abbiamo numerose testimonianze e sono legittimate da un intervento divino. Si vede che la relazione educativa che l'adulto svolge nei confronti dell'immaturo prescinde dal ruolo di genere e l'identità di genere. La persona più attentaAi valori tradizionali è la madre e rimprovera il marito che l'abbia mandata a giocare e l'accusa di avere la piena colpa del desiderio della figlia di andare in America. La funzione paterna è svolta dalla madre e la funzione materna svolta dal padre ha come radice profonda una sua esperienza passata (rinuncia a giocare a cricket perché deriso dagli inglesi). Questo gli dà la forza di seguire il dono di lei e saltano tutte le rigidezze, il destino di felicità conta di più delle norme e delle regole e si scioglie anche la madre. L'appello ad una trascendenza che fonda una cultura e che può trascenderla, richiamo alla trascendenza sia nel linguaggio della figlia sia nell'abbandono della madre ad una volontà superiore.
Pinocchio: Geppetto figura materna perché si priva di tutto per lui, lo conforta, perdona. Fata madrina: paterna perché lo rimprovera ed educa per le sue trasgressioni, oltre a funzione divina.
Freud
Il clima culturale dal Seicento esalta il razionalismo e la coscienza, è dal pensiero cosciente che si dà certezza di sé e della realtà. Dall'Ottocento la sociologia e la psicologia diventano scienze nel pensiero positivista, si staccano dal pensiero filosofico, usano il metodo.