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Estratto del documento

I

- Se r aumenta, diminuisce (aumenta il costo del capitale)

t

P I

- Se ∆ aumenta, aumenta (il capitale si deprezza più velocemente e

K t

aumenta il costo d’uso del capitale)

[ ] I

PMK

- Se E aumenta, aumenta (l’investimento diventa più redditizio)

t

La condizione perché l’investimento sia realizzato è che il flusso di profitti futuri attesi

deve essere maggiore/uguale al costo d’uso del capitale.

Le imprese tendono a sottodimensionare gli investimenti per la presenza di costi

crescenti di investimento, incertezza e vincoli finanziari.

In economia di BARATTO ogni individuo deve necessariamente scambiare beni che

possiede con quelli di cui necessita. Vi sono difficoltà in termini di individuazione della

controparte con cui scambiare i beni, trasporto e conservazione dei beni,

determinazione del valore relativo dei beni. Il costo dello SCAMBIO DIRETTO tra i beni

può essere ridotto con l’utilizzo di un bene intermedio (SCAMBIO INDIRETTO): il bene

intermedio di scambio è la moneta, bene accettato come contropartita in tutte le

transazioni.

Storicamente nasce come moneta-merce, come oro o metalli preziosi. È stata poi

introdotta la moneta fiduciaria avente corso legale:

- Ha valore in quanto accettata nel sistema economico come pagamento

- Ha come requisito fondamentale l’accettabilità

FUNZIONI DELLA MONETA:

1. Unità di conto: unità di misura rispetto cui si determina il valore di scambio dei

beni. Il prezzo monetario è il numero di unità del mezzo di pagamento cedute in

cambio di un’unità del bene

2. Mezzo di pagamento: consente di ridurre il numero di rapporti di scambio.

Abbassa i costi di informazione sul valore di un bene

3. Riserva di valore: permette di trasferire il potere d’acquisto nel tempo

liquidità,

La moneta ha il vantaggio della cioè rapidità e facilità con cui un’attività

finanziaria può essere utilizzata come mezzo di pagamento.

L’offerta di moneta è data dallo stock di moneta in circolazione. Dall’aggregato più

liquido al meno liquido:

M

- = base monetaria (banconote e monete in circolazione)

0

M M

- = + depositi in conto corrente presso le banche

1 0

M M

- = + depositi a risparmio e titoli di Stato

2 1

M M

- = + fondi comuni, pronti contro termine e altri strumenti del

3 2

mercato monetario con scadenza fino a due anni

La curva di offerta di moneta è verticale perché si assume che la banca centrale può

immettere nel sistema qualsiasi quantità di moneta indipendentemente dal tasso di

interesse. Un aumento dell’offerta di moneta sposta la curva verso destra.

La domanda di moneta è la quantità di moneta che gli individui desiderano detenere

in un dato periodo di tempo:

- domanda di moneta per fini transattivi: ammontare di saldi monetari che gli

individui desiderano detenere per effettuare acquisti nel periodo

- domanda di moneta per fini precauzionali: ammontare di saldi monetari che gli

individui desiderano detenere per fronteggiare imprevisto

- domanda di moneta per fini speculativi: ammontare di saldi monetari che gli

individui desiderano detenere in attesa di acquistare titoli che rendono un

interesse positivo

la curva di domanda di moneta è decrescente rispetto al tasso d’interesse r, dato il

reddito Y. La curva L(r;Y) si sposta verso destro se Y aumenta.

DETERMINANTI DELLA DOMANDA DI MONETA

La domanda di moneta per fini transattivi e precauzionali dipende positivamente dal

reddito: un maggior reddito significa che gli individui desiderano effettuare un maggior

livello di consumo e, di conseguenza, hanno bisogno di più denaro.

La domanda di moneta per fini speculativi dipende negativamente dal tasso

d’interesse: gli individui possono detenere la loro ricchezza W nella forma di titoli B e

ottenere un interesse r, oppure in moneta M senza fruttare interessi

W = B( r ) + M

Il rendimento dei titoli dipende dal tasso d’interesse:

- se r è basso e gli individui si aspettano che in un futuro aumenterà, essi

deterranno più ricchezza in moneta oggi

- se r è alto e gli individui si aspettano che decrescerà, essi deterranno più

ricchezza in titoli oggi

La DOMANDA DI MONETA COMPLESSIVA ha come argomenti il tasso di interesse r e il

reddito Y.

Gli individui sono interessati al potere d’acquisto della moneta, quindi la loro domanda

di moneta è vincolata dai saldi monetari reali

s

M

P ¿

Il tasso d’interesse d’equilibrio è determinato dall’incontro tra la domanda e

r

l’offerta di moneta D s

=

M M

¿

D s

Se , aumenta

r

>

M M ¿

D s

Se , diminuisce

r

<

M M

Nei mercati monetari e finanziari sono trattati titoli finanziari di diversa natura e

maturità:

- titoli a breve termine nei mercati monetari in senso stretto

- titoli a lungo termine nei mercati finanziari

TITOLI DI STATO: quote di debito emesse dallo Stato

- a breve (BOT), medio (CCT) e lungo termine (BTP)

- a tasso fisso (BOT, BTP) o variabile (CCT)

OBBLIGAZIONI: quote di debito emesse da società private o pubbliche

AZIONI: titoli che rappresentano una quota parte del capitale sociale di una società

FONDO COMUNE D’INVESTIMENTO: patrimonio autonomo istituito da una società di

gestione, che raccoglie capitali da piccoli e medi risparmiatori e li investe in valori

mobiliari, al fine di realizzare un effettivo frazionamento dei rischi.

