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MI SURE E COLLAUDO DI MACCHINE E IMPIANTI ELETTRICI
LIVELLI DI TENSIONE
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L'impulso di manovra ha un tempo di picco di 250 μs: se il μs = 1° tratto lo approssimo con una sinusoide, esso risulta più al periodo e quindi la sinusoide ha sin(x).
Tali frequenze sono proprio quelle che rappresentano l'organo di manovra.
Pertciò, l'impulso di manovra è la situazione più critica pur avendo un valore di cresta inferiore a quello delle fulminazioni.
Quindi, l'isolamento viene dimensionato secondo (o meglio, la caso peggiore è):
- V < 245 kV = impulso di fulminazione
- V > 245 kV = impulso di manovra
Note: V = tensione di manovra = isolamento fase-terra
- Le distanze di isolamento, oltre che tra fase e fase sono valide anche tra fase-terra e longitudinalmente.
- Vi sono 2 range di livello di tensione:
- - Fino a 245 kV = la prova di fulminazione è quella di riferimento per trovare la distanza d'isolamento.
- - Oltre i 245 kV = la prova negli impulsi di fondo vaso e manovra.
- Esso un lunghe distanze comporta minore rischi tra i terminali rispetto agli impulsi di fulminazione (e quindi una scarica più piccole)
Se applico una lama corrente sul conduttore per un tempo maggiore di τ, allora le temperature sono uguali a regime.
A regime le temperature sono fisse e quindi tutta la potenza prodotta dal conduttore viene dissipata.
τ = c m c / K Se → proporzionale: massa e calore specifico
Invers. proporz.: capacità d'irraggiamento calore e sup. laterale
Se considero la Sezione nuda in un tempo molto lungo (≫ τ e quindi) ho regime (viene applicata per tempi molto lunghi raggiungendo la (regime).
Es. conduttore nake nudo
- qw = 8,9 kg/dm³
- cw = 365 J/kg°K
- K = 5÷40 W/m°K (convez. naturale)
- r = 1 mm
τ = π r² ⋅ ρ⋅ qcu qcu Q ⋅ C = 8,9⋅103⋅365⋅4⋅103/2⋅40 ≈ 240 s ≈ 3 minuti
Più il cavo è grosso, più sarà lungo il tempo per arrivare a regime termico.
Quindi, le costanti di tempo termiche dei componenti elettrici sono grandi in relazione alle costanti di tempo elettriche.
Se il conduttore è isolato (esempio era nake nudo) le equazioni sono più complesse perché vi è anche l'isolante di mezzo. Le temperature massime sono:
- PVC = 70°C
- EPR = 90°C
Nel caso del conduttore isolato, il calore viene trasmesso solo a parte attiva all'isolante per conduzione e scambiato all'esterno per convezione.
Il punto più caldo è tra parte attiva e superf. interna dell’isolante.
Se valutano lo sfruttamento del materiale “nane”. Si deve tenere conto nella densità di corrente G = I / π r².
I² = Θmax ⋅ K ⋅ Se/R ➔ G² = Θmax ⋅ K ⋅ 2πr ⋅ p/q ⋅ Se ⋅ πr2 = Θmax ⋅ K ⋅ 2/q ⋅ r
È inversamente proporzionale alla sezione del conduttore.
SCELTA DEGLI ISOLATORI E NORMATIVA
Per la scelta di un isolatore ci si riferisce sempre alla norma BS EN 60383. È la norma europea relativa agli isolatori passanti per Vr ≥ 1 kV e di rinvenimento per passanti in MT, AT e BT.
È una norma per Vr fino a 52 kV (F=15÷60 Hz) e nata in ambiente internazionale.
I valori nominali sono:
- Um = max tensione concatenata del sistema
- Ir = corrente nominale che porta il passante a regime termico (vale di non causare surriscaldamenti).
- Ith = corrente termica di breve durata (Ie e Ilord).
Id = corrente di cortocircuito dinamica:
Id = Iccmax = 2,5·IthLa classificazione dei test che si effettuano è la seguente:
- Prove di tipo:
- Prove di routine:
- Prove speciali:
- Se consideriamo un doppio bipolo e si fanno le equazioni alle resistenze (senza sapere com’è fatta la rete):
U1 = R11I1 + R12I2
U2 = R21I1 + R22I2
Ploss = U1I1 + U2I2 = R11I12 + 2 R12 I1 I2 + R22 I22
Se sostituisco nella formula I1 = U1/R11 - R12/R11 I2
Risulta che le perdite sono:
Ploss = U12/R11 + ( R22 - R122/R11 ) I22
(in CC e con rete lineare)
Perdite a vuoto
Perdite nella resistenza interna quando vi è corrente sul carico (se alimento secondo e primaria in corto)
Perciò nelle reti in CC le perdite possono essere valutate come la somma delle perdite a vuoto e delle perdite in cortocircuito (primario in corto):
U1
P0 = U12/R11
PCC = Rin I22
Quanto visto vale anche per l’alternata
U̅1
Sloss = S0c + Scc + U̅1 I̅2 ( Z̅21 - Z̅12/Z̅11 - Z̅12 V̅2/Z̅11 )
PTOT = P12 + P32 = 415,85 W
√3Q = P32 - P41 + 2(P13 - P31) = 2047,76 var = QTOT
PER QUANTO RIGUARDA LE GRANDEZZE DI FASE:
P10 = P123 = 99,15 W
Q10 = P132 √3 = 690,23 var
SE APPLICO LA TEORIA DELLE COMPONENTI SIMMETRICHE, LA POT. APPARENTE È LA SOMMA DELLE COMPONENTI DIRETTA, INVERSA E OMOPOLARE.
Ŝ = 3 ⋅ EdId + 3 ⋅ EiIi + 3 ⋅ EoIo
= 0 perché siamo su sistema trifase a 3 fili e non c’è componente omopolare
-Dato il cosφm, esso è l’angolo di sfasamento tra la terna diretta di tensioni e correnti
Id = 2,949 A Io = 0,226 A
Ii: Id = 7,7 (valore di equilibrio)
CON LA MODERNA TECNOLOGIA NEI WATTEMETRI DI PUÒ MISURARE LA POTENZA ATTIVA E REATTIVA DIRETTAMENTE CON LA STRUMENTAZIONE IN CAMPO ANCHE IN CASO DI NON SIMMETRIA E NON EQUILIBRIO!!
(OGGI NON SI FA PIÙ INSERZIONE BOSCASELTA)
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