L’equilibrio su un mercato di beni richiede che la produzione aggregata Y sia uguale

alla domanda aggregata Z Y = Z

Y = C + I + G D

Il consumo dipende positivamente dal reddito disponibile = Y – T

Y

C=c(Y-T)

Gli investimenti dipendono negativamente dal tasso d’interesse

I = I( r )

Sostituendo il consumo aggregato e l’investimento aggregato nella condizione di

equilibrio Y = c(Y-T) + I( r ) + G c

Assumiamo che: il consumo dipenda linearmente dal reddito disponibile C= +b(Y-

0

c

T) dove è il consumo autonomo; l’investimento dipenda linearmente dal tasso

0 I I

d’interesse I= -dr, dove è l’investimento autonomo; la spesa pubblica sia

0 0

G ; l’equazione dell’equilibrio sul mercato reale è

0 c I G

Y= +b(Y-T) + -dr+

0 0 0

Possiamo rappresentare l’equilibrio come uguaglianza tra risparmio e investimento:

Y= C + I + G

Sottraiamo C Y – C = I + G

Sottraiamo T Y – C – T = I + G + T

D

Il risparmio è S = - C = Y – T – C

Y

Sostituendo S(Y)= I + G – T

La curva IS è data da tutte le combinazioni di reddito e tasso d’interesse che portano

in equilibrio il mercato delle merci. È una curva inclinata negativamente. Una riduzione

del tasso d’interesse, a parità di reddito, fa aumentare gli investimenti e genera un

eccesso di domanda sull’offerta: a un tasso di interesse più basso corrisponde un

reddito più alto. Al di sopra della curva l’offerta è maggiore della domanda, viceversa

al di sotto della curva. Il reddito e il tasso d’interesse non fanno spostare la curva, la

quale si sposta verso destra se: la spesa pubblica aumenta, la tassazione si abbassa, il

consumo autonomo aumenta o l’investimento autonomo aumenta. La sua inclinazione

dipende dalla sensibilità degli investimenti al tasso d’interesse: quanto meno sensibili

sono gli investimenti rispetto al tasso d’interesse, tanto meno è inclinata la curva. Una

curva verticale implica che gli investimenti non dipendono dal tasso d’interesse.

La curva LM esprime le combinazioni di reddito e tasso d’interesse che soddisfano la

condizione di equilibrio monetario. Si assuma che l’offerta di moneta sia data e che la

domanda dipenda linearmente dal reddito e dal tasso d’interesse:

M

= 0

s

M P

= Y – Y

n n

d

M 1 2

s d

=M

M

M Y – Y

0 n

=n 2

1

P

La curva è data da tutte le combinazioni di reddito e tasso d’interesse che portano in

equilibrio il mercato della moneta. Quando il reddito aumenta, anche il tasso

d’interesse deve aumentare. È una curva inclinata positivamente. Al di sopra della

curva l’offerta di moneta è maggiore della domanda (il tasso d’interesse è più alto di

quello di equilibrio e la domanda di moneta è più bassa); al di sotto della curva la

domanda di moneta è maggiore dell’offerta di moneta (il tasso di interesse è più basso

di quello di equilibrio e la domanda di moneta è più alta). La curva si sposta verso

destra se: l’offerta di moneta aumenta, il livello generale dei prezzi diminuisce o

variano altri fattori che influenzano la domanda di moneta.

L’equilibrio macroeconomico generale si ha quando sia il mercato delle merci che

quello della moneta sono in equilibrio. L’equilibrio è dato dal tasso di interesse e dal

livello del reddito che portano in equilibrio contemporaneamente il mercato delle

merci e quello della moneta: è determinato dall’intersezione tra la curva IS e la curva

LM.

La curva di DOMANDA AGGREGATA rappresenta la relazione tra il reddito aggregato

e il livello generale dei prezzi, ed è inclinata negativamente. All’aumentare del livello

dei prezzi, la quantità dei beni e servizi che gli operatori sono disposti ad acquistare si

riduce. Il livello dei prezzi è un modo di misurare i valori relativi e non dovrebbe

influenzare la domanda reale; infatti l’equazione di equilibrio in termini nominali è:

PY = PC + PI + PG + P(NX)

Un aumento del livello dei prezzi sposta la curva LM verso l’alto, il tasso di interesse

aumenta e il reddito diminuisce. La relazione tra il livello dei prezzi e il livello di reddito

è espressa dalla curva di domanda aggregata: si sposta verso destra se aumenta la

ricchezza aggregata, i redditi e profitti attesi o la spesa pubblica; si sposta verso

sinistra se si riduce la ricchezza aggregata, i redditi e profitti attesi o la spesa pubblica.

MERCATO DEL LAVORO

Solitamente, i prezzi corrispondono a cambiamenti del livello di produzione: le

variazioni di produzione dipendono dalle condizioni di impiego dei fattori della

produzione, tra i quali spicca la forza lavoro.

Forza lavoro = lavoratori occupati + lavoratori in cerca di occupazione

forzalavoro

Tasso di partecipazione = popolazione∈età lavorativa

numero di disoccupati

Tasso di disoccupazione = forza l

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
35 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michi_tvb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Sapio Alessandro.